AZZURRI made in Panathlon RO by SS/ Saul Malatrasi, dalla Spal di Paolo Mazza a... Campione del Mondo con l’Inter di Herrera & Mazzola e col Milan di Rocco & Rivera, più 3 Scudetti, 2 Coppe Campioni, 1 Coppa Italia/ E 15 anni da MR


Per 40 anni è stato sui campi di calcio, conquistando da giocatore un palmares straordinario tanto da passare alla storia come il “Campione dei Due Mondi”. Oltretutto vincente con l’Inter del mago Herrera e di capitan Mazzola e poi, dopo un anno a Lecco, ancora Campione dei Due Mondi col Milan di paron Nereo Rocco & capitan Rivera.
Una storia straordinaria, quella di Saul Malatrasi , da Calto ma tanta Spal nel cuore visto che la Spal di Paolo Mazza è stata la sua base di lancio e che poi in casa Spal ha conclusa la sua carriera da giocatore e poi anche da allenatore dopo una decina di stagioni in tour sulle panchine del calcio tra giovanili  e prime squadre.

Certo chi snocciola la formazione della Grande Inter del Mago Herrera non manda a memoria il nome di Saul Malatrasi, ma LUI quell’anno ha giocato praticamente sempre da titolare , da mediano prima che capitan Armando Picchi fosse costretto a fermarsi prima , poi da libero nella seconda parte del campionato ( appunto al posto di Picchi) con Tagnin entrato al suo posto in mediana.

 

 

 

Anche per questo, il sottoscritto che lo conosce bene per aver fatto il Corso Allenatori assieme a Saul Malatrasi ed avergli fatto tante visite personali a casa sua a Calto,
l’ha già raccontato qui su questo sito www.polesinesport.it sotto tante sfaccettature, mentre adesso ve lo proponiamo nel testo integrale pubblicato sul libro “60 Anni di Panathlon Rovigo 1959 – 2019” , anche per onorare lo spirito dello stesso Club Service.

 

 

 

Un discorso che vale anche per i personaggi “Olimpici & Paralimpici” che vi proporremo sempre in sequenza , sia quelli scritti dal sottoscritto Sergio Sottovia che quelli raccontati da Ivan Malfatto , il noto giornalista de Il Gazzettino e recentemente chiamato a far parte della Giuria del Premio Bancarella 2020.

 

 

 

Un Campione & Signore quindi Saul Malatrasi, anche in questa versione tra gli “AZZURRI”  made in Panathlon RO , che vi proponiamo in sequenza ( è il terzo) ad onore e gloria del Club Service del presidente Gianpaolo Milan e del suo vice Raffaello Salvan, che ne ha curato la parte relativa a tutti gli storici incontri/conviviali che a Rovigo tanti noti Personaggi hanno onorato raccontando le loro imprese o facendo focus su speciali argomenti che ne caratterizzano le finalità stesse, tra fair play e promozione sportiva.

 

 

 

AZZURRI  & CAMPIONI  BY SS ( dal libro “60 Anni Libro Panathlon Rovigo 2059 -2019)  – SAUL MALATRASI   – CALCIO   

L’ho conosciuto nel 1971 quando ad ottobre abbiamo fatto assieme il ‘Corso Allenatori’ by Figc a Rovigo. Da allora tante visite personali e tanti incroci giornalistici. A casa sua, a Calto a due passi dall’argine del Po, per lunghe chiacchierate Sport & Life.

 

 

 

Certo , Lui è vissuto nell'Italia della Tv in bianconero, ma Saul Malatrasi, ha avuto una passerella da alta moda, indossando le maglie griffate coi migliori colori dell'arcobaleno. Calcisticamente ha vinto tutto e di più. Ma non si é mai staccato dal suo cordone ombelicale, la sua Calto dove é nato il 17 febbraio 1938.

 

 

 

Dovunque sia stato Saul ha sempre tenuto i collegamenti. A Milano la moglie Gianna sapeva già di fare le valigie per tornare a Calto se la partita fosse stata vinta. Erano i tempi in cui dall'aeroporto, Malatrasi globetrotter,  magari di ritorno vittorioso da Madrid, telefonava al bar Centrale di Calto per dire che sarebbe arrivato a mezzanotte.

