Addio al M° Carlo Barbierato, organista e Direttore musica sacra/ E il Maestro Raminelli lo onora e lo ricorda così…


La notizia della scomparsa del ‘maestro’ Carlo Barbierato è di quelle che lascia nel pianto amici ed estimatori.
E possiamo dire che la Musica’ sia in lutto perché piange la scomparsa di Carlo Barbierato , spentosi all’ospedale di Rovigo nella tarda serata di sabato 29 dicembre 2018 e che i funerali sono previsti a Polesella alle ore 15 per il 2 gennaio 2019.
Un personaggio di grande spessore artistico e umano, Carlo Barbierato, per tutti il Maestro perché organista di fama nazionale oltre che della Basilica di Santa Maria del Rosario in Polesella.
Ma del suo curriculum musicale ve ne parliamo specificatamente nell’Extraime, perché lo vogliamo ricordare proponendovi subito e nella sua completezza, la speciale mail trasmessaci dal Maestro Gianmaria Raminelli perché l’ha conosciuto bene da allievo e da Direttore Artistico avendone continuato  l’impegno nella gestione della Rassegna dell’”Estate Organistica a S. Maria in Punta” e quella dei “Concerti d’Autunno” giunta alla 47ma edizione, di cui peraltro qui su www.polesinesport.it vi abbiamo dato ampio conto.

MAIN NEWS ( by Maestro Gianmaria Raminelli, mail 30.12.2018) / IN MEMORIA DEL MAESTRO CARLO BARBIERATO

