A Castelnovo Bariano la Festa patronale è processione di Comunità col “Cammino di Sant’Antonio”, simbolo prototipo di lungo viaggio by ‘Dottore della Chiesa’ da Lisbona a Milazzo, Capua, Assisi, eremo Montepaolo-Dovadola, Padova, Camposampiero


18/06/2019

La devozione di una Comunità in processione nella piccola comunità di Castelnovo Bariano diventa tout court per noi,  e spero per tanti, il “Cammino di Sant’Antonio’ , anche perché si completa col Cammino di Assisi diventando all’eremo di Montepaolo ( Dovadola) il punto di arrivo e di partenza di un cammino di fede e devozione che ha come ‘punti cardinali’ la Basilica di San Francesco ad Assisi e la Basilica di Sant’Antonio a Padova.
Nel segno di una fratellanza tra poveri per diventare più ricchi, e come tael metamorfosi per una società migliore.

 

 

 

Anche per questo anche noi partiamo dal reportage trasmessoci by prof. Franco Rizzi, cantastorie dell’enclave altopolesano e nello specifico da Castelnovo Bariano con la citata Festa patronale e la sua Comunità in processione con la statua di Sant’Antonio da Padova, per passare dalla News alla Story propone dici in calce due speciali Appendici Flash Story suk ‘vero cammino religioso e personale’ di Sant’Antonio, partito da Lisbona per un lungo viaggio che l’ha portato a Capo Milazzo , risalendo per Capua, Assisi, Montepaolo …fino alla Basilica di Padova.
Anche per questo abbiamo voluto onorare chi ha pensato e concretizzato il Cammino di Sant’Antonio, sinonimo di trilogia col Cammino di Assisi e …il Cammino di Santiago di Compostela , quasi a completare il giro del mondo di Sant’Antonio da Padova ma ancor prima da Lisbona e quindi portoghese.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi , mail 15.06.2019) / CASTELNOVO BARIANO: GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA FESTA PATRONALE ANTONIANA
Giovedì 13 giugno scorso dalle 18.30 in poi ha centrato tutti gli obiettivi la tradizionale festa patronale di S. Antonio di Padova voluta dalla parrocchia: messa; processione urbana (utile il servizio civile stradale); cena allo stand Pro Loco. Proficua la collaborazione comunale.
Momento iniziale la messa (ritmata dal coro parrocchiale)  celebrata da don Alex Miglioli (vicario foraneo di Badia Polesine e già parroco qui), coadiuvato dai seguenti parroci, molti dell'unità pastorale: don Graziano Giuriati (titolare castelnovese e sampietrese), don Stefano Marcomini (vicario foraneo di Castelmassa), don Massimo Barison (Bottrighe e già parroco qui), don Stefano Certossi (Baruchella-Giacciano-Zelo e già parroco qui), don Nicola Albertin (S. Maria Maddalena e già parroco qui), don Nicola Renesto (vicario parrocchiale a Castelmassa-Ceneselli-Calto), Deogratias Mvuyishanga (originario del Burundi e vicario parrocchiale a Castelmassa), don Giuliano Gulmini (Bergantino-Melara), don Ionut Urselac (origine romena, sacerdote di rito bizantino e sposato; collaboratore a Bergantino-Melara).

 

 

Presenti le suore orsoline di Castelmassa (casa madre a Verona): suor Antonietta, suor Rosarita, suor Milena.

Autorità civile locale neoeletta: sindaco Massimo Biancardi, vice Francesco Masini, assessora Evelyn Ferrari, consiglieri delegati Vanni Libanori e Giada Stefanoni.

Don Alex Miglioli all'omelia ha tratteggiato efficacemente la figura e l'opera di S. Antonio di Padova patrono parrocchiale.
Francescano, dottore della chiesa (Lisbona 1195 circa - Arcella, Padova, 1231). Entrato nell'ordine minoritico, preso il nome di Antonio, partì missionario per il Marocco.

 

 

 

Sentì, poi, "grande l'influenza di S. Francesco, che, probabilmente, conobbe". Nel 1221 era al capitolo generale dell'ordine ad Assisi, poi divenne predicatore, raggiungendo in breve grande fama: prima nell'Italia settentrionale, poi (1225-27) in Provenza e Linguadoca contro l'eresia albigese. Dal 1227 al 1230 fu ministro provinciale lombardo-emiliano. Fu canonizzato nel maggio 1232: considerato sempre nel suo ordine dottore della Chiesa, lo fu di tutta la Chiesa dal 1946. Ha lasciato molte opere in latino "in cui si avverte l'orientamento comune della prima predicazione francescana; nella prevalente prospettiva etico-religiosa si accentua l'interesse per alcuni temi teologici come l'umanità e la passione di Cristo, l'eucarestia, la Vergine".
Nella tradizione popolare la venerazione per lui si accentra soprattutto nella sua figura di taumaturgo; manifestazione principale della devozione il pellegrinaggio alla basilica "del Santo" a Padova.

