Agli Allievi dell’Usd Adriese 1906 la Venezia Cup 2010. E Casini sarà il nuovo Tivelli?


Memorizzate i nomi che Guido ‘friend’ Fraccon, autentico ‘familiare’ cuore granata, mette in passerella, per gli applausi meritati agli Allievi di mister Enrico Bonafè.
Come a suo tempo, era il 1976, a Civitavecchia gli Allievi allenati da Piero Cavallari furono protagonisti arrivando fino alle semifinali nazionali, adesso gli Allievi di Bonafè hanno la stessa possibilità di aprire un nuovo ciclo granata. Allora si parlava di Franco Franzoso e Fabio Garbin etc etc, e per l’Adriese 1906, si aprì un ciclo che nei primi anni ’80 portò i granata fino alla Serie C.
Ma di questo ormai parla la storia centenaria della società, con relativi siti esplicativi.
Adesso è il ‘magic moment’ dei ragazzi di Enrico Bonafè, quello che ha giocato a Bottrighe, segnando tanto da centravanti ( vedi foto con presidente Pregnolato che lo ‘targa’ per i 100 gol realizzati) .

Là a Bottrighe dove suo padre Carlo è stato gran segretario prima di esserlo nell’Adriese, e dove anche Azeglio Vicini, ‘gancio’ il fatto che con Zurlo erano compagni di scuola,  è passato ad onorare il ‘Calcio Bottrighe’ . Per questo noi onoriamo il tandem papà – figlio proponendovi la foto di quel Bottrighe 1987, con lo staff societario tra cui papà Carlo e con bomber Bonafè alle spalle di quel Fabrizio Biasiolo che adesso sta traghettando il Bottrighe 2009-10 ‘attraverso’ i play off.
Storie di ieri e di oggi. E poiché 100 e oltre sono i gol realizzati da Enrico Bonafè nel Bottrighe, così per onorare i 100 anni e oltre della Adriese Story, in coda alla mail by ‘friend’ Fraccon, Vi propongo la mia voce-cronaca della ‘Festa’ by Panathlon Adria che , in data 28.10.2006, ha voluto applaudire tanti ‘Campioni & Signori’ della Grande Storia granata.
PRIMA NEWS by Fraccon/ GLI ALLIEVI DELL’ ADRIESE 1906 WINNERS “VENEZIA CUP 2010”

<<La Venice Cup si tinge di granata. La squadra Allievi dell'Usd Adriese 1906 si è aggiudicata nello scorso weekend la quarta edizione della prestigiosa manifestazione calcistica giovanile di scena ad Jesolo. Esordio subito vincente per la compagine allenata da Enrico Bonafè. Superata in gara uno la Città d'Eraclea per 1-0. Il gol vittoria è stato segnato da Zanellato. Dominio bassopolesano anche nel secondo incontro di qualificazione. Agevolmente battuta la Città di Jesolo per 4-1 con doppietta di Rossi e reti di Zanellato e Casini. A qualificazione gia ottenuta, nella terza gara del girone eliminatorio i granata tirano i remi in barca. Ne approfittano i bresciani della Polisportiva Fornaci che si aggiudicano la sfida per 2- 1. Il gol degli adriesi è siglato da Bergo. In semifinale, trascinati da un Casini in stato di grazia, doppietta per lui, i portacolori della città etrusca superano il Real Pionca per 2-1. In finale, infine, superata la Polisportiva Valfino (Abruzzo) per 1-0 gol. In gol Casini. Questi i nominativi dei protagonisti: Nicola Bergo, Alessio Casini, Michele Cisotto, Andrea Dall'Ara, Cristian Di Corato, Mattia Falconi, Manuel Masala, Nicola Rossi, Giulio Rossin, Marco Sandri, Gianluca Sponton, Nicola Toffanello, Francesco Trombini, Thomas Vianello, Alberto Zanirato, Francesco Zanellato: Allenatore Enrico Bonafè.
Dirigenti accompagnatori: Fortunato Sandri, Massimo Cisotto, Arturo Toffanello Arturo ed Enrico Bergo.>>

SECONDA NEWS by Sottovia/ PANATHLON ADRIA 2006 & ADRIESE 1906: FESTA CENTENARIA
Tanti personaggi storici alla conviviale del Panathlon. In rassegna tutti i protagonisti del primo secolo di vita dell'Adriese.