<< Se è vero che la perdita di un amico lascia un vuoto nell’anima, è altrettanto vero che il ricordo e l’eredità consegnataci dal Maestro Carlo Barbierato compensa il dolore della sua scomparsa. Organista di prim’ordine, docente al Conservatorio “Perosi” di Campobasso, presidente della Associazione Organistica Veneta, concertista di fama nazionale ed internazionale, Carlo Barbierato ha rappresentato la punta di diamante della Musica Organistica e Liturgica in Diocesi di Adria-Rovigo e non solo.
Dopo il diploma del 1990 acquisito con i Maestri Comparin e l’indimenticabile Monsignore Luigi Pieressa, ha svolto fin da giovanissimo, attività di organista della Basilica di S. Maria del Rosario in Polesella.
Ha acquisito una straordinaria e puntuale conoscenza del patrimonio organario della Diocesi rodigina diventando referente e consulente per il recupero e la valorizzazione di tale patrimonio di cui, fin dal 2001, ha prodotto una importante catalogazione grazie alla quale è stato possibile valorizzare organi e musicisti.
Ha pubblicato nel frattempo composizioni organistiche ed ha prodotto scritti di organologia, diventati un punto di riferimento per studiosi ed esperti di tale materia. Nel territorio diocesano si è prodigato per far conoscere e valorizzare la grande quantità di strumenti a canne e harmonium presenti nelle Chiese parrocchiali e non. Ha fondato e diretto artisticamente le Rassegne Organistiche “Concerti di Primavera”, “Concerti d’Autunno” ed “Estate Organistica a S. Maria in Punta”.
È stato direttore, dalla fondazione alla chiusura, del Concorso Organistico Nazionale di Anguillara Veneta e ha fatto parte di giurie di concorsi nazionali ed internazionali.
Il grande entusiasmo e la riconosciuta competenza che il Maestro Barbierato denotava, hanno portato fedeli, parroci, estimatori, appassionati di musica organistica, organisti, critici, semplici spettatori, ad apprezzare un patrimonio di musiche che con caparbietà e grande professionalità il Maestro Barbierato sapeva proporre attraverso un’arte interpretativa di tutto rispetto.
Si tratta delle Musiche tra la fine del Settecento e i primi anni del Novecento, un periodo particolare nel quale lo spazio dedicato alle trascrizioni e riduzioni strumentali e melodrammatiche per Organo aveva oscurato la purezza e il rigore dei Classici.
Ciò nonostante, fu un periodo di grande fervore compositivo, in gran parte ancora poco conosciuto e, soprattutto, ancora nell’occhio della critica. Il merito del Maestro Barbierato, innegabilmente, è stato quello di portare alla ribalta e alla dignità delle esecuzioni concertistiche su Organi coevi agli autori proposti, una musica che ha reso e rende onore al grande patrimonio musicale italiano ed internazionale. Autori semi-sconosciuti ma di ottimo livello, musiche ammuffite negli archivi più riposti, trascritte, interpretate e proposte con un entusiasmo difficilmente riscontrabile in quanti, con sufficienza e alterigia culturale, hanno svalutato e denigrato l’Arte e lo spirito di questi autori considerandoli rappresentanti di un’epoca finita e sepolta dai grandi Autori loro precedenti o successivi.
Un merito importante che va scritto al Maestro Carlo Barbierato è stato quello di aver condotto con umiltà e contemporaneamente con grande perizia le Rassegne concertistiche di cui sopra. Ma egli era anche un fervente cattolico, un uomo di fede totale ed incrollabile, un cristiano impegnato a mettere a disposizione di molte parrocchie la propria professionalità musicale per accompagnare i canti liturgici, per sostenere corali, per concerti occasionali, per suggerire proposte di recupero di strumenti a canne bisognosi di restauro. Ho avuto la fortuna di conoscere, ancor studente, il Maestro Carlo Barbierato. Mi ha sempre sostenuto ed incoraggiato nell’attività musicale. Ha consentito che potessi conoscere e potessi suonare su molti degli organi storici del Polesine ed è stata per me una esperienza importante. Dopo il disgraziato incidente del settembre 2017, pensando di non lasciar cadere il grande impegno che il Maestro Barbierato poneva nella organizzazione delle Rassegne Organistiche, dopo averlo contattato ed adeguatamente informato, ho diretto artisticamente la Rassegna dell’”Estate Organistica a S. Maria in Punta” e quella dei “Concerti d’Autunno” giunta alla 47ma edizione. Organizzare attività di questo genere non è mai cosa facile e, come Direttore Artistico, confesso un poco amaramente, di non aver trovato sempre una adeguata vicinanza e convinta collaborazione.
Con il tempo ho scoperto che ciò probabilmente dipendeva dal fatto che in passato molti davano per scontato che l’entusiasmo organizzativo del Maestro Barbierato si tramutasse anche in un suo diretto ed esclusivo impegno finanziario. Al contrario si sa che l’organizzazione di una serie di concerti è sempre impegnativa sia per individuare concertisti, sia per consentire realizzazione di ogni concerto con un impegno finanziario degno delle professionalità coinvolte. Molto spesso il Maestro Barbierato interveniva di tasca propria perché amava la Musica Organistica, perché credeva nella formazione artistica e musicale delle comunità parrocchiali, perché voleva avvicinare alla bellezza della Musica Organistica e Liturgica quanti seguivano le sue Rassegne. Soprattutto quello che faceva era per indurre tutti al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio organario di questa zona della Provincia di Rovigo. Da oggi in poi mancherà non solo un amico, soprattutto mancherà una delle figure musicali più rappresentative della cultura organistica veneta. Grazie Maestro!

