Castelmassa grande “Fiera Nazionale” San Martino da 206 anni/ Post Vienna 1815 e pro enclave Altopolesine
La storia racconta che il Polesine fu assegnato all’Austria dal Congresso di Vienna 1815, quando in Altopolesine era importante Massa Superiore. Po nel 1819 , per decreto imperiale austriaco, fu istituita in data 10 maggio 1819, la Fiera di San Martino, che peraltro già nel 1765 (dominio pontificio di Ferrara) a novembre ..promuoveva la civiltà e le tradizioni contadine.
Da lì l’origine della sagra del bestiame e del mercato agricolo alla fine della stagione agraria, come ben spiega il professore Franco Rizzi – cantastorie dell’enclave Altopolesine – nel preambolo all’attuale Fiera di San Martino, l’unica in Polesine a potersi fregiare del titolo di “Nazionale”, ovviamente cin le caratteristiche aggiornate al Mondo contemporaneo, ma sempre in un territorio legato alle tradizioni della civiltà contadina, anche se l’Altopolesine come Distretto della Giostra è protagonista a livello internazionale.
Anche per questo Castelmassa & Fiera di San Martino è portavoce dei Polesani nel Mondo, in questa specifica rubrica, partendo da Massa Superiore ...a tante altre location meno evolutive a livello nazionale.
MAIN NEWS( di Franco Rizzi, mail 14.11.2024)/ CASTELMASSA: LA 206A EDIZIONE DELL’ULTRACENTENARIA FIERA NAZIONALE DI S. MARTINO UN SUCCESSO MERITATO
Prevista da venerdì 8 a tutto lunedì 11 novembre la 206a fiera nazionale di San Martino, l’ultima 2024 in Polesine, ciò a cura del Comune (FOTO ALLEGATE). Inoltre è l’unica in provincia che si può fregiare del titolo di nazionale. A mo’ di consuntivo si può dire che è stato un evento record, favorito, pure, dal meteo favorevole (FOTO ALLEGATE).
Classica la formula: Maac 42, luna park, mostre varie, esposizioni assortite, enogastronomia per tutti i gusti, 240 bancarelle, eventi vari. Sono venuti, come sempre, migliaia di persone lombardo-veneto-emiliane; sold out domenica pomeriggio 10 novembre
Il congresso di Vienna del 1815 assegnò all’Austria il Polesine e da allora Vienna creò a Massa Superiore (il toponimo ufficiale sino al 1947) le strutture burocratiche che fecero decollare il paese rivierasco: ospedale, casa di riposo, pretura, ufficio fiscale, caserma della gendarmeria. Uno dei primi atti fu l’istituzione con decreto imperiale del 10 maggio 1819 della fiera di San Martino. Risulta però che già nel 1765 (dominio pontificio di Ferrara) furoreggiava una novembrina sagra del bestiame con annessi e connessi, ecco l’origine come mercato agricolo alla fine della stagione agraria.
Dopo il 1850 la fiera languì, ma decollò definitivamente dal 1861 in poi con l’unità d’Italia.
Ai primi del ‘900 avevano successo saltimbanchi, mangiafuoco, mangiatori di spade, lo spaccapietre.
Nel ventennio fascista la fiera sammartinese si consolidò.
L’11 novembre 1946 (era un sabato nebbioso e freddo) alla presenza di numerose autorità s’inaugurò la prima sagra postbellica con tanta gente.
Il 14 novembre 1951 il Po ruppe ad Occhiobello, immediatamente dopo la conclusione della fiera a Castelmassa.
Dal 1980 in poi la sagra massese ha assunto i collaudati contorni attuali, sintomo di grande successo per una formula adeguata ai tempi. Il tutto confermato per questa 206a edizione appena conclusasi.
Momento clou sabato 9 novembre scorso alle 18 l’inaugurazione del teatro Cotogni monumento nazionale.
Il giovane neosindaco Federico Ragazzi ha ringraziato i tanti che “a vario titolo hanno lavorato: gli uffici comunali; i lavoratori esterni; le associazioni; la parrocchia; la Pro Loco; gli sponsor; gli ambulanti; l’Avp; la protezione civile; l’Anc; la polizia locale; le forze dell’ordine locali e non”.
EXTRATIME by SS/ In cover il mercato di Castelmassa con sfondo la Chiesa Parrocchiale già ben nota al Mondo intero perché era nella copertina del primo libro scritto da Giovannino Guareschi ( che da cronista veniva a Massa Superiore/ Castelmassa in bicicletta) sulla saga “Peppone e Don Camillo” poi intrepretata nei film da Gino Cervi ( il sindaco comunista) e Fernandel.
A seguire il taglio del nastro della Fiera di San Martino 2024 che vede in Piazza a Castelmassa con sfondo Municipio tutti gli attuali rappresentanti istituzionali, a partire da Don Stefano Marcomini fino al sindaco Federico Ragazzi e rappresentanti dell’Associazionismo impegnati anche direttamente nella citata Fiera Nazionale.
Che tanti visitatori ha calamitato nell’enclave interregionale, come dimostrano le successivi immagini di Castelmassa tra mercato e bancarelle, e la fratellanza a tavola tra buona gastronomia e familiarità.
Mentre dulcis in fundo onoriamo Castelmassa & Fiera “Nazionale” di San Martino , con due flash finali in ‘notturno’ tra storica Chiesa e panorama sul territorio collocato tra Argine PO e strada Eridania, luoghi storici della ‘comunicazione’ on the road.
Franco Rizzi & Sergio Sottovia