“30 Anni del Campionato più bello del mondo” in Dvd by Germano Bovolenta/ MILAN 1992-93 Campione d’Italia
Tanto di... capello al Milan di Fabio Capello, che concede il bis e vince sull’Inter di Bagnoli e sul Parma di Scala che si conferma straordinario e precede la Juventus di Trapattoni.
Ma altrettanto straordinaria è la retrocessione in serie B da parte della Fiorentina che peraltro aveva iniziato bene la prima parte del campionato.
Però , tornando alla nostra Grande Storia del calcio, al di là della vittoria bis del MILAN 92/93, riteniamo giusto affidarci tout court e come sempre, per questo viaggio da “Campionato io ti amo”, proprio a Germano Bovolenta “signore della Rosa”.
Eccovi perciò questa “Quindicesima” puntata del “Campionato più bello del mondo”,
Vale a dire quello italiano che La Gazzetta dello Sport ha ‘messo in mostra’ nei suoi 30 speciali Dvd che hanno avuto la speciale supervisione di Germano Bovolenta, e che ho personalmente visto e rivisto, con tanto di fermo immagine su alcuni nostri Personaggi Story che su questo sito www.polesinesport.it si sono meritati adeguato approfondimento, nonché specifici link by wikipedia.
Eccovi quindi puntualmente, come tutte le settimane, e in sequenza cronologica,
questo significativo ‘racconto ’ tratto dall’Almanacco, strutturato anno per anno che stavolta in cover e nel “SE LA GIOCANO” snocciola i nomi dei “Dodici-Giocatori-Dodici” più IL MILAN e LA FIORENTINA, le due squadre straordinariamente protagoniste in modo contrapposto, perché winners i rossoneri e perché retrocessi i viola.
Fermo restando che Germano Bovolenta, “Signore della Rosa”, all’interno dell’ALMANACCO caratterizza ‘a modo suo’ ogni stagione tra titolo e focus.
Laddove peraltro troviamo sinteticamente “I COLPI DI MERCATO: I MAGNIFICI CINQUE”, e “TUTTE LE FORMAZIONI- ROSE E PRESENZE”, quindi i “CANNONIERI” , la CLASSIFICA DELLA SERIE A e LA CLASSIFICA DELLA SERIE B , poi LA CURIOSITA’ e L’UOMO DELL’ANNO ed infine il “DIETRO LA LAVAGNA”.
Rimandandovi tuttavia all’Extratime per qualche dato di riferimento by Almanacco 1992/93, eccovi la “Quindicesima” delle 30 tappe/years del nostro viaggio, nella sua interpretazione più autentica by Germano Bovolenta e nei suoi Protagonisti come da solito trittico news a caratterizzarne la essenzialità storiche di quella stagione imprevedibile.
Fermo restando che di questo campionato vi proponiamo anche il VALZER DELLE PANCHINE by libretto Gazzetta dello Sport , ma soprattutto by frame-wikipedia sia la relativa Classifica Generale che tutti i RISULTATI di ogni partita come da specifici DATI STATISTICI, oltre alla Formazione base della squadra vincente, con tutti i Giocatori e relative Presenze.
15_VALZER DELLE PANCHINE 1992/93…
Quest’anno tornano ancora a solo quattro le squadre che hanno cambiato allenatore; e sono: la Fiorentina partita con Luigi Radice, passata ad Aldo Agroppi e poi Luciano Chiarugi; un trittico come quello del Genoa partito con Bruno Giorgi, passato a Luigi Maifredi e poi Claudio Maselli; il Napoli partito con Claudio Ranieri e passato ad Ottavio Bianchi; infine il Pescara partito con Giovanni Galeone e passato a Vincenzo Zucchini;
E queste sono le altre 14 squadre che invece sono ‘rimaste’ sempre con lo stesso allenatore: Ancona rimasto con Vincenzo Guerini; l’Atalanta rimasta con Marcello Lippi; il Brescia rimasto col tandem mr Adolfo Moro e DT Mircea Lucescu; il Cagliari di mr Carlo Mazzone; il Foggia rimasto con Zdenek Zeman; l’Inter di mr Osvaldo Bagnoli; la Juventus rimasta con Giovanni Trapattoni; la Lazio rimasta con Dino Zoff; il Parma con Nevio Scala; la Roma rimasta col tandem mr Narciso Pezzotti e DT Vujadin Boskov; la Sampdoria rimasta col tandem mr Sergio Santarini e DT Sven Goran Eriksson; il Torino rimasto con mr Emiliano Mondonico, infine l’Udinese rimasta sempre con mr Albertino Bigon.