Serravalle, lì 30/12/2018 / M.tro Gianmaria Raminelli >>


EXTRATIME by SS/ La storia della sua ‘carriera personale’ racconta che Carlo Barbierato si era diplomato in organo e composizione organistica nel 1990 sotto la guida del maestro Pierluigi Comparin e monsignor Luigi Pieressa.
E che fin dal 1997 era organista nella basilica di Santa Maria del Rosario in Polesella, ma ha continuato a svolgere una intensa attività concertistica oltre che dirigere nel 2001
la catalogazione del patrimonio organario della Diocesi di Adria-Rovigo.
Inoltre Barbirato ha pubblicato composizioni organistiche e scritti di organologia, ma è stato anche Direttore artistico delle rassegne organistiche “Concerti di Primavera” e“Concerti d’Autunno” nonché dell’Estate organistica a Santa Maria in Punta, prima di passare il testimone appunto al maestro Gianmaria Raminelli.
Senza contare che Barbierato è stato Direttore del concorso organistico nazionale di Anguillara Veneta ed ha fatto parte di giurie di concorsi nazionali ed internazionali.
Altresì è stato Presidente dell’associazione organistica veneta, e nel contempo docente al conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso.
Per tutto questo la ‘Musica’ piange la scomparsa del Maestro Carlo Barbierato, anche a livello nazionale visto che ha pubblicato composizioni organistiche e scritti di organologia ed ha registrato musiche per la Radio Vaticana come nella puntata del programma “M come Musica”.
Come lo pianger Polesella dove abitava tuttora e come Canda dove si era ‘preso cura’ dell’organo parrocchiale , tanto più che all’epoca con la sua famiglia abitava nella Villa Trombin in Piazza Dante Alighieri appunto a Canda.
Anche per questo ai funerali programmati per mercoledì 2 gennaio , a Polesella alle ore 15, saranno in tanti a accompagnarlo nel suo ultimo viaggio , nel ricordo della sua musica e del suo affetto, come ha ben ricordato il suo ‘allievo e maestro Gianmaria Raminelli.

Per parte mia voglio ricordare che l’ho conosciuto perché lavoravo a Polesella e conoscevo bene il cavalier-attore ‘coi baffi’ Ottavio Mazzetti ( il papà di Adriano ‘Direttore’ ella Biblioteca ‘Concordi’ di Rovigo)  , suo punto di riferimento come ha ricordato lo stesso Carlo Barbierato in una intervista fattagli a Radio Kolbe dal mio amico Roberto Giannese e che vale la pena di ascoltare visitando il sito della citata Radio Kolbe dove il ‘maestro’ si confida a …tuttocampo.
Partendo dall’autunno 1972 come promesso a sua mamma prima che morisse, mentre come organista suonò prima a Frassinelle ( sollecitato nel 1976 da Don Licio Boldrin …quello noto per Lascia o Raddoppia con Mike Bongiorno) e poi a Polesella ( sollecitato nel 1977 da don Tarcisio Pigozzo).
Con riferimento ad altre sue performance tra Polesine & Dintorni ( ha suonato anche a Occhiobello e Ferrara)  , voglio riproporvi quanto raccontato così proprio da Carlo Barbierato ( in foto cover appunto a Radio Kolbe) in quel giugno 2013 a Roberto Giannese:<<
«Tanti anni fa quando la chiesa era in restauro mons. Claudio Gatti che allora era parroco a Baruchella e con don Settimo Malin allora parroco a Lusia, mi proposero di andare a vedere i resti dell’organo di Santa Maria in Punta dove era parroco don Alfonso Bologna. Mi ricordo che venne con noi anche don Tiziano Crepaldi allora arciprete di Ariano e don Alfonso mi chiedeva cosa fare perché il suo sogno sarebbe stato quello di metterlo a posto. Fortunatamente abbiamo trovato il supporto della Fondazione Cariparo, che decisero di restaurarlo ma solamente a condizione che poi fosse stato valorizzato. Così accettammo. I restauri ebbero termine nel 2002, inserimmo delle date a Santa Maria in Punta nelle due rassegne di primavera ed autunno e poi ci venne l’idea di fare qualcosa in più e di istituire l’Estate organistica».
Il resto …è noto  a tutti e ai tanti che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo suonare l’organo in una dei suoi concerti nelle tante chiese in Polesine, dove ha saputo promuovere  come pochi la sua amata musica sacra.

Gianmaria Marinelli & Sergio Sottovia
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