Altopolesine & Federcaccia Story, tra festa all’Ariola a Castelmassa e “gara–prova di lavoro” a Castelnovo Bariano per cani segugi da ‘seguita’ su lepre/ Con Luca Bernardelli “Campione & Signore” degli allevatori…


10/08/2016

Aspettando l’apertura della caccia c’è stata la conviviale in casa ARIOLA a Castelmassa anche per fare il punto ella situazione organizzativa in ambito provinciale.
Poi però tra Castelnovo Bariano e dintorni c’è stata la ‘gara segugista’ su lepre per 150 cani. Una specia di tap it anche in versione network , di cui ci racconta tutto Franco Rizzi storico cronista dell’Enclave Altopolesano documentando il tutto con relativa fotogallery sui Cavalieri della tavola dell’Ariola e poi on the road nella gara segugista.
Per parte nostra , oltre alla sequenza News cronologica di quanto trasmessoci, vi proponiamo alcune Appendici News giusto per sottolineare l’importanza della ARIOLA- MISSION come allevamento e come azienda agricola che dell’allevamento dei ‘segugi’ ne ha sempre fatto con Luca Bernardelli una filosofia di vita.

D’altra parte basta fare come abbiamo fatto noi: visitare il sito “dellariola” e ne ricaverete informazioni davvero interessanti anche dal punto di vista delle …esegesi delle fonti della coltura/cultura sull’allevamento dei Segugi, con la S maiuscola secondo lo spirito di una ‘caccia’ sempre più new deal e dall’aspetto sociale in sinergia col territorio naturalistico da tutelare .
Anche per questo le presenze ‘istituzionali’ al doppio evento altopolesano sono state particolarmente significative, come si evince anche dalle immagini by fotogallery che perciò abbiamo voluto ‘tutte’ pubblicare per onorare un habitat sensibile e familiare.

 

PRIMA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 08.08.2016) / CASTELMASSA-ASPETTANDO L’APERTURA DELLA CACCIA
Sabato sera 6 agosto u.s. un centinaio di cacciatori da Melara a Porto Tolle, in vista dell’apertura generale della caccia 2016-2017 domenica 18 settembre prossimo (si chiuderà improrogabilmente sabato 31 gennaio) si sono trovati a tavola come da tradizione presso l’azienda Ariola in via Rossi in prossimità dell’argine del Po ed immersa nel verde fluviale. Il titolare Luca Bernardelli è pure presidente da sempre dell’Atc Ro 1 Polesine Occidentale e la cena è stata offerta dagli stessi seguaci di Nembrotte, le cui signore si sono una volta di più distinte nel servizio cucina; i primi e i secondi a base di cacciagione hanno fatto la differenza.

Sono intervenuti, oltre al presidente Luca Bernardelli, regista vero dell’evento, il presidente della rodigina Pro Segugio Fabrizio Zanirato e Maurizio Montagna agente venatorio dell’Ambito altopolesano che ha sede proprio a Castelmassa in piazzetta Ragazzi.
Luca Bernardelli al termine del riuscito evento s’è detto “felice di aver ritrovato tanti amici accomunati da un’atavica passione e in attesa spasmodica per l’apertura della stagione. L’Atc Ro 1 ha liberato molti fagiani mentre e il territorio è ricco di lepri autoctone (così nelle zone di ripopolamento) a conferma della proficua politica dell’Ambito in cui il cacciatore è il primo guardiano dell’ambiente”. Fabrizio Zanirato ha aggiunto che “i nostri cani sono addestrati e allenati bene come si è dimostrato in questi mesi nelle gare sulla simpatica orecchiona, tutte con finalità benefiche”.


