Bassani Bruno arbitro AIA RO. Ma anche Pallacanestro-Libertas, Ciclismo-Mantovani. E con Bergamo/Paparesta...


01/02/2011  

Poliedrico e interdisciplinare Bruno Bassani. Come peraltro lo spiega il ‘blow up’ a tutto campo che ci propone Cristiano Aggio, l’autore dei MIRABILES che appunto l’ha ‘raccontato’ in quanto “Stella al Merito Sportivo” nel book del Coni Rovigo di Beppe Osti.
Di personale non aggiungo altro, dico solo che Bruno Bassani l’ho ‘incontrato’ in diverse occasioni sportive e che anche con riferimento a questo sito, lui si è dimostrato un “Promotore di Sport & Storie” indicandoci altri Personaggi – Story da ‘non dimenticare’ (recentemente Ugo Manfrin – ciclista…in itinere).
Ma quanto era importante il ‘movimento arbitrale veneto’ , della ‘sua’ epoca?
Ecco per rispondere a questa domanda, ci permettiamo di aggiungere alla Bassani Story by Cristiano Aggio, la location istituzionale di cui faceva parte il nostro Bruno Bassani. Vale a dire il gotha degli arbitri del Veneto.
Ma con quale certificazione? Affidandoci al relativo titolo (Il gotha degli arbitri del Veneto) apparso su Il Gazzettino in data 6 novembre 1984, quando le sezioni venete dell’Aia erano 17. E alla relativa documentazione fotografica con sintetiche didascalie dei protagonisti.
Quando appunto a fianco del presidente dell’AIA Veneto , cioè Sergio Costeniero, il rodigino Bruno Bassani faceva parte della dirigenza del relativo Comitato Regionale assieme a Ferdinando Callegaro (Vicenza, vicepresidente regionale,), Lucio Zavarise (Mestre, segretario ), Michele Buso (Padova, commissario arbitri), Natale Brusamolin (Padova, vice commissario Car), Piergiorgio Gasparini (Mestre, vice commissario Car), Raffaello Baldo (Vicenza, vice commissario Car), Fernando Cigaia (Treviso, vice commissario Car), Agnello Trucillo (Venezia, presidente commissione Crav),  Gianni Gollo (Padova, delegato regionale  Centro studi e Documentazione ), Giampietro Mazzoleni( Castelfranco , medico fiduciario regionale).

Era un Veneto ‘forte’ di ben 1711 arbitri effettivi, tra le prime regioni a livello nazionale, tant’è che ‘forte di questi numeri e di altrettanta qualità, ‘fruttò’ l’avvento di Danilo Bigi alla vicepresidenza dell’Aia nazionale.
Per il resto, anzi per il ‘tutto’ riferito a Bruno Bassani (nato a Rovigo 25 novembre 1940) , lascio la parola a Cristiano Aggio ‘titolare della cattedra dell’Università del Coni Rovigo’  by Beppe Osti.
MIRABILES/ BASSANI BRUNO “STELLA AL MERITO” ( Bronzo, brevetto n. 5839 anno rif.to 1996 )
<< Parlare con Bruno Bassani è un tuffo nel passato di ricordi non indifferente tra corse campestri, in bici da corsa, in pantaloncini corti con la pallacanestro e ancora nel nuoto (come dirigente con la società “Nuoto Club” diretta da Giovanni Draghetti e Raffaele Frigato), ma soprattutto col fischietto e giacchetta nera, con una liaison al presente,
perché quando lo incontro è indaffarato a trascrivere i dati statistici dei referti degli osservatori arbitrali e degli arbitri provinciali. Una vita nel mondo degli arbitri di calcio, iniziata nel 1962 nel Csi arbitrando la prima finale nazionale del campionato di calcio disputatasi a Rimini dove conobbe gli arbitri Generoso Dattilo e Liverani.

Abbraccia la Figc, settore arbitrale, l’anno successivo accedendo nel 1966 alla Cad (commissione arbitri dilettanti). Per tre anni ha arbitrato molti incontri in varie regioni italiane e di squadre giovanili della Primavera del Milan, Brescia, Mantova, Lazio, Spal e molte altre ancora, passando poi nei ruoli della Casp di serie D, in qualità di guardalinee (ora Assistente dell’arbitro) dove per cinque anni ha avuto modo di conoscere e collaborare con arbitri come Bergamo, Papparesta, Ballerini, Patrussi.
Poi, ha sostenuto gli esami per fungere da Commissario Speciale, (ora osservatore arbitrale) prima in ambito regionale, poi alla Cad nel ruolo interregionale ed infine alla serie D.

Sportivo nelle vene, Bruno Bassani, classe 1940 si innamora per primo dell’atletica e nel 1959 è campione provinciale Csi nei 3.000 metri con il tempo di 10 minuti e 37 secondi, con la casacca della Fulgor Rovigo, piazzandosi poi quinto a livello regionale.
Alla giornata Olimpica del 13 settembre 1959, si classifica primo nei 1500 metri con il tempo di 5 minuti e 16 secondi e soddisfazioni arrivano per lui anche nella corsa campestre. Nella quarta prova della Coppa del Veneto disputata a Padova nel 1959, gli atleti polesani si misero in luce, Bruno nei 1500, Piva nei 100, Equisetto nel peso con Giovanni Casotto (altra medaglia di bronzo Coni) primo nel salto in alto con la misura di 1.80.
Conserva ancora il foglio a firma dell’allora presidente della Fidal Stenio Saini, riguardante i “brevetti atletici” del 18 agosto del 1963 conseguiti al campo sportivo scolastico di atletica leggera di Rovigo con un 13 secondi e 5 centesimi nei 100 metri e 5 minuti e 19 secondi nei 1500.
Poi, negli anni 1970 nella vita sportiva di Bruno Bassani si aprì anche una parentesi con la pallacanestro, durata 3 anni con la Libertas diretta da Enzo Martinelli dove giocavano anche i rodigini Bagatin, Frescura, Tincani, Piva, Osti, Zambelli e successivamente
come presidente della società “Basket Hotel Petrarca” voluta e creata parallelamente con
l’avvio dell’omonimo albergo di Boara Pisani.

