Calto, il più piccolo paese del Polesine con soli 719 abitanti/ Nella leggenda con gli Zingari e la Regina cieca, nella storia con gli Estensi e Ludovico Ariosto , Rina e Saul Malatrasi e… il velox


Quando anche il più piccolo diventa prototipo grazie a cantastorie Franco Rizzi, ecco che www.polesinesport.it ne prende atto per fare ulteriore focus storico. Anche perché a Calto è nata nel 1922 Rina Malatrasi, una stella nel firmamento della lirica, ma è nato anche Saul Malatrasi esploso nel Castelmassa e poi nella Spal in Serie A, prima di diventare  ‘Campione dei Due Mondi’ sia con l’Inter di capitan Sandro Mazzola e del Mago Herrera che col Milan di capitan Gianni Rivera e paron Rocco.
Di Rina Malatrasi mi hanno parlato anche nel Terzo Millennio degli amici che hanno avuto la fortuna di essere plasmati  dai suoi insegnamenti lirici, visto che abbandonata la carriera artistica si è poi dedicata all’insegnamento nei conservatori di Verona e Rovigo, prima di ritirarsi a Calto per vivere con la figlia e la nipotina.

 

Di Saul Malatrasi invece… abbiamo già parlato tantissimo qui su www.polesinesport.it , per cui …basta chiedere a Google e vi rimanda direttamente qui su questo sito alle pagine interessate, scritte  e maturate grazie ad una amicizia che continua tuttora.
Ebbene l’amico Franco Rizzi, cantastorie dell’enclave altopolesano, ci propone appunto Calto come prototipo di storia particolare, perché è il paese con meno abitanti del Polesine , ma al tempo stesso ha una sua identità particolare, compreso il fatto , vista la sua location sulla importante ‘via di comunicazione’ lungo la Sinistra Po , sia in termini di Bilancio complessivo che di …multe non riscosse.

Per parte nostra , con riferimento alla Calto Storia e al riferimento agli Estensi e al poeta Ludovico Ariosto, estrapoliamo questo flash ad uno storico “Supplemento ‘ pubblicato su Il Gazzettino e significativamente intitolato “ Tutti i Comini della tua provincia”.
E cioè:<< …Nel 1189 esistevano a Calto una chiesa e un ospizio per poveri e orfani , soggetti al vescovo di Ferrara.  Una versione non confermata sull’origine la vuole sorta attorno a Cà del Molin , primo dosso fortificato dai Longobardi. Iniziò nel 1200 il dominio estense  del territorio, che doveva durare, con alterne fortune, fino al 1597 quando, morto Alfonso II, duca di Ferrara, il Comune passò allo Stato della Chiesa.

 

Tnato che il paese viene citato nelle satire di Ludovico Ariosto. Il poeta al soldo della casata estense, fu invitato dal Cardinale Ippolito d’Este a seguirlo in Ungheria, dove l’alto prelato era stato nominato Vescovo e dove vi erano affari da concludere e popolazioni da evangelizzare. L’Ariosto si rifiutò , e il Cardinale minacciò di togliere al poeta, lavoro, privilegi e benefici. Pochi giorni dopo, il giovane poeta dovette partire , ma consegnò ad una satira tutto il suo disappunto:” A Filo, a Cento, in Ariano, a Calto arriverei… ma non sino al Danubio , che non ho pie gagliardi a si gran salto”.

Con riferimento invece alla leggenda degli Zingari e della Regina Cieca, voglio ricordare che fino agli anno Ottanta – cita sempre il Gazzettino datato 2000 -  “Grandi e piccoli in costume gitano salivano su carri per ricordare la tribù egli zingari che, sotto la guida della regina cieca fondò il paese “.

Tutto questo per dire…ecco a voi la Calto Flash Story written by professor Franco Rizzi ,
sulla particolare identità del paese più piccolo del Polesine , passato recentemente alla storia per Rina Malatrasi soprano e , parafrasando Garibaldi , con Saul Malatrasi calciatore ‘eroe dei due mondi’ sia in maglia nerazzurra che rossonera.