 

 

 

Così Saul festeggiava assieme a quei compaesani che avevano visto la partita al negozio di alimentari e forno, da Rigo detto Tatan, gustando l'immancabile salame. 
Quel salame che il buon Saul ci faceva gustare, a Rovigo nel '71, quando appunto abbiamo fatto il corso allenatori assieme a Spolaore, Vigna , Minardi e altri amici coi quali ci ritroviamo ancora in amarcord.

 

 

 

Saul personaggio alla mano, tutte le volte che gli ho fatto visita per approfondimenti.
E pensare che, come il ragazzo della Via Gluck di Celentano , il Grande Saul ne ha fatto di strada, dal Castelmassa alla Spal, esordio in serie A il 21 settembre 1958 in Spal-Juventus 0-0. L'inizio di un palmares esaltante, palcoscenici nazionali ed internazionali, mai in bianconero, ma vincendo tutto quello che c'era da vincere con le più blasonate della serie A.

 

 

 

Si era fatto le ossa nel Castelmassa di cui Saul svela un flash:” Vincemmo 1 a 0 contro il Rovigo e proprio io segnai il gol  al portiere Provasi che guarda caso era di Castelmassa”.
Altro flash giovanile:” A 17 anni feci parte della rappresentativa polesana, ero capitano sul campo del Petrarca, il nostro portiere si chiamava Luigi Broglio...”.
Fu l'inizio di un'escalation splendida.

 

 

 

Sentite il suo curriculum. Una presenza in Nazionale A ( Amburgo 13.3.1965 in Germania Occ-Italia 1-1), 3 presenze in Nazionale B e 1 in Nazionale Giovanile. Dopo la stagione da terzino in biancazzurro alla Spal di Mazza in A nel 58/59 con 25 presenze, il roccioso Saul passa in viola col la Fiorentina: quattro stagioni e un gol segnato. Da Firenze nel '63 passa al giallorosso della Roma, 28 presenze e 2 gol da mediano.

 

 

 

Però l'Inter doveva sostituire Tagnin, così il mago Helenio Herrera pensò a Malatrasi. Furono due anni di neroazzurro:” Quando Picchi si fermò per un lungo periodo, Herrera pensò che potevo fare io il libero avendo fatto sia il difensore che il mediano: facemmo 23 su punti su 24 e a centrocampo esordì Bedin”.

 

 

 

Poi rientrò Picchi e per Malatrasi ci fu il Lecco neopromossa in serie A, stagione 66/67. Sembrava uscito dal grande giro, invece su quel ramo del lago...Qualità alta, così lo volle un intenditore, il paron Nereo Rocco per quel Milan "dell'altro mondo" che snocciolava: Cudicini, Anquilletti, Schnellinger, Malatrasi, Rosato, Trapattoni, Hamrin, Lodetti, Sormani, Rivera, Prati. E fu così che in rossonero Saul vinse e stravinse.
Stagioni splendide per Malatrasi da Calto, tutt'oggi il giocatore italiano che ha vinto più di tutti nelle competizioni internazionali.

 

 

 

Che palmares ! Tre scudetti (Inter 2 e Milan), una Coppa Italia (Inter), due Coppe campioni (Inter e Milan), due Coppe Intercontinentali (Inter e Milan), due Coppa delle Coppe (Fiorentina e Milan). In Nazionale meritava di più: solo 3 presenze. Una carriera lunga quasi 300 partite di campionato e tante altre di prestigio internazionale.
Palcoscenici da stelle. Come la Bombonera, uno stadio portafortuna per Malatrasi, in cui vinse due volte. Sia col Milan che con l'Inter e dove incontrò l'argentino Veron padre.

 

 

 

O lo stadio Lenin, ora Justicia, dove in Russia incontrò la Dinamo di Jashin.
Ha avuto grandi allenatori Saul Malatrasi. Paron Rocco chiamava i vecchi e il capitano Rivera per l'applicazione tattica della partita, discorsi e concetti semplici.

 

 

 

Quanti aneddoti mi ha raccontato Saul, saltando da flash in flash, come la visita a Padre Pio. Sono apparizioni concettuali e sensazioni. Come quand'era a Roma e quando ai Parioli i giocatori mangiavano al Fogher; a volte arrivavano Agnelli, Moggi e Ricchieri. L'avvocato però ci restava solo una mezz'oretta, poi restavano le sue quattro guardie del corpo che saldavano il conto.

