Andrea Facco Story “Prima Parte”/ Da bomber by Arianese a capocannoniere Adriese by Folco & Spanio promossa in Serie D con Tivelli…


Sono stati davvero “Giochi Senza Frontiere” quelli di Andrea Facco bomber & artista Made in Ariano nel Polesine.  Anche per questo eccovi questa Andrea Facco Story scritta a ‘quattro mani’ dal sottoscritto Sergio Sottovia e da suo figlio Fabio che …me l’aveva sollecitata by heart. Certo ci è voluto del tempo, praticamente un anno, ma non tanto per la parte ‘calcistica’ curata dal sottoscritto, quanto per le emozioni e le tante facce della memoria che apparivano continuamente in ‘capo’ al papà Andrea ‘visto e rivisto’ da suo figlio Fabio.
Insomma, parafrasando il cantautore Sergio Endrigo, beh …”C’è gente che ha avuto mille cose” , con tutto quel che segue.
Peraltro bisogna dire che , dal punto di vista calcistico e dintorni, di Andrea Facco me ne avevano parlato tanto in casa Arianese ( da Lodovico Avanzi a Piero Cavallari) , ma anche i ‘calciofili’ di Rovigo e dell’Adriese.
Però se è nata questa Andrea Facco Story lo dobbiamo ad una telefonata di suo figlio Fabio, che mi ha aperto il ‘vaso di pandora’ di tanti ricordi tra Calcio & Dintorni.
Perciò eccovi, nel nome del padre, questa Andrea Facco Story frutto ricerche e di amarcord tra Sport & Life.
E conseguentemente questa storia “a quattro mani” targata Fabio Facco & Sergio Sottovia, mixata tra affetti e aneddoti personali/familiari e rivisitazione storica della carriera calcistica di Andrea Facco, corredata da relative Appendici News.
Una carriera sicuramente non troppo lunga, perché ad un certo punto Andrea si è trovato a scegliere tra Calcio e Vita, ed ha scelto …il lavoro, anche perché la sua presenza nell’Azienda di famiglia è diventata presto indispensabile.

 

 

Fermo restando che Andrea Facco da Ariano nel Polesine ( dove è nato il 14.3.1951 da mamma Luisa e papà Ferruccio) ha avuto le sue ‘brave occasioni’ per passare dal Calcio Dilettanti al Grande Calcio.
Quantomeno se consideriamo che dopo un ‘provino’ è rimasto per un anno/due tra le ‘speranze’ della Spal del presidente Paolo Mazza nell’epoca ‘purtroppo’ in cui a Ferrara “declinava l’astro di Oscar Massei e la Spal chiuse con la Serie A”, scendendo peraltro in Serie B nella stagione 1967/68 e addirittura precipitando subito in Serie C al termine della stagione 68/69.

 

 

Ma prima di iniziare il nostro ‘viaggio cronologico’ entro la Facco Story voglio segnalare l’importanza dell’Andrea centravanti snocciolandovi titoli e sottotitoli by Il Gazzettino che  in data 16 maggio 1972 ‘strillava’ come segue:<< l’ADRIESE IN “D” VENT’ANNI DOPO”>>
Davvero un fatto storico , visto il sopratitolo “Coronato il lungo sogno granata” , completato come spiegazione dal sottotitolo “ L’exploit, accarezzato da quattro anni, e naufragata a volte per pura sfortuna, premia un ambiente ed un pubblico estremamente generosi”.
Completato dalle seguenti ‘fotine’ dei “Protagonisti della eccezionale annata” così sinteticamente didascalizzati assieme a Folco/presidente & Angelo Spanio/allenatore di quell’Adriese winner: Loris Cugola (portiere, classe 1946), Rino Vettorello ( terzino ’47), Luigi Tasso ( terzino ’50), Pietro morendi ( stopper ’44), Sergio Franzon ( libero, ’49), Dino Callegaro ( capitano, mediano ) , Gabriele Cassetta (ala, ’47), Randolfo Bacchetti ( mezzala ’46), Andrea Facco ( centravanti, ’51), Oderio Roma ( mezzala, ’45) Costante Tivelli ( ala sinistra ’53), Giuseppe Pavani ( mezzala ’53).
Per la cronaca a questi bisognerebbe aggiungere questi altri players partecipanti a quella prestigiosa vittoria: Longato 15 presenze, Amà 6, Sciammarella, Rodighiero e Mantovani 4, Mazzuccato 3, Fedozzi 2, infine con 1 presenza Gambalunga, Cassetta II e Frezzato.

