Cassetta ‘Gabriele’ Felice, dalla Spes Adria con Rimbano al Padova e subito De Martino dell’Inter 1964-65/ Quindi Montebelluna, Vis Pesaro, Tevere Roma, Conegliano e …casa Adriese + MR Delta Po & Cavarzere


Ci sono delle convergenze parallele che qualche volta si incontrano, ma se questo succede quando la tua vita viaggia tra memoria ( tanta)  e futuro ( poco) allora anche i ricordi più lontani sono talmente reali che…si raccontano da soli.
E chi li racconta è " il ragazzo di oggi...Noi", come è successo in questi giorni a Felice Cassetta, che si emoziona ancora a parlare dei suoi bei tempi calcistici, quelli che mi aveva già raccontato una decina d’anni fa, per una Gabriele Cassetta Story che avevo comunque abbozzato ma che però era rimasta incompiuta perché …imperfetta.
E allora, ritrovato il ‘canovaccio’ su cui perfezionare la sua Storia, ecco che lo Sportivo Gabriele mi ha ricontattato e così… eccoci qua dopo che la vita al mio coetaneo Felice Cassetta , nato a Pettorazza il 15 maggio 1947, gli ha tolto l’altra metà del suo cielo, la sua Laura, la ragazza adriese che ha condiviso le sue passioni anche professionali e lavorative, prima da calciatore e poi da appassionato pittore professionista titolare della Galleria d’Arte “ Il Castello” , diventata anche al loro attività lavorativa dal 1970 al 2018.

Una storia chiamata Gabriele Cassetta perché calcisticamente lui , ragazzo adriese, è sempre stato ‘tesserato’ con quel nome , anche se sul suo certificato di nascita lui è sempre stato soltanto Felice, di nome e di fatto con quella sua faccia dal viso roseo e con quel suo sorriso naturale.

Insomma , ci siamo ritrovati ad Adria e siamo ripartiti dalla ‘scaletta’ cronologica di tutta la sua carriera sportiva, quella che l’ha visto partire con la Spes Adria, passando velocemente per l’Adriese, altrettanto velocemente per il Padova giusto per approdare all’Inter, la …casa dei suoi sogni e delle sue emozioni ancora attuali.
Quanti rimpianti per Gabriele/Felice , tant’è che ancora nel saluto finale mi ha detto: << L’unico rammarico della mia vita è che quell’infortunio mi ha tolto la possibilità di essere quel ‘giocatore’ che …avrei voluto essere anche a livello nazionale>>.

 

 

 

Sullo sfondo di tutta questa Storia c’è l’Inter dei tempi del presidente Moratti all’epoca del mago Herrera, ma anche la Tevere Roma 68/69 con …sfondo il Cagliari di Scopigno, l’allenatore filosofo un anno prima dei tempi dello Scudetto con Gigi Riva e col polesano Eraldo Mancin originario da Polesine Camerini.

Ma a questo punto andiamo con ordine, partendo da lontano, ricordando che il giovane Felice Cassetta , figlio di papà Mario Italo anche lui giocatore dell’Adriese, i suoi primi calci fino agli anni ’60 li ha dati nella storica squadra parrocchiale della SPES Adria, la squadretta del mitico frate Cristoforo.
Due-tre anni ci ha giocato Felice Cassetta, praticamente fono ai 12 anni,  e con lui
con lui tanti giovani che poi hanno fatto la storia dell’Adriese, ma anche di altre ‘note’ società sia venete che nazionali, uno su tutti Angelo Rimbano poi al Padova e in Serie A col Varese, Bologna, Napoli.

E non a caso Felice mi snocciola una formazione base di quella squadra, quasi disegnandola sulla carta:<< In porta Sacchetto, in difesa Crepaldi e Lodo, più Sgobbi libero/stopper. A centrocampo Stoppa Giuliano, il sottoscritto e Angelo Rimbano, in attacco Italo Donà e Andrea Greggio come ali e Giorgio Stoppa centravanti>>.
Ma aggiunge anche altre variazioni sul tema, come i fratelli Gildo e Gianni Morandin, quest’ultimo poi ‘pedina storica’ dell’Adriese.

 

 


 

 

Poi Felice lascia la Spes accettando le sirene dell’Adriese, quelle dei presidenti Levi e Folco, con i granata in Promozione a soffrire fino alla retrocessione.
E Cassetta spiega così quella decisione:<< E’ stata una decisione sofferta, perché ero molto legato alla mia squadra, a quella Spes fatta di amicizia nata fin dall’infanzia, quando si andava ancora in bicicletta e padre Cristoforo ci accompagnava sui vari campetti con la sua Lambretta…>>.

Nell’Adriese però il piccolo Felice diventa ‘grande’ presto, anzi calcisticamente diventa Gabriele nel ‘tesserino’ della Figc, tant’è che il sottoscritto ha ancora adesso l’abitudine di chiamarlo Gabriele.
E lui non mi ha mai corretto e sapete perché? Eccolo spiegato:<< Ero ancora troppo giovane per giocare in prima squadra, ma a quei tempi non c’erano tanti controlli ufficiali, faceva fede il cartellino coi suoi dati anagrafici, ed io ero Cassetta Gabriele e così avevo l’età per giocare  già coi grandi>>.
Così Gabriele/Felice Cassetta ricorda bene quei primi anni ’60, da mediano dell’Adriese in Prima Categoria sempre con capitan Dino Callegaro a far da chioccia assieme a Cagnin, Tra quei giovani anche Franco Monti neo arrivato.
Ricorda Gabriele : <<Furono due stagioni da protagonisti per quell’Adriese, e ricordo le battaglie con la ‘grande Tagliolese’ dei fratelli Fontanesi (ex Serie A) cui peraltro segnai il gol dell’1-1>>.