 

 

 


Altro flash il ricordo delle tifoserie sportive, della prima televisione, a Milanello  che riceveva quella svizzera. Non c'erano ancora gli ultras.
Considerazioni in scioltezza. Dal calcio Malatrasi dice di aver avuto tanto. Tiene conto di essere partito da un paesino di provincia. " A certi livelli - dice Saul - assorbi qualità e personalità. Basta metterci una certa attenzione e cercare di imparare".
Malatrasi non  parla mai come un oracolo, dice che racconta solo come l'ha visto e vissuto lui il calcio. Caso mai gli altri possono avere un' altra verità.

 

 

 

Introspezioni di Saul, in un mondo in cui Moratti, i Rizzoli, gli Agnelli erano presidenti di squadre nelle quali l'impegno e la normalità di Malatrasi era anche la normalità generale. " Su 20 giocatori erano rari quelli che mostravano la fuoriserie; oggi invece è normale il contrario, ma i soldi c'erano anche allora - fa raffronti Saul -. Anche nell'esteriorità : West e i capelli perlinati, Baggio e il codino. Sono accettati dal Moratti di oggi, probabilmente no dal Moratti di ieri".

 

 

Pensieri di Malatrasi, senza giudizi, è cambiato anche il mondo attorno al calcio.
A Saul era morto il papà quando aveva 4 anni e aveva tre sorelle. Quel calcio era solo calcio, non c'era politica attorno : Saul cominciò a sentirne parlare quando aveva 28 anni, ma non ne è mai stato coinvolto.
Del commendator Paolo Mazza alla Spal, ricorda che pretendeva dai giocatori che si fasciassero bene le caviglie : andavano tutelate perché erano un capitale.

 

 

 

Di Paron Rocco ? Saul lo chiamava Signor Rocco e il paron lo chiamava rovigoto.
Rustego bonario il paron Rocco.  Malatrasi cita la retrocopertina del libro " Nereo Rocco la leggenda del Paron" , per un aneddoto significativo del dottor Monti, all'epoca in panchina col Milan :" Nella finale con l'Aiax, Anquilletti era risucchiato a metà campo da Cruiff. Malatrasi continuava a urlare a Rocco di cambiare. Cosa el vol ?, chiedeva il Paron.
Dice di cambiare, fa Monti. Risposta di Rocco: Dighe ch' el se cambiasse le mudande."

 

 

 

“ Le ‘mudande’, per Rocco, erano quelle braghette che quel gambettone alto 1,80 portava sempre ampie, perché - dice Malatrasi- mi davano la sensazione di essere più forte, come quella di non mettersi mai i parastinchi.  Anche Hamrin era così. In trasferta a Glasgow, dove vincemmo 1 a 0, gli dissi : Kurt cosa facciamo, ce li mettiamo? Fece una risata e non ce li mettemmo. In partita presi una gran botta e i calzettoni che erano aderenti restarono ben stretti. Negli spogliatoi, però, quando furono tolti, la gamba si gonfiò talmente tanto da far paura a tutti, dottore compreso". 

 

 

 

Dicevo del corso allenatori fatto a Rovigo: ovviamente anche per il suo strabiliante palmares, Saul fu il primo di quel corso. Era l'epoca di Malatrasi alla sua ultima stagione da giocatore, e proprio durante il corso, la domenica in Spal - Pescara sbagliò un rigore.
Iniziò quindi la carriera da allenatore, ma "Condo" (questo il nomignolo- saluto dei suoi amici altopolesani ) non ha avuto lo stesso successo del giocatore Malatrasi. Ha allenato a Legnago.

 

 

 

Poi é stato al Pescara due anni, in C2 a Luco dei Marzi, alla Lodigiani, Forlì, Pontedera, giovanili alla Spal.
Quando mi ha fa vedere le due SuperCoppe in miniatura Malatrasi é Grande tra i Grandi:”  Sono stati rifatti i manici ...A Madrid ero emozionato all'inizio contro Di Stefano. Il mio Milan vinse 2 a 0. Quel Real era pieno di campioni, come Didì il brasiliano."

 

 

 

E in flash sul Grande Calcio del Terzo Millennio il nostro Saul Malatrasi, polesano da Calco, fa paragoni a ritroso:”Tra le grandi e le piccole c'é sempre stata disparità, quand'ero al Milan e andavamo ai Tornei, se giocava Rivera erano tot dollari, se non giocava erano meno. Alla Tv spagnola fanno vedere le partite del Real Madrid, e delle grandi. Certo occorrerebbe il giusto, esempio 3 alle grandi e magari 2 alle piccole”.
E se lo dice il nostro Saul, il genuino, c'é da credergli perché il Malatrasi da Calto é pur sempre Quello che a Ferrara, Quello che a Firenze, Quello che a Roma, Quello che a San Siro e alla Bombonera era "stella tra le stelle".

