“30 Anni del Campionato più bello del mondo” in Dvd by Germano Bovolenta/ INTER 1988-89 Campione d’Italia


05/01/2014

Finalmente in questa 11^ puntata il cielo torna a colorarsi di nerazzurro. Dopo mr Bersellini con l’Inter 79/80 tocca all’Inter 88/89 del Trapattoni, una delle due ‘cocorite rossonere’ (l’altra era Lodetti) dei tempi di Saul Malatrasi nel Grande Milan.
Personaggio specialissimo Giovanni Trapattoni, che ovviamente Germano Bovolenta conosce benissimo e che sarà il “primus INTER pares” in questa “Undicesima tappa” del “Campionato più bello del mondo”.
Cioè quello italiano che La Gazzetta dello Sport ha ‘messo in mostra’ in quei 30 speciali Dvd che hanno avuto la speciale supervisione di Germano Bovolenta, e che ho personalmente visto e rivisto.
Per un campionato che , in questa tappa numero UNDICI , registra la straordinaria vittoria dell’Inter di Moratti & Trapattoni che ha messo in fila Napoli, Milan, Juventus e Sampdoria.

Perciò eccovi puntualmente come ogni settimana, e in sequenza cronologica,
questo significativo ‘racconto ’ tratto dall’Almanacco, strutturato anno per anno  che stavolta in cover e nel “SE LA GIOCANO” snocciola i nomi del tecnico Maifredi, più Tredici-Giocatori-Tredici più L’INTER CAMPIONE.

Non dimenticando peraltro di sottolineare che Germano Bovolenta, “Signore della Rosa”, all’interno dell’ALMANACCO caratterizza ‘a modo suo’ ogni stagione tra titolo e focus.

Dove peraltro troviamo sinteticamente “I COLPI DI MERCATO: I MAGNIFICI CINQUE”, e “TUTTE LE FORMAZIONI- ROSE E PRESENZE”, quindi i “CANNONIERI” , la CLASSIFICA DELLA SERIE A e LA CLASSIFICA DELLA SERIE B , poi LA CURIOSITA’ e  L’UOMO DELL’ANNO ed infine il “DIETRO LA LAVAGNA”.

Peraltro rimandandovi all’Extratime per qualche dato di riferimento by Almanacco 1988/89, eccovi la “Undicesima” delle 30 tappe/years del nostro viaggio, nella sua interpretazione più autentica by Germano Bovolenta e nei suoi Protagonisti come da solito trittico news panoramico e al tempo stesso analitico.

Fermo restando che di questo campionato vi proponiamo anche il VALZER DELLE PANCHINE by libretto Gazzetta dello Sport , ma soprattutto by frame-wikipedia sia la relativa Classifica Generale che tutti i RISULTATI di ogni partita come da specifici DATI STATISTICI, oltre alla Formazione base della squadra vincente, con tutti i Giocatori e relative Presenze.

 

11_VALZER DELLE PANCHINE 1988/89…
Cominciano ad aumentare le squadre che cambiano allenatore; in questa stagione sono le seguenti cinque( ma il campionato adesso è a 18 squadre) :  l’Ascoli che passa da Ilario Castagner ad Eugenio Bersellini; il Como che passa da Rino Marchesi ad Angelo Perani; il Pisa che parte con Bruno Bolchi ma in sequenza passa a Luca Giannini e poi Lamberto Giorgis; , la Roma che parte con  Nils Liedholm poi passa a Luciano Spinosi ma ritorna nel finale con Nils Liedholm; infine il Torino che parte con Luigi Radice, passa a Claudio Sala e conclude con Sergio Vatta, noto tecnico del Settore Giovanile.
11_CAMPIONATO 1988/89 _VINCE INTER su Napoli e Milan ( Allenatore Giovanni Trapattoni)
FORMAZIONE BASE – TOP 11/ Zenga, Baresi, Bergomi, Ferri, Brehme, Bianchi, Matthäus, Matteoli, Berti, Díaz, Serena     

GIOCATORI / PRESENZE / Walter Zenga (33); Giuseppe Baresi (32); Giuseppe Bergomi (32); Riccardo Ferri (31); Andreas Brehme (31); Alessandro Bianchi (31); Lothar Matthäus (32); Gianfranco Matteoli (32); Nicola Berti (32); Ramón Díaz (33); Aldo Serena (32)
ALTRI GIOCATORI: Andrea Mandorlini (26), Corrado Verdelli (20), Pietro Fanna (13), Dario Morello (10), Romano Galvani (3), Astutillo Malgioglio (1), Alberto Rivolta (1), Pasquale Domenico Rocco (1).

