Bad & Best Letters. Bestemmiare fa male. Ma quanto al cronista e quanto al giocatore? E cosa ne pensa il presidente interessato? Apre il tema Mario ( dei Giganti…).
Penso che l’amor sia la più bella cosa che, …du dun du dun du dum. Ricordate chi la cantava? Apre il TEMA Sergio, e poi via… Ho lasciato passare un po’ di tempo da quando è stata introdotta ( o reintrodotta) la regola per la quale , quando il giocatore ‘bestemmia’ allora l’arbitro lo espelle. Con classico cartellino rosso. C’era stata una levata di scudi anche in Polesine, tra le prime la società del San Pio X ma già da tempo Clelio Mazzo aveva sollecitato provvedimenti in merito, visto ( anzi sentito) che la ‘bestemmia’ era diventata quasi un luogo comune. Cioè l’arbitro sentiva e non ci faceva caso.
D’altra parte non si dovrebbe bestemmiare né sul campo né …mai.
Tolleranza zero quindi a partire da una certa data recente. Praticamente Buffon si è salvato perché la ‘norma’ andava in vigore la settimana successiva.
Ma non voglio esser io il …Tommy della questione. Dico solo che i cartellini rossi hanno cominciano a sventolare per punire con la relativa espulsione chi bestemmiava. Li ho visti gli arbitri , li ho sentiti i giocatori espulsi. E’ successo a Taglio di Po come nell’Altopolesine a Rovigo come a Scardovari. Con sommo dispiacere del giocatore che si è visto citato sui giornali con la dicitura ‘espulso perché ha bestemmiato’. Ma qui scatta l’anamnesi, come si parlasse “dei Delitti e delle Pene” , ma sopra tutto perché per il giocatore quella non è solo una ‘squalifica da campo’ ma anche una squalifica che lo ‘etichetta’ come persona.
E allora quella bestemmia diventa come un sasso nello stagno, dove i cerchi dell’acqua si allargano come nella famosa canzone di Memo Remigi da Milano.
E allora proprio da Milano, il presidente Mario Rosestolato Made in Scardovari, ha preso carta e penna ed ha mandato una ‘mail con preghiera di pubblicazione’ allo stesso cronista di ‘quella partita’ e anche al sottoscritto.
Mi permetto altresì di pubblicare alcuni concetti espressi da Lauro Banin, segretario storico dello stesso Scardovari nonché recente benemerenza Figc a Roma e Premio Fair Play da parte del Panathlon di Adria. Anche perché quelli del segretario Banin erano sopra tutto alla ricerca di una ‘interpretazione autentica’ o quantomeno autorevole per quanto riguarda le relative spiegazioni. Ovviamente , poiché a noi di www.polesinesport.it interessano i fatti ( non le persone imputate dei reati commessi) non citerò nomi e cognomi per questione di privacy, e …per non diventare un blog o un sistema face book.
ECCO QUINDI LA PRIMA LETTERA by PRESIDENTE MARIO ROSESTOLATO
<< Caro CRONISTA, ti prego di volere fare pubblicare questa nostra dichiarazione:
<< A seguito di quanto accaduto domenica scorsa a Ca' Venier, in occasione dell'incontro di calcio fra la locale squadra e la nostra, è stato espulso il nostro calciatore ‘omissis’ perché ha bestemmiato, dopo aver richiesto all'arbitro che gli venisse concesso un calcio di rigore per un fallo commesso a suo danno.
E' evidente che condanniamo qualsiasi uso di parole blasfeme e per questo il giocatore, così come già stabilito dal regolamento interno, sarà multato.
Vogliamo però parlare dell'uomo OMISSIS e per questo non possiamo accettare la strumentalizzazione che si è fatta su questa vicenda, vedi fotografia, titoli fuorvianti tipo "cacciato il bestemmiatore", oppure citando erroneamente il paese di Scardovari come se il fatto riprovevole fosse accaduto lì, mentre invece la gara si è svolta altrove.
Noi conosciamo benissimo il nostro calciatore, uno di noi, nato a Scardovari e che, fin dalle giovanili si è sempre distinto per serietà e correttezza.
Persona mite, serio studente iscritto alla facoltà di Medicina a Padova, benvoluto da tutti, sempre pronto a dare il proprio contributo a chi ne ha bisogno, insomma un uomo autentico che si è sempre distinto per correttezza in campo ma soprattutto fuori.
Proprio per questo non possiamo accettare o fare finta di non vedere l'immagine che si vuole dare di lui, totalmente fuorviante.
