Caniato Antonio, dal ciclismo by Mantovani alla Turchese calcio in escalation fino alla Promozione coi Resini boys


25/05/2011

Non solo calcio ma anche ciclismo. Perciò dopo questa storia datata maggio 2006, ci siamo trovati tante volte con Caniato, a parlare dei bei tempi con Benito Pigato l’olimpionico a Mexico 68 e dei bei tempi della Turchese approdata addirittura in Promozione.
Certo in questa ‘grand categoria’ la matricola Turchese del presidente Caniato e del ds Paolo Rizzieri ci è rimasta soltanto una stagione, poi ha rinunciato alla Prima categoria (ha ceduto i diritti alla Tagliolese l’altr’anno) ed è ripartita dalla Terza. Sempre con Caniato presidente e ds Rizzieri, e con Fusetto allenatore-giocatore, conquistando la play off a spese del Roverdicré ed uscendo subito perdendo 2-1 domenica scorsa contro il Papozze di Alessandro Mantoan. Giusto per completare l’excursus calcistico finale.
Invece voglio quantomeno evidenziare in flash che anche il ciclismo di Antonio Caniato è stato pieno di soddisfazioni, tant’è che le stesse foto che metteremo a corredo hanno già fatto bella mostra agganciate alla storia di Benito Pigato che ho raccontato nel Libro Story “Olimpionici & Gentlemen” e che ho scritto a compendio della storia dei “50 anni del Panathlon Rovigo -1959-2009” , dove ho inserito la TOP TEN MADE IN POLESINE appunto di ‘taglio olimpionico’.

Così sono emersi i ricordi della prima passione del giovane Antonio Caniato, ottimo ciclista finché ha potuto correre, cioè nella categoria ALLIEVI con la maglia della gloriosa Mantovani. Correndo e vincendo in Polesine ma anche in Emilia Romagna, come dimostra la foto della ‘cronometro’ vinta in Coppia con Pigato appunto ad Imola nel 1963.
Poi l’attività di ‘fornaio’ lo ha reclamato e dal ciclismo Antonio Caniato si è ‘riciclato’ nel calcio, ovviamente con la stessa passione.
Ma per questa ‘seconda vita sportiva’ di Antonio, lascio la parola a ..me stesso, cioè a quanto ho raccontato nel maggio del 2006, con relativo titolo e testo – story completo, ricordandovi però l’importanza dell’aggiornamento sopra citato.
CANIATO ANTONIO , ALIAS TURCHESE, DALLA TERZA ALLA PRIMA CATEGORIA

<< Il cerino e la fiammella. Nessun passato da calciatore, Antonio Caniato (classe 1945) è stato ciclista teenager con una punta d'orgoglio:"Il ciclismo è una grande Scuola di vita". Ma anche del calcio Caniato può andare orgoglioso, perché oltre che essere stato nel 1980 tra i fondatori della Turchese, ne è stato da subito il presidente e lo è tuttora. Questo per l'ufficialità. Erano i tempi in cui nella frazione di Rovigo, a Fenil del Turco il campo era parrocchiale e serviva alla sola attività giovanile.
"Per quanto riguarda la partecipazione alla Terza categoria abbiamo giocato il primo anno a Pontecchio, il secondo a Sarzano, quindi tre anni a Grignano - precisa il presidente Caniato- Cinque anni di sacrifici , finché abbiamo giocato qui a Fenil del Turco sul nuovo campo." La lettera di richiesta collaudo, alla Figc di Mestre,  porta la data del 16.7.86
Detta così la vita della Turchese sembra lineare, quasi senza problemi.
Ma senza un bacino economico a sostegno la vita organizzativa della Turchese non è mai stata facile. La passione era tanta, anche Flavio Zamana e Fulvio Segradin non si sono mai tirati indietro interpretando spesso il ruolo di allenatore-dirigente, organizzando tornei giovanili anche a campionato finito.

Per la Terza categoria gli allenatori sono stati Flavio Zamara, Beppe Rizzi,  poi Aldo Boniolo, Gloriano Zoppellari, Beppe Nasti, Fulvio Segradin, Maurizio Temporin per arrivare al Terzo Millennio col triennio di Giancarlo Gioso.  Nessuno di questi poteva pretendere velleità di classifica da una rosa di giocatori più votata all'amatorialità che all'agonismo. In linea con la vocazione dello staff dirigenziale che faceva capo al presidente Caniato. Per questo, una volta maturati, i giovani prendevano la strada di altre società più blasonate. E questa ripagava l'impegno e la funzione della Turchese. E' stato così per Antonio ancor più quando attorno il sostegno dirigenziale si è ridotto all'osso.
Ma Caniato oltre che il cerino è anche la fiammella , della Turchese.

