“Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”, il Libro di Angelo Dall’Aglio, in viaggio sull’Albero... coi Veneti emigranti/ CAP 13A, in Argentina dai parenti Zocchio, da Rovereto agli USA e Brasile post Prima Guerra Mondiale


Nel mezzo del cammin ..della Storia raccontata da Angelo Dall’Aglio , in viaggio “Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”, nel libro dell’Autore facciano davvero “Tredici” con questo Capitolo 13 che vi proponiamo in sequenza Parte A e Parte B, per una serie di motivi.

Innanzitutto perché entra nel vivo , la ricerca di Angelo & Santina, tant’è che dopo avervi parlato dei risultati -ricerche maturate durante il viaggio in Brasile 2005, adesso vi proponiamo le importanti scoperte maturate durante il loro viaggio in Argentina nel 2006, soprattutto per quanto riguarda la storia della Famiglia Zocchio partita da Rovereto , dove il capostipite era ‘austriaco’  mentre la futura moglie era italiana, questo durante la Prima Guerra Mondiale, con tutte le implicazioni del caso.

Poi è iniziata l’avventura ‘emigrazione’ soprattutto in Brasile, ma con escursioni migratorie anche negli Stati Uniti e in Argentina, compreso rientro in Italia e successivo espatrio definitivo in Brasile, per un grande Albero genealogico con tanti rami.-nipoti discendenti.

Anche per questo eccovi tout court la PRIMA PARTE del CAPITOLO TREDICESIMO , frutto soprattutto id ‘tanta corrispondenza by mail documentata, e relativa fotogallery sia storica che del citato viaggio di Angelo & Santina dai parenti in Argentina.

 

CAPITOLO TREDICESIMO-PRIMA PARTE ( di Angelo Dall’Aglio) IN ARGENTINA...  ALLA  RICERCA  DI  ISIDORO  ZOCCHIO

A casa disponevo di uno studio munito di tutto il necessario per continuare a ricercare in modo agevole e proficuo. 

Cominciai da Isidoro Zocchio, di lui avevo poche e frammentarie notizie, per cui era necessario  trovare degli spunti che mi indicassero come e dove orientare le ricerche.    

Esaminai i dati acquisiti in Brasile e li confrontai con il contenuto delle lettere inviatemi da Grace Sementelli la nipote americana di Isidoro e Luigia  e da Josephine la nipote di Antonietta Albino.    Rilessi molto attentamente le due lettere e notai un particolare che in una prima lettura mi era sfuggito.  In entrambe le lettere, si accennava all’Argentina;  Grace, scrisse che sua mamma  Mery nel 1946 andò a San Paolo del Brasile e poi proseguì per - Buenos Aires in Argentina -  e Josephine scrisse che sua zia Antonietta disse: “ che le sorelle di sua mamma, due andarono in Italia, Luigia andò in  Argentina e tutte le altre rimasero in Brasile”.. 

Per cui, se Luigia con il marito Isidoro fosse veramente andata in Argentina, si potrebbe ipotizzare che ancor oggi in quella terra,  potessero esserci dei loro discendenti.  

Ma nonostante tale ipotesi mi suggerisse di ricercare in quella direzione, io, valutando il contenuto del certificato di matrimonio rilasciato dalla Curia Vescovile di San Carlo, orientai la ricerca verso il Trentino, la terra che diede i natali a Isidoro.       

Indagai in quella regione e localizzai diversi Zocchio, ma parlando con loro al telefono costatai che non avevano nulla che fare con Isidoro. Allora mi rivolsi all’Archivio di Stato di Trento, il quale mi indirizzò all’Archivio Diocesano della stessa città, dove inviai una richiesta dati relativa a Zocchio Isidoro, e nel giro di qualche giorno ricevetti la risposta che segue : (VEDI MAIL – IPG ) 

I dati dell’Archivio Diocesano più gli altri i mio possesso, erano un buon punto di partenza 

per cercare di individuare i discendenti di Isidoro e Luigia. Ma per continuare a ricercare nella giusta direzione, avevo bisogno di sapere dove avevano fissato la loro dimora. 