 

 

Tutti Campioni speciali che ho voluto segnalare per indicare la portata di quell’habitat granata, tanto più che Andrea Facco, in quella ‘promozione’ guadagnata con 180 minuti d’anticipo grazie alla vittoria sulla Tagliolese, è stato davvero il principale attore protagonista se consideriamo che innanzitutto lui ‘il centravanti dell’Adriese winner’ è stato addirittura il capocannoniere del girone A di Promozione’ con ben 13 reti segnate ( su 26 partite giocate) mentre in casa granata la coppia Bacchetti & Tivelli ( 16 presenze, poi passato alla Reggina) di gol ne segnarono 8, mentre la coppia Cassetta & Callegaro si fermò a 4 reti.

Detto questo facciamo rewind e ripartiamo dal… piccolo Andrea Facco, segnalando subito una curiosità.
E cioè che Andrea , dopo le Elementari fatte ad Ariano, è andato in collegio a Possagno che tutti sappiamo essere il paese dello scultore Canova, conseguendo peraltro ad Oderzo nel 1965 la licenza di Terza Media.
Rientrato nel suo habitat naturale , poi Andrea  da studente approda alla “ragioneria” di Adria, dove si fa valere come atleta tant’è che nel 1969 ha vinto il Campionato Provinciale di salto in lungo, ma dove peraltro consegue il Diploma al termine della annata scolastica 1971/72.

 

 

E per quanto riguarda il calcio?
Andrea si fa notare presto per le sue qualità e già nel 1966 lo troviamo nel giro della prima squadra dell’Arianese, saltando ovviamente il settore giovanile perché a quei tempi … non c’era il settore giovanile.
Che poi Andrea fosse più di una promessa lo dimostra il fatto  che l’anno dopo andò a fare un provino alla Spal insieme ad Antonio Gulmini , Renato Benetasso …(Andrea segna 3 gol durante il provino)Della Spal abbiamo già detto nell’incipit, aggiungiamo soltanto che era la Spal che veniva dall’aver ceduto Fabio Capello alla Roma e che si stava ridimensionando, pur avendo inaugurato il nuovo Centro Giovanile dove appunto portava a maturare le ‘giovani promesse’ come appunto Facco, e come sarà a quel tempi per i vari Cipolllini, Del Neri, Bigon.
Gli allenatori? Saranno infatti i ‘primi tempi’ di GB Fabbri, Corsi, Meucci e Caciagli col grande Saul Malatrasi ( col quale ad ottobre 1971 il sottoscritto ha fatto insieme il corso Allenatori a Rovigo) tornato a chiudere in biancazzurro la sua straordinaria carriere di “Doppio campione Intercontinentale” by Milan & Inter.

 

 

Per quanto riguarda invece Andrea Facco la storia del football racconta del suo ritorno in casa Arianese,campionato 69/70 8 reti), nel campionato di promozione 1970/1971 Andrea sarà capocannoniere con 15 reti ,
E sarà un bene per l’Arianese del presidente Dino Facco di cui proprio Fabio (figlio di Andrea) vi racconta questo aneddoto:<< Le voci di amici  ricordano che nel 70/71 Dino  zio di Andrea gli promise l'automobile (Fiat 1500 bianca) se avesse realizzato un tot di goals, la risposta di Andrea non si fa attendere visto che sarà capocannoniere del campionato come sopracitato.....e come promesso arriva l'auto nuova>>
Ma al piccolo bomber fa la corte l’Adriese dove Andrea Facco approda in corsa nel campionato 1971/72.(settembre1971)
Praticamente tra amici, visto che conosce Morandin col quale  Andrea da studente era andato in rappresentanza della Città di Adria a vincere a Bruges (Belgio) nella storica sfida dei “Giochi Senza Frontiere”.

