Andreotti Massimo player tra Adriese, Tagliolese, Canaro, Scardovari, Delta 2000 e ‘casa’ Fulgor Crespino


17/06/2012

Visuale di gioco, piedi buoni, lancio lungo alla Pirlo e buon tiro dal limite. Gli piace il calcio, si tiene in forma, gioca tante amichevoli tra Vecchie Glorie e si è messo tuttora a disposizione in staff tecnico pro-baby della Fulgor.
Ma come sempre, e in sequenza cronologica, per la STORY di questo Campione & Signore, vi ripropongo ciò che scrissi per i Media in data 30.04.2007, tra l’altro per completare il poker giallorosso , prima della crespinese FESTA per i 40 Anni della Fulgor, in occasione della quale venne altresì presentato il mio terzo libro Polesine Gol nel quale avevo scelto di ‘raccontare’ come Personaggio Story il maestro Umberto Rossi in quanto calcisticamente parlando lo ritengo ‘padre di tanti figli di Fetonte in casa Fulgor Crespino’ .

ANDREOTTI MASSIMO STORY

Si può definire evergreen tra Adria e Delta del Po , tra  Canaro e Fiessese, ma sempre ‘cuore giallorosso’..
La casa da dive è partito Masimo Andreotti…

<< Giocava da 'libero' nella Fulgor, nelle giovanili di mr Visentin, quando Piero Carnacina lo portò nelle giovanili dell'Adriese, epoca dei granata in serie C.

Già, Massimo Andreotti, classe 1965! Ed è nata la sua storia da globetrotter polesano evergreen anche se con la sua 'casa madre Fulgor' ha spesso ripristinato un feeling affettivo che nessuna lontananza ha mai cancellato.
Un playmaker leader, più coi fatti che con le parole, con un esempio … Massimo di serietà e impegno, un piedistallo su cui le società hanno fondato aspirazioni convinte.

 

 

Così agli inizi all'Adriese, poi a Papozze, a Crespino, a Taglio di Po, ancora a Crespino casa sua, poi a Scardovari, a Canaro, rientrando a casa Fulgor prima di passare al Delta 2000 e rigiocare nella Fulgor del Terzo Millennio da Prima categoria.
Quest'anno, a 41anni, l'ho visto ritornare in campo ad Ariano il 14.1 2007 , dopo un infortunio serio, nella Fulgor della troika Guidorzi presidente - Napoli ds - Frasson contro l'Arianese di Biasiolo, altro figlio di Fetonte.

 

 

Quando Andreotti arrivò all'Adriese giocò nei Giovanissimi di Dino Gotti, quindi fece un anno negli Allievi di Manfrini.
Ricorda Massimo che aveva giocato al sabato nell'Under al Bettinazzi e che Carnacina l'aveva sostituito dopo soli 20 minuti: " E' stato un cambio a sorpresa, ma solo perché il giorno dopo , a 16 anni, avvenne il mio esordio in Interregionale 81/82, con l'allenatore Panieri subentrato a Mujesan.  Fu a Cento, capoclassifica, dove perdemmo per 2 a 1 ."

 

 

E così Massimo il libero divenne centrocampista in prima squadra, al fianco dei Cacciatori, Legnetti, Marchetti. Era l'Adriese dei dirigenti Zullo e Martinolli, che però retrocesse giocando nel girone romagnolo contro il Ravenna, Carpi e Russi.
Nell'Adriese 82/83 del ds Gigi Pasetti e di mister Scarpa, per il nostro Andreotti (in foto, accosciato, secondo da dx) è solo salvezza. Ma che soddisfazioni con le Rappresentative giovanili regionali, come quando a Mestre, nella Selezione Allievi fatta da Seno, con Massimo c'era Roberto Baggio, allora al Vicenza.