 

 

 

APPENDICE FLASH STORY / ( by Wikipedia)
PALMARES
GIOCATORE
COMPETIZIONI NAZIONALI
 Campionato italiano: 3
Inter: 1964-1965, 1965-1966
Milan: 1967-1968
 Coppa Italia: 1
Fiorentina: 1960-1961

 

 

 

COMPETIZIONI INTERNAZIONALI
 Coppa Intercontinentale: 3
Inter: 1964, 1965
Milan: 1969
 Coppa dei Campioni: 2
Inter: 1964-1965
Milan: 1968-1969

 

 

 

 Coppa delle Coppe: 2
Fiorentina: 1960-1961
Milan: 1967-1968
Coppa dell'Amicizia italo-francese: 1
Fiorentina: 1960
 Coppa delle Alpi: 1
Fiorentina: 1961

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover il maturo Saul Malatrasi protagonista con altri Campioni din Serie A, nella Festa del Coni 2006 da Beppe Osti , mentre il sottoscritto gli consegna…la Sua Big Story.
Una storia partita in Altopolesine dal Castelmassa e che documentiamo con Saul Malatrasi in quel Dextrosport Castelmassa 1955/56 vincente 1-0 a Badia, con entrambe le squadre insieme sul campo.
Poi è ripartita da casa Spal di patron Paolo Mazza di cui proponiamo la Top 11 campionato 1958/59.
A seguire Saul Malatrasi in kit tandem figurine Panini sia in maglia viola/Fiorentina che in maglia giallorossa/ Roma.
Quindi Saul Malatrasi , primo accosciato da sx, in team Fiorentina 1959, mentre nella Roma 1963/64 il polesano /nazionale è il secondo in piedi da sx. Un curiosità? Il portiere della Fiorentina è Giuliano Sarti poi suo compagno nella Grande Inter del mago Herrera, mentre nella Roma il portiere è Cudicini , il famoso ‘ragno nero’ poi compagno di Saul Malatrasi nel Grande Milan di paron Rocco.

 

 

 

 

Le due grandi squadre, Inter e Milan, dove è esplosa la carriera di Saul Malatrasi e che perciò vi proponiamo in tandem kit ‘Figurine Panini’.
Partendo poi in ordine cronologico da casa Inter con un flash da ritaglio giornali in cui vediamo a sx Malatrasi ( berretto invernale) in uscita dal campo insieme al mago Herrera e ai due portieri Ottorino Veronese ( da Porto Tolle) e Miniussi, dopo il solito allenamento settimanale contro la De Martino interista.
Poi Saul Malatrasi nella ultranota Inter 1964 di capitan Picchi.
La squadra nerazzurra di cui proponiamo anche  la squadra 1964 , sempre con Saul Malatrasi titolare contro l’Independiente, quindi l’Inter 1964 Campione del Mondo a Madrid.
Un trofeo portato orgogliosamente in trionfo dalla Top Five interista-notturna con da sx Giacinto Facchetti, Domenghini , Suarez, Picchi e appunto Saul da Calto … in alto sul tetto del mondo calcistico.

 

 

 

 

 

Insomma con i nerazzurri in quel periodo “ I più forti del Mondo” , anche nella immagine-caricatura con tanto di autografi e insieme al mago Herrera e al presidente Moratti Sr.
Un orgoglio ‘capitale’ dell’Italia, come dimostra la LUPA consegnata dal presidente Viola della Roma al presidente Moratti dell’Inter, consegnata nel 1965 e che il grande Saul ( ex romanista) ha chiesto ed ottenuto , come da flash che vi proponiamo.
Nel dopo-Inter c’è stato per Malatrasi il Lecco 1966/67 come da figurina Panini che vi proponiamo in tandem col ‘gringo’ Sergio Clerici , perché in feeling col polesano visto che di passaggio è stato anche ospite di Saul a casa-Calto.
A questo punto certifichiamo Malatrasi in casa Milan , da giocatore rossonero a San Siro vs Italo Bonatti , capitano del Verona e altopolesano come Saul.
Epoca di un Milan straordinario e vincente, come dimostra il kit che vede Saul in poker flash con paron Rocco e le due sue ‘grandi coppe’, oltre che col Milan vincente Coppa delle Coppe 1967/68 e scudetto 1968.