 

 

A tal proposito ci piace sottolineare che all’epoca Badio, il sindaco di Adria, consegnò il ‘sigillo’ della città ( con data 25 giugno 1969) ai seguenti 25 giovani protagonisti di quella straordinaria perfomance belga: Daniela Alzani, Roberto Amà, Silvio Bergamini, Gastone Carraro, Francesco Costantini, Virgilio Crema, Luigi Carraro, Magda Cassetta, Susanna Dan, Nello Dominighetti, ANDREA FACCO, Mario Manfrini, Pietro Morandin, Franco Monti, Claudio Monti, Giorgio Mechi, Maria Mazzariol, Paolo Perusin, Aldo Pasini, Giovanni Rinandi, Leandro Riondano, Lucio Ranzato, Giampaolo Scagnetto, Ruggero Stragliotto, Vanna Vanni.
Per quanto riguarda la storia di Andrea Facco centravanti dell’Adriese, beh l’abbiamo anticipata all’inizio quando abbiamo riportato dai quotidiani che l’Adriese promossa in D dopo vent’anni, quell’exploit l’aveva sfiorato da quattro anno.
Come a dire che ...erano stati ottimi protagonisti insieme, visto che lo stesso Facco , gran centravanti, giocò per due stagioni in maglia granata all’epoca del presidente Folco.
Per la cronaca l’Adriese 1972/73 fece bene in Serie D , con un ottimo quarto posto alle spalle dell’Union Clodia Sottomarina winner davanti al Treviso, alla Mestrina e appunto all’Adriese che peraltro al Bettinazzi di Adria in data 8 aprile 1973 pareggiò 0 – 0 vs Rovigo schierando questa formazione: Cugola, Vettorello, Rodighiero, Tasso, Morandin, Penzo C. Pavani, Facco, Canton (79’ Bacchetti) Paesanti, Tivelli.
Stagioni di vertice quelle dell’Adriese anni ’70.

 

 

Però nella stagione 73/74 le strade dell’Adriese e di Facco ( dopo due annate assieme) si dividono e Andrea….

Ma di tutto quanto è successo nei restanti anni ’70 vi parleremo nella prossima ANDREA FACCO STORY/ SECONDA PARTE , dove il viaggio tra sport e vita del bomber/artista Made in Ariano nel Polesine si sviluppa attraverso tante sfaccettature umane.
Per un Personaggio Speciale che lo stesso suo figlio Fabio ha ritrovato nelle tante facce della memoria che gli stessi amici di Andrea targati Delta del Po & Dintorni, e che anche per questo vi riproporremo fedelmente con adeguate Appendici News.
Anche perché qualificano la ‘personalità’ di un Personaggio che non si è mai fatto ‘stritolare’ dagli ingranaggi di un Calcio Dilettanti che già ‘scimmiottava’ certi comportamenti ondivaghi di un Calcio Professionistico che non potevano appartenere ad Andrea Facco, più artista che comprimario nel suo mondo pallonaro.

 

 

PRIMA APPENDICE NEWS (da Il Gazzettino.) / ADRIESE: E’ FACCO IL NUOVO GOLEADOR
Dopo lunghe e febbrili trattative l’Adriese è riuscita a far centro: si è assicurata il forte attaccante della Arianese, Andrea Facco. L’impresa non è stata facile perché, essendo il ragazzo, richiesto anche da altre società, i dirigenti granata hanno dovuto sottoporsi ad un ulteriore sforzo economico.
Andrea Facco ha appena compiuto 20 anni, è cresciuto nell’Arianese per essere poi ceduto alla Spal. E’ tornato , in prestito, nella stagione 1969-70 alla società d’origine, che nell’ultima annata calcistica lo ha confermato, riscattandolo definitivamente dalla società ferrarese.

Può essere impiegato indifferentemente da ala e da centro-avanti, predilige il gioco di sfondamento, ed ha uno spiccato senso della rete, che egli ha permesso nell’ultimo campionato di  mettere a segno ben 15 gol. Ha dichiarato appena giunto ad Adria di essere soddisfatto di vestire la maglia granata, d ha espresso la speranza di non deludere la tifoseria.  
A questo punto pensiamo che il programma di potenziamento della squadra possa dirsi ultimato e sia possibile quindi fare un bilancio della campagna vendite ed  acquisti.