15_CAMPIONATO 1992/93 _VINCE MILAN su Inter e Parma ( Allenatore Fabio Capello)
FORMAZIONE BASE – TOP 11/ Rossi, Costacurta, Baresi II ; Tassotti, Maldini, Albertini, Rijkaard, Lentini, Donadoni, Papin, Massaro
GIOCATORI / PRESENZE / Sebastiano Rossi (27); Mauro Tassotti (27); Alessandro Costacurta (31); Franco Baresi (II) (29); Paolo Maldini (31); Gianluigi Lentini (30); Demetrio Albertini (29) ; Frank Rijkaard (22); Roberto Donadoni (20); Jean-Pierre Papin (22); Daniele Massaro (29). ALTRI GIOCATORI: Stefano Eranio (21), Alberico Evani (18), Ruud Gullit (15), Marco van Basten (15), Stefano Nava (14), Zvonimir Boban (13), Marco Simone (13), Enzo Gambaro (11), Francesco Antonioli (9), Dejan Savićević (10), Fernando De Napoli (4), Filippo Galli (1), Aldo Serena (1).
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MAIN NEWS/ ( di Germano Bovolenta) / BIS DEL MILAN FIORENTINA IN B
<< L’uomo dell’anno è Gianluca Vialli: passa dalla Sampdoria alla Juve, costo 40 miliardi di lire. Grande colpo del mercato, ma è sempre il Milan, campione d’Italia in carica, la squadra da battere. E il Milan, che presenta per la prima volta una rosa molto allargata, conferma i pronostici.
Arrivano Lentini dal Torino, Papin dal Marsiglia e Savicevic ( detto il Genio) della Stella Rossa di Belgrado. Vince ancora, il Milan. Vince bene e stabilisce un nuovo record: è sconfitto dopo 58 partite.
Rossoneri subito in fuga, soli al comando dopo 189 minuti. Sono campioni d’inverno con otto punti più dell’Inter allenata da Osvaldo Bagnoli. E’ una marcia trionfale sino alla ventiduesima giornata, quando il distacco sale a undici lunghezze. Poi il Milan rallenta e conquista il titolo con quattro punti davanti ai nerazzurri.
La Juve va in crisi e nonostante i 21 gol segnati da Roberto Baggio, arriva quarto dietro il brillante Parma di Nevio Scala che completerà la sua ottima stagione con la vittoria in Coppa delle Coppe.
Spettacolare il campionato di Beppe Signori, attaccante della Lazio ( lanciato da Zeman a Foggia) che vince la classifica dei cannonieri con 26 reti, sette delle quali su rigore.
Fra gli altri protagonisti l’argentino Balbo (Udinese) e Ruben Sosa (uruguaiano dell’Inter).
Crolla la Fiorentina. Domenica 3 gennaio 1993, la squadra viola è seconda in classifica, perde in casa contro la rivelazione Atalanta e il vicepresidente Vittorio Cecchi Gori licenzia Gigi Radice.
E’ una decisione clamorosa che fa discutere. Lo sostituiscono prima Aldo Agroppi e poi Luciano Chiarugi. Inutile: la squadra di Batistuta, Effemberg e Laudrup precipita in serie B.
Retrocedono anche Brescia, Ancona e Pescara. Nella Roma esordisce Francesco Totti, gioca due partite, ha 16 anni ed è il giocatore più giovane della serie A.>>
SECONDA NEWS ( di Germano Bovolenta) / LA CURIOSITA? / L’IMPORTANZA DEL FATTORE ZETA
( Zdenek Zeman , protagonista sulla panchina del Foggia tra il 1989 e il 1994, periodo in cui ottiene una promozione in serie A e tre tranquille salvezze )
<< “Se riesce non è un allenatore, è un mago, manca il potenziale per la serie A” : le parole sono di un tecnico di alto livello, Ilario Castagner, e si riferiscono a Zdenek Zeman, che si accinge a guidare il Foggia a un campionato che sembra una missione impossibile.
In effetti il presidente Pasquale Casillo al mercato ha smantellato la squadra reduce da una bella salvezza, cedendo quasi tutti i migliori e incassando cifre da capogiro. Poi ha rifatto la rosa acquistando ben 17 giocatori, quasi tutti sconosciuti al grande pubblico , pescati nelle serie inferiori (C1, C2 e pure Interregionale) dal genio del direttore sportivo Giuseppe Pavone. La scommessa appare temeraria, un tuffo premeditato verso l’inevitabile retrocessione. Il precampionato disastroso e il difficile avvio sembrano dar ragione ai pronostici più cupi, poi il lavoro di Zeman , tecnico discusso ma di straordinarie capacità e intuizioni, comincia a dare i suoi frutti e dal bozzolo esce una squadra di “militi ignoti” che , sorretta da un preparazione fisica eccezionale e da schemi vincenti, comincia a collezionare imprese clamorose, come il successo sulla Juventus, nel tripudio della folla strabocchevole dello stadio Zaccheria.
Se si pensa che i due stranieri, il quotato nazionale olandese Roy e la “freccia” del Costarica Medford, risultano pesci fuor d’acqua, la salvezza addirittura comoda conquistata alla fine assume i contorni di un autentico miracolo.
Castagner non si era sbagliato: Zeman è un mago.>>
TERZA & LAST NEWS ( di Germano Bovolenta) / DIETRO LA LAVAGNA/ VITTORIO A LATO
( Vittorio Cecchi Gori, vice presidente della Fiorentina,, protagonista di un chiacchierato licenziamento di Gigi Radice dalla guida tecnica dei viola nella stagione 1992-93)
<< “In due anni” annuncia in estate Vittorio Cecchi Gori, vicepresidente della Fiorentina, “abbiamo tirato fuori 107 miliardi, ora voglio un allenatore col quale si possa lavorare, disponibile ad ascoltare il parere di chi tanto ha investito”.