SECONDA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi , mail 09.08.2016) / CASTELNOVO BARIANO-GARA SEGUGI, LUCA BERNARDELLI VINCE IL TROFEO ATC RO 1
Ha avuto grande successo domenica mattina 31 luglio la prova di lavoro per cani segugi da seguita su lepre (singoli; coppie; mute), il classico appuntamento estivo castelnovese organizzato dalla locale sezione Federcaccia in collaborazione con la polesana Pro Segugio, l’Atc Ro 1 e l’amministrazione provinciale.
Una settantina di concorrenti lombardo-veneto-emiliani, accompagnati da 150 ausiliari, si sono ritrovati alle 5.30 al Bar Shangai e poi hanno affollato i campi di gara (zone di ripopolamento e riserve venatorie) sparsi nell’Atc Ro 1. Buono il livello tecnico, bravi i cani agonisti, adeguata la presenza della simpatica orecchiona, una giornata di sport veramente riuscita.
L’epilogo con il pranzo  allo stand gastronomico Pro Loco e le premiazioni finali.

Il presidente dell’Atc Ro 1 Polesine Occidentale Luca Bernardelli, sempre premiato in simili gare, ha detto che “l’evento ha dimostrato una volta di più che il nostro Ambito lavora bene in fatto di presenza autoctona di lepri e che tanti sono gli appassionati segugisti”. Il collega responsabile della rodigina Pro Segugio Fabrizio Zanirato si è dichiarato “soddisfatto della grande partecipazione e del tono agonistico. Ringraziamo in primo luogo l’organizzatore locale Galliano Ferioli,  poi l’amministrazione provinciale e il Ro 1 che hanno dato il loro appoggio; inoltre i concorrenti, i giudici di gara, i proprietari e i conduttori dei fondi agricoli insieme ai tanti appassionati che hanno fattivamente contribuito al grande successo della gara”. 

Il sindaco Massimo Biancardi ha esaltato la “grande passione dei nostri cacciatori primi guardiani dell’ambiente. Qui da noi i seguaci di Nembrotte si distinguono per il grande impegno sociale in numerosi eventi castelnovesi a fini benefici per cui li ringrazio a nome di tutta la cittadinanza che rappresento”. Il locale presidente Federcaccia Galliano Ferioli ringrazia “il Ro 1 per aver messo a disposizione i campi di gara e la Pro Loco per il pranzo”.

Le premiazioni.
Batteria 1-1° giudizio eccellente per il cane Leo del proprietario Vittorino Banzato;  2° buono per Rocky di idem.
Batt. 2-1° molto buono per Ciro del signor Roncati; 2° buono per Idea di Luca Girotto; 3° buono per Big del signor Roncati.
Batt. 3-1° molto buono per Morina del signor Tesini.
Batt. 4-1°  molto buono per Nikka del signor Fazzarin; 2° buono per Lilla-Selva del signor Dianin.
Batt. 5-1° molto buono per Pelo del signor Lorenzetti; 2° abbastanza buono per Barone del signor Pasini.
Batt. 6-1° molto buono per Ringo-Ruffo di Doriano Berti.
Batt. 7-1° eccellente per Bosca di Fabio Carlotto;  2° buono per Mara-Asia di idem.
Batt. 8-1° molto buono per Bill-Lara di Mattia Spedo.
Batt- 9-1° molto buono per Bianca-Bellina del signor Montagnini; 2° sufficiente per Blec-Lilla-Bianca-Soni del signor Ragazzini.
Batt. 10-1° eccellente per Zana-Luna-Mora-Diana-Vegas di Nicola Siviero.
Batt. 11-1° riservato per Pippo-Bionda-Stella-Diana di Paolo Zanoni.
Batt. 12- 1° eccellente per Indio-Vienna-Selva-Futura-Linda dell’allevamento Ariola di Luca Bernardelli;  2° molto buono a pari merito per Lampo-Febo-Kelly-Tina di Guglielmo Piasere e Asia-Luna-Rocco-Leo di Fabrizio Zanirato.
Il Trofeo Atc Ro1 col giudizio di eccellente (168 punti) è stato assegnato al cane Linda  dell’allevamento Ariola di Luca Bernardelli..

PRIMA APPENDICE FLASH STORY  ( by www.dellariola. it ) /LUCA BERNARDELLI  CHI E’ ( written by himself) 
Sono Luca Bernardelli titolare dell'allevamento amatoriale del segugio italiano dell " ARIOLA ", abito a Castelmassa in provincia di Rovigo e provengo da una famiglia di allevatori di bovini e cavalli da corsa.
Della numerosa famiglia, gli zii paterni esercitavano la caccia alla quaglia e agli anatidi, utilizzando esclusivamente degli spinoni mentre il nonno materno, con i fratelli e i nipoti, cacciava solo la lepre con segugi.

