Casotto Giovanni atletica con Livio Berruti. Poi scherma e al C.F. di Zocca con la buona Novella di Vasco Rossi…


03/03/2011

Che parlava di “quel birbo di Vasco”. Viaggia appunto tra atletica e scherma, la storia by Aggio di uno dei “MIRABILES” targato CONI e raccontato nel “Book" dei premiati con la Stella al Merito Sportivo.
Riconoscimento meritato anche per il fatto che Casotto é dal 1970 ‘precursore’ della Scherma a Rovigo e ‘maestro’ del tandem Sandra Pigato e Lorenzo Grandini, medaglie d’oro ai Giochi della Gioventù 1981, nonché di tanti giovani.
Ai quali ancora adesso trasmette la sua esperienza da Presidente del Centro Scherma Rovigo. Per tutto questo è stato premiato by Coni di Beppe Osti e ‘raccontato’ tra i MIRABILES del ‘book’ scritto da Cristiano Aggio e che in sequenza abbiamo già cominciato a proporvi su questo sito www.polesinesport.it in altre rubriche.
E non che l’abbiamo ascoltato da “Signore della Scherma” raccontare la sua passione al Panathlon Club di Adria, ci permettiamo di collocarlo tra i GRANDI dei POLESANI NEL MONDO in quanto “maestro” di tanti giovani atleti e schermidori.
Ecco quindi la GIOVANNI CASOTTO STORY raccontata in kit formato dalla SCHEDA MIRABILES by Cristiano Aggio e dalla successiva cronaca by Sergio Sottovia della citata “Serata Scherma” promossa da Casotto & Co. alla conviviale Panathlon Adria.


PRIMA NEWS ( Mirabiles by Cristiano Aggio) / CASOTTO GIOVANNI NATO A PETTORAZZA 30 MAGGIO 1939
(ATLETICA/ Stella Merito Sportivo BRONZO (brevetto n.6211, riferimento anno 1997)

<< Giovanni Casotto, nel 1997 ha ricevuto la stella di bronzo al merito sportivo, ma per la sua storia e per tutto ciò che andremo a leggere meriterebbe molto di più.
Sì, perché a lui si deve la nascita dell’attività schermistica in Polesine. Classe 1939, nato a Pettorazza Grimani, come tanti ragazzi, Gianni ha la passione per il calcio, che “perde” subito quando, su un contrasto, va kappao con relativa commozione celebrale. Ad Adria, alle superiori, vengono fuori le prime doti atletiche di Gianni: partecipa alle corse campestri studentesche, vince nel salto in alto e ai campionati nazionali Libertas, si classifica al quarto posto, saltando 184 centimetri.
Nel 1959, si iscrive all’Isef di Bologna.
Casotto si mette in luce nelle gare nazionali universitarie a Catania, L’Aquila, Napoli e con i consigli del prof. Ponzoni migliora di molto le sue prestazioni.
Nel 1959 e 60, al trofeo De Gasperi, è nella staffetta accanto a Livio Berrutti, ma la scintilla della scherma arriva nel 1963. “Siamo a Pieve Pelago, nell’Appennino modenese, e il prof. Lancia mi chiede di fare il preparatore atletico ai ragazzi del centro federale estivo di scherma.”
L’anno successivo, a Cutigliano, centro federale adulti, a Casotto e a Frigo di Brescia, vengono affidati gli atleti per la preparazione fisica alle Olimpiadi di Tokio. Lo stesso anno collabora, sempre come preparatore atletico al Centro Federale di Zocca.
Una signora addetta all’organizzazione della lavanderia, si chiama Novella ed è la mamma di Vasco Rossi.
“E quante ce ne raccontava di quel “birbo” di Vasco…- ricorda Gianni”.
Come tiratore di spada, Casotto ha smesso nel 1970, disputando anche 17 gare all’estero (Ungheria, Polonia, Germania, Spagna e Francia) con la “casacca” della Virtus, gloriosa società di Bologna.