 

 

 

Storie di battaglie come contro l’Union Clodia, per Gabriele/Felice Cassetta che venne anche richiesto del presidente ‘mobiliere’ Crivellari che lo voleva portare alla Tagliolese promettendogli …’di più di quanto prendesse all’Adriese e anche …salotti e mobili d’arredamento”.
Ricorda bene Cassetta i suoi compagni dell’Adriese, da Gianni Pezzolato a Roveran, da capitan Dino Callegaro al centravanti Cagnin, da Rettore a Moda, da Franco Monti a Trevisan, da Mastice a Piva fino ad Adriano Rubinato.
Tempi di battaglie con la citata Tagliolese ma anche col Contarina, per Cassetta il mediano abile sia ‘destro/sinistro’ che in fase di marcatura e realizzazione.
Insomma tutto questo era la dimostrazione che Cassetta ormai ‘valeva’ come giocatore da ‘lanciare’.
Ma questo lo sapevano ovviamente anche i presidenti Folco & Levi che portarono il ‘campioncino’ Felice ( alto 1,71) ai vari provini alla Spal e al Padova, accompagnato anche da papà Libero ( di professione insegnante, come mamma Cecilia Benasciutti, anche lei adriese da Botti Barbarighe.

Ricorda Gabriele Cassetta:<< Alla Spal il presidente Mazza però diceva sempre che al di là della bravura , lui “preferiva giocatori dalla stazza alta”. Invece al Padova il responsabile del settore giovanile era Tanzini (ex giocatore del Milan) che mi scelse perché oltretutto ero un giocatore in prospettiva. Senza contare che mi voleva anche il Marzotto in ‘filiera’  LR Vicenza>>.

 

 

 

Sta di fatto che Tanzini concluse l’acquisto di Cassetta dall’Adriese, lo tenne a Padova praticamente in prova per soli 3 mesi ( tra maggio e agosto) e poi, visto che era amico di Italo Allodi, completò ‘l’affare’ girandolo alla Grande Inter dove Cassetta sarebbe stato …Felice di puntare in alto in una società già in quel momento al top nel panorama calcistico nazionale e internazionale.
Così tra i tanti quadri della sua Galleria d’Arte “Il Castello” , a due passi della Cattedrale di Adria, vedo una grande foto in bianconero, anzi in nerazzurro perché dei ‘suoi’ tempi dell’Inter, col sottotitolo “Madesimo 1964”.

Chi c’è in foto assieme a Felice Cassetta, primo in basso a destra? Snocciolo alcuni nomi noti: Ferruccio Mazzola, Guarnieri, Picchi etc.
Insomma lui era Felice , ma ormai ( vedi anche tesserino Figc)  …Gabriele Cassetta tra i Grandi Campioni nerazzurri, quelli che peraltro lui affrontava speso nelle partitelle giocando nella De Martino 1964/65 allenata da Fattori.
Ovviamente tutta ‘gente che ha fatto strada’ – snocciola Cassetta - sia da giocatori che da allenatori, da Cavallito a Ferruccio Marzola, da Favalli a Montefusco, da Ciccolo a Di Vincenzo, da Cresci a Deò, da Facco a Perotti.  
Poi cambiarono le ‘denominazioni’ e così al suo secondo anno nelle giovanili dell’Inter per Felice Cassetta , come per tanti suoi compagni, ci fu la conferma nella squadra Primavera 65/66 allenata da Giovanni Invernizzi, successivamente vincente scudetto con la prima squadra.

 

 

 

<< Erano ancora i tempi degli allenamenti a Linate o Rovoredo, dove – sorride Gabriele – un giorno Ferruccio Mazzola mi fece un tunnel dicendomi ‘campagnolo mettiti una rete tra le gambe’ e io lo ripagai con  ‘alcune buone legnate’. Ma è rimasta un’amicizia tanto che quando poi Ferruccio passò al Venezia lui mi telefonò perché volle che fossi io ad accompagnarlo con la sua “850 Coupé rossa” che però nel tragitto…fuse il motore>>.
E Gabriele ? Dopo le giovanili arriva il tempo delle ‘grandi decisioni’. Per tutti, per l’Inter e per Gabriele.
Possiamo dire che l’Inter ‘crede’ ancora nel giocatore-Gabriele e così non lo ‘vende definitivamente’ ma si tiene la proprietà del ‘cartellino’ e cede Cassetta solo in prestito. L’occasione è lo scambio con Spadetto dal Montebelluna, la società nota per il ‘grande vivaio’.
Così Cassetta passa alla corte del presidente Favaro , cioè nel Montebelluna 66/67 allenato da Pantaleoni ( ex Genoa e Milan). Sarà un campionato da primi posti, in Promozione, per Felice Cassetta che da centrocampista è pure capocannoniere (oltre 20 gol nella stagione).

Anche se Gabriele mi racconta questo aneddoto, ma come fatto normale per quei tempi, mostrandomi una lettera datata 18.11.1966 in cui si spiega il motivo di una multa di Lire 3.500 + lire 1-500 per scardo rendimento durante la partita … :<< Rimasi fuori due settimane, ma poi rientrai e sempre da capitano segnai il gol partita vinta per 1-0 sul Belluno>>.

 

 

 

Altro aneddoto dell’epoca del Montebelluna il nostro Gabriele lo ricorda con riferimento alla partita di Coppa Italia giocata a Chioggia allo stadio “Aldo e Dino Ballarin” contro il Sottomarina di mr Bozzato :<< Ricordo che tra i lagunari quel giorno non giocò il giocatore polesano capitan Antonio Visentin che aveva ‘provato’ nel riscaldamento pre-partita. Ma per me è stata una giornata particolare anche a livello familiare. Ricordo che al Montebelluna è stato assegnato un rigore e mi stavo accingendo a batterlo, quando in quel momento entrò allo stadio la mia ragazza, la Laura con suo papà, che …si sbracciò chiamandomi per avvisarmi che era arrivata ; d’altra parte a quei tempi la partita nella vicina Chioggia era l’occasione giusta per vederci. Per farla breve , andai sul dischetto è …calcia a lato. Per fortuna che poi calciai una punizione dalla lunga distanza, quasi 40 metri , e segnai all’incrocio l’1-0 , vale a dire il gol partita.>>.