Io li seguivo attratto più dal lavoro dei cani che dalla caccia come abbattimento del selvatico.
Emozioni forti, ma mai come quando in allevamento nasceva un vitello o un puledro o un cucciolo.
Subito il pensiero correva a quanto avrebbe prodotto o a quanto avrebbe corso o cacciato, questa mia innata passione di allevare e selezionare mi ha portato sin da giovane a partecipare con i miei soggetti (bovini e cavalli) a diverse rassegne zootecniche e competizioni.

I cani venivano allevati dal nonno e dagli zii in numero molto limitato e per uso strettamente personale, mai un cucciolo è stato venduto o regalato.
Nel 1981,appena terminato il servizio militare, sono stato contattato dal direttore tecnico dell’a.n.a.f.i. (associazione nazionale allevatori razza frisona italiana) che mi chiedeva la disponibilità ad iniziare l’iter formativo per svolgere  la mansione di ispettore zooteccnico.
Coincidenza fatale, i miei istruttori furono, Carlo Boschini e Dante Baldrighi.
Il primo noto lepraiolo del mio paese, il secondo appassionato segugista di Cremona, giudice,  allevatore e vicepresidente della s.i.p.s. negli anni sessanta.

L'iter formativo fu breve e si concluse con la mia abilitazione ad esercitare la professione di ispettore zootecnico; contestualmente iniziai ad andare a caccia con Carlo.
Le mie continue visite ad allevamenti di frisone in tutta Italia portavano il mio occhio e orecchio a capire se in cascina c’era qualche segugio o in alternativa  qualcuno in zona che ne potesse avere.
Parecchie delle mie prime trasferte si concludevano con il portare a casa  un cucciolo, con esiti venatori non sempre soddisfacenti, anzi il più delle volte vere e proprie delusioni.

Da qui ho iniziato ad allevare, privilegiando il segugio italiano  a pelo raso nero focato.
Dopo aver frequentato per più di vent’anni Prove di Lavoro ed Esposizioni, conseguendo importanti risultati, nel 2007 ho maturato, la sofferta, ma convinta decisione di non partecipare più a nessuna di queste manifestazioni.
Pur nel rispetto di chi vi aderisce, soprattutto alle prove di lavoro, ritengo che siano altri e ben diversi metodi e criteri per valutare il lavoro di un cane.
Attualmente, più di una qualifica o di un titolo assegnato, ritengo fondamentali per il miglioramento del mio allevamento, le osservazioni positive e negative di chi utilizza direttamente i miei soggetti in campo venatorio.

SECONDA APPENDICE FLASH STORY ( by www.dellariola. it ) / SEGUGIO : STANDARD DELLA RAZZA

ORIGINE: Italia / UTILIZZO: segugio per la caccia alla lepre e al cinghiale.
CLASSIFICAZIONE FCI
Gruppo 6 : segugi e cani per pista di sangue e razze assimilate
Sezione 1.2 : segugi di taglia media
Con prova di lavoro

Aspetto generale: la conformazione generate è quella di un mesomorfo il cui tronco sta nel quadrato. Fortemente costruito, di simmetria perfetta, di ossatura ben sviluppata con forme asciutte, fornite di buoni muscoli ma con assoluta assenza di grasso, testa dolicocefala ad assi longitudinali superiori cranio-facciali divergenti, manto a pelo raso.