 

 

Però Massimo sta dando troppo tra giovanili e prima squadra e pensa di ricevere poco. Perciò lui spegne il feeling  e decide di fermarsi nel 1983.
Intanto è l'ora del militare, anche per questo Adriano Cavallari, il presidente del Papozze allenato da Monti, lo preleva dall'Adriese assieme ai fratelli Nicola e Luca Crepaldi. E' per far bene in Seconda 84/85 il presidente, come un papà, la domenica lo va a prendere alla caserma di Malcontenta.
Più sciolto, va meglio Andreotti nel Papozze 85/86 sempre di Monti in Seconda, dove gioca con Lugarini, Gilioli, Folli, Piombo e Giani.

 

 

Spiace al Papozze lasciarlo andare, però Massimo sceglie Crespino, casa e campo, anche per esigenze di lavoro. Per questo va bene anche la Terza categoria della Fulgor 86/87 del presidente Zambelli e dell'allenatore Dall'Occo. Per la verità farà annata interlocutoria, poi però esplose da trascinatore l'anno dopo, con la Fulgor 87/88 allenata da Fabrizio Biasiolo vincente il titolo provinciale.
Purtroppo in Seconda la matricola Fulgor 88/89 di Biasiolo, benché si fosse strutturata un'anima crespinese, con Andreotti attorniato da Nicola e Luca Crepaldi e da Miari ex Tagliolese, annaspò e retrocesse per i troppi gol presi.

 

 

Però subito la Fulgor 89/90 si prese la rivincita e riconquistò la Seconda.
Una categoria in cui la Fulgor 90/91 passata dalla presidenza Zambelli a quella di Giorgio Carletti e affidata a mister Santato, dopo gli insuccessi di Coppa Veneto e il ritorno di Biasiolo in panchina centrò la permanenza.
Però in estate Andreotti lasciò la Fulgor del neo presidente Paolo Guidorzi e di mister Fiorenzato per accettare la chiamata della Tagliolese 91/92 del ds Doriano Rosestolato
che in Seconda sarà però battuta sul filo di lana dal Guarda di Monini.
Però Andreotti & Girotti punta sfornavano gol, così per la Tagliolese 92/93 di mister  Ardizzon e di capitan Mantovani fu stravittoria davanti al Rosolina, e finale per il titolo veneto ( perso a Mestrino dal Maistri Corrubio quando pareva già vinto)
Purtroppo Andreotti e la matricola Tagliolese 93/94 del presidente Franzoso non rimasero in Prima perché sul neutro di San Martino fu battuta dal Montagnana.

 

 

Sfiorisce però nel 94/95 l'amore con la Tagliolese del presidente Franoso e di mister Pasetto, così Massimo risolve il rapporto e torna a 'casa Fulgor' dall'amico Napoli, per giocare a Crespino fino al termine.
D'altra parte Andreotti sa di essere da categoria superiore, come ben sa il suo estimatore Doriano Rosestolato che lo segnala in Promozione allo zio , il cavalier Mario Rosestolato. Perciò, in quella tavolata a Pomposa, è presto fatto l'accordo tra lo Scardovari 95/96 di Bortolotti e di Riondino e del presidente Rosestolato, e le aspirazioni di Massimo.
Per un campionato più che onorevole con mister Bellemo, al fianco di Sandro Banin, di Vidali, Gibbin, i Maistrello, Marco e Michele Pezzolato, e Zuccarin.
Però la distanza  la nebbia portano Massimo ad accettare le proposte del ds Zangherati, per il Canaro 96/97, quello del valzer degli allenatori, da Breda a Vaccari a Tumiatti.

 

 

Ma sarà una annata bruciata, perciò Andreotti ritrova …Gigi Napoli e la sua Fulgor 97/98 allenata da Fiorenzato.
E sarà gran duello tra il Crespino e il Loreo, fino allo spareggio perso ad Adria, nei tempi supplementari. Ma sarà comunque stagione alla grande, per Andreotti e per la Fulgor, perché la successiva domenica sul neutro di San Martino, la vittoria sul Pozzonovo, altra seconda di altro girone,  ha regalato la storica Prima categoria.
Purtroppo la Fulgor 98/99 in Prima non trova il bandolo della matassa. Il ds Napoli e la Fulgor cambiano anche l'allenatore, dopo Gino Bovolenta arriva Breda e poi Miari, ma sarà comunque retrocessione.

