Baseball & Finale scudetto/ Bancaetruria Arezzo “Campione di Serie A Federale”. Ottimo ARGENTO x Ilcea Rovigo che con Nick Nosti…
Una giornata particolare, il mio ‘sabato nel villaggio del baseball in casa Ilcea Rovigo. C’era in programma la gara 3 e la speranza di riaprire i giochi vs l’Arezzo che la settimana prima aveva vinto le prime due manche.
Così, pur capendo poco di baseball, ho avuto la fortuna di assistere ad uno spettacolo di alto livello e fotografare giocate e personaggi di valore internazionale. Quelli che abbiamo raccontato nelle precedenti puntate , quando abbiamo parlato dei play off grazie a Raffaello Franco e al suo reportage da casa Baseball Rovigo. Sappiamo tutti che è andata meravigliosamente bene ai toscani, ma noi siamo sito dal taglio nazionale ed allora onoriamo lo scudetto tricolore e i suoi protagonisti della finalissima disputata sul ‘diamante’ di Rovigo.
E allora ecco che vi proponiamo quanto scritto da Fabio Ferrini sul sito federale www.fibs, su ciò che è successo quel sabato 24 settembre 2011, perché è giusto che resti nel storia la trilogia del baseball tricolore tra play off e finalissima.In aggiunta segnaliamo le nostre sensazioni.
Quelle del tifo delle ragazze appena promosse in A1, quello di Sara & Papà Avanzi e di tutte le “Girls Made in Softball”. Quello di papà Fortunato & mamma Paola Crepaldi, dentro un sogno tricolore, familiare e societario che purtroppo si è spento e bruciato lentamente mentre si accendeva sempre più quello aretino. Quello dal cuore ‘ovale’ delle Posse Rossoblu.
Quello di Lucio Taschin & Friends che il loro miracolo l’avevano comunque già fatto arrivando alla finale. Poi è stato ‘argento’, con la sorprendente ‘chiamata’ di Nick Nosti alla sua Valentina per prenotare, microfoni alla mano e al centro del campo, i ‘fiori d’arancio’. Per le foto certificative dell’evento vi rimandiamo al citato sito federale, mentre noi vogliamo ‘colorare’ il nostro sabato del villaggio con quelle del baseball giocato sul ‘diamante’ di Via Bramante, perché l’argento della Baseball Rovigo diventi una canzone dal colore indimenticabile, sullo stile della Yellow Submarine dove gli scarafaggi sono diventati ‘immensamente’ Beatles.
NEWS STORY (di Fabio Ferrini, by ww.fibs.it) / IL BANCAETRURIA AREZZO SI LAUREA CAMPIONE DELLA SERIE A FEDERALE ESPGNANDO IL DIAMANTE DELL’ILCEA ROVIGO
( In gara 3 il nove toscano si impone 21-11 per manifesta all'ottavo e chiude la serie. Ancora una volta l'attacco aretino è devastante: 18 valide e 4 fuoricampo tra cui il grande slam di Manuel Bindi )
<< Il Bancaetruria Arezzo espugna il diamante dell'Ilcea Rovigo vincendo 21-11 per manifesta e conquista il titolo di Campione della serie A Federale chiudendo la serie di finale in sole 3 partite. Il nove toscano corona così una stagione che l'ha visto in crescendo giornata dopo giornata e che si è confermato nei playoff dove il suo cammino è stato perfetto con 5 vittorie in altrettante partite. I 79 punti segnati nella post season hanno dato la dimostrazione della potenza dell'attacco dell'Arezzo che proprio sulle sue mazze ha costruito la maggior parte delle vittorie.
Anche nella decisiva gara-3 di Rovigo, Bindi e compagni hanno dominato contro i lanciatori avversari mettendo a referto ben 4 fuoricampo e costringendo i padroni di casa dell'Ilcea a sostituire sul monte il partente Enrico Crepaldi nella seconda ripresa, dopo solo 5 out.
L'Arezzo è partito forte e già alla prima ripresa è andato a segno 5 volte con 2 fuoricampo, Sforza e solo-homer di Di Mattia. Il secondo attacco ha portato altri 2 punti alla formazione toscana (0-7) e ha visto Filippo Crepaldi salire sul monte del Rovigo. La partita è poi scivolata via senza emozioni fino al quarto quando i padroni di casa dell'Ilcea hanno provato a riaprire i giochi con 3 punti, complici anche due errori della difesa aretina, per poi avvicinarsi ulteriormente alla quinta ripresa (5-7). L'Arezzo però al cambio campo allunga di nuovo e questa volta con un fuoricampo da 3 punti di Cavallini (5-10).
La parola fine sulla partita e sulla finale il Bancaetruria la mette all'ottavo inning dove, abbattendosi a valanga sui lanci del rilievo Michele Rondina, segna ben 11 punti, con il grande slam di Manuel Bindi a suggellare la ripresa (5-21). Il Rovigo onora fino alla fine la partita e cerca di evitare, pur non riuscendoci, la sconfitta per manifesta. Nella parte bassa dell'ottavo arriva anche l'homerun da 4 punti di Crescenzi che costringe l'Arezzo a chiamare sul monte Bosi per chiudere la partita (11-21) e far partire i festeggiamenti per la vittoria del titolo.>>
APPENDICE/ IL TABELLINO DELLA PARTITA
BANCAETRURIA AREZZO 5 2 0 0 0 3 0 9 X 21
ILCEA BASEBALL ROVIGO 0 0 0 3 2 0 0 6 1 11
Roster Ilcea Rovigo: Nick Nosti, Marco Sandalo, Curtis di Salle, Christopher Crescenzi, Enmanuel Herrera, Steven Weidner, Nicolò Schibuola, Mattia Boniolo, Mattia Boldrin, Nicola Marangoni, Filippo Crepladi, Enrico Crepladi, Michele Rondina, Mirko Ferrari, Nicola Prudenziato. (Marino Salas)
Roster Bancaetruria Arezzo: Filippo Ristori, Stefano Cavallini, Manuel Bindi, Carlos Patrone, Nelwin Sforza. Alfredo Javier, Marco Andreini, Henry Guillermo, Raffaele Bosi
EXTRATIME by SS/ La cover è per il saluto pre-match tra due note colonne della Ilcea Rovigo. Poi apriamo la fotogallery proponendo in apertura il factotum Lucio Taschin (al centro) in trio lavoro sulla base del diamante. Quindi la terna arbitrale nel pre match col trio targato Bancaetruria Arezzo. Dopo i tabellini ‘player’ di entrambe le squadre finaliste, ecco le relative formazioni sul campo con l’azzurra Ilcea Rovigo e il black team dell’Arezzo.
Per quanto riguarda il sostegno della tifoseria rodigina ecco tre flash sul pubblico della finale ( tra gli altri anche Sara e papà Avanzi) . Insomma l’Arezzo ha meritato il tricolore, ma l’Ilcea Rovigo si è meritato ancora una volta la stima dei suoi tifosi e della sua dirigenza ( ecco appunto il trio Perosa e Michele & Giovanni Raisi).
Perciò ecco come last flash il significativo abbraccio tra tutto il team azzurro, come a dire che in casa ILCEA ROVIGO il baseball si gioca secondo la filosofia del ‘tutti per uno e uno per tutti’ al di là di ogni risultato sul campo.
Sergio Sottovia