Come 'Signora del Calcio Polesana' l'Adriese è un evergreen. Per questo la conviviale del Panathlon Adria in onore dell'Adriese non è stato solo un viaggio nell'amarcord sulle note del tema della serata, cioè '1906-2006 …U.S. Adriese e sono cento…'.
E' stato piuttosto una 'full immersion' in quei valori che 'attraverso il calcio rappresentano la società e il suo habitat, nel caso specifico di Adria, sia nei momenti positivi che in quelli negativi' , come ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Antonio Lodo, accompagnato dall'assessore allo sport Cristian Levisaro. Nel fare gli onori di casa Flavio Zampieri , presidente Panathlon Adria (coadiuvato da Giovanni Orlandi e dal past president Valmore Rossi) , dopo aver onorato nel ricordo la recente scomparsa dei soci Franco Pregnolato e Renato Braga, ha lasciato la conduzione del 'viaggio sportivo' dentro l'Adriese a quell'argonauta di Gianluca Levi, che della navigazione granata conosce tanti meandri, e soprattutto tutto quel valore 'morale  e umano' che suo padre Ugo aveva profuso e gli ha trasmesso nel dna.
E Levi ha segnalato i passaggi essenziali della storia granata , catalogandola per periodi storici, cioè dalla fondazione avvenuta nel 1906 fino al 1924 epoca delle amichevoli coi paesi limitrofi e delle spese sostenute direttamente dai giocatori, per ricordare poi la magnanimità di Giuseppe Cordella, il primo campo di calcio, il campo del Prà dell'Ospedale, quindi la Polisportiva del Fascio fino al 1942, le vicissitudini post belliche citando quei protagonisti e quelle vicissitudini che , in maniera ordinata e precisa , erano segnalati nella 'card' consegnata ad ogni invitato della conviviale organizzata al Ristorante King di Ariano. Per quanto riguarda le glorie e le storie dell'Adriese del dopoguerra (a partire dalla prima partita disputata con la Divisione Cremona), dell'epoca Zanirato e Nissotti, oltre a sottolinearne i passaggi gloriosi ( come la serie D nel 1971, la serie C2 nel 1977, e le risalite del 1994  in Eccellenza e subito in Cnd, la vittoria del 2004-05 in Promozione ) , Levi con la sua maestria da 'palombaro' ha favorito l'emersione della passione, delle emozioni, dell'anedottica che i tanti 'personaggi storici' presenti hanno fatto salire dall'anima giocosa della loro gioventù.  E girando tra i tavoli il microfono di Levi ha raccolto le confidenze di Paolo Paesanti 'croce e delizia granata' (ah, quel gol di Facco a Zadel da 30 metri), l'assist di Sante Longato a Tivelli ( se Costante è diventato qualcuno è stato merito dei miei lanci e dei mie piedi…), la risposta - spalla di Tivelli ( Sante lo rispetto come ds e come dirigente, ma per carità, come giocatore aveva tanti limiti…). Ovviamente Tivelli ha ipotecato simpaticamente il microfono raccontando dei suoi gol segnati al Milan di Rivera, e della sua capacità contrattuale, come quando nel 1982 'spillò' i 5milioni (allora lire) che non gli voleva dare Mazzanti il presidente della Spal. Finché il solito istrione Tivelli lo convinse sponsorizzandosi così:<< Ma lo sa presidente con chi ha a che fare lei?. Con Tivelli Costante dallo scatto bruciante, dal tiro fulminante, dal dribbling ubriacante , ma soprattutto dal gol determinante>>. Ma è stata una serata sentita da tanti 'personaggi storici, da Morandin a Franco Monti, da Pietro Cavallari a Enrico Pellegrinelli, l'ottuagenario che ricordato le sue prededenti partecipazioni alle Feste Panathlon per i 50 anni , i 75 anni e adesso il centenario dell'Adriese, di cui è stato segretario a lungo coi presidenti storici Levi, Folco e Martinolli.