Erano rimasti in Italia ? in Austria ? O erano emigrati nuovamente ? E se si, dove ? Argentina o Brasile ?  

Non avendo indicazioni in tal senso era difficile scegliere da dove iniziare le ricerche . 

Allora seguii una mia logica: ipotizzando che Luigia e Isidoro fossero ritornati in Brasile, il luogo dove ebbe inizio la loro storia, cominciai a ricercare là, partendo dallo stato di San Paolo e allargandomi successivamente anche ad altri stati. Trovai diversi Zocchio e li contattai, ma nessuno di loro aveva legami di parentela con Isidoro e tantomeno avevano sentito parlare di lui.

Per nulla scoraggiato continuai a ricercare, ed ebbi la fortuna di individuare un certo Heitor Fischer Zoccchio a San Paolo del Brasile, il quale stava lavorando alla costruzione dell’albero Genealogico di Famiglia. Nella sua ricerca parlava di una comunità Zocchio della Vallarsa in Trentino, specificando che in quella regione esisteva una località denominata Zocchio.

 

Intensificai la ricerca su detto Heitor e la sorte mi fu benigna, trovai il suo indirizzo di posta elettronica e gli inviai diversi messaggi di contatto e dopo una lunga attesa finalmente ricevetti una risposta ricca di interessanti informazioni su Isidoro e la sua famiglia.

                                DATI  INVIATI  DA   HEITOR  FISCHER  ZOCCHIO 

 

 

 

 

 

 

                            ALTRA   RICHIESTA  DI  NOTIZIE  A HEITOR  FISCHER

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

        RISPOSTA  DI  HEITOR  ZOCCHIO  FISCHER

 

 

 

 

    

        CAMPINAS  SP.  BR.  2006 :  INCONTRO  CON  EHITOR  ZOCCHIO  FISCHER  

                                                    DOCUMENTO  RICEVUTO  DA  HEITOR

 

 

 

 

 

                         PRIMI  CONTATTI  CON GLI  ZOCCHIO  In  ARGENTINA

A seguito dei dati inviatemi da Heitor feci una ricerca in ’Argentina  e trovai un indirizzo di posta elettronica di una piccola industria nei pressi di Buenos Aires. 

Si trattava della “ Zocchio  Carbon di Gabriella & C “ dove  inviai subito un messaggio di contatto con allegata la foto di Luigia , chiedendo informazioni sulle persone ritratte .  

 

 

 

 

                                                     RISPOSTA DI  GABRIELLA  ZOCCHIO

 

 

 

 

Dopo il  contatto via mail, con Gabriella parlai al telefono diverse volte, e fra le varie cose, chiesi informazioni su altri discendenti di Luigia e Isidoro, ma ottenni  scarsi risultati . 

Ciò mi indusse a pensare che fra loro parenti non esistessero molti contatti, come del resto succede più o meno in tutte le famiglie dove le diverse generazioni, con il passare del tempo tendono a dimenticare i legami parentali, perdendo quasi completamente i contatti fra loro.

Nonostante  ciò, Gabriella  su mia insistenza interpellò alcuni parenti con i quali aveva mantenuto un certo rapporto, e mi inviò una serie di foto accompagnate da dettagliate informazioni

 

 

 

 

 

Lessi attentamente l’email, visionai  le foto e constatai che tutte le informazioni ricevute da Gabriella  coincidevano con quelle inviatemi da Graziella Sementelli la nipote di Luigia ed Isidoro e cugina di suo padre Carlos.

 

 

 

 

 

 

Nel vedere la foto qui sopra rimasi basito,  ammutolito, era la zia Linda Dall’Aglio da giovane.

Come poteva essere finita in Argentina dagli Zocchio ?    