Sono ritornati alla società di origine, per fine prestito, Rosso e Scarpa ( Venezia) , Cagnin e Boscolo ( Sottomarina), Rossi (Cavarzere), Ragazzi ( Arianese) e Giangiacomi (Spal).
Sono stati poi ceduti Trombin, Giovannini e Morini al Donada, Cecchettin e Barchi alla Carpano di Cà Venier, Tiozzo al Mesola.
Sono rientrati nelle file granata (fine prestito) Roma e Gambalunga dal Contarina, Amà dallo Scardovari, Mentasti dall’Este e Sciamarella dalla Julia.

 

Per quanto riguarda i nuovi acquisti, oltre ad una nutrita schiera di giovani che andranno a rafforzare la squadra juniores ( Cazzola del ’52, Mantovani, Fabbri e Finotti del ’53, Galletto e Tonazzi del ’54), vanno messi in evidenza il libero Franzon ( Contarina), il portiere Cugola (Legnago), la mezza punta Spanio ( La Spezia), che riveste anche le funzioni di allenatore e , per ultimo, l’attaccante Facco, l’uomo che tutti gli sportivi e dirigenti, aspettavano per dare peso e capacità penetrativa all’attacco granata.
Da questa settimana il giovane arianese è a disposizione del trainer Spanio, che potrebbe servirsi del suo apporto fin da domani nell’incontro di coppa con la Tagliolese.  

 

 


SECONDA APPENDICE NEWS (da Il Gazzettino) /ANDREA FACCO & ADRIESE ANNI ‘70/ ADRIESE & OPERAZIONE SERIE D AL MICROSCOPIO

<<L’operazione serie D>> è cominciata tre anni fa, quando l’Adriese fu ammessa al campionato di Prima categoria, con alla guida tecnica Italo Mazzero.
La squadra fu potenziata con l’acquisto di Zadel, Port??, Bacchetti, Roma, Frazzetto, e Guiotto, ma un pizzico di sfortuna e soprattutto una opinata sconfitta in casa, la penultima giornata con il Bassano, impedirono ai granata la soddisfazione di disputare lo spareggio con la Arianese, che vinse il campionato con un punto di vantaggio sul Bassano e due sull’Adriese.
Grazie agli innesti di Vianello, Schiammarella, Tasso, Tiozzo, Marchesini, Vettorello, Fosser e Tasso (furono invece ceduti Frazzetto, Guiotto e Padovani) , l’Adriese riuscì ad assicurarsi il primato nel girone, con ben sette punti di vantaggio sul Monselice, ma nello spareggio con la Julia, il Bassano e L’Audace, si classificò al terzo posto (Audace e Bassano furono promosse in serie D).
L’anno seguente partirono Zadel, Roma, Vianello, Marchsini, Fosser ed arrivarono Regazzi, Rossi, Cagnin, Scarpa, Trombin e Boscolo e, proveniente dalle squadre giovanili, cominciò a farsi avanti ?
Il campionato iniziò male, molti dei nuovi acquisti non risposero alle attese.
I granata si ripresero nel girone di ritorno, ma non riuscirono ad andare oltre il quinto posto, con 34 punti.
Quest’anno la guida tecnica P stata affidato a Spanio e la Adriese è riuscita ad assicurarsi Cugola, Franzon, Facco e Cassetta,
Inoltre Roma è ritornato in granata, dopo un anno di prestito al Contarina. La squadra è andata subito bene, ma alla fine del girone di andata ha perduto qualche colpo, terminata a quota 20, preceduta di un punto da Cerea e Dolo.
Il girone di ritorno è stato letteralmente spettacolare: 10 vittorie e 5 pareggi (nessuna sconfitta, contro le due della prima parte del torneo).
Ha terminato con 45 punti, in perfetta media inglese, mentre nel girone di andata era a -3 (il girone di ritorno quindi a + 3).
La squadra più vicina, il Dolo, è stata lasciata a 7 punti.
Ma ecco il cammino dei granata in questo campionato.

 

 

ANDATA
 Arianese – Adriese 0 - 4; Adriese – Sambonifacese 2 - 1; Adriese – Mira 0 – 0; Adriese – Contarina 6 – 0; Sampietrese – Adriese 1 – 0; Adriese – Monselice 1 – 0; Abano – Adriese 0 – 1; Adriese – Cardi Chievo 2 – 0; Cerea – Adriese 2 -2 ; Adriese – Dolo 2 – 2;  Villafranca – Adriese 0 – 3; Adriese – Tagliolese 1 – 1; Rosolina – Adriese 0 – 1; Adriese – Este 0 – 0.