Insomma, una personalità forte il nostro Gabriele e non a caso Gabriele è pure capitano della Rappresentativa del Veneto allenata da Milan e ‘ovviamente’ della Rappresentativa della Provincia di Treviso partecipante alla Coppa Petron.
E pensare che papà Libero era stato chiaro:<< Prima lo studio, poi l’università, quindi il calcio>>.
Anche per questo Felice/Gabriele, che oltre al calcio coltiva la passione per la pittura, si diplomerà ragioniere e proseguirà poi fino a laurearsi nel 1972 in Scienze Politiche a Trento.
Ma intanto Gabriele, dopo l’exploit di Montebelluna rilancia le aspettative dell’Inter che stavolta lo cede ancora in prestito, ma alla Vis Pesaro 1967/68 del presidente Terenzio Cecchini e allenata in Serie C da Angelo Becchetti.
Ricorda Gabriele: << E’ stato un buon campionato per noi, giocavo centrocampista al fianco di Morganelli e dei fratelli Dagianti e anche in quel campionato 67/68 fui capitano e il capocannoniere delle mia squadra >>.

 

 

 

Per la cronaca e per la storia , in quel Campionato vinto dal Cesena, i capocannonieri del Girone furono Roffi (18, Spezia), Taccetti (13, Empoli), Ciani (12 Ravenna) e Duvina ( Spezia).

D’altra parte quella era anche la stagione della meglio gioventù di Felice/Gabriele Cassetta , epoca del militare 1967/68 a Bologna , alla Compagnia Atleti che gli ha lasciato ricordi ancora vivi e raccontati così da Cassetta:<< Eravamo in 4 dell’Inter, oltre al sottoscritto c’era anche Facchetti, Bedin, Domenghini; per il Milan c’era Prati , Rognoni e tanti altri di altre squadre , da Quintavalle a Daolio; ricordo che c’era anche il cantante bolognese Gianni Morandi ; poi il militare l’abbiamo terminato alla Cecchignola, alla Compagnia Atleti di Roma, nei primi mesi del 1969; dove c’erano anche noti campioni come Gigi Riva, Nicolai , Zoff, Juliano … e altri giocatori dei grandi club.

Insomma le prospettive calcistiche di Cassetta erano ancora una ‘prova d’autore’, per dirla con le parole di Felice/Gabriele calciatore-artista.
Sarebbe stato o no un’opera d’arte, il Cassetta calciatore?
Diciamo che avrebbe dovuto essere la Tevere Roma a svelare questo segreto.

 

 

 

Infatti è lì che l’Inter lo cede stavolta definitivamente.  E’ il campionato 68/69 ed è la Serie D, ma è anche la Tevere Roma allenata da Boldiszar ( già portiere della nazionale ungherese) ed è la ‘succursale’ della grande Roma, tant’è che i presidenti sono Evangelisti e D’Arcangeli. Cioè gli stessi della Roma di Helenio Herrera che, provenendo dall’Inter, pare sia stato il ‘suggeritore’ dell’acquisto di Cassetta.
Spiega Gabriele :<< Le speranze erano tante, a centrocampo giocavo in coppia con Croci, ci allenavamo alla Tre Fontane ( zona Eur) e si giocava al Flaminio. Giocai 3 partite in Coppa Italia, tra l’altro segnai a Lamia Caputo il gol del pareggio contro il Pescara. Purtroppo però alla terza partita, in amichevole contro l’Avellino che allora giocava in serie B, mi bloccai per colpa di un serio infortunio al tendine sinistro>>.

Quasi si ferma Cassetta, come si fermò purtroppo allora il suo sogno con la Tevere Roma.
Tant’è che la certificazione può fare riferimento a questa citazione riportata sabato 9 novembre 1968 su il “Corriere dello Sport” che recita “ l’interno CASSETTA ( ’47) è passato dalla Tevere Roma in comproprietà al Sandonà di Piave” .
Ma per Gabriele quel trasferimento non ha …senso, anche perchè è il tempo di pensare al matrimonio con la sua Laura, il che avviene nella sua Adria in data 21 giugno 1969.

 

 

 

E allora, certo, Gabriele parte in estate con San Donà del presidente Moncelli e si allena al fianco di Galdiolo e Guerrato,  ma prima dell’inizio del campionato 1969/70 ‘preferisce’ approdare al Conegliano del presidente Leo Cappellaro , epoca di patron Zoppas .
Dove Gabriele partì da capitano; era anche il Conegliano dei Mariotto, Bertoldo, Martinbianco, Cavazzin, Valmassoi, Guidi, Sortena, Verzolla Azzo (altro polesano ‘raccontato’ qui su www.polesinesport.it) , Magnan, Furlanetto, Livotto…

Spiega Cassetta: << Era un Conegliano che scontava ancora l’amarezza per la retrocessione dalla Serie D, ricordo che l’allenatore era un greco che aveva l’abitudine di portare un ‘grande cappello’ , mentre quello delle giovanili era Soldan. Per quel Conegliano in Prima Categoria, non era in programma l’immediato ritorno in Serie D, era un campionato per tanti versi di transizione…>>
Parole sante quelle di Cassetta, se andiamo a leggere anche questo incipit stagionale sul libro story “100 Anni di calcio a Conegliano” , pubblicato by GEO Edizione , dove si scrive testualmente: << L’obiettivo principale per questa annata è rappresentato dalla conquista di un posto nel nuovo massimo campionato regionale, la Promozione, al quale verranno ammesse le prime sette squadre di ogni girone di Prima categoria. Ad un girone di andata piuttosto sottotono, che pone seri dubbi sulla capacità della squadra di raggiungere l’obiettivo prefissato, si contrappone invece un girone di ritorno condotto con grande sicurezza nei propri mezzi e ben 19 punti incamerati. IL sesto posto finale permette pertanto al Conegliano di accedere al neonato campionato di Promozione e non subire l’ennesima beffa di una retrocessione “mascherata” . Cassetta è il goleador gialloblù stagionale con 8 reti all’attivo>>.

 

 

 

Anche per questo su Gabriele punta il Conegliano 1970/71 che Gabriele ricorda allenato in partenza da Bonafin e poi da Mognon, e di cui l’adriese Cassetta è ancora il capitano, giocando ben 29 partite e segnando 4 reti importanti, mentre le 15 reti segnate dall’attaccante Marcon non completano… l’opera.
Per una stagione che il sopracitato Libro Story commenta sinteticamente così:<< Al via del primo campionato di Promozione il Conegliano, pur schierando una squadra giovane, non nasconde mire d’alta classifica, con un pensiero, neppure tanto celato, rivolto anche al ritorno tra i semiprofessionisti. I gialloblu disputano tuttavia un campionato al di sotto delle aspettative, dove finiranno per pesare soprattutto le cinque sconfitte casalinghe. Troppe. La stagione si chiude con un sesto posto che lascia qualche rammarico e costringe i ragazzi di Mognon ad assistere in silenzio ( e con un pizzico di invidia) alla gioia dei cugini del Montebelluna che stravincono il campionato e volano meritatamente in Serie D.>>

 

 

 

 

A questo punto però per Gabriele Cassetta è il tempo di combinare calcio e lavoro anche se parte ancora col Conegliano 71/72.
 
