“Battaglia del Castagnaro”, 11 marzo 1387 tra Quelli di Francesco il Vecchio da Carrara, signore di Padova, e Antonio dalla Scala, signore di Verona/ “Acuto” focus story by “GMB Modellismo” con Parisato & Sartori friends
Vi abbiamo appena raccontato la Storia del “GMB Modellismo”, alias Gruppo Modellismo Statico di Terrazzo – Badia Polesine – Legnago dalla nascita ai successi con le recenti mostre a livello nazionale.
Adesso entriamo nello specifico della “Battaglia del Castagnaro” , per la sua importanza storica sintetizzata nel titolo, perché il gruppo “GMB Modellismo “ del presidente Farisato & Sartori Friends ne ha fatto una specialissima rappresentazione, infine perché Cristian Sartori oltretutto si è laureato a Venezia con la specifica tesi su “LA BATTAGLIA DEL CASTAGNARO, 11 MARZO 1387 TRACOLLO DEI SIGNORI DELLA SCALA”.
E allora, visto anche altri incroci recenti ( come la sottostante "Battaglia del Castagnaro" nelle sculture in terracotta by architetto Natale Calesella già proposte su questo Sito) , vi proponiamo tout court il reportage completo trasmessoci da Emiliano Milani perché ha recentemente fatto visita , assieme a papà Luciano storico ‘presepista’ già raccontato qui su www.polesinesport.it) proprio al gruppo dei modellisti GMB in terra veronese, dove Parisato & Sartori friends sono sempre work in progress tra …modellismo e storia in promotion socio-.culturale coi loro venerati… Diorama.
Come dimostrano in sequenza le seguenti altre Main News sviluppate da Emiliano ‘ossimoro’ Milani… oltretutto in terra veronese.
MAIN NEWS 2 (da https://www.storiarinascimentale.it/, La battaglia di Castagnaro, 4 febbraio 2019 - Davide Amato)
Nelle prime ore del mattino dell’11 marzo 1387, il sonnolento discendere verso il mare dell’Adige e la tranquillità della campagna imbrunita dalle ultime rigidità dell’inverno, vennero lacerate da grida altissime: “Scala-Scala, carne-carne”, ritmate dal martellante frastuono delle spade picchiate sugli scudi. Quello in riva all’Adige era ancora il Veneto delle signorie, saldamente in mano a potentissime famiglie e ai loro eserciti. Quelli di Francesco il Vecchio da Carrara, signore di Padova, e Antonio dalla Scala, signore di Verona, si erano rincorsi per mesi e ora erano l’uno di fronte all’altro perché l’uno per l’altro costituiva l’ostacolo sulla via del dominio del territorio. Entrambe le famiglie avevano nel grande fiume la strada dei loro interessi, entrambe volevano espandere il proprio dominio.
La sanguinosa battaglia è passata alla storia per la strategia adottata dal capitano di ventura inglese John Hawkwood (la cui memoria è perpetuata dal cenotafio eseguito ad affresco da Paolo Uccello in Santa Maria del Fiore a Firenze con il nome di Giovanni Acuto), che finse la ritirata e attirò i veronesi su un terreno acquitrinoso, ritenuto più propizio. Fece smontare i cavalieri e li fece schierare compatti su un’area asciutta, ai lati dispose i balestrieri, gli arcieri inglesi e i cannoni. I veronesi avanzarono e persero tempo a riempire di sterpaglia un canale che li separava dai nemici. Quando ripresero la marcia, gli arcieri di Padova iniziarono il tiro incrociato mentre i soldati disposti al centro fermarono l’avanzata veronese. Dopo che le frecce ebbero ucciso molti uomini, Acuto si rese conto del panico che si stava diffondendo tra le file avversarie e ordinò l’attacco ai propri cavalieri appiedati, i quali si aprirono un varco e costrinsero i veronesi a disunirsi. Ormai padroni del campo, i padovani uccisero o catturarono la maggior parte dei soldati nemici.