Per la cronaca e per la storia vi snocciolo in sequenza cronologica, lo Sviluppo della popolazione di Calto citando l’anno e tra parentesi il relativo numero di abitanti.

SVILUPPO DEMOGRAFICO / Anno 1431 ( 149 ) ; Anno 1590 ( 246 ); Anno 1676 ( 984) ; Anno 1820 ( 1365 ) ; anno 1845 ( 1525) , Anno 1850 ( 1604 ) ; Anno 1861 ( 1639) et etc fino all’anno 1985 ( con soli 937 abitanti).



MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 07.11.2018) / CALTO, 719 ABITANTI, IL PIU' PICCOLO COMUNE POLESANO  E … AUTOVELOX 2018 MULTE NON RISCOSSE PER 30 MILA EURO ( Ndr: al 31.12.2000 gli abitanti erano 878 di cui 30 stranieri)

Nel Polesine dei 50 Comuni, dei 240 mila abitanti scarsi in inesorabile diminuzione nell'invecchiamento (la longevità da queste parti è quasi record mondiale con tutti gli annessi e connessi), del fallimento di unione amministrativa a vario titolo (nei ultimi 30 anni solo Porto Viro è frutto di un matrimonio felice), i paesi, specie quelli altopolesani, si spopolano sempre più.
Caso emblematico Calto (superficie 10,99 kmq; densità 67; sede Municipale Palazzo Riminaldi) che, a fine ottobre scorso, è sceso a 719 residenti! In passato più voci, istituzionali o meno, hanno proposto di fondere Melara, Bergantino, Castelnovo Bariano, Castelmassa, Ceneselli e appunto Calto ma è mancata qualsiasi volontà politica di chi di dovere in merito.
Abortito pure nel 2013 il tentativo delle 4C (Castelmassa, Ceneselli, Castelnovo Bariano, Calto); qualche settimana fa la sindachessa melarese Paola Davì si è dichiarata contraria a qualsiasi unione con Bergantino, figurarsi con Calto!

 

Chiaro che gli amministratori attuali altopolesani (qui la maggiore concentrazione di piccoli centri rispetto all'Alto e al Basso Polesine), in presenza di risorse sempre più scarse e di mancanza di progettualità a vario titolo, sono costretti a gestire solo l'ordinario, avendo come emergenza continua i servizi sociali.
Dall'80 ad oggi Calto (tradizionale vocazione di centro-destra) ha avuto come sindaci Giorgio Fioravanti, Adriano Bolognini, Mauro Arrivabeni e Michele Fioravanti  (figlio di Giorgio Fioravanti).
Michele Fioravanti, candidato sindaco nel 2014 di Calto nel cuore ha vinto le elezioni per cui sino alla primavera prossima, quando terminerà il mandato, sarà primo cittadino avendo come vice Fulvio Tironi e assessore Luca Quaglietta. E' sostenuto in maggioranza da Alessandro Arbore, Giulia Turatti e Alfieri Ferrazini; in minoranza Emanuele Mini, Samantha Vaccari e Massimo Busati.
Indubbiamente il più piccolo Comune da Melara a Porto Tolle ha un alto reddito pro capite, una zona produttiva di tutto rilievo,un livello di vita soddisfacente ma non sempre "piccolo è bello" all'epoca del web e del mercato globale.

 

Ad esempio in ambito scolastico non esiste più la fascia dell'obbligo  da anni. I bambini per elementari e medie vanno a Castelmassa o in tono minore a Ceneselli. Lo scorso luglio è stata chiusa definitivamente la scuola dell'infanzia parrocchiale S. Maria Annunziata, istituzione paritaria ormai senza più iscritti.

