A Trecenta il noto ‘comunista’ Guglielmo Brusco scrive ‘Lettera al Vescovo’ chiedendo un ‘parroco fisso’; a San Pietro Polesine è dal 2014 che Francesca Menoni segnala ‘problemi allagamenti’ post nuovo impianto fognario


21/11/2020

"Egregio Signor Vescovo -così esordisce - sono Guglielmo Brusco cittadino di Trecenta, pensionato e non credente. Abito con la mia famiglia vicino alla locale parrocchia e alla chiesa dedicata a San Giorgio, una delle parti storicamente più interessanti della nostra piccola comunità".
Superfluo ogni collegamento alla ‘saga’ tra Peppone e don Camillo che se nei libri di Giovannino Guareschi in copertina nel primo libro c’era proprio la chiesa di Castelmassa, a certificare l’importanza anche ‘socio-politica’ dell’Altopolesine di allora.
Però comunque Guglielmo Brusco , oltre che ottimo giocatore double face ( giocava sia da centravanti che da portiere, anche nella squadra interaziendale assieme al sottoscritto) , ha rappresentato un mondo politico attento alle problematiche sociali, tant’è che Brusco oltre ad essere stato assessore a Trecenta è stato anche vicepresidente della Provincia di Rovigo, spesso ‘pungolatore’ sulle problematiche socio-sanitarie, sia dell’Ospedale di Trecenta che in ambito polesano.
Fatta questa precisazione doverosa rispetto al suo habitat di personaggio pubblico, vi proponiamo quanto trasmessoci da Franco Rizzi, cantastorie dell’enclave altopolesano, perché in sequenza viene fatto speciale focus sia sulle problematiche di Trecenta proposte appunto da Guglielmo Brusco, che sui ‘problemi allagamenti’ che vengono segnalati da anni a San Pietro Polesine dalla pensionata residente Francesca Menoni, emersi nelle vie Cavo Bentivoglio, G. Meloncelli ed A. Raisi in particolare, elegante zona residenziale, praticamente dopo la realizzazione del nuovo impianto fognario di Castelnovo Bariano costato …abbastanza.

 

PRIMA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 18.11.2020) / TRECENTA/ GUGLIELMO BRUSCO , STORICO ESPONENTE COMUNISTA, SCRIVE AL VESCOVO: "VOGLIAMO UN PARROCO TITOLARE"
Guglielmo Brusco (FOTO ALLEGATA), classe 1952, pensionato, storico esponente polesano di Rifondazione Comunista, già assessore e vice presidente in Provincia e consigliere comunale a casa propria, in questi giorni ha indirizzato una lettera aperta al vescovo di Adria-Rovigo Pierantonio Pavanello in merito alla mancanza di un parroco titolare nella parrocchia di S. Giorgio, la sua.
"Egregio Signor Vescovo -così esordisce - sono Guglielmo Brusco cittadino di Trecenta, pensionato e non credente. Abito con la mia famiglia vicino alla locale parrocchia e alla chiesa dedicata a San Giorgio, una delle parti storicamente più interessanti della nostra piccola comunità".
"Questa zona - poi approfondisce - è stata una realtà del nostro paese dove un certo tipo di attività, non solo religiosa, promossa da parroci di diversa personalità e titolari di un diverso modo di esprimersi, dava un aspetto vivo ad edifici e spazi che attualmente invece vivono un momento un po' grigio. Con la scomparsa di don Claudio la comunità cattolica trecentana, per quanto di mia conoscenza, ora non ha più un parroco titolare, capace di trasmettere ogni giorno la sua personalità nella quotidiana opera parrocchiale. Ritengo pertanto che una parte della dimensione parrocchiale pluricentenaria di Trecenta non sia più la stessa. Con i parroci che ho conosciuto ho avuto alcuni amici ed altri, al contrario, grandi avversari. La mia fede politica comunista non ha trovato negli anni passati molti punti di incontro a livello locale (a livello provinciale invece sì grazie alla grande generosità espressa da rappresentanti Caritas come don Dante Bellinati e i presidi Berto Meneghetti e Antonio Zordan). Comunque ho sempre ritenuto che il pluralismo sia sempre un fatto positivo".

 

"Per questo - la richiesta al capo della diocesi - spero di riavere presto un sacerdote nella parrocchia di S. Giorgio, un parroco con il posto fisso, come direbbe Checco Zalone, che si occupi magari anche delle frazioni di Sariano e Pissatola. Insomma, nonostante io non frequenti normalmente la chiesa di S. Giorgio (salvo qualche cerimonia funebre), credo manchi qualcosa a Trecenta, Comune dove hanno chiuso o rischiano di chiudere anche servizi pubblici di primaria importanza".
"Prego pertanto - la conclusione - il Signor Vescovo - in vista del prossimo Natale di mandarci se possibile un parroco fisso, che svolga il suo ruolo, ridando a parrocchia e chiesa un'immagine più viva, capace di aggiungere per la sua parte spirito positivo alla nostra comunità".