Così ha scelto Gigi Radice , il cui avvio di torneo, nonostante la discontinuità dei due acquisti-boom Effenberg e il campione d’Europa Brian Luadrup ( 15 miliardi per l’accoppiata) , è largamente positivo. Trapela però che tra i tecnico e il vulcanico figlio di Mario Cecchi Gori sono sorti dissidi. La situazione precipita il 3 gennaio, quando la Fiorentina, seconda in classifica, perde in casa contro la rivelazione Atalanta. Sembra un incidente di percorso, invece Vittorio annuncia:<< Ho esonerato Radice nell’interesse della Fiorentina. Da due mesi sapevo che sarebbe arrivata una sconfitta clamorosa. E se non fossi intervenuto avrei dovuto assistere a tante altre Fiorentina- Atalanta>>.
La decisione è talmente inattesa da dare la stura alle voci più disparate sui veri motivi: dal mancato gradimento della difesa a zona schierata dal tecnico a intrecci addirittura privati. La frittata comunque é fatta. In panchina viene chiamato Aldo Agroppi, da tempo opinionista televisivo. La squadra precipita nel caos: alla trentesima giornata Agroppi viene sostituito da Chiarugi, che non riuscirà a impedire il naufragio.
Alla fine, lo squadrone di Batistuta, Laudrup ed Effenberg riesce nell’incredibile: precipita in serie B. >>
EXTRATIME by Sergio Sottovia/ La cover , come da copione, è per la copertina “Almanacco 1992/1993” , che propone in primo piano il rossonero Van Basten, esultante tra tre avversari protagonisti ( Batistuta/Fiorentina, Ruben Sosa/Inter e Fonseca/Napoli).
Poi per quanto riguarda la fotogallery, eccovi le canoniche “Tre Cover” della stagione; cioè “I Magnifici Cinque” , poi la Top 11 ‘su sfondo campo’ della squadra “Campione d’Italia” ( il MILAN) , infine il podio della classifica Cannonieri. Tutto come sempre senza didascalie perché nomi e cognomi sono incorporati nelle stesse foto-figurine.
E come sempre , soltanto immagini by Almanacco, perché non vogliamo proporvi altre immagini ‘nostre’ né di Osvaldo Bagnoli/ Inter né di Nevio Scala/Parma Nevio Scala né di altri Personaggi Story che abbiamo già personalmente incontrato/raccontato in altre rubriche alle quali peraltro vi rimanda …google o wikipedia by link specifico direttamente nelle pagine interessate qui su www.polesinesport.it e nella specifica rubrica.
Fermo restando che non dimenticherò mai di ringraziare sempre e comunque Germano Bovolenta “Signore” de La Gazzetta dello Sport per avermi concesso la sua specialissima ‘presentazione’ al mio libro Story “Polesine Gol2”.
Perciò, con riferimento alla 'scaletta' dell'originale "Campionato io ti Amo", ecco by Almanacco 1992/93, tra partenza e arrivo, gli essenziali …passaggi più significativi dell’intera stagione calcistica.
Partendo innanzitutto dal “SE LA GIOCANO” che in cover snocciola i seguenti protagonisti: Ruben Sosa, Batistuta, Signori, Van Basten, Boban, Hagi, Ravanelli, winter, Abel Balbo, Fonseca, Ganz, Papin, più IL MILAN winner e LA FIORENTINA retrocessa.
Poi, passando alla rubrica “I COLPI DI MERCATO”, queste sono le figurine Panini dei “Magnifici Cinque” in senso orario: Gascogne/Lazio, Vialli/Juventus, Lentini/Milan, Shalimov/Inter, Platt/Juventus.
A seguire la TOP 11 rossonera del MILAN “Campione d’Italia 1992/93” , mentre sull’Almanacco troverete anche le ‘altre’ FORMAZIONI., sempre su ‘sfondo campo di calcio’.
Quindi vi proponiamo by podio dei Capocannonieri ‘the winner’ Beppe Signori /Lazio tra il tandem dei secondi Balbo/Udinese & Roby Baggio/Juve e il terzo classificato Ruben Sosa/Inter.
Dopo le Classifiche della Serie A e Serie B estremamente analitiche, ecco che Germano Bovolenta ci svela “La Curiosità” ( Zdenek Zeman), quindi “L’Uomo dell’Anno ( Marco Van Basten / Milan).
Vale a dire fondamentalmente i “Protagonisti Principali” raccontati peraltro nelle Tre Speciali Rubriche by Germano Bovolenta e che vi abbiamo proposto in questa nostra ‘Quindicesima Tappa’ by suo personalissimo Almanacco a corredo dei famosi 30 Dvd intitolati “Campionato io ti amo”.
Germano Bovolenta ( giornalista de La Gazzetta dello Sport)
www.polesinesport.it