 



Proporzioni importanti: lunghezza del tronco uguale all'altezza al garrese (sta nel quadrato); l'altezza del torace è uguale alla metà dell'altezza al garrese ossia l'altezza del torace è uguale all'altezza dell'arto anteriore da terra al gomito. La lunghezza della canna nasale è pari alla metà della lunghezza totale della testa.
 Comportamento e carattere: cane da caccia, da seguita, che si adatta bene ai più disparati terreni. Fornito di buona resistenza e velocità, lavoratore entusiasta da solo ed in muta. Carattere poco espansivo, sguardo dolce, voce squillante e piacevolissima.
Testa
Regione craniale: vista dall'alto è di forma ovaleggiante. Le direzioni degli assi del cranio e della canna nasale sono fra di loro divergenti. Linea superiore del cranio leggermente convessa, la larghezza agli zigomi inferiore alla metà della lunghezza totale della testa. Arcate sopracciliari poco sviluppate, solco frontale non particolarmente evidente poco marcato. Cresta occipitale netta, prominente ma senza esagerazione, corta in senso longitudinale.
Stop: l'incirca 140°

Regione facciale
Tartufo: circa a forma di parallelepipedo, sufficientemente grande, narici ben aperte e mobili ma con aperture alquanto laterali, sempre di colore nero.
Musello: la lunghezza del muso è pari alla metà della lunghezza totale della testa, la sua altezza o profondità deve oltrepassare di poco la metà della lunghezza del muso stesso, la larghezza del muso misurata alla metà della sua lunghezza deve essere di poco al di sotto del quinto della sua lunghezza totale della testa, il profilo della canna nasale è leggermente convesso (montonino), le facce laterali del muso sono fra di loro convergenti, le branche della mandibola tendono alla linea retta in tutta la loro lunghezza ed il corpo della mandibola stessa è poco sviluppato anteriormente. Il profilo laterale inferiore del muso è dato dal labbro superiore.
Labbra: fini e sottili, poco sviluppate in altezza tanto di fronte quanto di profilo (tese), vista di profilo presentano al loro margine inferiore il disegno di un accenno di semicerchio a corda molto larga, margini labiali sempre di pigmentazione nera.

Mascelle: forma troncoconica, posizione verticale degli incisivi rispetto alle mascelle stesse con chiusura a forbice degli incisivi.
Guance: piatte ed asciutte
Denti: bianchi, regolarmente allineati, completi per sviluppo e numero, chiusura degli stessi corretta a tenaglia, ammessa la forbice.
Occhi: occhi grandi e luminosi di colore ocra scuro ed in posizione semilaterale, espressione dolce, rime palpebrali a mandorla e sempre pigmentate di nero.
Orecchie: inserzione dell'orecchio all' altezza dell'arcata zigomatica o leggermente sotto, deve essere pendente e presenta una torsione che porta avanti tutto l'orecchio non permettendogli di rilassarsi ne di accartocciarsi. L'orecchio è di forma triangolare, piatto in quasi tutta la sua lunghezza e molto largo, l'apice deve terminare in una punta stretta, mai largamente arrotondata, detto apice o punta, si torce leggermente verso l'interno. L'orecchio è lungo all'incirca il 70% della lunghezza totale della testa e la sua larghezza nel punto di massima larghezza è poco più della metà della sua lunghezza.

 



Collo
Linea superiore leggermente convessa.
Lunghezza: pari o quasi alla lunghezza totale della testa, cioé deve raggiungere i 4/10 dell'altezza al garrese.
Forma: forma tronco conica, il collo si presenta molto asciutto e leggero al punto di dare l'impressione di un collo poco muscoloso (muscoli lunghi).

 Pelle: fine, tesa, non presenta, pieghe nè sottogola, pelo raso.

 Tronco
Linea superiore: rettilinea, dal garrese discende armonicamente sino alla groppa, presentando una modesta convessità alla regione lombare.
Garrese: poco elevato sulla linea dorsale, stretto per il ravvicinamento delle punte delle scapole, in armoniosa fusione con l'attacco del collo.
Dorso: linea superiore rettilinea, muscoli poco appariscenti, la lunghezza della parte toracica sta alla lunghezza della parte lombare come 3 a 1, la lunghezza della parte lombare è un po' meno del quinto dell'altezza al garrese, la larghezza della parte lombare si avvicina alla sua lunghezza, la muscolatura della parte lombare è ben sviluppata in lunghezza e larghezza.
Groppa: la linea superiore accenna ad una leggera convessità, la direzione della groppa presenta una inclinazione sull'orizzontale di circa 10 gradi, la lunghezza della groppa raggiunge all'incirca un terzo dell'altezza al garrese e la sua larghezza è all'incirca la metà della sua lunghezza; buone le masse muscolari.