Trend demografico in perenne discesa.
DATI ISTAT/ Gli abitanti assommavano a 1.100 nel 1971, 940 nell'81, 890 nel '91, 880 nel 2001, 801 nel 2001, 719 ai primi a novembre 2018.
Il bilancio di previsione 2018, approvato lo scorso febbraio, si riduce a poche voci obbligatorie.
MANUTENZIONI/ verde pubblico 2.000 euro; servizio illuminazione pubblica 50.500; manutenzione strade 2.500; trattamento di disinfestazione 6.000. L'Imu in senso generico è al 2 per mille. Inoltre le spese incomprimibili per stipendi e così via...
BILANCIO COMUNALE/ E' passata una variazione al bilancio in corso: avanzo di amministrazione di 125.092,80 euro; Imu 11.515,22; autovelox 108.228.03 (le multe non riscosse arrivano a 30.000). Questa operazione contabile prevede le seguenti uscite: asfaltatura strade comunali 97.092.80; spese per apparecchio velox 35 mila. Quest'assestamento di bilancio a pareggio arriva a 217.969.05.

 

CALTO HA UNA STORIA IMPORTANTE
Nelle Satire il ferrarese Ludovico Ariosto, intellettuale notoriamente sedentario, scrive che veniva spesso a Calto, dominio estense, a villeggiare dal 1515 circa in poi (morirà nel 1532).
CALTO : ORIGINE ETIMOLOGICA INCERTA
Mancano fonti preistoriche, preromane,romane e medievali certe.
Notizie ci vengono dalle visite pastorali.
Verso il 750 vi era un oratorio dedicato a S. Tommaso apostolo, in seguito a S. Stefano.
Forse era ubicato nel primitivo centro storico caltese, risalente all'insediamento longobardo, poi inghiottito dal Po, oggi in piena area golenale.
Il primo documento risale al 1189: una chiesa dipendente dall'esarcato di Ravenna, poi diocesi di Ferrara.

 

Nel 1434 una chiesa intitolata a S. Maria Assunta e dipendente da Ceneselli; nel 1437 un forte terremoto la danneggia assai. Nel 1591 si eleva un nuovo oratorio; nel 1596 viene fondata la parrocchia attuale  tre anni dopo è consacrata a S. Rocco, patrono attuale (primo parroco don Ippolito Zapponi). Intanto al dominio estense sottentra quello pontificio.
Nel 1630 la peste manzoniana fa 70 vittime.
 Nel 1690 iniziano i lavori della parrocchiale odierna, completamente rifatta da don Giobatta Finato (parroco qui dal 1689 al 1709). Ebbe solenne benedizione il 20 novembre 1707 dal cardinal legato Taddeo Dal Verme arcivescovo di Ferrara.
Seguì poi le vicende napoleoniche, il passaggio al dominio asburgico (notevoli  fermenti carbonari del 1821), l'unità.
Calto sin dal 1801 da Napoleone fu eretta in Comune autonomo.

 

EXTRATIME by SS/ In cover la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Rocco ( NB: nel 1589, la Chiesa di San Rocco è stata smembrata da Ceneselli e con ciò fatta parrocchiale autonoma).
Quindi in apertura di fotogallery onoriamo il tandem eccellente Rina Malatrasi – soprano e Saul Malatrasi – calciatore , talmente noto e raccontato qui su www.polesinesport.it che …ci limitiamo  a proporre il suo nome Saul Malatrasi stampato su entrambe le straordinarie Coppe Champions vinte con l’Inter e col Milan.
A seguire il sindaco ‘precedente’ Mauro Arrivabeni , al centro della scena tra Eugenio Boschini ( sx, sindaco di Castelmassa) e Massimo Biancardi ( sindaco di Castelnovo Bariano).
E dopo due immagini sulla ‘Gente del Bar’ sia Top five seduti che Trio interni, rientriamo in versione istituzionale proponendo il sindaco attuale Michele Fioravanti al recente tavolo dei relatori insieme ad Angelo Zanellato ( pres. Convispo) e sindaco Biancardi.
Con tanto di pubblico ( rispetto al piccolo paese di Calto) presente in sala auditorium.

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it