In Polesine la scherma arriva nel 1971, quando su intuizione del professor Carlo Guindani, insegnante a San Martino di Venezze, Casotto comincia a preparare, due volte alla settimana, alcuni ragazzi e ragazze della scuola media locale.
“Nel 1972, ricorda Casotto, in occasione dei giochi della gioventù il Coni Rovigo mi aiuta a preparare una squadra competitiva per i giochi a Roma e subito arrivano i primi risultati: Luigino Garavello si piazza sesto su 188 ragazzi. Allora, Eugenio Zuolo, presidente del Coni di Rovigo, mi interpella per fare in modo che l’attività prenda piede anche nella nostra città. Con l’interessamento poi di Giorgio Luce e di Ludovico Goggia si riesce a formare il Circolo schermistico rodigino, sotto l’egida della Polisportiva Lotario Monti.”
Così, nei primi mesi del 1972 inizia anche l’attività locale, con un piccolo gruppo (8 persone) di ragazzi. E così dopo Garavello, Susanna Spada, quinta nel 1973, Tiziano Lucchin quarto nel 1974, e via via fino al terzo posto femminile a Savona, e il sesto maschile, poi all’accoppiata Sandra Pigato e Lorenzo Grandini, medaglie d’oro nel 1981, e ancora Antonio Grandini defraudato del primo posto, secondo nel 1983 e il quarto posto con Diego Quaglio nel 1984. C’è un particolare che il professor Casotto ricorda: “Organizzammo la prima manifestazione schermistica al Salone del Grano, alla quale parteciparono sei ragazzi, altrettante ragazze e dieci ex miei allievi della Virtus Bologna. Quella stessa sera, l’8 ottobre 1972, al Teatro Sociale, danzava Carla Fracci: beh, la serata riuscì benissimo con la presenza di quasi 300 spettatori.”

Attualmente, Giovanni Casotto è presidente del Centro Scherma Rovigo, anche se la società da troppi anni è in attesa di un impianto adeguato.
“Nel nostro piccolo abbiamo organizzato eventi importanti, come un campionato italiano under 23, (quasi 700 tiratori), la qualificazione nazionale per l’Italia settentrionale, 6 gare regionali e soprattutto, gli europei Cadetti, (allargati anche al Nord-Africa) dove abbiamo ospitato 44 nazioni e 2240 atleti, e nel 1996 dopo le Olimpiadi di Atlanta, ci siamo permessi di non accettare 56 persone per la mancanza di spazi.
Ma siamo ancora qui ad elemosinare uno spazio per questa disciplina che tanto ci ha dato e che, se solo ci fossero le strutture, attirerebbe tanti ragazzi, proprio come una volta”.>>



SECONDA NEWS (Il Resto del Carlino, maggio 2010, by Sergio Sottovia/ CASOTTO E I CAMPIONI DEL CENTRO SCHERMA ROVIGO “IN PEDANA” CON LORENZO MAJOR AL PANATHLON DI ADRIA
<< La recente organizzazione della fase finale della Coppa Italia e i campionati di serie A2 a squadre all’Autodromo di Adria ha lasciato il segno. Perciò venerdì sera lo staff dirigenziale del “Centro Scherma Rovigo” e un quartetto di schermidori sono stati ospiti stavolta del Panathlon Adria, presieduto da Alberto Doni.
Così Giovanni Casotto presidente del sodalizio schermistico e la sua vice Maddalena Zanetti, hanno spiegato le caratteristiche di una disciplina che tra ‘spada, sciabola e fioretto’ ha ottenuto risultati di ottimo livello ( anche nei Giochi della Gioventù nazionale) , tanto più che anche le medaglie regionali hanno valenza speciale visto che la scherma dl veneto miete successi sia a livello internazionale che olimpionico.
Perciò, alla conviviale del Panathlon di Adria c’erano anche i ‘tre moschettieri’, vale a dire Elena Merlin, Francesca Borgna, Nicolò Boschetti, già oro regionale a livello giovanili) , presenti assieme ai loro istruttori Federica Castagnaro ed Andrea Piubello. D’altra parte se loro sono le punte di diamante di una disciplina che conta a Rovigo oltre 30 tesserati, è anche merito di una passione che si è spesso combinata con le qualità tecniche degli insegnanti, come dimostra il fatto che già dai primi tempi il Centro Scherma Rovigo aveva affidato l’istruzione dei suoi atleti a Fabio Dal Zotto( già campione olimpionico) continuando poi con la professionalità ancora attuale di Giovanni Casotto (insegnate Isef con la scherma nel sangue) e con l’istruttore veronese  Andrea Piubello coadiuvato da Federica Castagnaro.