SCHIERAMENTI
ESERCITO CARRARESE:
Giovanni Acuto: 500 cavalieri e 600 arcieri
Giovanni D’Azzo: 1000 cavalieri
Giovanni da Pietramala: 1000 cavalieri
Ugolotto Biancardo: 800 cavalieri
Francesco Novello da Carrara: 1500 cavalieri
Broglia Brandolino: 500 cavalieri
Biordo e Antonio Balestruzzo: 600 cavalieri
Filippo da Pisa: 1000 fanti
ESERCITO SCALIGERO:
Giovanni degli Ordelaffi: 1000 cavalieri
Ostasio da Polenta: 1500 cavalieri
Ugolino dal Verme: 500 cavalieri
Benetto da Marcesana: 800 cavalieri
Il conte di Erre: 800 cavalieri
Martino da Besizuolo: 400 cavalieri
Francesco Sassuolo: 800 cavalieri
Marcoardo dalla Rocca: 400 cavalieri
Francesco Visconte: 300 cavalieri
Taddeo dal Verme: 600 cavalieri
Giovanni dal Garzo e Ludovico Cantello: 500 cavalieri
Raimondo Resta e Frignano da Sesso: 1800 cavalieri
Giovanni da Isola: 1000 fanti, 1600 arcieri e balestrieri
La sconfitta di Castagnaro segnò la fine della lunga egemonia degli Scaligeri, che dopo qualche mese sarebbero stati cacciati da Verona dalle truppe viscontee. Il signore di Verona Antonio della Scala trovò rifugio presso il suocero Guido III da Polenta, signore di Ravenna, mentre il resto della famiglia si sparse in Italia e in Germania. Il grande successo ottenuto si rivelò una vittoria di Pirro per i Carraresi, che concordarono la spartizione dei territori scaligeri con Gian Galeazzo Visconti. Quest’ultimo non mantenne le promesse e dopo la cacciata degli Scaligeri, oltre a conquistare Verona, tenne per sé anche Vicenza, che a quel tempo faceva parte della signoria veronese e che era stata promessa a Francesco I da Carrara.
Al sottoscritto e Luciano gli avvenimenti li ha raccontati Cristian Sartori. Chi meglio di lui, del resto, poteva spiegarci tutti i minimi particolari di quella cruenta battaglia avvenuta nel 1387 tra i Carraresi e gli Scaligeri. Lui la Battaglia di Castagnaro la conosce bene. Nel 2014 ha conseguito la laurea magistrale in Storia all’università Cà Foscari di Venezia proprio con una tesi di laurea su “LA BATTAGLIA DEL CASTAGNARO, 11 MARZO 1387 TRACOLLO DEI SIGNORI DELLA SCALA”.
La tesi ha affrontato lo studio proprio di quella battaglia conclusasi con la sconfitta degli scaligeri segnando di fatto la fine di questa signoria. Alla battaglia parteciparono famosi capitani di ventura fra cui l'inglese Giovanni Acuto, John Hawkwood. Oltre allo studio delle ragioni che portarono allo scontro, alla svolgimento del combattimento, alle sue conseguenze, l’autore si è proposto di fornire nuovi elementi, basati su recenti studi sulla conformazione del territorio, al fine di dimostrare che la battaglia si è svolta in un logo differente da quello proposto dagli storici, soprattutto britannici.
Insieme ad Augusto Garau, Matteo Stefani, Romano Prando, Luigi Manfrin, Maria Teresa Sivieri, Giorgio Gaino e Paolo Aguzzoni, Cristian Sartori ha poi contribuito alla stesura del libro “La Battaglia di Castagnaro – storia di una rievocazione” scritto a quattro mani da Francesco Occhi e Riccardo Celeghin, pubblicato nel 2020 come vi diamo resoconto nelle main news 3 e 4.
MAIN NEWS 3 (da IL NUOVO WEB 29 - Gennaio 2022) / CASTAGNARO. PRESENTATO IN PROVINCIA IL LIBRO DI OCCHI, CELEGHIN E BERSANI “LA BATTAGLIA DI CASTAGNARO 1387”. LA FINE DEGLI SCALIGERI.
Un libro per ricordare l’ultima battaglia degli Scaligeri e le sue rievocazioni. È stato presentato ieri, venerdì 28 gennaio nella sala Rossa della Provincia di Verona, il libro “La battaglia di Castagnaro 1387”. Il volume racconta la storia del conflitto, combattuto nelle campagne veronesi, che portò alla fine della Signoria degli Scaligeri.
La "Battaglia del Castagnaro, 11 marzo 1387", rappresentata dall'architetto-scultore Natale Calesella e donata al Comune di Castagnaro.
Sono intervenuti: il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto; il sindaco di Castagnaro, Christian Formigaro; il vicesindaco, Andrea Trivellato; l’assessore alla Cultura, Martina Trambaioli; gli autori Francesco Occhi, Riccardo Celeghin e Walter Bersani; il presidente della Pro Loco di Castagnaro, Giampaolo Occhi e il rappresentante delle associazioni dei Rievocatori, Giorgio Gaino.