 

 

 

PRIMA MAIN NEWS STORY // ( by www.santantonio.org , 07 Novembre 2018 ) IL CAMMINO DI SANT’ANTONIO : SUI PASSI DEL SANTO DALLA SICILIA A PADOVA
(  Il convegno è ad entrata libera./ Programma del convegno / Per informazioni: Associazione Il Cammino di Sant'Antonio / cell. 392 8852228 / email associazione@ilcamminodisantantonio.org / sito www.ilcamminodisantantonio.org )

Il 9 novembre a Padova il convegno di presentazione del nuovo Cammino del Santo, che ha inizio a Capo Milazzo (ME) dove Antonio arrivò nel 1221 e, passando per Capua ed Assisi, giunge a Padova, dove il Santo è sepolto.

Venerdì 9 novembre 2018 alle ore 17.00 si terrà presso la Sala Rossini del Caffè Pedrocchi il convegno "Il Cammino di Sant’Antonio: sui passi del Santo dalla Sicilia a Padova", organizzato dal Comune di Padova, insieme alla Pontificia Basilica di sant'Antonio di Padova, alla Provincia Italiana sant'Antonio di Padova Frati Minori Conventuali e all'Associazione "Il Cammino di sant'Antonio".

 

 

 

Durante il convegno sarà presentato il progetto di realizzazione del tracciato del nuovo Cammino del Santo, voluto dalla Basilica e dall'associazione "Il Cammino di Sant’Antonio", con il coinvolgimento dei Comuni di Milazzo, Camposampiero, Assisi e Padova. Il cammino, con valore devozionale e spirituale, che si snoda in un itinerario di circa 1.550 km, ha inizio a Capo Milazzo, in provincia di Messina, dove Antonio arrivò nel 1221 e, passando per Capua ed Assisi, giunge a Padova, dove il Santo è sepolto.
Dopo lo studio di fattibilità compiuto ad aprile in Sicilia e Calabria dai tre camminatori dell'associazione - Pompeo Volpe, Alessio Bui e Mirco Zorzo, l'adesione al progetto da parte del Comune di Padova conferma il grande interesse turistico, oltre che devozionale, del nuovo tracciato meridionale, che verrà attuato in seguito alla sottoscrizione di una dichiarazione d’intenti da parte dei soggetti coinvolti.

 

 

 

Il convegno si aprirà con l'introduzione di Federica Franzoso, Capo Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche del Comune di Padova e i saluti istituzionali, tra i quali anche quelli del sindaco di Padova, Sergio Giordani, e del rettore della Basilica, p. Oliviero Svanera. Verranno poi affrontati i temi di itineranza, devozione e pellegrinaggio con gli interventi di p. Luciano Bertazzo, Direttore del Centro Studi Antoniani, che si soffermerà sul carattere di itineranza della vita di sant'Antonio, e di Donatella Schmidt dell'Università di Padova, che invece analizzerà la prospettiva antropologica del pellegrino moderno.

 

 

 

In seguito sarà presentato il progetto del cammino: Alessio Bui dell'Associazione "Il Cammino di Sant’Antonio" insieme a Luisa Nicotera, Segretaria Generale della Commissione interregionale del Turismo e dell’Industria Alberghiera presso la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, relazioneranno sullo stato dell'arte del progetto dell'itinerario.
L'ultima parte del convegno sarà infine dedicata a Padova, città antoniana dove turismo di fede e turismo culturale si incontrano. L'assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Padova, Andrea Colasio, parlerà delle prospettive di sviluppo per la città dai cicli pittorici del ‘300 all’arte contemporanea, Leopoldo Saracini professore, pubblicista, già presidente della veneranda arca del Santo, si soffermerà sulla realtà antoniana a Padova e infine si parlerà di organizzazione turistica dei cammini con Stefan Marchioro dell'Università di Padova.

 

 

 

SECONDA MAIN NEWS STORY ( by Wikipedia ) / MONTEPAOLO  : PUNTO DI PARTENZA DEL CAMMINO DI SANT’ANTONIO E ANCHE DEL CAMMINO DI ASSISI
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MONTEPAOLO è una località che si trova a sette chilometri da Dovadola (presso Forlì) ed ospita un eremo dedicato a Sant'Antonio di Padova, che costituisce il più importante santuario antoniano dell'Emilia-Romagna.