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MAIN NEWS/ ( di Germano Bovolenta) / CHE SPETTACOLO L’INTER DEI RECORD

<< Campionato a 18 squadre. Il Super Milan di Sacchi è superfavorito. Arriva un altro olandese, Frank Rijkaard, e il trio adesso è perfetto.
Il Napoli ruota attorno alla spettacolare coppia Maradona-Careca e prepara il riscatto dopo il clamoroso crollo. La Juve (affidata a Dino Zoff) presenta l’ucraino Alexander Zavarov, detto il piccolo zar e un portoghese, Rui Barros, piccolissimo ( altezza 1,58) cannoniere.
Giochi fatti? Secondo i pronostici lo scudetto è sempre in viaggio sull’asse Milano – Napoli con il probabile inserimento di Torino sui due campi principali. Ma sono solo previsioni: saltano subito in aria, sono schiacciate dall’arrivo della corazzata Inter.
Al comando Giovanni Trapattoni, un pratico collezionista di trionfi.
Il Trap alla sua terza stagione in nerazzurro, perfezione e poi lancia la nuova Inter <<tedesca>> con il devastante terzino Brehme sulla fascia sinistra e il potente Lother Matthaus al centro del movimento.
E’ un Inter record, attorno a Matthus ci sono nazionali azzurri e splendidi campioni, Aldo Serena, centravanti giramondo, segna ventidue gol, Ramon Diaz dodici.
Alla quinta giornata è sola al comando, taglia il traguardo con quattro domeniche di anticipo. Chiude con 58 punti, quota mai raggiunta.
E’ il settimo scudetto di Trapattoni, un’apoteosi.
Il Napoli, secondo, è staccato di undici punti, il Milan, che corre ( e vince) in Europa, di dodici.
La Juve <<dei piccoli>> conclude con un modesto quarto posto e si espone all’ironia dell’avvocato Agnelli.
Nella Fiorentina si accende la stella Roberto Baggio. La sua fantasia incanta il campionato e agita il calcio mercato. Roby debutta in nazionale a novembre. E in giugno è il campione italiano più conteso, resta però a Firenze un’altra stagione.
Il Pisa e il Torino cambiano tre allenatori a testa. Non basta, retrocedono in serie B assieme a Pescara e Como.>>

 

 

SECONDA NEWS ( di Germano Bovolenta) / LA CURIOSITA? / L’AMARO 18 DI AZEGLIO VICINI
( Azeglio Vicini , Commissario Tecnico della Nazionale, tra i pochi a opporsi all’allargamento del massimo campionato a 18 squadre)

<< Dopo ventuno anni si cambia. Fu all’indomani della figuraccia “coreana” ai Mondiali 1966 che il Palazzo del pallone, tra le misure adottate per portare soccorso alla Nazionale in pezzi, inserì il ridimensionamento del numero si squadre della Serie A da 18 a 6.
Una delle rare occasioni in cui gli interessi dei club vennero posti in secondo piano, si chiudevano le frontiere e si diminuivano gli incassi, riducendo da 34 a 30 le giornate del campionato, pur di favorire le qualità del serbatoio della squadra azzurra aumentando la selezione nella Serie A.
I risultati nel tempo hanno dato ragione a quell’intuizione. Grazie (anche) a una fortunata coincidenza, al termine della prima stagione a forza 16 l’Italia conquistava con la Coppa Europa il primo trofeo del dopoguerra. E’ di certo la formula più snella ha giovato nel tempo all’interesse della categoria, annullando la “zona cuscinetto” di metà classifica e favorendo la spettacolarità del torneo. Ora si torna indietro ad è significativo oltre misura, pretesa dai club impazienti di allungare i tempi agonistici, entri in vigore proprio nella stagione che prepara quella che si concluderà con il Mondiale organizzato in casa.
Un calendario più fitto, ulteriormente compresso dal ritardato inizio per le Olimpiadi di Seul, va infatti a restringere gli spazi della Nazionale e non se ne rallegra il commissario tecnico Azeglio Vicini, unica voce stonata (per ora) nel coro degli osanna.>>

 

 

TERZA & LAST NEWS ( di Germano Bovolenta) / DIETRO LA LAVAGNA/ DIEGO HA IL MAL DI NAPOLI
( Nonostante l’affermazione in Coppa Uefa, nella stagione 1988-89 il matrimonio Napoli –Maradona conosce la prima seria crisi )