Ha avuto un attimo di smarrimento dovuto alla foga agonistica e ritenendo di avere subito un torto ha imprecato nel modo non dovuto, ma adesso finiamola qui e non ingigantiamo la storia. Ha sbagliato ed ha pagato; ha già chiesto scusa ai compagni ed alla società confermando che non accadrà più perché non fa parte del suo modo di essere.
Infine un'ultima riflessione: visto che un nostro calciatore è stato espulso, mi auguro che questo fatto possa contribuire a fare scomparire totalmente questo modo di esprimersi in campo, oppure che i calciatori che non si adeguano alle regole in caso di bestemmia vengano ugualmente espulsi, sperando di non essere di fronte ad un caso di "due pesi e due misure".
Il Presidente S.S.Scardovari
Mario Rosestolato >>
ECCOVI INOLTRE LA SECONDA LETTERA by SEGRETARIO LAURO BANIN
Caro Cronista,
Ho atteso la pubblicazione del comunicato di oggi per poi metterti al corrente di quanto accaduto domenica e pubblicato sul Gazzettino di lunedì con due articoli e uno martedì.
Forse avrai letto che nella gara di domenica fra Blucerchiati e Scardovari, nel finale, è stato espulso OMISSIS per proteste dopo un fallo subito nel quale reclamava un rigore. Gli spettatori vicini affermano che c'era; il lunedì sul Gazzettino sono pubblicati 2 articoli, uno addirittura sulla prima pagina dello sport polesano e l'altro per la cronaca della gara. Questi articoli enfatizzavano in modo rilevante quell'espulsione del ‘primo polesano espulso per bestemmia’, con relativa foto del giocatore. Altro analogo articolo martedì con addirittura l'intervista all'arbitro .con titolo "HO GIA' ESPULSO TRE GIOCATORI QUEST'ANNO PER BESTEMMIA ,ANCHE FRA GLI JUNIORES”
L’arbitro OMISSIS racconta la prima sanzione a un calciatore polesano OMISSIS .e nell'articolo è interpellato il Sig. Vitaliano Spiezia presidente AIA di Padova.
CONTINUA IL SEGRETARIO BANIN
…Il nostro giocatore ha sbagliato ,è stato squalificato 2 giornate e ti assicuro subirà i provvedimenti del caso da parte della società. Anche perché sono stati tutti avvisati più volte che per bestemmie incorrevano nella espulsione.
Ora mi chiedo è regolare che l'arbitro Sig OMISSIS di Padova rilasci interviste a caldo a fine gara, prima di redigere il rapporto arbitrale?
E’ regolare che venga intervistato il giorno successivo dalla redazione e riporti la motivazione della espulsione prima dell'uscita del comunicato?
Oggi addirittura leggo il comunicato e l'espulsione non viene nemmeno motivata.
IL NS. GIOVANE E' STATO SBATTUTO SUL GIORNALE COME SE FOSSE UN DELINQUENTE ED E' STATO MONTATO UN CASO ECCESSIVO, mentre Buffon in serie A se l'è cavata con le scuse...........
PROSEGUE POI , SEMPRE LAURO BANIN – SEGRETARIO , SOTTOLINEANDO CHE
<<…Il giornalista premiava l'arbitro con un 7 perché ha applicato il regolamento nel caso della bestemmia,, non riportando che era lontano nelle due azioni nelle quali abbiamo reclamato per un gigantesco fallo di mano in area e subito il secondo gol da in'azione di fuorigioco (Ti dirò che il mio personale voto arriva appena al 5) .
Con successive proteste e offese da parte dei ns. tifosi che ci costano una multa di 80 euro. Giusta l'espulsione,giusta la multa, però infangare un giovane con articoli inopportuni sul giornale come è stato fatto NON E’ AMMISSIBILE ed il Sig. OMISSIS di Padova ci ha messo del suo e non so se abbia applicato il regolamento anche fuori del campo. Per questo chiedo un chiarimento e degli approfondimenti della vicenda.