E poi qualche 'scheggia e blob' l'hanno raccontata anche Dino Callegaro 'la bandiera granata', Marco Montagnoli il 'puma' straniero, Massimo Albiero una storia decennale in seria A col Como (tra le immagini proiettate sullo schermo in sala ce n'era una in cui l'adriese marcava Maradona), Gianni Morandin, Oderio Roma il vero 'Ringhio' che arava il campo, quindi Baldon,  Vanni Sperindio. Tra l'altro diversi di questi saranno Personaggio-Story del Libro 'Polesine Gol' scritto da Sergio Sottovia e che sarà edito dalla Libreria Apogeo di Adria, in uscita per il prossimo Natale.  Ricordi più legati alla gestione granata sono stati quelli di Giorgio Martinolli, più legati a quell'epoca dilettantistica anche se gloriosa quelli di Gianni Marotto. Tante storie che hanno avuto altre ripartenze, come quelle viste con gli occhi dell'allenatore, da Toni Scabin a Pino Augusti a Lino Carravieri l'attuale mister. O con gli occhi di Angelo Lugarini il preparatore dei portieri nonché del sito internet, o dei giocatori attuali come capitan Zeffin l'avvocato o Carlo Segato l'adriese doc del Bettinazzi odierno. Una città e la sua squadra, Adria e l'Adriese, è poi riemersa nei racconti del sindaco Lodo ( dai tempi della Spes con padre Cristoforo il frate della Tomba) , al motorino regalato dal geometra Martinolli a Tivelli che veniva da Corbola ad Adria in bicicletta, dal rito della consegna-ritiro delle scarpe ( ah, la famosa pantofola d'oro) ben controllato dal ragionier Levi. Uno nota speciale di ufficialità si è avuta con l'intervento di Clelio Mazzo, presidente Figc Rovigo , e di Umberto Blason presidente Panathlon Gorizia nonché figlio di quel Giacomo Blason allenatore che pretendeva professionalità assoluta dai suoi giocatori ( ne sanno qualcosa Morandin che si allenava la sera girando attorno alla macchina del mister che teneva i fari accesi, o la coppia Longato - Trombin che durante il viaggio - trasferta avevano dato un passaggio a due autostoppiste…).
La cerimonia delle premiazioni a tutti gli atleti e dirigenti citati in precedenza, hanno dato una certificazione speciale ad una serata che era storica per l'Adriese del Centenario, di cui peraltro l'attuale presidente granata Olivo Frizzarin ha segnalato una prossima mostra fotografica a partire dal 5 novembre ( come …antipasto c'erano in sala le foto e gli album che solo la pazienza e la passione del factotum Beppe 'Bagoto' Donà implementano costantemente nel tempo).

EXTRATIME/ Ecco ciò che successe a Civitavecchia, agli Allievi 75/76 di Piero Cavallari ,
Allora ( e anche dopo) il “Grande Fratello” del calcio giovanile veneto – emiliano.
L’Adriese di Piero Cavallari è forte nel Veneto: vince il girone e supera anche il concentramento che la vede opposta al Verona che ha Vignola, al Montebelluna che ha Serena, al Padova che ha Perrone. Quell'Adriese Allievi accede così alla fase nazionale a Civitavecchia. Passerà pure il turno a spese dell'Udinese per 2 a 1. Per l'Adriese aveva segnato Franzoso, ma è stato il gol di Stefano Monini a un minuto dal termine che ha regalato il successo su quell'Udinese. Poi in semifinale gli Allievi granata persero secco  a 1 contro il Giulianova dove giocava D'Ottavio. Una ‘favola-story’ che Piero Cavallari & i suoi boys mi hanno raccontato sempre orgogliosamente. Come lo sono già in foto gli Allievi di mister Bonafè , sia sul campo che in …maglietta e cappellino. Come lo sono i vecchi “ Campioni & Signori” della Grande Storia Adriese, nella foto gruppo ‘premiati’ istituzionalmente dalla Città di Adria, a margine della presentazione del mio libro Polesine Gol 3, dove tanti si sono ritrovati e raccontati ( vedi elenco cliccando su Polesine Libri, copertine) corso della mia trilogia. E che non smetterò mai di ringraziare, per la loro disponibilità, ma sopra tutto per aver memorizzato attraverso una ‘penna imperfetta’ quantomeno parzialmente la storia della Grande Adriese, a futura memoria.



Guido Fraccon & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it