RITORNO

Adriese – Arianese 3 – 0; Sambonifacese – Adriese 0 - 2; Mira – Adriese 0 – 0; Adriese – Fiesse 1 – 1 ; Contarina – Adriese 1 – 1, Adriese – Sampietrese 2 – 1; Monselice – Adriese 1 – 1 ; Adriese – Abano 2 – 0; Cardi Chievo – Adriese 1 – 1; Adriese – Cerea 4 – 0; Dolo – Adriese 0 – 2; Adriese – Villafranca 2 – 0; Tagliolese – Adriese 1 – 2; Adriese – Rosolina 1 – 0; Este – Adriese 0 - 2.

Riguardi alle reti messe a segno, è la squadra, nei due gironi di Promozione, che ha segnato di più (48) e che ha segnato di meno (13). Vale a dire: ogni due partite, oltre tre reti messe a segno e meno di una subita.

Ma ecco i marcatori: 13 reti: Facco ( capo cannoniere del girone A di Promozione); 8: bacchetti e Tivelli; 5: Cassetta e Callegaro; 4: Spanio; 2: Sciammarella; 1: Roma e Pavani; autoreti: 1 ( Tommasin del Contarina).

PRESENZE

30 Vettorello e Bacchetti; 29 Franzon, Callegaro, Facco, Roma; 28 Cugola e Morandin; 27 Tivelli; 16 Spanio e Cassetta I° ; 15 Longato; 14 Tasso; 10 Pavani; 6 Amà; 4 Sciammarella, Rodighiero, Mantovani; 3 Mazzuccato; 2 Fedozzi; 1 Gambalunga, Frezzato e Cassetta II°.  

 

 

IN COPPA ITALIA – RISULTATI

128. di finale: Adriese – Tagliolese 2 – 0; Tagliolese – Adriese 1-0.
64.   di finale: Adriese – Sangiorgina 3 – 0; Sangiorgina – Adriese 0 -1;
32.  di finale: Faenza – Adriese 0 -1 ; Adriese – Faenza 2 – 1;
16. di finale: Adriese – Impruneta 2 – 0; Impruneta – Adriese 1 – 0;

Prossimo Turno :
8. di finale: oggi 4 giugno Vis Nova – Adriese ; 11 giugno Adriese – Vis Nova

MARCATORI
2 Reti: Bacchetti, Gambalunga, Tivelli;
1 rete: Callegaro, Facco, Spanio, Pavani, Mazzuccato.

PRESENZE

8: Cugola, Vettorello, Franzon, Morandin, Callegaro,
7: Facco e Roma;
6: Longato e Tivelli;
5: Spanio e Pavani;
4: Bacchetti;
3: Gambalunga;
2: Amà, Mazzuccato, Casetta I° e Tasso ;
1: Bertocco, Finotti, Fedozzi, Sciammarella e Mantovani.

PRIMA PARTITA SPECIALE ( CAMP.72/73)/ ADRIESE – MONTEBELLUNA 0 – 0

ADRIESE: Cugola, Vettorello, Tasso, Franzon ( Rodighiero 32’ st,), Morandin, Penzo, Pavani, Paesanti, Turolla, Facco, Bacchetti.
MONTEBELLUNA: Semenzin,  Tesser, Ciriello, Masetto, Favero, Paulon, Antonini ( Pase 39’ st), Varnier, Fagni, Cavasin, Cadamuro.
ARBITRO: Villa
NOTE: Sole e temperatura mite, terreno molto pesante. Incidenti a Fagni, Tasso e Franzon, quest’ultimo sarà costretto a lasciare il campo, sostituito da Rodighiero.
Ammonito Cavasin.
Angoli 8 – 3 ( 6-2) per l’Adriese. Spettatori 2200 circa.