La risposta più logica poteva essere soltanto una: che le due famiglie  Zocchio  Dall’Aglio fossero state per un certo periodo di tempo i contatto fra di loro. 

Da mio padre, dai suoi fratelli e sorelle, non avevo mai sentito parlare di parenti argentini,  nemmeno dalla  zia Linda che sulle vicende familiari era la più informata .  Come mai ???... Probabilmente con il passare del tempo, i contatti si sono affievoliti a tal punto da far sì che tutto cadesse nel dimenticatoio.  

A questo punto della ricerca  feci un bilancio di ciò che  avevo a disposizione su  Zocchio Isidoro e Luigia Spironello, e tutto sommato valutando i risultati conseguiti con le ultime scoperte, potevo ritenermi più che soddisfatto.

Ora però, era arrivato il tempo di dare concretezza a ciò che mi era stato riferito e che avevo scoperto, magari facendo una capatina in Argentina a visitare e conoscere  gli Zocchio là residenti; commentare con loro le foto e approfondire le informazioni inviatemi da Gabriella, la quale fra le altre cose mi aveva inviato anche un piccolo sunto del suo albero genealogico, più i numeri di telefono della fabbrica e dell’abitazione di suo padre.

Parlai alcune volte per telefono anche con i genitori di Gabriella , sia con papà  Carlo che con mamma Maria, a entrambi chiesi informazioni per contattare altri parenti, purtroppo non ricevetti nulla sia dall’uno che dall’altra. 

Nonostante ciò, non mi arresi e continuai a ricercare, fino a che riuscii ad individuare in Patagonia nella città di Neuquen,  una certa  Zocchio Marcella.  

La contattai, e scoprii che era figlia di Alessandro il nipote di Isidoro e Luigia Spironello . 

Per Marcella fu una grande e gradita sorpresa venire a conoscenza  del legame di parentela esistente fra di noi e provò una forte emozione quado parlai della ricerca che stavo facendo. 

Mai e poi mai, si sarebbe aspettata di ricevere la telefonata di un parente italiano da parte di sua bisnonna Luigia, e allo stesso tempo apprendere tante ed interessanti notizie storiche sulle origini della sua famiglia .   

Marcella mi parlò di lei, disse di avere due fratelli : Martin e Sebastian, e mi diede i numeri di telefono di loro e di suo padre Alessandro.

Immediatamente mi misi in contatto telefonico, sia con Alessandro che con Martin, i quali già sapevano di me, perché informati da Maria madre di Gabriella e moglie del cugino Carlo . 

Le conversazioni telefoniche furono intense e cordiali, tra noi si instaurò fin da subito un rapporto di reciproca simpatia e amicizia, tanto che mi invitarono ad andare a trovarli in Argentina.  

 

                             A  BUENOS  AIRES :  INCONTRO  CON  ANGELA  E  ALESSANDRO   

 

Naturalmente non mi feci pregare e non ci pensai due volte, accettai con piacere l’invito e prenotai da subito due biglietti aerei con destinazione Argentina.  . 

Martin e Alessandro ci prenotarono una stanza d’albergo nella citta di Buenos Aires,  in Avenida de Mayo vicino alla Casa Rosada. 

E al nostro arrivo in aeroporto trovammo ad attenderci Alessandro con sua moglie Angela . 

Era la prima volta che ci incontravamo, ma appena sbarcammo e superammo i controlli di rito mentre uscivamo Alessandro ci venne incontro sorridente agitando una nostra foto e subito ci abbracciammo calorosamente, poi scherzosamente Alessandro disse: “siete più belli di persona che in foto”, alla battuta fece seguito una grande risata, dopodiché, felici e contenti per l’accoglienza e i complimenti ricevuti, accompagnati da loro partimmo alla volta di Buenos Aires. 

Durante il tragitto, parlammo a lungo della ricerca e dei motivi che mi spinsero a intraprenderla, soffermandoci soprattutto su ciò che riguardava loro e la loro famiglia.