Torace: la lunghezza del torace o costato è la metà o poco meno, dell'altezza al garrese e la sua larghezza (diametro trasversale) misurata a metà della sua altezza è all'incirca un terzo dell'altezza al garrese, il torace deve scendere sino al gomito o quasi, le coste non sono molto cerchiate quindi poco convesse, la circonferenza toracica è di un quarto superiore all'altezza al garrese, petto moderatamente ampio.
Linea inferiore:  il profilo inferiore è tipico in quanto è dato da una linea retta in tutta la sua lunghezza, che dallo sterno rimonta al ventre che quest'ultimo si presenta molto asciutto anche se non molto retratto.

Coda: attaccatura alta sulla linea della groppa. Si presenta piccola alla radice ed uniforme in tutta la sua lunghezza, tale da sembrare un grissino, ad eccezione della punta che è molto sottile. La lunghezza della coda è tale che la sua punta raggiunge la punta del garretto o quasi. Ricoperta di pelo raso in tutta la sua lunghezza. In riposo la coda è portata pendente, in azione si alza fino a superare la linea dorsale.

ARTI
ARTI ANTERIORI
Nell'insieme: l'appiombo visto di profilo deve evidenziare la linea verticale immaginaria che dall'articolazione scapolo-omerale scende sino a terra toccando la punta delle dita, nonché la linea immaginaria verticale che partendo dall'articolazione omero-radiale divide l'avambraccio ed il carpo in due parti quasi uguali uscendo a metà del metacarpo. L'appiombo, visto di fronte, deve mostrare l'immaginaria verticale calata a terra dalla punta della spalla e divide in due parti sensibilmente uguali l'avambraccio, il carpo, il metacarpo, ed il piede. L'altezza di tutto l'arto anteriore sino al gomito è uguale alla metà dell'altezza al garrese.
Spalle:  lunghezza pari a un terzo dell'altezza al garrese, la sua inclinazione sull'orizzontale va dai 45° ai 55°, i suoi muscoli sono lunghi, asciutti, netti e ben divisi, angolo dell'articolazione scapolo-omerale di 110° circa.
Braccio: lunghezza all'incirca uguale alla metà dell'altezza dell'arto anteriore al gomito, la sua direzione in rapporto alla verticale è quasi parallela al piano mediano del corpo. Il piano è fornito di muscoli lunghi ed asciutti.

Gomito: posizione a livello della linea sternale o poco sotto e parallelo al piano mediano del corpo, la sua punta deve trovarsi sulla perpendicolare, che discende dalla punta della scapola. Angolo omero-radiale da 135° a 145°.
Avambraccio: lunghezza pari a circa un terzo dell'altezza al garrese, è in direzione perpendicolare al terreno e presenta la scanalatura carpo-cubitale ben evidente dando l'impressione di un arto asciutto e non di grande ossatura.
Carpo: asciutto, segue la linea retta dell'avambraccio.
Metacarpo:  lunghezza non inferiore al sesto di tutto l'arto anteriore al gomito, largo più del carpo ma piatto e asciutto. Visto di profilo il metacarpo è leggermente inclinato dall'indietro all'avanti, pigmentazione nera dei cuscinetti plantari.

ARTI POSTERIORI
Nell'insieme: l'appiombo visto di profilo deve evidenziare la verticale immaginaria che scende dalla punta della natica al suolo toccando la punta delle dita o quasi. L'appiombo, visto posteriormente, deve evidenziare una verticale immaginaria che dalla punta della natica scende a terra tagliando in due parti uguali la punta del garretto, metatarso e piede. La lunghezza totale dell'arto posteriore è all'incirca il 93% dell'altezza al garrese.
Coscia: lunga e larga. La sua lunghezza non è inferiore al terzo dell'altezza al, garrese. La larghezza della coscia (faccia esterna) è press'a poco i tre quarti della sua lunghezza, i muscoli sono salienti ma nettamente divisi ed il margine posteriore della coscia stessa è poco convesso. Angolo dell'articolazione coxo-femorale da 90° a 95°.
Gamba:  lunghezza di poco inferiore a quella della coscia, con inclinazione sull'orizzontale di circa 40°. La gamba è coperta di muscoli asciutti anche nella sua parte superiore, sodi e ben netti gli uni degli altri, scanalatura gambale ben marcata ed evidente, vena safena esterna ben affiorante, ossatura piuttosto leggera ma solidissima.
Ginocchio: deve trovarsi bene in appiombo con l'arto posteriore, la rotula cioé non deve spostarsi troppo verso l'interno o l'esterno, angolo dell'articolazione femoro-tibiale di circa 115°.