CORDIALI SALUTI
Lauro Banin Segretario della “SS. SCARDOVARI”
EXTRATIME/ Che sia un tema ‘caldo’ quello della bestemmia è vero, anche perché ogni norma appena introdotta crea …scompiglio. Per quanto riguarda la Lettera by Presidente, c’è poco da aggiungere. Diciamo che ‘ricolloca’ il suo giocatore nel suo habitat quotidiano del ‘fuori campo e nella vita’, non come attenuanti ma come ‘giusto inquadramento della persona’. Sinceramente di bestemmie ne ho sentite abbastanza in tanti anni di ‘calcio visto da vicino’ . Come ho sentito imprecazioni e offese , e visto spintoni e quant’altro di manuale nei confronti degli avversari, dell’arbitro e tra tifosi. Come ho fatto anche interviste a ‘specialissimi signori vestiti di nero’ dopo una partita a San Siro e pubblicata sul mio ‘quotidiano di riferimento’ subito al lunedì mattina. Ci sono delle regole da seguire, certo, come ha immaginato ‘giustamente’ il segretario Banin. Per quanto mi riguarda abbiamo parlato di tutto e …di niente, col solo orgoglio di aver visto un polesano in Serie A, in terna a san Siro per Milan – Parma. D’altra parte anche adesso, qualche volta certi arbitri non parlano in …semilibertà davanti alle telecamere o nella serata conviviali dei vari Club Service? A tale proposito vedasi la rubrica Mail & fair Play della scorsa settimana, quando ho raccontato qualcosa del trio arbitrale Gava – Carrer – Padovan, relatori sul tema Calcio e Fair Play. Ovvio che ci siano state altre ‘confidenze ‘ che non ho scritto. Ovvio che ho preferito riportare la new del mio collega Adelino Polo ( che ha pubblicato ilo suo articolo su Il Resto del Carlino). Ovvio qualcos’altro. Qual è il limite di un cronista sportivo? Per quanto mi riguarda, non ho niente da insegnare ed ho sempre da imparare. Dico solo, in generale che non mi piace lo scoop. Semmai mi piaccio o le storie e tessere amicizie. Certo ( e non mi riferisco al cronista in argomento, ma a tutti in generale) c’è la notizia prima di tutto, ma per me non è così, perché dietro la notizia c’è sempre …l’uomo.
E sono contento di non aver raccontato certe confidenze, perché a monte pongo sempre questa domanda:<< Ma l’ha detto al sottoscritto come persona o come giornalista. Dirò di più. Non mi sento giornalista, perché mi sento un ‘servitore dello sport’, dove le confidenze appartengono più al sottoscritto che ai giornali per cui scrivo. Ne ho incontrati di personaggi di cui non ho scritto niente e non è era giusto che scrivessi niente, perché erano ‘viaggi privacy’. Nomi e Cognomi? Basta leggere i miei libri e le tracce dei miei viaggi, fanno parte ( LORO) della storia e della cultura polesana. Certe volte erano …fatti privati in luogo pubblico. Oppure a volte …Personaggi pubblici in luogo privato.
Se ho raccontato ‘qualcosa’ è perché …si sono fidati. E la fiducia è una cosa seria, come la verità. Ma a volte anche una mezza verità o un silenzio può aiutare ad essere migliori. Altro che ...sbatti il mostro in prima pagina.
Perfino una bugia a volte diventa ‘giusta’, se …la punizione che ne consegue è questione di vita e di morte. Perché anche per la news ci sono momenti e momenti. E comunque anche …Paolo sulla via di Tarso si è pentito ed è diventato santo. Indipendentemente dal fatto che i vangeli fossero di Luca e di Matteo, di Giovanni o di Giacomo o addirittura ‘apocrifi’. Una confidenza: “Domenica ho visto il match tra la capolista Union At e lo Scardovari appunto. Ebbene non ho visto il fallo su Boscolo da cui è nato l’angolo e il successivo gol del vantaggio dei locali con merli. Ne abbiamo parlato con Gilberto Siviero massaggiatore dello Scardovari ed è stato un dialogo ‘sereno’. Spiace invece aver visto una certa arroganza dell’arbitro che , di fronte alle lamentele avrebbe potuto benissimo dire ( e magari sinceramente) che non aveva visto quel fallo di cui si sono lamentati in tanti. Diceva bene Vinicius De Moraes: “La vita amico è l’arte dell’incontro”. Io ci aggiungerei, specie quando gli attori in campo sono diversi, che è anche l’arte del buon senso oltre che della verità. Perché a volte le stesse reazioni diventano dettagli di una verità che può avere tante facce. E allora più che i cartellini gialli o rossi dovrebbero essere a portata di mano …le attenuanti. Tanto meglio se prima di prendere il largo (cioè scendere in campo) c’è il giusto avviso ai naviganti. E se per caso, visto che ci sono tanti extracomunitari sui nostri campi, qualcuno ‘bestemmiasse’ in arabo? Ma …Allah è grande, come è grande Nostro Signore, perché tutti siamo uguali. Ho detto uguali, punto e basta.
Perciò …omissis, stavolta niente fotografie a corredo di questa Verità di Tommy.
Sergio ‘Tommy’ Sottovia
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