<< Non c’è pace per il Napoli. Dopo il burrascoso finale dell’ultima stagione, ora è Diego Maradona a partire lancia in resta. In chiusura di vacanze rilascia un’intervista al vetriolo contro il tecnico Ottavio Bianchi, che risponde per le rime.
Al rientro in Italia, Diego  in una clinica della salute a Merano e solo un paziente lavoro di mediazione diplomatica del general manager Luciano Moggi lo conduce al ritiro della squadra, a Madonna di Campiglio, a siglare la pace armata con l’allenatore.
Ma non è finita. A gennaio un paio di clamorose interviste, una alla tedesca “Sport Bild”, una all’argentino “Clarin”, riaprono le ferite: Diego racconta che ormai la sua presenza nel Napoli è incompatibile con quella di Bianchi e che Ferlaino farebbe bene a trarne la conseguenze, cedendo il suo contrato valido fino al 1993.
In maggio l’ex “pibe de oro” rincara la dose:”il prossimo anno vado a giocare nel Boca, ho detto a Ferlaino che me ne vado”
Pochi giorni dopo, trascina la squadra al successo in Coppa Uefa poi, con l’ingombrante trofeo in mano, si avvicina al presidente e gli sussurra due paroline:”Presidente – secondo la versione dei bene informati – si ricordi la promessa: ora deve lasciarmi partire”.
Lì per lì sembrano le bizze di un reuccio scostante, in realtà Diego è alle prese con una causa per paternità, che lo vedrà perdente, e con il vizio ( la cocaina) che ne immalinconisce il finale di carriera. Il lungo addio di Maradona al Napoli è cominciato.>>

 

 

EXTRATIME by Sergio Sottovia/  La cover è, come sempre, la copertina dello “Almanacco,  dedicata alla stagione 1988/1989, che mostra in trio Serena & Matthaus interisti più Careca del Napoli

Poi per quanto riguarda la fotogallery,  eccovi le canoniche “Tre Cover” della stagione; cioè “I Magnifici Cinque” , poi la Top 11 ‘su sfondo campo’ della squadra “Campione d’Italia” ( il MILAN) , infine il podio della classifica Cannonieri. Tutto come sempre senza didascalie perché nomi  e cognomi sono incorporati nelle stesse foto-figurine.

In sostanza soltanto immagini by Almanacco, perché non vogliamo proporvi altre immagini ‘nostre’ né di Osvaldo Bagnoli/Verona, né di Massimo Albiero/ Como, né di altri Personaggi Story che abbiamo già personalmente incontrato/raccontato in altre rubriche alle quali peraltro vi rimanda …google o wikipedia by link specifico direttamente nelle pagine interessate qui su www.polesinesport.it e nella specifica rubrica.

Fermo restando che non dimenticherò mai di ringraziare sempre e comunque Germano Bovolenta “Signore” de La Gazzetta dello Sport per avermi concesso la sua specialissima ‘presentazione’ al mio libro Story “Polesine Gol2”.
Perciò, con riferimento alla 'scaletta' dell'originale "Campionato io ti Amo", ecco by Almanacco 1988/89, tra partenza e arrivo, gli essenziali …passaggi più significativi dell’intera stagione calcistica.
Innanzitutto partiamo dal “SE LA GIOCANO” che in cover snocciola i seguenti protagonisti:
Matthaus, Berti, Rijkaard, Careca, Dunga, Maifredi, Serena, Diaz, Borgonovo, Crippa, De Napoli, Matteoli, Baggio, Zavarov, L’INTER winner.

Poi , passando alla rubrica “I COLPI DI MERCATO”, queste sono le figurine Panini dei “Magnifici Cinque” in senso orario: Nicola Berti/Inter, Ruggero Rizzitelli/Roma, Ruj Barros / Juventus, Massimo Crippa/Napoli, Alexandr Zavarov/Juventus.

A seguire la TOP 11 azzurra dell’INTER “Campione d’Italia 1988/89” , mentre sull’Almanacco troverete anche le ‘altre’ FORMAZIONI., sempre su ‘sfondo campo di calcio’.

Quindi vi proponiamo by podio dei Capocannonieri il vincitore Aldo Serena tra la coppia dei secondi formata da Marco Van Basten & Careca e il terzo classificato Roberto Baggio.


Dopo le Classifiche della Serie A e Serie B estremamente analitiche, ecco che Germano Bovolenta ci svela “La Curiosità” ( L’amaro 18 di Azeglio Vicini) , quindi “L’Uomo dell’Anno ( Lothar Matthaus/ Inter). 

Fondamentalmente i “Protagonisti Principali” raccontati  peraltro nelle Tre Speciali Rubriche by Germano Bovolenta e che vi abbiamo proposto in questa nostra ‘Undicesima Tappa’ by suo personalissimo Almanacco a corredo dei famosi 30 Dvd intitolati “Campionato io ti amo”.


Germano Bovolenta ( giornalista de La Gazzetta dello Sport)

www.polesinesport.it