Garretto: la sua larghezza è all'incirca equivalente alla decima parte dell'altezza al garrese, la distanza dalla pianta del piede alla punta del garretto non deve oltrepassare il 27% dell'altezza al garrese (garretto basso), l'ossatura è forte con salienze ossee ben evidenti che denotano la secchezza della regione, angolo tibio-tarsico di circa 135°.
Metatarso: sua lunghezza pari a  meno della metà dell'arto anteriore al gomito, meno largo del garretto, è in posizione verticale cioé perpendicolare al terreno. Speroni non ammessi.
Piede: meno ovale dell'anteriore e con tutti i requisiti di quest'ultimo.
Andatura: grande galoppatore.
Pelle
Pelle fine e sottile, ben aderente al corpo in ogni regione, il pigmento delle mucose, delle sclerose, delle unghie, delle suole dei cuscinetti plantari e digitali deve essere assolutamente nero. Il pigmento nero sul palato non è prescritto ma costituisce una qualità.

Mantello
Pelo: pelo raso su tutto il corpo, tessitura vitrea, denso, uniformemente liscio; possono però riscontrarsi rari peli duri sparsi sul tronco e sul muso e sugli arti che non costituiscono difetto.
Colore: colori ammessi: il fulvo unicolore in tutte le sue gradazioni dal rosso fulvo carico al fulvo slavato: il nero focato. Le focature nelle sedi fisse e cioè muso, sopracciglia, petto, arti dal carpo al piede e dal tarso al piede, nonchè perineo. Il fulvo può portare del bianco sul muso e sul cranio (maschera simmetrica o no), stella bianca al petto, sul collo, sui metacarpi, sui metatarsi, sui piedi, alla punta della coda. Però il bianco non è desiderabile e meno ve nè meglio è. Il nero focato può portare la stella bianca al petto ed in tale caso il segugio italiano viene chiamato tricolore. Non è ammesso il colore marrone. (caffè, fegato).


Taglia
Altezza al garrese
Maschi da 52 a 58 cm
Femmine da 48 a 56 cm.
Sono tollerati in altezza 2 cm in più o in meno quando si tratta di un soggetto eccellente.
peso da 18 a 28 kg.

Difetti
Ogni deviazione delle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità ed alla sua diffusione
Ambio continuato.

Difetti eliminatori
Assi cranio-facciali convergenti.
Misure superiori o inferiori ai margini di tolleranza.

Difetti da squalifica
Prognatismo
Canna nasale concava
Monorchidismo, criptorchidismo, incomplete sviluppo di uno o di tutte e due i testicoli
Anurismo o brachiurismo tanto congenito che artificiale
Colori ardesia o piombo, tigrati, caffé, marrone o fegato o bianco in prevalenza
Depigmentazione totale o della maggior parte del tartufo e dei margini palpebrali
Occhio gazzuolo.

I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.

EXTRATIME by SS/ Nella prima parte della fotogallery rendiamo onore alla serata conviviale in casa ARIOLA a Castelmassa.

Quindi, partendo da Luca Bendinelli impegnato sul 'campo' coi suoi segugi, rendiamo onore alla "gara segugisti" di Castelnovo Bariano dove , visto i soliti noti ( sindaco Biancardi, Lazzarin & Pro Loco etc), soprassediamo dal segnalarvi nomi e cognomi relativemnte alle Premiazioni e alle tavolate, tanto più che nel file e nelle targhe sono segnalate le rispettive "Classifiche" abbinabili ai cani -segugi premiati ...grazie ai loro proprietari e 'conduttori' nelle prove-lavoro da 'seguita' su lepre.

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it