 

 

La risalita però stavolta sfuma d'un soffio. Certo la Fulgor 1999/2000 con Andreotti & Balzan sfoderano un rush finale che recupera 9 punti al Bottrighe secondo, ma nello spareggio sul neutro di Gavello sarà proprio il Bottrighe di Breda a vincere ai rigori e poi salire in Prima col Badia vincitore.

Ma la Andreotti-Story continua nel Terzo Millennio, in 'casa Fulgor', provando peraltro stimoli nuovi quando il suo amico mister Zuccarin lo chiama in Prima 2001-02 nel Delta dove resta anche l'anno dopo. Certo gli impegni di lavoro gli dicono di mettere le scarpe al chiodo, ma ancora una volta gli amici della Fulgor 2004-05 e Gigi Napoli diventano il suo habitat naturale. Perciò sarà ancora 'casa e campo' in Prima, finché un infortunio prova a fermarlo. Ma sappiamo come è andata a finire: col suo ingresso in campo ad Ariano abbiamo aggiornato il suo curriculum e quello della Fulgor.>>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per Massimo Andreotti giovane dell’Adriese ( primo accosciato a dx nel ‘crop’ che mostra Diego Tumiatti primo a sx in piedi).

 

 

Poi nella fotogallery partiamo proponendovi Andreotti premiato da Luigi Dentello come miglior giocatore di un “Torneo notturno interbar” ( alle loro spalle il dirigente Daniele Cestari). Quindi ecco Andreotti nella Fulgor ‘winner imbattuta’ Campionato Terza categoria 87/88, con, da sx in piedi, Malaspina, Crepaldi Michele, Andreotti, Crepaldi Luca, Zacconella, Gregnanin, Dentello, Biasiolo (capitano e allenatore), Altieri (sponsor), Zambelli (pres); accosciati Fabris (dir), Brazzorotto, Chiavegati, Tumiati, Prearo, Stecchi, Crepaldi Nicola, Ferrigato.
Per quanto riguarda il viaggio calcistico di Andreotti ripartiamo dall’Adriese (con Massimo è il secondo da dx, accosciato) in foto team allenata da mr Scarpa Mario ( coi baffi) e col ds Pietro Cavallari.
Con riferimento al successivo ritorno di Andreotti in casa Fulgor Crespino eccolo tra i giallorossi del presidente Zambelli (primo a sx) allenati ancora da Biasiolo. E poi con la Fulgor Crespino 1990 (foto in bianconero) allenata da mister Santato (accosciato a dx).
Seguendo sempre il viaggio calcistico di Andreotti eccovi la sua Tagliolese 1991/92 di mister Doriano Rosestolato con didascalia incorporata.
Per quanto riguarda il globetrotter Andreotti eccolo a seguire tra i gialloblu dello Scardovari 1995/96 allenati da Bellemo e con ds Moreno De Bei ( primo a dx).
E poi tra i gialloblu del Canaro 96/97 allenati da mister Luciano Breda.
Con riferimento al ritorno ancora di Andreotti in casa Fulgor eccolo in foto team nel Crespino 2000/01 di mister Fiorenzato e ds Napoli.
Per quanto riguarda le performance di Andreotti nel Delta 2000 ecco Massimo nella squadra allenata da mister Zuccarin, campionato 2001/02.
E dulcis in fundo, a certificazione del suo ‘attaccamento’ a casa Fulgor, ecco Massimo Andreotti in compagnia dello ‘storico’ maestro Umberto Rossi, la stella cometa di tante stagioni calcistiche della Fulgor Crespino, partendo dal ‘dopoguerra’ fino al Terzo Millennio.


30.04.2007


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it