Quante volte lo abbiamo trovato sul trattorino per il taglio erba e parlare di "tappeto verde" per il campo della Turchese significa dire la verità. Negli spogliatoi, a due passi dal suo negozio di alimentari, il nostro Caniato passa tantissimo del suo tempo libero. A tener pulito gli spogliatoi, lavandaia e magazziniere di tutto il materiale sportivo. Una specie di factotum per dei giovani che a volte non lo hanno ricambiano come meritava. Troppe volte la Turchese non si è presentata in campo a ranghi completi, penalizzando risultati e disciplina: quando mancano le gambe e il fiato anche la disciplina lascia a desiderare e le espulsioni si pagano anche nelle domeniche successive, per una rosa sempre troppo striminzita. Anche per questo la Turchese in Terza categoria ha sempre avuto una difesa superperforata . 

Lui,  Antonio Caniato, a volte più padre indulgente che presidente, ha meritato la "Benemerenza sportiva" dalla Figc nella stagione 98/99, ma è stato più un Oscar alla carriera che ad una stagione d'oro.  Accompagnare la sua Turchese sia al sabato che alla domenica, Under 18 oppure Allievi o Terza categoria, per lui non aveva importanza.<br>
Voleva…, voleva…, voleva…
E guarda caso nella stagione 2003-04 è successo che il ds Leonardo Rizzieri e l'allenatore Turolla hanno fatto una scelta …autonoma rispetto all'ambiente di Ceregnano (dove avevano peraltro centrato il salto in Seconda) e hanno proposto al paziente Antonio di ripartire proprio da Fenil del Turco con 'un loro gruppetto di giocatori'. Così è successo che la Turchese del presidente Caniato ha vinto subito lo storico campionato di Terza, facendo festa grande tra bandiere e folklore. Però Caniato è rimasto sempre lo stesso, il presidente del campo, anche se a Fenil del Turco è nata una squadra che, ancora gestione Rizzieri - Turolla, si è espressa bene anche nella Seconda categoria 2004-05, trovando salvezza anticipata.

Ma siccome l'appetito vien mangiando, ecco che la Turchese sponsorizzata Depur Acque si rinforza nella stagione 2005-06 (arriva anche bomber Braggion) e ci prova a correre per i play off affidando la panchina a Vanni Brunello, la nota bandiera del Rovigo Calcio. Ce la farà la Turchese impostata dal ds Leonardo Rizzieri sulla struttura storia Caniato - presidente? A metà percorso, quando la Turchese era in testa, era una domanda più che legittima, per una matricola. Durante il viaggio di quest'anno ha pure cambiato l'allenatore perché …la vita è così, al di là delle giustificazioni tecniche, e sulla panchina è arrivato Paolo Monini.

E' stato difficile, come l'ultima vittoria esterna per 2-1 a Canaro, ma la Turchese ce l'ha fatta. Per la Gloria e per il viaggio verso il Titolo veneto della categoria c'è stato poi il match a Loreo ( altra vincente di girone), ma ciò che conta ed è storico è che la Turchese del presidente Caniato del ds Rizzieri è approdata addirittura in Prima categoria.

EXTRATIME/ La cover è per Antonio Caniato premiato Figc by Clelio Mazzo nel 2004. Quindi nella fotogallery la prima parte è per il Caniato –ciclismo. Cioè la sua ‘tessera’ come Allievo della Mantovani, quindi tra il pubblico dopo il secondo posto conquistato a Ceregnano, e infine sul traguardo di Imola nel 1963 quando arriva da winner con Pigato nella ‘cronometro’ romagnola. Per quanto riguarda la seconda parte dedicata al Caniato – calcio, eccolo in alcune tappe significative del suo  viaggio al timone della Turchese.
Cioè primo a sx in camicia bianca con la Turchese ‘rossa’ 1976, quindi primo da dx in tuta con la Turchese ‘azzurra’ 1988. E dopo aver festeggiato con uno striscione ‘comunitario’ il salto di categoria al termine della stagione 2003-04, ecco infine Antonio Caniato con tanto di ‘cappellino giallo’ assieme al ds Paolo Rizzieri (ai suoi piedi) e al mister Sandro Tessarin con la  grande Turchese 2006-07.




08.05.2006

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it