Bonatti Italo da Castelmassa, “piccolo grande uomo” nel Verona di Liedholm e Varese con Gentile,Rimbano,Bonafè


10/06/2011

E poi Chioggia e Conegliano (vedi story by Mincione su questo sito). E’ lui, Italo Bonatti, il primo dei PERSONAGGI del mio secondo libro POLESINE GOL, e dico solo che sua moglie, da Verona mi ha emozionato telefonandomi la mattina stessa della presentazione del libro a Palazzo Celio nella sede della Provincia di Rovigo, quando allora Tiziana Virgili era Assessore allo Sport prima di salire sull’istituzionale gradino più alto della Provincia. Ovviamente su questo sito www.polesinesport.it sarebbe da rubrica Polesani nel Mondo, ma …questo lo faremo in maniera più ampia e completa quando questo Team sarà ( se mai lo sarà…) a regime.
Perciò eccovi in sequenza questa “Campioni & Signori” Bonatti Story completata alla data del 15.05.2006, con soltanto 3 delle tante foto che ho avuto la fortuna di avere/ricevere dai Friends e dalle Fonti autentiche familiari/sportive.
BONATTI ITALO STORY ( by Sergio Sottovia, edizione 2006)
<< Ha mosso i primi calci, Italo Bonatti (nato 2.10.1943) nel suo Castelmassa, territorio enclave tra Veneto-Emilia-Lombardia, che dal 1937-38 fino al 1954-55 aveva partecipato ai campionati regionali emiliani ( Seconda e Prima Divisione, Promozione). Però quando divenne Dextrosport e il dottor Iro Di Brino fu direttore sportivo, per motivi di opportunità socio-economica e sportiva, dal 1955-56 scelse di giocare nel Veneto, in Prima categoria. A quell'epoca l'enclave Castelmassa e dintorni era una 'fucina di campioni', da Malatrasi a Minardi, da Stabellini a Cavicchioli. Anche il piccolo Italo dimostrava le sue qualità, giocando nel Dextrosport 60-61, in Prima categoria, quando la rosa era composta da Bernardoni, Borselli, Natali, Tardiani, Albarello, Boninsegna, Mazzali, Rossin, Veneri, Vasirani, Bettini, Artioli, Gardona, e poi Marcotto, Canola, Provasi, Bazzoli e Toniella. E siccome Verona è a due passi, i rapporti tra la società del presidente Luigi Cavagna con l'Hellas Verona diventano 'amichevoli e costanti', così gli osservatori gialloblu notano proprio la mezzala Bonatti.
E Italo, fatta la trafila delle giovanili, si farà onore tanto quanto farà poi Iro Di Brino che sarà manager di livello nazionale (prima al Verona di Liedholm, poi uomo di fiducia di Giussy Farina al Vicenza). Le cronache registrano l'esordio di Italo Bonatti, in prima squadra, il 2 giugno 1963 (1-0 sul Como), però né Facchini, né Cadè, né Tognon lo considerano titolare fisso. Succede invece nel 1966-67, quando il Verona in serie B traballa nei bassifondi, anche per l'assenza di bomber Nuti infortunatosi alla prima giornata (tibia e perone). Il presidente Garonzi esonera Tognon e chiama in panchina lo svedese Liedholm. E' la svolta per 'Italetto' (perché piccolo), diventa pedina essenziale e leader di un Verona che coi Savoia, Ranghino e Tanello (il mister del Porto Viro attuale) conquista la salvezza. Adesso Bonatti per i veronesi  diventa 'la freccia di Castelmassa' e con lui ( 31 partite e 6 gol) il Verona 1967-68, rinforzato dagli arrivi di Mascetti, Maddè e Bui, conquista, anche coi Tanello e Bonafè, per la seconda volta la serie A.
Per Italo Bonatti si profila un futuro roseo. Però tra Liedholm e Garonzi succede …qualcosa e arriva così Cadé. Per la verità Bonatti gioca la stagione 1968/69 da titolare (esordio a Napoli), ma le sue armi migliori (tiro, palleggio, velocità)  non esaltano più la dirigenza scaligera che lo cede al Varese in serie B. Ma qui Bonatti ritrova Liedholm, e sarà una stagione trionfale quella 1969/70, per il piccolo Italo ritornato trascinatore, a fianco del polesano Rimbano, a fare assist per Bettega ; perciò il Varese del presidente Borghi conquista la serie A.  Nel Varese1970/71 di Liedholm farà buona partenza Bonatti (in foto secondo da sx accosciato, come Rimbano secondo da dx), , andando anche in gol l' 11.10.1970 contro il Napoli. Però troppi acciacchi lo bloccano e così Italo giocherà solo 7 partite. Giocherà ancora in serie A, nel Varese 71/72 allenato prima da Cadè e poi da Maroso. Giocherà una ventina di partite, tra cui anche quella del 2.1.1972, cosiddetta 'dei 4 polesani in serie A' (Bonatti, Rimbano, Bonafè nel Varese, Mancin nel Cagliari). Ma è un Varese minore, tant'è che sarà ultimo con soli 13 punti. Nella successiva stagione 1972/73 sarà ancora col Varese di Maroso in serie B (c'era ancora Bonafè e poi Gentile e Calloni),ma a frenare la 'freccia di Castelmassa', ci saranno ancora infortuni e riabilitazioni.