 

 

SECONDA PARTITA SPECIALE “CAMP.72/73” / ADRIESE – PRO GORIZIA 2 – 0  ( by Gianluca Levi)
Marcatori: 38’ st Facco, 43’ st Penzo;
ADRIESE: Cugola, Vettorello, Tasso, Franzon, Morandin, Penzo, Pavani, Paesanti, Cesaro ( dal 23’ st Bacchetti), Facco, Tivelli. ( 12° Fedozzi).
PRO GORIZIA: Siricano, Di Benedetto, Perosin, Zorati, Sdrigotti, Rigonat, Tumiati, Furlani, Barile, Momesso, Donda (12° Medeot; 13° Bernabei).
Arbitro: Pieroni di Jesi
NOTE: Giornata molto fredda; terreno scivoloso, spettatori 1500 circa. Al 40’ della ripresa è stato espulso per proteste Barili del Pro Gorizia. Ammoniti Pavani  e Momesso.
ADRIA- Ci è voluta un’autorete a sette minuti dal termine per dare la vittoria ad un’Adriese in giornata negativa.
Inoltre al << Bettinazzi>> era sceso un Pro Gorizia con intenzioni ben precise: strappare ad ogni costo un punto ai ragazzi di Simoncello.
Per un tempo il Gorizia ha resistito con bravura alle continue offensive granata e, vuoi per sfortuna vuoi per indecisione, Tivelli e C. hanno mancato più di una volta facilissime marcature.
Nella seconda parte della gara invece si è notato un repentino calo da parte di Paesanti, e tutto il centrocampo, zona vitale per i granata, è mancato completamente, rendendo facile il gioco degli avversari. Col passare del tempo il Pro Gorizia ha capito che l’Adriese aveva in Paesanti il <<timoniere>> della squadra, marcandolo il più stretto possibile, cosicché i granata hanno dovuto ricorrere alla volontà agonistica di tasso e Morandin per cercare di portare in salvo il risultato.
Non avendo l’Adriese una vera e propria punta ( Cesaro ha ampiamente deluso al suo rientro in squadra dopo più di due mesi) , tutto il gioco vive a centrocampo, che il più delle volte si è dimostrato superiore a quello di ogni altra squadra del girone.
Le poche puntate offensive vengono lasciate a Tivelli, che però sbaglia troppo e così, essendo egli l’unica punta granata, segnare è diventato un grosso problema.
Meno male che la fortuna, almeno oggi, si è fatta amica dell’Adriese, permettendole di battere un Pro Gorizia più volitivo e mobile del solito ( oggi ha esordito in panchina il nuovo allenatore Valentinuzzi), che era quasi riuscito a ritornare a casa con un prezioso punto, conquistato in terra polesana.

 

 

Tornando agli uomini di Simoncello, ‘è da dire che se le cose continuano così, si vince e non convince, quando la forma completa sarà ritornata in uomini come Paesanti, Turola e Pavani ne vedremo delle belle.
La partita odierna era iniziata con un’Adriese ben decisa a segnare subito, e già al 12’ Tivelli spreca un’occasione facilissima calciando sul portiere in uscita.
Al quarto d’ora i granata compiono un vero e proprio pressing in area goriziana, on continui batti e ribatti, e palle salvate fortunatamente dai difensori del Pro Gorizia.
Poi al 27’  ….

…..Omissis….

…tentare la segnatura con tiri di Penzo, Tasso, Pavani e casaro ( il suo tiro è deviato fortunatamente con il piede dal portiere del Gorizia).
Poi il silenzio completo sino al 38’, quando per atterramento di Tivelli al limite dell’area, Facco calcia una punizione, la barriera devia il pallone ed è l’autorete che permette all’Adriese di incamerare l’intera posta.
Al 44’ una gran fiondata da circa trenta metri di Penzo si insacca alle spalle del pur bravo Sirican, rimasto colpevolmente di sasso.

(ALTRE NOTE DEL MATCH BY ALTRO QUOTIDIANO/: Incidenti senza conseguenze a Rigonat e Cesaro. Ammoniti Tivelli e Rigonat. Angoli 6 – 2 (2-1) per l’Adriese. Spettatori 1500 circa, per un incasso che ha superato il milione e mezzo di lire.
ADRIA, 26 dicembre/ Lo zero a zero pareva già archiviato  con buona pace di entrambe le tifoserie quando  Facco estraeva dal proprio repertori, fino a quel momento piuttosto scarso, una punizione – bomba che si inarcava sulla barriera e tagliava irrimediabilmente Siricano. Mancavano 7’ alla conclusione… ).