Sta di fatto che comunque già a novembre ci pensano il cavalier Martinolli & “Quelli dell’Adriese” a riportarlo a casa in ‘comproprietà’ con papà Libero, giusto per cercare di salire dalla Promozione….

Sottolinea Gabriele: << E’ stata una stagione ottima perché con l’Adriese 71/72 di mister Spanio fummo promossi in Serie D, mentre nella finale per il titolo veneto incontrai proprio la mia ex squadra la Coneglianese, pareggiando 2-2 sul campo di Montebelluna e perdendo poi nel ritorno 1-3 giocando a Contarina>>.

E fermo restando che dell’Adriese Story abbiamo già raccontato, anche su questo sito,  tutto e di più, step by step,  come anche per le altre squadre del Calcio Dilettanti che completeranno il ‘viaggio  sportivo’ del Gabriele Cassetta ( dal Bottrighe allo Scardovari poi ancora Bottrighe e quindi Cavarzere e Loreo) , ecco che vi proponiamo per la cronaca e per la storia, con riferimento alle partite di finale veneta, entrambi i TABELLINI completi.

 

 

 

 

FINALE PER IL TITOLO VENETO / Match d’andata, giocato da Cassetta & Company sul neutro di Montebelluna in data 7 giugno 1972, con queste formazioni:
CONEGLIANESE – ADRIESE 2-2  
CONEGLIANESE: De Giuliani, Cosmo, Peruch I; Biasissi, Fornasier, Stradiotto, Lazzer, Livotto, Marcon, Bortot (66’ Silvestrin), Furlanetto.
ADRIESE: Fedozzi, Vettorello, Tasso, Francon, Rodighiero, Callegaro, Cassetta I, Roma, Facco ( 17’ Cassetta II), Bacchetti, Tivelli.
ARBITRO: Salvo di Mestre
MARCATORI: 10’ Bacchetti, 18’ Bortot; 60’ Tivelli, 88’ Lazzer.
FINALE PER IL TITOLO VENETO / Match di ritorno giocato da Cassetta & Company sul neutro di Contarina in data 15 giugno 1972, con queste formazioni.
ADRIESE – CONEGLIANESE 1-3
ADRIESE: Fedozzi (46’ Cugola), Vettorello, Rodighiero, Tasso, Morandin, Callegaro, Cassetta I, Roma, Facco, Bacchetti, Tivelli.
ARBITRO: Misturelli.
MARCATORI: 12’ Marcon, 18’ Mognon I. , 45’ Tivelli, 71’ Mognon I.

Una stagione , quella dell’ADRIESE 1971/72, che potrete trovare con tutti i Dati Statistici dell’annata sempre qui su www.polesinesport.it , come per tutte le altre stagioni della Ultracentenaria storia societaria, puntata per puntata, nella rubrica Campionato io ti amo ( basta chiedere a Google e vi rimanda direttamente alle pagine interessate).

 

 

 

Ma, dicevamo del ‘cartellino’ di Gabriele Cassetta che per metà era dell’Adriese e metà di papà Libero, con Gabriele che era tornato ad Adria ( lo ricordiamo) dopo essersi sposato nel 1969 con la sua Laura ed essere diventato papà da un anno, tant’è che per i primi due/tre mesi era alloggiato alla Trattoria “La Gondola” prima di accasarsi nel nuovo appartamento in Via San Nicola.

Giova altresì ricordare che, intanto Gabriele continuava a coltivare la sua passione per la pittura , frequentando a Venezia già dal 1970 gli insegnamenti del noto maestro Virgilio Guidi, ma la sua carriera calcistica, quella giocata sul campo, era ancora di livello ‘ ricercato’ .
Infatti se va ricordato che quello è l’inizio dell’escalation per l’Adriese fino in Serie C, va altresì rimarcato che per Gabriele Cassetta , sempre più diviso tra studio ( è l’anno della laurea all’Università di Trento) e lavoro c’è il rifiuto di offerte allettanti.
Si parlava infatti del Cattolica (Serie D), ma la confidenza di Gabriele parla anche di ‘chiamate’ dal Sud Italia, in particolare dalla Calabria perché Cassetta nel post season con l’Adriese stava per ‘accettare’ la chiamata del Palmi 1972/73 (Calabria) in Serie D.
Tant’è che l’accordo era già fatto, sarebbe stato ‘ben pagato’, perché al Sud all’epoca pagavano bene…

 

 

 

E’ ancora emozionato quando me lo conferma lo stesso Gabriele in una telefonata day after rispetto al nostro recente incontro:<< Sì a Palmi sarei stato anche ‘ben pagato’; avevo già preparato le valigie, ma ho cambiato idea quando sono venuti a casa mia i miei genitori, la mia Laura coi suoceri, anche perché era nata una nuova proposta e la combinata lavoro-calcio era davvero ‘irrinunciabile’ a livello familiare. Ci aveva pensato l’Ingegnere Buratto che mi ha offerto da lavorare allo Zuccherificio di Bottrighe , dove avrei fatto l’impiegato amministrativo con un ottimo stipendio e per di più avrei fatto l’allenatore-giocatore del Bottrighe…>>
Certo il Bottrighe addirittura in Terza categoria non giocava certo in una categoria adeguata alle ‘attese’ sportive di Cassetta, però …la scelta ‘pur sofferta’ andava fatta.
E quando si dice sofferta , ne è testimonianza anche questo amarcord di Gabriele che, ripensando alla scomparsa di sua moglie Laura ( deceduta il 25.11.2021) si è emozionato dicendomi:<< Forse mia moglie ne ha sofferto più di tutti, pensando a quella mia carriera che avrebbe potuto esser ben diversa, se non avessi avuto quel maledetto infortunio… Per questo non dimenticherò mai che, quando Laura è venuta a vedere la mia prima partita col Bottrighe, si è messa a piangere… lo ricordo come fosse oggi!>>
Così il Bottrighe 1972/73 del presidente Gino Navicella e del suo vice Byloos e del gran segretario Carlo Bonafè ( vedere sua Story / Bottrighe sempre qui su www.polesinesport.it) , diventò naturalmente protagonista e vincente .