Intanto, parlando del più e del meno, commentando soprattutto fatti e avvenimenti legati ai loro nonni Luigia e Isidoro, giungemmo in città davanti all’albergo a noi riservato.

Buenos Aires, come le grandi città Brasiliane e presumo anche tutte le città dell’America Latina, ha una periferia brutta, squallida e povera, in netto contrasto con il centro città, grandioso e lussureggiante, con strade immense e grandi palazzi. 

Avevo già visto diverse città del Brasile, ma fui ugualmente incantato dalla grandiosa maestosità di Buenos Aires.   “ E’ difficile trovare le parole per descriverla “

Alloggiammo all’Hotel Avenida, in Avenida de Mayo a circa 300  metri da Plaza de Mayo, dove si trova la Casa Rosada. Al nostro arrivo in Hotel, del quale è proprietario un amico di Alessandro, fummo ricevuti con calore e cortesia in un ambiente famigliare e molto ospitale, dotato di ottimi servizi e di personale disponibile e servizievole. In tale ambiente trascorremmo un soggiorno sereno e piacevole, durante il quale oltre a conoscere diversi parenti, con Angela e Alessandro visitammo vari luoghi della città.

 

 

 

A Buenos Aires, come detto Incontrammo e conoscemmo diversi parenti tutti discendenti di Isidoro Zocchio e Luigia Spironello. Con loro visionammo e commentammo molte vecchie foto di famiglia, unite ad altre che testimoniavano i momenti più significativi dei nostri incontri.

 

 

 

 

 

                        LA FAMIGLIA  ZOCCHIO : da ROVERETO a  BUENOS  AIRES

 

 

 

 

                         Alessandro senior e sua moglie al matrimonio della figlia Lidia

 

 

         Luigia con figli nuore e nipoti                Carlo con la moglie Emilia Bonardi e il figlio Carlo Enrico

 

IO E SANTINA  CON  ALESSANDRO  ZOCCHIO E SUA MOGLIE ANGELA /

 

 

 

 

 

 

 

IL GIORNO DELLA NOSTRA  PARTENZA  DA  BUENOS AIRES

 

 

IL soggiorno in Argentina è stato utile e piacevole, ci ha dato la possibilità di vedere e conoscere un po’di Buenos  Aires, e l’opportunità  di visitare e conoscere personalmente i parenti, dai racconti dei quali abbiamo appreso notizie molto interessanti e fondamentali ,per il proseguo della ricerca.

La loro storia parte dall’emigrazione in Brasile del capostipite ISIDORO, il quale pur avendo una discreta posizione socio- economica – la famiglia possedeva alcuni terreni, casa di proprietà e una piccola impresa di costruzioni – decide di tentare la fortuna in Brasile.

________________________________________________________________________ 

 

EXTRATIME by Sergio Sottovia /In cover Luigia Zocchio Spironello, moglie di Isidoro Zocchio protagonista di una ‘lunga vita da emigrata, in più stati dle Sud America, anche dopo il suo rientro in Italia.

E quindi protagonista in tutto il lungo CAPITOLO TREDICESIMO, di cui in questa puntata abbiamo proposto la Prima Parte, di cui peraltro abbiamo inserito in sequenza tutte le stesse immagini proposte dall’AUTORE, negli stessi ‘punti’ del testo pubblicato direttamente nel Libro “Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici ”, prototipo della storia amara della emigrazione di tanti Veneti in SudAmerica e nel Mondo.

Peraltro soprassediamo dal segnalarvi le specifiche didascalie, anche perché sono inserite direttamente sulle immagini, oltre all’interno dei rispettivi ‘file’, con la possibilità da parte dei Nostri Lettori ( basta cliccarci sopra) di visualizzarle con ‘salva immagine’ a risoluzione massima.

 

Angelo dall’Aglio

www.polesinesport.it