In quasi 200 pagine il libro illustra la famosa battaglia tra Scaligeri e Carraresi, Signori di Padova, combattuta a Castagnaro, dove le truppe di quest’ultimi, guidate da John Hawkwood (italianizzato in Giovanni Acuto), ebbero la meglio su quelle dei Della Scala, comandate da Ostasio Da Polenta, cognato dell’ultimo Signore degli Scaligeri, Antonio Della Scala.
Battaglia che si svolse tra le sponde dell’Adige e i terreni paludosi di pianura, fatali ai soldati e alla sorte della Signoria veronese.
Ai noti eventi storici, gli autori hanno affiancato una lunga descrizione, ricca di immagini, delle rievocazioni che si tengono dal 2014 a cura di numerose associazioni provenienti da tutt’Italia e anche dall’estero.
Eventi in cui 200 rievocatori a marzo, mese in cui si tenne lo storico scontro del 1387, si danno appuntamento nella golena del fiume per rappresentare la battaglia.
In questi giorni i promotori stanno valutando, alla luce dei dati sulla pandemia Covid-19, se sia possibile riproporre la rievocazione in sicurezza anche quest’anno.
Inoltre il libro riporta i diversi percorsi didattici che sono stati sviluppati durante le rievocazioni stesse, coinvolgendo i ragazzi delle scuole di Castagnaro.
Progetti in cui i giovanissimi studenti dell’istituto comprensivo Ederle hanno potuto apprendere non soltanto la storia di quanto accaduto nel proprio paese durante il Medioevo, ma anche mestieri, giochi e tradizioni di allora.
Il libro è stato realizzato con il supporto del Comune di Castagnaro, della Pro Loco, dell’Istituto comprensivo Ederle e con il patrocinio della Provincia di Verona e della Regione del Veneto.
Foto: a sinistra in alto, il il sindaco di Castagnaro, Christian Formigaro; in basso, l’assessore alla Cultura, Martina Trambaioli; al centro, il libro “La battaglia di Castagnaro 1387”; a destra in alto, il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto; in basso, l’autore Francesco Occhi.
MAIN NEWS 4 (da IL NUOVO WEB - 30 Gennaio 2020) / CASTAGNARO. PRESENTATA A PALAZZO FERRO FINI, “LA BATTAGLIA DI CASTAGNARO. STORIA DI UNA RIEVOCAZIONE”. RACCONTATA E DOCUMENTATA NEL LIBRO DI OCCHI E CELEGHIN.
«L’appuntamento è per l’8 marzo a Castagnaro per la rievocazione della Battaglia che nel 1387 segnò il tramonto della signoria scaligera in Veneto».
Con queste parole una giovanissima rievocatrice ha concluso la conferenza stampa di presentazione del volume “La Battaglia di Castagnaro – storia di una rievocazione” di Francesco Occhi e Riccardo Celeghin che ieri, mercoledì 29 gennaio, a Venezia a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, nell’introdurre il volume hanno ripercorso sette anni di storia segnati dal coinvolgimento delle amministrazioni locali, dell’Istituto scolastico comprensivo Carlo Ederle Villa Bartolomea, consorzio Pro Loco della Bassa Veronese e gruppi di rievocazione storica che in uno sforzo collettivo hanno dato vita nel decennio scorso non solo alla rievocazione storica, che quest’anno si svolgerà domenica 8 marzo in località Ponte della Rosta a Castagnaro, ma ad una ricerca diffusa che ha coinvolto le scolaresche e l’intera cittadinanza.
«Io devo ringraziare l’amministrazione comunale, le pro-loco, l’Istituto scolastico e quanti si sono adoperati per far rivivere un evento storico che all’epoca ebbe una risonanza straordinaria ma che era caduto nell’oblio e nella dimenticanza. – ha detto il consigliere regionale Manuel Brusco nel fare gli onori di casa.
Alle parole di Brusco ha fatto eco Orietta Salemi, anche lei consigliere regionale: «Da veronese dico che questa iniziativa ci rende orgogliosi non solo per la rievocazione ma anche per come si è sviluppata e per il coinvolgimento di tutti, soprattutto dei più giovani: posso dire che a Castagnaro si è dato vita ad un arcobaleno che unisce il passato con il presente per raccontare le storia e perpetuare la memoria attorno alla quale si forma la nostra identità».
Il sindaco di Castagnaro, Andrea Trivellato, ha sottolineato la crescita dell’evento: «avviato sette anni or sono e che oggi vede la partecipazione di ben 33 compagnie di rievocatori provenienti da tutta Italia e anche dall’Inghilterra per dare vita ad un evento unico nel panorama veneto».