 

 

 

 

Tant’è che nella stagione successiva , sarà subito protagonista anche nel Campionato 1973/74 di Seconda categoria, per un quarto posto alle spalle del trio Stientese, Papozze, Cavarzere. E a proposito della sfida interna proprio contro il Cavarzere, voglio ricordare che è passata alla storia anche perché dall’arbitro Ianne di Padova considerata conclusa sull’1-2 sul campo, ma assegnata vincente per 2-0 ai veneziani in quanto sospesa al  69’ per intemperanze dei giocatori gialloblu e in particolare di Tivelli Walter espulso dal campo al ’49. Tant’è che Il Gazzettino titolava “ A Bottrighe dopo il fattaccio i dirigenti minacciano di ritirare la squadra”.
Ecco i Tabellini del match giocato in data 16 dicembre 1973 ( successione delle reti: 1’ Tivelli W., al 18’ e al 68’ Rizzo II, sospesa al 69’)..

BOTTRIGHE: Bertocco, Braga, Gregnanin, Moda, Ferrati, Duò, Pieri, Baruffa, Tivelli W.-, Simoni, Santato.
CAVARZERE: Guzzon, Bergo, Marchesin, Marangoni, Bergantin, Rizzo I, Secchettin, Loreggia, Iseppato, Rizzo II, Quagliato.

Due stagione importanti quindi quelle del Bottrighe con Gabriele Cassetta allenatore – giocatore, come dimostra anche il seguente tabellino datato novembre 1974 quando vinse in Seconda categoria per 3-0 (doppietta di Sergio Baruffa e gol proprio di Cassetta) sul Cavarzere schierando questa formazione: Navicella, Braga, Gregnanin, Ferrati, Ferro (Duò), Cassetta Giorgio, Mazzuccato Baruffa, Cassetta Felice, Tivelli Walter., Simoni.

 

 

 

Intanto la vita di Gabriele viaggia su due ‘binari’ paralleli’ quello sportivo e quello artistico-lavorativo, perché come ‘allievo’ di Virgilio Guidi si è già fatto un ‘nome’ , tant’è che i suoi quadri vengono promossi anche in tv, come ricorda lo stresso Cassetta: << A Rovigo , era nata la televisione locale ATR gestita da Roberto Osti e il professore Prudenziato ci teneva  a promuovere i miei quadri tra i pittori emergenti. E’ stato allora che mi è venuto l’idea di partire con le ‘televendite’, sulle televisioni locali che stavano prendendo sempre più piede… E’ così ho fatto sia con la televisione a Rovigo , coinvolgendo mia moglie e anche Gianfranco Macarone, tanto che la domenica andavamo in trasmissione nel primo pomeriggio in tv da Rovigo e poi, dopo una corsa in macchina fino a Bassano, anche su Tele Alto Veneto>>.
Ovviamente con Gabriele/ Felice Cassetta abbiamo parlato a lungo della sua nuova attività, della sua Galleria “Il castello” che ho visitato più volte, delle sue Televendite e dei tanti artisti che ha avuto anche in ‘esclusiva’. , da Remo Brindisi a Mario Schifano, dei relativi contratti e dei tanti aneddoti comprese alcune speciali telefonate ricevute in diretta da sua moglie Laura in funzione di ‘centralinista’ oltreché di ‘primo filtro’ ma anche particolarmente attiva commercialmente e nel campo dell’arte.

 

 

 

Ma delle telefonate ricevute da Augusto Murer , di Remo Brindisi e dello stesso Vittorio Sgarbi che …Felice ha chiamato anche durante il nostro lungo incontro nel ‘nostro caffè degli adriesi’ con vista sulla facciata della Cattedrale, dove poi Cassetta mi ha accompagnato per ‘mostrarmi’ le opere da lui donate ( tanto per citare i “Cinque Misteri della Luce”…) beh ne parleremo in un’altra Story dal sapore prevalentemente artistico.
Perciò , rientriamo nel nostro viaggio sportivo con la nostra Gabriele Cassetta Story… viaggiando di pari passo assieme alle sue ‘note scritte’ , perché hanno fatto da canovaccio alla seconda parte del nostro lungo colloquio sportivo.
E così Gabriele mi ha raccontato del Corso allenatori fatto a Mestre insieme a Toni Scabin, e di quando è stato chiamato da Raffaele Riondino sulla panchina dello Scardovari 1975/76 in Prima categoria.
Una storia , quello dello Scardovari già ampiamente raccontata sempre qui su www.polesinesport.it ( agganciata ai tanti suoi Personaggi story, dai Rosestolato a Sante Crepaldi, dai Binatti ai Marchiani e Scabin, dai Moreno De Bei ai Zuccarin).

 

 

 

Perciò con riferimento a questa Cassetta story ci basta riportare questo amarcord di Gabriele: << E’ stato un buon campionato in un ottimo ambiente dove rimasi anche l’anno successivo; Ero lo Scardovari del libero ‘Tajo’ Pezzolato e di Marcello Binatti. Tra le partite speciali ricordo nella stagione 75/76 un 6-0 al Due Torri in cui segnai 4 gol, per un buon quinto posto nel campionato vinto dalla Lendinarese su Portotollese, Conselve, Cavarzere>>.
Ci ha riprovato ancora lo Scardovari 1976/77 con Gabriele Cassetta allenatore-giocatore , meritandosi un centro classifica tranquillo e beneaugurante per il futuro dei diversi giovani ‘pescatori’ lanciati in Prima categoria.

Insomma l’artista-pittore Felice era ancora bravo anche come Gabriele nell’arte del gol….