Perciò poi Italo Bonatti, trentenne, scenderà nelle categorie inferiori, vedi Clodia Sottomarina 74-75 del presidente Teofilo Sanson in serie C, dove troverà un altro polesano, Antonio Visentin da Polesella. Giocherà 33 partite e segnerà 2 gol (a Piacenza e contro il Padova). Ma il re dei gelati …sceglie altre 'piazze grandi', mentre il maturo Bonatti ne sceglie una più piccola, Cadidavid in Seconda categoria vicino a Verona, ormai casa sua. Avrebbe fatto molto di più, il piccolo-grande Italo, ma il destino con lui è stato davvero crudele, come quando lo ha portato via proprio nel bel mezzo di una partita tra amici. Ha lasciato tanti amici e tanti estimatori, come Mascetti che lo ricorda come un 'talento' al pari di Bui, Clerici, Maddè e Zigoni. E come Gianni Tanello, il mister che è quasi un polesano adottato, perché allena il Porto Viro e perché a Contarina e Donada è praticamente di casa. Quante confidenze mi ha raccontato 'el Tano' riferendosi a Italo 'el Bago' Bonatti. Quasi una gioventù parallela la loro, fin da quando Tanello era attaccante alla Sambonifacese e Bonatti era centrocampista al Castelmassa , e si sono trovati in squadra assieme prima nella Coppa Petron e poi nel Verona (tre anni, e con loro gli amici Golin e Sega) facendo faville entrambi con Liedholm (promozione in serie A) ma giocando meno con Cadè allenatore. Erano i tempi in cui il premio scudetto epoca Garonzi valeva solo 800.000 lire a testa. Era a Livorno 'el Tano' quando a Verona…"Quella mattina, c'era davvero freddo ( tanto che Giulio Sega rinunciò); purtroppo al primo scatto, in campo tra amici a Italo scoppiò il cuore. E pensare che aveva coronato il suo sogno, quello di aprire con sua moglie una profumeria a Verona".>>
EXTRATIME/ La cover è per Italo Bonatti ( a dx) in foto a San Siro col polesano Saul Malatrasi, avversari nel match Milan vs Verona, campionato di Serie A 1968/69. Quindi nella fotogallery proponiamo due flash capisaldi della carriera di Bonatti. Nel primo è al centro tra gli accosciati, nel Verona in serie A, campionato 1968/69 a San Siro,con Gianni Bui e Gianni Tanello (gran signore e allenatore in Polesine nel Rovigo e Porto Viro) .
Nel secondo e last flash Bonatti è capitano del Varese anni ’70 , alle sue spalle Gentile (poi approdato alla Juventus) e primo da sx accosciato Patrizio Bonafè, un’altra storia polesana.




15.05.2006


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it