Atleta multidisciplinare, a Bruno non poteva mancare il ciclismo (militando nel gruppo sportivo “Pedale Rodigino”) e nel 1984 fa parte della struttura organizzativa che dà vita al Gruppo ciclistico amatori della “Mantovani”, assieme a Francesco Chiarion, Giovanni Roversi, Antonio Tomei, Omero Andreotti, Carlo Piombo e Pietro Barion. E parlando di ciclismo, Bruno, da perfetto “ragioniere”, ha conservato anche i pettorali della famosa “Nove Colli” di Cesenatico che ha percorso nelle edizioni dal 1987 al 1990.
Sono bellissimi i ricordi fotografici, di lettere, ritagli di giornale che Bruno conserva in maniera perfetta.
Ricordi di un Bruno ai “blocchi” di partenza nel vecchio stadio Tre Martiri di Rovigo, dove ora giocano a calcio, o ancora di un sorridente arbitro che saluta i capitani di Sottomarina e Caorle prima del fischio di inizio di un incontro (“finito 1-1” ricorda Bruno, del 26 marzo del 1967, dove il fattore campo, allora, era determinante). Mostra orgoglioso la nota a firma del presidente Salvatore Lombardo quando, nel 1993 viene nominato arbitro benemerito. Un mondo, quello arbitrale, che gli ha dato molto ma che sicuramente ha avuto, ed ha, nella figura di Bruno Bassani un punto di riferimento.

In seno alla sezione rodigina e in regione, Bruno ha ricoperto numerosi incarichi di vice Car-Veneto (sede di Mestre, Comitato Arbitri Regionale), delegato tecnico, segretario di sezione, componente del consiglio direttivo, presidente del collegio sindacale e rappresentante AIA nella commissione della giustizia sportiva della Figc di Rovigo,
ha tenuto corsi per allenatori di calcio e corsi per giovani arbitri.
Coniugato con Flavia Osti, ha tre figlie. È stato funzionario dell’Enel di Rovigo, dove ha ricevuto vari riconoscimenti ed in particolare nel 1989 il Premio “Fedeltà nel lavoro” Medaglia d’argento e nel 1999 Medaglia d’oro per 35 anni di lavoro.
Il poliedrico Bruno si è dilettato anche a scrivere poesie, ottenendo riconoscimenti e premi in vari concorsi nazionali (1968 Rhegium Julii – Città di Oplonti “Nuovi Orizzonti”) e pubblicandone anche in vari libri (“La mamma” nel canto dei poeti contemporanei” Ed. Convivio Letterario-Milano).

Ha sempre seguito il canto corale, religioso, operistico e di montagna; attualmente fa parte del gruppo Gregoriano del Duomo di Rovigo, dopo aver cantato anche con il Maestro Amelio Rigolin, Daniele Marabese e Giorgio Mazzuccato, responsabile del coro del Teatro Sociale di Rovigo.
Nel 1994 ha ricevuto il premio Lupa del Coni, “un premio che vuol dare un attestato di stima e di riconoscenza
a quegli atleti e a quei dirigenti che hanno permesso la creazione dell’immagine Polesine
in Italia”. Nel 1997 è stato insignito dal Coni nazionale della stella di bronzo al merito sportivo.>>

EXTRATIME by SS/ La cover è per Bruno Bassani (a dx) con Polonio Frezzato un altro ‘friend’ di tanti giovani arbitri, poi diventati ‘storici’ nella Sezione Aia di Rovigo.
Poi la fotogallery propone in sequenza Bruno Bassani in tuta con i suoi ‘compagni sportivi’ dell’ITC De Amicis e poi con i suoi ‘compagni pallavolisti’ della Libertas. Nomi noti che meriterebbero una didascalia completa, visto che sono stati ‘Protagonisti’ poi nel calcio , nel rugby etc etc. Poi per l’arbitro Bruno Bassani c’è la ‘certificazione datata 1967, che lo vede impegnato a Sottomarina nel cerimoniale della ‘monetina-sorteggio’. Quindi ‘arbitro in cappotto’ premiato dall’on.le Cibotto. Per quanto riguarda il Bruno Bassani dei Tempi Moderni lo proponiamo in versione ‘ciclista sui 9 colli’ ( datato 28 maggio 1989) e in versione ‘arbitro’’ assieme a Frezzato, Begossi e Zilio premiato nel 2006 dai vertici dell’AIA nazionale, in occasione della Festa per i “75 anni di Passione” (questo il titolo che proprio Aggio ha scritto assieme al sottoscritto) della Sezione Aia di Rovigo.



Cristiano Aggio
www.polesinesport.it