Ma dal successo, compreso quello organizzato all’Autodromo di Adria dove sono stati ben 1300 i partecipanti da tutta Italia, i Centro scherma Rovigo vorrebbe ottenere altri ‘benefici’ , primo fra tutti una sede stabile dopo tanti anni di vita sociale, dove fare attività e allenamenti, senza sentirsi ‘precari’ come lo sono attualmente nella struttura ‘dentro’ il Censer.

Ma al di là di questo ‘grido di dolore’ , a livello agonistico il Centro Scherma Rovigo sta crescendo nei ‘numeri’ sia come partecipanti che come risultati.
Questo per le sue particolari caratteristiche di attività motorie e sensoriali che stimolano i giovani a confrontarsi con tante variabili, dove la velocità e il tempismo danno particolari soddisfazioni agli atleti, fin da giovani.

E in tal senso sono andate le risposte sia di Casotto che della Zanetti e dell’istruttore Piubello, alle domande poste da Gianfranco Frigato (segretario Panathlon Rovigo) ,di Sarain (vice presidente Panathlon Adria) e Flavio Zampieri (vice governatore Panathlon – Area  1 triveneto).
Infine il cavarzerano Lorenzo Major, ospite speciale e socio onorario del Panathlon di Adria, ha ulteriormente catalizzato l’interesse verso questa disciplina sportiva, segnalando i suoi recenti successi in Canada e le sue ottime speranze di partecipare ai Mondiali in Francia ( novembre) e in prospettiva alle Para – Olimpiadi di Londra 2012, ben sapendo che – ha detto Lorenzo – “nella scherma non basta essere il primo in Italia ma dovrò entrare nei primi 15 del ranking mondiale”. >>

EXTRATIME by SS/ La cover è per Giovanni Casotto (a sx) in compagnia di Livio Berruti , oro alle Olimpiadi di Roma ’60). Quindi nella fotogallery partiamo con Giovanni Casotto campione di salto in alto mentre supera la canonica asticella. Poi partiamo con la Casotto Story in versione ‘scherma’. Innanzitutto con Giovanni Casotto campione in pedana e in fotofinish – touch. Quindi mostriamo , a certificazione delle sue qualità di maestro, la foto di Sandra Pigato medaglia d’oro nel 1981 a Roma nei Giochi della Gioventù. Tutto frutto di una passione che ancor oggi Casotto trasmette ai giovani schermidori del Centro Scherma Rovigo, come dimostrano i sorrisi del “Five Team”. In una società che ha avuto l’onore di organizzare all’Autodromo di Adria (vedi foto in tv) addirittura la Coppa Italia di A2.
Ma che altresì ha prodotto, Casotto & Centro Scherma Rovigo,  i “tre moschettieri” Elena Merlin, Francesca Borgna, Nicolò Boschetti, oro regionale a livello giovanili (in foto da sx, con Alberto Doni presidente Panathlon Adria).
Una passione che proprio il presidente Giovanni Casotto (in foto al tavolo dei relatori con al fianco la sua vice Maddalena Zanetti) ha spiegato con competenza e passione  ad Adria, e che sopra tutto era proiettata al futuro.
Una ragione di più per essere uno dei Mirabiles & Polesani nel Mondo nel Mondo,mission in evolution forever.




Cristiano Aggio & Sergio Sottovia
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