Discorso che vale anche per le successive due annate sportive dell’allenatore-giocatore Gabriele Cassetta tornato operativo nel Bottrighe 1977/78 in tandem con Dino Callegaro, storico ex capitano Adriese e in squadra con Walter Tivelli ( fratello del più noto Costante)  e anche con fratello Giorgio.
Pe la cronologia familiare della Famiglia Cassetta Libero , ricordiamo Felice come primo figlio, Adolfo il secondo, Lodovico il terzo ( poi vi racconterò un aneddoto ‘bancario’ abbinato alle opere del maestro Remo Brindisi…) , infine Giorgio anche lui ottimo calciatore ( ha giocato nel Verbania etc) .

 

 

 

E’ stato ancora così per Cassetta giocatore/allenatore anche nel Bottrighe 78/79 del presidente Navicella e del suo vice Byloos, sempre in Prima categoria. Era il Bottrighe del portiere Volpin e dei vari Mazzuccato, Tivelli Walter e Sergio Baruffa.
Ne parla anche la Bibliografia calcistica delle più blasonate società calcistiche ..

Per la cronaca e per la storia del calcio, segnaliamo che ….nel Campionato Prima Categoria 77/78 in data 13.11.1977 nel Bottrighe che affronta e perde 3-0 a Cavarzere c’è questa formazione: in porta Volpin, Ferro, Prando, Ferrati, Callegaro, Colla igli, Mazzoni, Piombo, Cassetta, Tivelli W, Dall’Occo Doriano/Vittorino ( lui Felice mi ha parlato di quello di Papozze… ).

A questo punto la ‘sequenza sportiva’ di Gabriele continua nel Cavarzere 1979/80 mentre lavorativamente Cassetta è passato dal lavoro allo Zuccherificio ( stava anche cambiando la politica saccarifera in Italia e tanti stabilimenti venivano chiusi, come è stato per Bottrighe…) alla full immersion di Cassetta nel mondo dell’arte con la sua  galleria “Il Castello “ e i tanti impegni televendite-televisive.

 

 

 

Intanto il Cavarzere 1979/80 per il dopo Boscolo, si affida a Gabriele Cassetta che come allenatore ricorda così quanto indicato nelle sue note :<< Era un buon Cavarzere, quello del presidente Renzo Munari, in Seconda categoria…>> .
E allora per la cronaca e per la storia ricordiamo ‘bibliograficamente’ che il Cavarzere in data 9 dicembre 1979 contro il Loreo ha schierato questa formazione: Contiero, Bergantin, Vettorello, De Biaggi, Marangoni, Mantoan, Piva, Sartori, Frazzetto, Caldin. Monini . E fu pareggio 2-2 con reti di Monini, Vettorello e doppietta di Mancin per il Loreo.

Guarda caso la squadra, il Loreo 1980/81, nella quale da allenatore Gabriele Cassetta concluderà la sua ultima stagione sportiva, da allenatore in Seconda categoria nel girone vinto dal Bottrighe, ricordando : <<  Era il Loreo dei dirigenti Berto, Mancin… ma oramai la mia vita era già totalmente rivolta alla mia passione-professione nel campo dell’arte…>>



Ma questa , l’abbiamo già detto, è un’altra Storia e semmai la racconteremo in un prossimo specifico personaggio Felice Cassetta,  dedicata ai suoi “50 anni di vita artistica” tra passione e professionalità in tandem anche con sua moglie Laura e in sinergia con tanti altri artisti contemporanei da lui incrociati anche sul piano personale e di amicizia.
Mentre a completamento di questo specifico focus ‘sportivo’ vi proponiamo qui di seguito alcune Appendici News dedicate a particolari eventi sportivi che hanno  messo in risalto le qualità tecniche del giocatore Gabriele Cassetta come emergente e come protagonista nel Mondo del Calcio nazionale italiano, rimandandovi in calce al tradizionale Extratime per ulteriori nostri commenti agganciati anche alla fotogallery di Gabriele/Felice Cassetta …double face, anche insieme a tanti volti noti sia dell’arte pedatoria che pittorica.

 

 

 

 

PRIMA APPENDICE NEWS ( CAMPIONATO 1964/65 – GABRIELE CASSETTA – DEL MONTEBELLUNA /// SELEZIONATI PER LA “COPPA PETRON” ( ( Articolo by Mass Media nazionale, 20 aprile 1965)
L’ALLENAMENTO PER LA COPPA PETRON/// TRE GOL DEI SELEZIONATI ALLA MISTA DEL GIORGIONE ////
SELEZIONATI – GIORGIONE 3-0 ( Le 3 reti segnate tutte da Cassetta!!!)

SELEZIONATI X COPPA PETRON: Vendramin ( Crocetta) , Bonora ( San Marco), Gobbo ( Mogliano) , De Cesaro ( Giorgione) , Bertuola ( Vedelago) , Franco ( Vedelago) , Restelli ( Montebelluna) , Rossetto ( Giorgione) , Giuriati ( Istrana), Barbon ( Piave Ariete) , CASSETTA ( Montebelluna) / 2° tempo: Moro ( Carbonera) , Bonora , Pocchiesa ( Colle Umberto) , Toffolo ( Silea) Gobbo, Furlan ( Vazzolese) , Restelli, Precona ( San Marco) , Barbon, CASSETTA , Da Ros ( Ardita).
GIORGIONE : Fraccaro, Campanaro, Favaro, Bresolin, Boville, Bertoncello, Mason,( Stocco) , Zilio, Malipiero, Carraro ( Bizzotto) , Valente.
CASTELFRANCO VENETO , 20 aprile 1965 ) /  La partita si è svolta oggi a Castelfranco, allo stadio comunale , è stata la quarta ed ultima, prima dell’incontro di qualificazioni per le semifinali della Coppa Petron, contro la rappresentativa di Vicenza, che avrà luogo martedì prossimo , allo stadio di Castelfranco. La vincente giocherà il 4 maggio contro la rappresentativa di Rovigo , detentrice della Coppa.
Dopo l’odierna partita, che si è chiusa con il punteggio di 3-0, reti segnate tutte da CASSETTA del Montebelluna, abbiamo avvicinato il signor Coghetto, selezionatore della squadra.
<< Sono stati visionati sessanta giocatori, ne sono rimasti soltanto 17. Il grado di preparazione è buono ; in ogni partita si è cercato di mettere a posto un reparto, quello che dà maggiore affidamento è il reparto difensivo. Degli atleti selezionati che più soddisfatto mi soddisfano, posso citare: CASSETTA del Montebelluna, Barbon di Piave Ariete e Rossetto del Giorgione>> .