 

SECONDA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 19.11.2020) / CASTELNOVO BARIANO: LA FRAZIONE DI SAN PIETRO POLESINE ALLAGATA PER LE FREQUENTI BOMBE D'ACQUA /
LA TESTIMONIANZA DI UNA CITTADINA: CHIAMATA IN CAUSA L'AZIENDA ACQUEVENETE
Domenica mattina 23 marzo 2014 fu veramente storica per l'unica frazione castelnovese. Parliamo di San Pietro Polesine famosa per la parrocchiale dei due campanili e per il calcio. Infatti fu inaugurato (FOTO ALLEGATA IL TAGLIO DEL NASTRO) un moderno impianto fognario a cura di Aato e Polacque ora Acquevenete: una condotta di 4 km. sino alla rete fognaria massese in località Cagnona; di là i liquami convogliati al maxidepuratore di via Galberte, trattati e poi versati in Po. L'opera costò allora quasi 500 mila euro (fondi regionali e aziendali) e fu un intervento strategico per il territorio in quanto da un cinquantennio almeno e sino ad allora i liquami frazionali avevano l'impianto fognario che scaricava direttamente nel Cavo Bentivoglio in zona urbana, ciò con tutti gli inconvenienti di igiene pubblica.

 

Eppure da allora e sino ad oggi ad ogni forte temporale ("e non solo con le bombe d'acqua") parte del centro viene puntualmente allagato ("prima del 2014 non succedeva"). Parliamo delle vie Cavo Bentivoglio, G. Meloncelli ed A. Raisi in particolare, elegante zona residenziale.
Di questo annoso e grave problema si fa interprete la signora Francesca Menoni (FOTO ALLEGATE), una battagliera 67enne docente di scuola d'infanzia in quiescenza, che ci racconta i disagi per la sua casa allagata per le fogne che, sovraccaricate di acqua meteorica sovrabbondante, non tirano per cui giardini e seminterrati diventano liquidi (FOTO ALLEGATE: LA CASA DELLA SIGNORA ALLAGATA TROPPE VOLTE DAL 2014 AL 2020).

 

" E' paradossale che solo dopo i lavori 2014 - sottolinea convinta - noi dobbiamo subire allagamenti interni ed esterni a livello residenziale. Io abito in una vasta abitazione con un seminterrato e un piano rialzato. Una pioggia forte anche di qualche decina di minuti manda in tilt il nostro vivere quotidiano. Nel seminterrato ho garage, lavanderia, bagno, cantina ed altro. Davanti al garage ho fatto costruire una griglia di deflusso ma ciò non è sufficiente. Sempre esternamente ho una pompa antiriflusso ma non basta per niente, l''acqua entra nel seminterrato. Una volta per questo ho chiamato i vigili del fuoco. Mi hanno consigliato di installare internamente una pompa di immersione ma anche questo non ha risolto il problema. Quando vado ammollo devo intervenire con scope, stracci, tessuti assorbenti, un lavoro improbo!!!".

 

Francesca Menoni ci indica le pareti scrostate e rovinate dal livello dell'acqua piovana, i pavimenti macchiati per sempre, il giardino segnato dall'acqua....
Alcuni cittadini si sono rivolti riservatamente a dei tecnici idraulici per avere un parere per questo grave disservizio fognario nelle vie succitate: mancata pulizia delle caditoie? delle condotte? Regolazione del troppo pieno nella condotta di immissione nel Cavo Bentivoglio?....
La rete fognaria sampietrese dipende da Acquevenete, cui giriamo a nome di molti cittadini utenti la richiesta di intervenire sollecitamente.

 

EXTRATIME by SS/ In apertura di fotogallery un flash dedicato a Guglielmo Brusco:
Quindi in fotogallery l’inaugurazione (datata 23  marzo 2014 ) del nuovo impianto fognario con la presenza dei noti rappresentanti istituzionali, tra cui da sx Giuliana Gulmanelli, Massimo Biancardi e assessore di Castelnovo Bariano, l’onorevole Manuela Munerato, Tiziana Virgili, Cristiano Corazzari, e il comandante della Stazione Carabinieri di Castelmassa.

 

A seguire alcuni flash con Francesca Menoni che ‘mostra’ a San Pietro Polesine le problematiche allagamenti che, post 2014 e nuovo impianto fognario di Castelnovo Bariano, tuttora perseguitano i residenti, sia in casa che sulle strade adiacenti.

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it