Francesco Occhi, coautore del testo, ha detto: «il libro racconta la storia di un viaggio, il viaggio che abbiamo fatto in questi anni in cui abbiamo non solo ricostruito filologicamente la battaglia ma l’abbiamo portata nelle scuole e tra i cittadini in un’opera di ricerca e divulgazione di un evento che all’epoca ebbe una risonanza internazionale: ben 38.500 combattenti impegnati l’11 marzo 1387 nello scontro tra l’esercito degli scaligeri e i carraresi guidati da John Hawkwood, il celeberrimo Giovanni Acuto: la battaglia di Castagnaro è considerata una delle più grandi battaglie dell’epoca dei capitani di ventura, una battaglia forse più nota all’estero e che oggi, invece, sta diventando memoria autentica e diffusa del territorio veronese».
Il professor Riccardo Celeghin ha sottolineato come: «la rievocazione della battaglia è diventata l’occasione per portare nelle aule scolastiche con criteri di multidisciplinarietà lo studio e la ricerca attorno al Medioevo. Quest’anno, considerato che la rievocazione avverrà l’8 marzo, abbiamo dato vita ad uno spettacolo che riguarderà le donne nella battaglia, le guaritrici».
Il vicesindaco Christian Formigaro, tra i principali sostenitori dell’iniziativa, ha voluto indicare le linee di sviluppo futuro: «Come amministrazione vorremmo far diventare questo appuntamento patrimonio provinciale e miriamo a dar vita ad una associazione culturale chiamata a continuare e ampliare il lavoro fino ad oggi fatto».
Maria Teresa Meggiolaro, presidente del Consorzio delle Pro Loco del Basso veronese ha messo in luce come la manifestazione di Castagnaro: «abbia presentato l’altra faccia delle Pro Loco, la loro capacità di essere motore di iniziative culturali e divulgative, con il recupero delle tradizioni e della storia».
Giorgio Gaino, infine, punto di riferimento dei rievocatori italiani ed inglesi che danno vita alla manifestazione veronese ha chiuso: «a noi fa onore non tanto aver rilanciato un episodio tra i più famosi, all’epoca, della fine del trecento, quanto aver portato la cultura medioevale, tutt’altro che buia, le sue espressioni e forme, nella scuola».
EXTRATIME by Sergio Sottovia/ In cover il manifesto dedicato alla “Battaglia di Castagnaro” proposta nella sua rievocazione storica con 250 ‘rievocatori’ Domenica 8 marzo 2020 , al Ponte della Rosta, organizzata con le tre associazioni : De Squarzacoje, Lance del Liocorno, Lancia Spezzata.
Quindi in apertura di fotogallery proponiamo il pilota Luigi Cannepelle, a fianco del suo aereo , perché ‘inserito’ nel logo della Associazione “ GMB con sede a Terrazzo, guarda caso la location de “Le Carezze” la cantina biologica di L.M. che ho visitato ( vedi relativa Story coi vini dai nomi ‘greci’ qui su www.polesinesport.it) pluripremiata a livello internazionale.
A seguire la certificazione anche giornalistica ( anche in modo poster disaggregato, focus Terrazzo ottobre 2019, per esigenze di risoluzione e visibilità) del ‘valore’ della GMB, premiata in diversi tempi e in diverse location da Thiene a Bologna fino a Verona ala Mostra Concorso “Cangrande della Scala” come best nella categoria ‘figurini’.
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E nello specifico della “Battaglia di Castagnaro” eccovi un trittico di immagini relative alla presentazione in videoconferenza del Libro scritto da Occhi & Celeghin più la rievocazione storica coi figuranti con elmi, spade, corazze al Ponte della Rosta, dove fu …Acuto il focus.
A questo punto eccovi una serie di immagini della visita di Luciano ed Emiliano Milani alla sede del GMB di Terrazzo, con i noti soci impegnati work in progress nel perfezionare soldatini e modellini statici, con tanta pazienza e maestria, come dimostrano anche premi e targhe che vi proponiamo.
Tutto sotto gli occhi del presepista Luciano Milani “Signore coi Baffi” e degli operativi Parisato & Sartori friends , impegnati a tenere alto il prestigio del “GMB Modellismo”, alias Gruppo Modellismo Statico di Terrazzo – Badia Polesine – Legnago, promotore di quella ‘artigianalità’ che affonda le radici nella nostra storia dai valori socio-culturali.
Emiliano Milani
www.polesinesport.it