 

 

 

SECONDA APPENDICE NEWS ( CAMPIONATO 1968/69 – GABRIELE CASSETTA – NELLA TEVERE ROMA- /// ( Articolo by Mass Media nazionale)
<< SOLO IN EXTREMIS BATTUTA UNA GENEROSA TEVERE ROMA >>
AMICHEVOLE PESCARA – TEVERE ROMA 2-1 ( 0-1)
PESCARA ( Primo Tempo) /: Lamiacaputo; Vettraino ( al 13’ Giorgini) , Melideo; Nunzi, Galli, Palanca; Consorte, Prosperi, Aquilini, Boccolini, Oddo.
TEVERE ROMA: Massari, Bongianni, Minelli, Molinari I; Virgolin, Molinari II, Capocci ( al 32’ Lucci), CASSETTA, Pezzatini, Croci, Federici.
PESCARA ( Secondo Tempo ) / Lamiacaputo, De marchi, Ceccardi, Cantarelli, Simeoni, Carrano, Ciocca ( 31’ Nunzi) , Venditti, Cremaschi, Cavallito, Di Francesco.
TEVERE ROMA ( Secondo Tempo) : Massari, Bongianni, Minelli, Molinai I, Virgolini, Molinari II, Federici, CASSETTA, Pezzatini, Croci ( al 27’ Bonifazi); Lucci.
Arbitro: Cespites.
MARCATORI : Nel 1° tempo al 31’ CASSETTA. Nella ripresa al 19’ Cremaschi e al 43’ Nunzi.
PESCARA ( Stralcio dalla cronaca del match:<< Al 31’, dopo un periodo di gioco inconcludente a centrocampo, , segnava per la Tevere CASSETTA che, con una lunga discesa , entrava in area, si liberava molto bene del suo diretto avversario e batteva Lamiacaputo, in uscita , con un tiro forte angolato>>.

 

 

 

TERZA APPENDICE NEWS ( CAMPIONATO 1968/69 – GABRIELE CASSETTA – NELLA TEVERE ROMA- ///
AMICHEVOLE /// DOPPIETTA DI BONINSEGNA NELL’ULTIMA PARTE ///
STENTA IL CAGLIARI CON LA TEVERE : 2-0  
( written by Sandro Mancini, ( Articolo by Mass Media nazionale))

TEVERE : Massari ( Tarantelli ) , Bompiani, Piombi ( Poliani) ; Molinari I, Virgolini, Molinari II, Capocci ( Federici) , CASSETTA ( Raffaeli), Pezzatini ( Campana), Croci ( Pezzatini) , Federici ( Lucci).
CAGLIARI : Albertosi ( Reginato), Martiradonna, Longoni ( Zignoli) , Cera ( Longoni) Tomasini, Longo, Nenè, Brugnera, Boninsegna, Greatti ( Ferrera), Hitchens.
ARBITRO: Sbardella.
MARCATORI: Boninsegna nel secondo tempo: al 23’ e al 40’ st
NOTE: Calci d’angolo 3-2 per il Cagliari ( 0-2). CASSETTA al 33’ pt, risentendo di un dolore ad una gamba per un calcio ricevuto ad AVELLINO, lasciava il campo sostituito da Raffaeli. Leggero incidente a Croci al 20’ della ripresa, sostituito da Pezzatini che aveva precedentemente ceduto il proprio posto a Campana.
ROMA , 12 cm ( Stralcio dalla cronaca del match: << In modo particolari sono emersi il portiere Massari, certamente un ragazzo dotato che non dovrebbe preoccupare per gli schemi difensivi, il quale in un paio di occasioni ha fermato tiri abbastanza insidiosi di Boninsegna, l’interno CASSETTA fermato peraltro dal riacutizzarsi del dolore ad una gamba, e Croci autorevole coordinatore degli schemi offensivi , abbastanza insidioso in profondità, anch’egli uscito dal terreno di gioco innanzi tempo ( 20’ st) per un leggero infortunio. >> .

 

 

 

QUARTA APPENDICE NEWS ( CAMPIONATO 1968/69 – GABRIELE CASSETTA – NELLA TEVERE ROMA- /// / ( Articolo by Mass Media nazionale)
AMICHEVOLE/// PARITA’ TRA LA ROMA MISTA E LA TEVERE AL FLAMINIO///
CAPELLO piace ad H.H. , BENITEZ al pubblico >>.
ROMA (mista) – TEVERE  2-2  ( ARBITRO: Acernese; MARCATORI: nel pt al 34’ Landini ( R ) ; Nella ripresa al 7’ Bonifacio ( T), al 25’ Benitez ( R ) ; al 421’ Spada (T).
ROMA : Evangelista, Carloni ( Schilirò) , Carpenetti, Benitez, Cappelli, Spinosi, Scaratti, Giudo ( Rossetti) , Landini, Capello, Polselli ( Nobili). Allenatore: Helenio Herrera.
TEVERE ROMA: 1° tempo: Massari, Poletti, Bongianni, Molinai I, Virgolini, Molinari II, Capucci, CASSETTA, Pezzatini, Croci, Federici. 2° tempo: Tarantelli, Ppogliani, Biondi; Miolinari II ( Ranucci ) , Virgolini, Raffalele, Spada, Molinai I, Campana, Bonifacio, Lucci: Allenatore Boldiszar.

NOTE: magnifica giornata di sole. Terreno in perfette condizioni. Presenti 6.400 spettatori, di cui 1000 paganti, per un incasso di circa un milione ( gli abbonati hanno avuto un ingresso gratuito).