 

 

 

 

Prologo anche cronologicamente alle successive immagini che onorano Saul Malatrasi & Grande Milan vincente Coppa dei Campioni 1969 vs Ajax, come da festeggiamenti finali ( vedi Prati, Sormani, Malatrasi…) datati Madrid 28.05.1969, foto con le ”Tre supercoppe” del noto team rossonero.
A questo punto la carriera di Saul Malastrasi si conclude in casa Spal, nell’anno in cui l’ho conosciuto durante il Corso Allenatori a Rovigo, perciò ecco Saul Malatrasi nella Spal 1970/71 al centro del team in Serie C, come da didascalie incorporate. .
E sempre con riferimento a casa Spal, certifichiamo il passaggio di Saul Malatrasi alla sua fase 2, cioè allenatore, partendo da vice di Caciagli e in foto poster 1972 a fianco del presidentissimo Paolo Mazza.
Per un percorso da allenatore che comunque ha impegnato Saul Malatrasi per un decennio sua campo di calcio del Mondo Prof/ Semiprof, prima di staccare la spina e vedere il nostro Eroe dei Due Mondi ( ma i titoli intercontinentali sono 3…) tranquillo nel suo ‘buen ritiro’ a Calto , sereno in famiglia con moglie e due figli, oltre che adesso con nipotini tra Ferrara e Bologna.
Ma con Saul Malatrasi che in diverse occasioni ha ritrovati vecchi e nuovi amici del calcio.

 

 

 

 

Come dimostrano le immagini che lo propongono in trio coi suoi amici Zaghi e Minardi sul campo di Ceneselli, e in kit  biancazzurro Spal , visto che in diverse occasioni ( compresa quella del Centenario” è andato in tribuna e in passerella a Ferrara allo stadio Paolo Mazza, con la società in escalation fino alla attuale Serie A.
Discorso analogo con Saul Malatrasi super ospite’ anche in Polesine, come nella foto a Trecenta con Paolo Rossi durante l’inaugurazione 1998 del nuovo impianto sportivo, invitata dal presidente Zebini e player bianconeri di mr Nasti.
Fermo restando che  Malatrasi si è raccontato anche nell’incontro organizzato dalla Università Popolare di Ficarolo ( ecco anche il sottoscritto in foto poster con la mano di Saul che mi …assiste)
Oltre a ritrovarsi in più di una occasione con le Vecchie Glorie del Calcio Rovigo ( vedi poster …conviviale nel 2017 , presente anche Paolo dal Fiume.
Lo stesso campione protagonista in Serie A ( a Perugia con Paolo Rossi, ma anche a Napoli con Maradona) che vi proponiamo in trio a Rovigo , col sottoscritto e con Saul Malatrasi, quando il tandem polesano è stato superospite sul palco insieme al mitico golden boy Gianni Rivera, quando ha presentato il suo Libro-Biografia, con ampia fotogallery e confidenze a benefici di tanti sportivi polesani.

 

 

 

 

Come i ragazzi del gruppo tennistico “Delta Bulls” che , da Pasquin & friends, proponiamo in foto poster assieme al trio campioni Dal Fiume, Rivera- Malatrasi.
Con Saul Malatrasi ‘icona’ del Grande Calcio , come lo è stato anche a San Siro in tanti amarcord sia interisti che milanisti , di cui vi proponiamo un flash Vecchie Glorie rossonere , con Saul Malatrasi in poker con capitan Rivera e Lodetti (Una delle due ‘cocorite’ …l’altra era Trapattoni) .
Tutto questo , per una carriera da Grande Saul Malatrasi “Eroe dei Due Mondi” già raccontata sotto tante sfaccettature qui su questo sito www.polesinesport.it , questo nostro sito cresciuto grazie ai nostri Friends , di cui Saul è sempre stato per così dire …fornitore ufficiale, e che perciò onoriamo con la certificazione  del raggiungimento odierno di 1.100.000 ( UnMiilioneCentomila pagine viste ) e prossimo traguardo 700/mila contatti , giusto per ringraziarli tutti visto che anche ieri su questo Sito ci sono stati contatti da “Tutti e Cinque i Continenti”.
Anche per questo, dulcis in fundo onoriamo Saul Malatrasi con Premio Fetonte, visto che Lui l’ha già ricevuto a suo tempo dalla Provincia di Rovigo e che per noi è la nostra stella polare , come scudetto’ anche nel banner in alto nella nostra home page d’apertura.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it