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per Andrea Facco  perché al centro di un ‘sestetto speciale’ in casa Adriese; perciò segnalo in piedi da sx Franzon, Facco, Paesanti, e accosciati Cugola/portiere, Morandin, Rodighiero. Anche perché ‘tutti’ , per quanto riguarda il loro amico/compagno Andrea hanno raccontato aneddoti e curiosità sia a Fabio/figlio che al sottoscritto.

Poi per quanto riguarda la fotogallery ambientiamo innanzitutto questa Andrea Facco Story onorando l’Arianese della sua prima gioventù.
Era l’epoca di Piero Cavallari allenatore che presentiamo subito con un poker immagini by Arianese griffata “2 Leoni” .
In primis con l’Arianese datata 1967 che vede a sx Piero Cavallari e a dx lo storico massaggiatore Onorio Schiavon.
Quindi l’Arianese winner 1968/69 stavolta con mister Cavallari a dx e Schiavon in tuta a sx.
Nella terza immagine, stavolta a colori, l’Arianese 1969 di mr Piero Cavallari ( in giacca brown) .
Infine nella quarta immagine team targata “2 Leoni”, presentiamo l’Arianese 1969/70  col massaggiatore Schiavon ‘capelloni’ quasi quanto Andrea Facco ( terzo accosciato da dx).
Passando al poker in notturna, ecco Andrea Facco secondo in piedi da sx.
Più solare la immagini di Andrea Facco in trio ‘foto autografata’ con Pavanati Gianni/portiere e Mario Manfrini ( sx).
Nel nostro andamento yo yo ecco quindi Andrea Facco targato “Carrozzeria Cavour” sempre al fianco di Mario Manfrini i un torneo notturno stagione 1969/70.
Come peraltro nell’ultima immagine dedicato all’Arianese ‘certificata 1971’ ( vedi in basso a sx) con sfondo ‘muro di cinta’ e griffata ancora “2 Leoni”.

Ma prima di ‘passare’ nella città che ha dato il nome al Mare Adriatico vi proponiamo un ‘trittico’ trasmessoci by Sergio ‘Mino’ Cattin presidente dell’Arianese odierna e che mostra in sequenza Andrea Facco (secondo accosciato da sx) nell’Arianese giovanile 1967, poi lo stesso Andrea nell’Arianese 1969 ( accosciato in tuta, sotto il mitico massaggiatore Onorio Schiavon) , infine Andrea Facco in tandem kit notturno ‘rossonero’ al fianco di Brunelli ( lo stesso che poi a fianco fa coppia con Antonio Pavanati) .

 

 

A questo punto passiamo a proporvi Andrea Facco in casa Adriese, partendo dalla foto a colori “Campionato di Promozione 1970-71” certificata “Coppa Italia  allo stadio Bettinazzi.
Erano i tempi, vedi Arianese 1971 come da certificazione giornalistica, che veniva definita “La squadra che onora il Pelesine” e che era formata dai nomi di cui alla incorporata didascalia, sempre con Andrea Facco indomito ‘capellone’.
Ma sopra tutto bomber e protagonista sul campo, come dimostrano le due successive immagini by Gazzettino e relative, in sequenza alle partite al Bettinazzi tra Adriese – Montebelluna e tra Adriese – Pro Gorizia.
Le ultime immagini by ‘casa granata’ che proponiamo vedono innanzitutto l’Adriese datata 1972 ( in tuta blu) , quindi l’Adriese di mr Cecconello ( a sx)  e del dirigente accompagnatore Mainardi ( dx) in campo prima del match di Coppa Italia a Treviso.
Era l’Adriese storica dei primi anni ‘70, quando ha iniziato la sua escalation prima in Serie D e poi addirittura in Serie C.
Ecco perché a significare tutto questo vi proponiamo, come last photo, un flash by Mostra del Centenario Adriese 1906-2006, con Giuseppe Donà praticamente la vestale di quel patrimonio che gli fa da sfondo ma che finora, chi di dovere istituzionale/associativo, non ha ancora  ‘regalato’ in un Libro Story alla Gente della Città che ha dato il nome al Mare Adriatico.
Anche perché è una significativa liason alla Andrea Facco Story / Seconda Parte che vi proporremo prossimamente.

Fabio Facco & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it