SANT’ANTONIO A MONTEPAOLO
La storia di Montepaolo è indissolubilmente legata a quella di sant'Antonio, che per due volte fu presente in questo luogo.
Antonio di Padova nella primavera del 1221 incontrò san Francesco ad Assisi, dove si era svolto il capitolo dei frati minori. Terminato il capitolo, il giovane portoghese fu notato da frate Graziano, che le fonti antoniane qualificano con il titolo di ministro dei frati minori di Romagna, il quale inviò Antonio proprio in un eremo a Montepaolo, dove già risiedeva una piccola comunità di frati. Per lo studio e la preghiera personale, Antonio usava una grotta naturale che era presente sulla collinetta boscosa dell'eremo. Nel 1222, dopo una sorprendente e inaspettata predica da lui tenuta per obbedienza al vescovo, a Forlì, e che costituì la sua prima predica pubblica, Antonio fu chiamato a svolgere a tempo pieno il servizio di predicatore e dovette lasciare Montepaolo.
Vi soggiornò una seconda volta per breve tempo nel 1228 quando, diventato Provinciale dell'Ordine, dovette compiere la visita canonica presso tutte la comunità della propria provincia.

 

 

 

STORIA DEL SANTUARIO
I frati francescani nel corso degli anni abbandonarono l'eremo, e l'accesso stesso alla grotta nel XVII secolo fu impedito da una frana. Nel 1629 il nobile Giacomo Paganelli di Castrocaro fece costruire sulla collina di Montepaolo una cappella in onore a sant'Antonio di Padova, come ex voto. Nel 1790 la cappella venne ampliata, vi si costruì accanto una casa canonica mentre la grotta veniva resa di nuovo accessibile; ma solo nel 1898 i frati tornarono ad abitare l'antico eremo. Il 15 agosto 1905, la grotta, oggetto di ulteriori lavori di restauro, venne benedetta, mentre, il 29 giugno 1908, il Vescovo di Forlì Raimondo Jaffei, amministratore della Diocesi di Modigliana, pose la prima pietra del nuovo Santuario, che fu consacrato, il 7 settembre 1913, dal vescovo di Modigliana Luigi Capotosti.
Nel 1932 si completò la costruzione del campanile annesso alla Chiesa, neogotica.
Verso la metà degli anni Novanta, vi giunse come rettore padre Ernesto Caroli, che restaurò il Santuario e vi ravvivò la vita spirituale rimanendo in carica fino al 2003.

 

 

 

MONTEPAOLO OGGI/
L'eremo è oggi abitato dalla comunità francescana dei Frati minori, che accoglie gruppi e pellegrini.
All'interno della chiesa è custodita una reliquia del Santo, recentemente prelevata dal corpo custodito presso la Basilica di Sant'Antonio di Padova. Nei pressi del santuario, seguendo il "sentiero della speranza", si raggiunge la piccola cappella ("grotta"), che ricorda il luogo in cui il Santo secondo la tradizione si raccolse in preghiera. Il "viale dei mosaici" mostra invece la storia del santuario.
Il CAMMINO DI SANT’ANTONIO E DI ASSISI/
L'eremo di Montepaolo è il punto di passaggio del Cammino di Sant'Antonio che parte da Camposampiero (Pd) e dalla Basilica del Santo (Pd) e si dirige al santuario francescano de La Verna. Dall'eremo ha pure la sua partenza il pellegrinaggio detto Cammino di Assisi.

 

 

 

EXTRATIME by SS / In cover e nella prima parte della fotogallery tutte le immagini che certificano la devozione della gente castelnovese, sia privata che pubblica e istituzionale, anche in processione con la statua di Sant’Antonio sia sulle strade di Castelnovo Bariano. Dai chierichetti ai sacerdoti a tutti i noti rappresentanti della giunta municipale in prima fula in chiesa a fianco del sindaco Massimo Biancardi, fino al …tandem tutori della sicurezza stradale che ha garantito sicurezza alla processione.
Nella seconda parte della fotogallery, certifichiamo percorso e tappe del “Cammino di Sant’Antonio” , da Padova a Montepaolo-Dovevadola e poi sul cammino francescano con “Cammino di Assisi”.

 

 

 

 

 

Mentre dulcis in fundo ritorniamo on the road Castelnovo Bariano, con la statua si Sant’Antonio in tour al centro della scena e della processione, tra la Gente altoolesana.


Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it