ROMA , ( Stralcio dalla cronaca del match: << dal 12’ al 22’ la Tevere creava numerose occasioni da gol , sventate dalla retroguardia romanista o sciupate dagli avanti di Boldiszar. Prima Capocci non riusciva a sfruttare un difettoso intercetto di Spinosi e calciava  alato; poi CASSETTA liberatosi con una abile finta , sparava con violenza: Evangelista sfoderava un applaudito intervento volante e sventava. Successivamente Pezzatini e ancora Capocci non sfruttavano favorevoli occasioni.>>.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover il ‘nerazzurro’ Gabriele Cassetta con la maglia dell’Inter 1964-65, quando passò ‘praticamente’ dall’Adriese alla De Martino nell’epoca del mago Herrera, baipassando Padova , come dimostra anche la ‘tabella’ degli acquisti registrati in forma definitiva pubblicata a settembre 1964 sull’organ house nerazzurro intitolato “Interclub”.
Quindi nella fotogallery , viaggiando insieme alla carriera di Gabriele Cassetta, partiamo dal giovane ancora Felice , giovanissimo primo in basso a sx nella Spes Adria di frate Cristoforo nelle cui fila vediamo anche ol 'campioncino' Angelo Rimbano ( primo in basso a dx) che invece mister Tanzini tenne al Padova, dove esordì anche in prima squadra, prima di fare quella ottima carriera che tutti sappiamo e che potrete trovare ampiamente già raccontata qui su www.polesinesport.it, oltre che nella mia trilogia libraria “Polesine Gol – Campioni & Signori”.
E per quanto riguarda il periodo di Gabriele in casa Inter vi proponiamo una serie di foto che ne certificano la qualità di quella De Martino 1964/65 , con tanti noti giocatori che poi saranno protagonisti nel Grande calcio italiano, da Picchi a Mazzola e agli altri del poster con Gabriele Cassetta primo a dx accosciato e con ‘firma’ come da Tesserino Figc retro firmato dal presidente Artemio Franchi.
Quindi vi proponiamo Gabriele protagonista a metà anni ’60 sia nella Rappresentativa del Polesine (in poker sul campo) e in versione poster vincente Coppa Petron 1966 , con relativa premiazione da parte dell’’avvocato Ottorino Barassi presidente Figc nazionale a capitan Cassetta che alza orgogliosamente il trofeo.

 

 

 

 

Ma come da specifica Appendice News proponiamo anche Gabriele Cassetta con la maglia della Rappresentativa del Comitato Veneto ( epoca del suo anno a Montebelluna) e poi , i Tesserini Figc che certificano le sue stagioni calcistiche giocate nella Vis Pesaro 67/68 e nella Tevere Roma 1968/69 col tesserino retro firmato dal presidente Franco Evangelisti all’epoca anche presidente della Roma.
Con riferimento invece al suo biennio con la maglia della Coneglianese ecco i due specifici poster pubblicati sul Libro story , con Gabriele Cassetta nel poster della Prima categoria 1969/79 e poi nel Campionato di Promozione 1969/70, con Gabriele capitano e in versione  floreale, oltre che mentre trasforma dal dischetto un rigore spiazzando il portiere avversario.
A questo punto è il tempo di Gabriele Cassetta che sceglie la combinazione ‘famiglia-lavoro-calcio’  e il ritorno a casa Adria & Polesine, perciò lo proponiamo con tanti giocatori dell’Adriese ‘fasciati’ Cavour Haiti caffè con tra gli altri lo storico capitano Callegaro , Prezzolato e ovviamente Gabriele Cassetta ( secondo da sx accosciato).
E dopo la foto trio in maglia granata  Adriese 1971/72 con Cassetta insieme a Bacchetti e Tivelli, passiamo a Gabriele in versione giocatore - allenatore nel colorato Bottrighe 1972/73 del presidente Gino Navicella ( tra gli altri anche Giorgio Cassetta , classe 1953) , mentre nella successiva foto Bottrighe 1974/75 in bianconero c’è anche Walter Tivelli al centro tra gli accosciati.
A seguire con riferimento a Gabriele Cassetta allenatore – giocatore anche nello Scardovari eccolo nelle relative foto poster 1975 /76 didascalizzata così nel relativo libro story dei ‘pescatori’: “ In piedi da sx Riondoino Raffaele presidente, Sarto, Precisvalle, Salvadego, Zerbin A. , Paganin, Siviero, Pregnolato S, il dirigente Porta; accosciati da sx Zerbin D., Greguoldo, Rosestolato Doriano, Gabriele CASSETTA, , Corradin, Zinato, Albieri P. e il massaggiatore Mancin.

 

 

 

 

E nello Scardovari 1976/77 , sempre in Prima categoria, certificata da questa didascalia :
Da sx in piedi Zerbin D., Gabriele CASSETTA, Marcello Binatti, Albieri, Marchesini. Zerbin A., Girotti G.; accosciati da sx il massaggiatore Mancin,  bomber Casini ‘appassionato cacciatore’ , Pezzolato Claudio, Crepaldi F., Finotti , Crepaldi M. detto ‘Spipia’.
A questo punto, dopo le ultime sue tappe calcistiche a Bottrighe ( un ritorno il suo , dal  presidente Navicella),  Cavarzere e Loreo, per Gabriele diventa full time la sua passione artistica, da pittore, gallerista e tante televendite, ma anche importanti relazioni coi ‘maestri’ dell’arte.
Così dopo il tandem della Cassetta family, dedicato a sua figlia insieme a mamma Laura, proponiamo alcuni ‘artisti’ spesso a fianco di Felice Cassetta anche in esclusiva, come il maestro Remo Brindisi e l’amicizia di Cassetta con Vittorio Sgarbi ( eccoli in foto poker) ,  lo storico critico d’arte che ho avuto la fortuna di accompagnare in visita ad una lunga giornata in visita alle ‘ville’ di Crespino, assieme ad alcuni suoi ‘allievi’ , una ventina d’anni fa all’epoca di Don Mario Qualdi.

 

 

Ma dulcis in fundo, vi propongo la ‘dedica artistica’ di Felice Cassetta ( perché gli ‘angeli’ mi assistano…) , in prologo al flash finale con cui voglio onorare Gabriele Cassetta, in poker ‘grandi calciatori’ assieme ai noti Mariuccio Vigna , Saul Malatrasi ( campione dei Due Mondi con Inter del mago Herrera e il Milan di paron Rocco) e con Paolo Dal Fiume a far da sfondo ( protagonista nel Perugia con Palo Rossi, col Napoli di Maradona, con l’Udinese di Zico…).
In uno dei tanti incontri amarcord tra Vecchie Glorie che, come Gabriele Cassetta , hanno tanto Sport & Valori da testimoniare e raccontare ai giovani e che perciò ho voluto raccontare seppur imperfettamente anche su questo sito.

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it