Cava dei Tirreni & Cavese di mr Santin indimenticabili per Anna Volpe & bomber Costante Tivelli, “cavesi in festa” a Taglio di Po con…


19/02/2016  

La settimana scorsa eravamo a Ferrara ad un ‘Corso Aggiornamento’ Giornalisti” e… Anna Volpe originaria di Cava dei Tirreni mi ha parlato dei suoi amori e della sua meglio gioventù. Quella da ragazza con Teresa De Sio e dei loro tempi del liceo, poi quella di bomber Costante Tivelli e dei suoi tempi alla Cavese.
Storie di cuore di cui mi ha parlato spesso, ogni volta con ricordi e aneddoti nuovi, come quando è andata ad incontrare Teresa De Sio in teatro a Lendinara.
Certo la News della serata di Costante Tivelli a Taglio di Po, l’avevo già ‘citata’ a tempo debito, ma …mi piaceva sentirla raccontare ‘dal di dentro’ , visto che era stata proprio Anna Volpe a ‘organizzare’ quella serata invitando gli amici giornalisti , compreso il sottoscritto che …avevo un altro impegno.
E poiché, mi piaceva onorare a dovere anche CHI “quella serata” l’aveva organizzata ‘alla grande’, ecco che  stavolta a Ferrara ho chiesto il suo speciale amarcord.
E così grazie ad Anna Volpe ,  e per la serie  “ l’annèe dernière a …Taglio di PO” , eccovi il suo reportage storico ‘fresco di mail’ e che vi parla di “Quella serata con Tivelli” con tutte le sue implicazioni by heart e mind.
Oltre tutto con relativa fotogallery e significativa Appendice Flash Story trasmessami perché firmata da una sua ‘ collega’ di Cava dei Tirreni che dimostra quanto sia ancora attuale là in città la stima e l’affetto per quei bei tempi della Cavese di bomber Tivelli che passò alla storia per aver sconfitto anche il Milan di Rivera addirittura a San Siro….
Storie che abbiamo già raccontate sotto altre ‘sfaccettature’, ma “Quella serata dell’anno scorso a Taglio di Po” , con Anna Volpe & Costante Tivelli ‘primattori’ nunc et semper  val bene una …messa in stringa’ nel titolo e la relativa conoscenza urbi et orbi qui su questo sito.
Per la Cavese , per l’adriese Tivelli Made in Polesine e per la ‘cavese’ Anna Volpe ora naturalizzata tajante

 

 

MAIN NEWS ( di Anna Volpe, ‘organizzatrice’ dell’Evento datato 26.marzo 2015) / A TAGLIO DI PO “SERATA IN ONORE DI COSTANTE TIVELLI” /
<< Passione, ricordi e nostalgia: sono stati questi i componenti nobili di un’originale serata, nella quale  sono state amalgamate, con un sapiente mix, entusiasmanti imprese sportive  e stupendi scorci paesaggistici. Questo, infatti, il tema, il filo conduttore dell’insolito incontro, ideato e fortemente voluto da me Anna Volpe, giornalista de La Voce di Rovigo, nel quale, unendo garbo e stile, per una volta  tanto cultura e sport non hanno fatto a pugni. Ospite d’onore, l’ex calciatore Costante Tivelli, e graditi invitati amici e giornalisti sportivi- Emiliano Milani del Gazzettino, Giovanni Canella, commentatore sportivo ai microfoni di Delta Radio, Fausto Gnan de Il Resto del Carlino, capitanati dal decano dei cronisti locali Giannino Dian.
Cultura  e sport, Anna Volpe e Costante Tivelli, due persone e due mondi che appaiono lontanissimi fra loro. Quale , dunque, il punto di incontro? Quale la molla che ha fatto scattare nella mia mente  il desiderio di riunire amici e colleghi per dividere con loro emozionanti momenti? E’ Cava dei Tirreni, quel lembo di terra campana, adagiato in una conca che, protetto da aspri monti e amene colline, si protende verso il Tirreno fino ad affacciarsi sulla meravigliosa Costiera Amalfitana! E’ qui che io sono nata e ho compiuto i miei studi classici, avendo per compagna di liceo la cantante Teresa De Sio. 

 

 

Io, pur  residente da parecchi lustri a Taglio di Po, ho mantenuto immutato, oltre a quel che mi dicono, l’accento musicale partenopeo, il viscerale amore per la mia terra natìa. Ed è proprio  la città di Cava dei Tirreni  il denominatore comune di noi due protagonisti dell’evento. Tivelli, nella valle metelliana, con la maglia della Cavese, contribuì a scrivere una delle pagine più belle  della gloriosa storia sportiva  della società. Approdato alla Cavese all’apice della carriera, dopo lunghi trascorsi fra le più blasonate squadre calcistiche del Sud, fu l’artefice, a suon di fantastici goal, a far toccare il punto più alto mai raggiunto  dalla S.S. Cavese. Memorabile, poi, il suo goal, nella stagione calcistica 1982-83, a San Siro, contro il Milan di Baresi, che decretò la vittoria degli Aquilotti  sui Diavoli rossoneri.
Ma non solo di sport, come  peraltro prevedeva la scaletta della serata, si è  parlato: suggestive immagini sono state proiettate su un maxischermo assieme  a vedute della Città della Cava e dei suoi pittoreschi e storici dintorni, e via via che scorrevano, catturavano occhi e orecchi dei presenti. Ripresi dall’alto dei monti, il nucleo centrale e i borghi si concedevano in tutta la loro meravigliosa bellezza,  così come anche la Badia, S.Francesco, i lunghi portici, la Fontana dei Delfini e il glorioso stadio, teatro delle gesta sportive  dell’ospite d’onore Tivelli .

 

 

E poi  ancora fatti ed episodi  sportivi, con Costante come un fiume in piena a  raccontare e  a rispondere a ruota libera alle tante domande, mentre sullo schermo, stavolta,  scorrevano  le immagini dei suoi goal più belli  in maglia blu.
Maglia blu che la società Cavese , informata dell’evento, ha voluto far pervenire, personalizzandola  con il nome del suo ex atleta stampigliato sopra il mitico numero 11, abitualmente portato in gara. Tutto questo grazie all’interessamento e alla straordinaria  disponibilità di Lorenzo Ansaldi, addetto stampa della Cavese, che alla maglietta ha voluto unire una sentita testimonianza di affetto.
Sorpresa delle sorprese, in collegamento telefonico  sono intervenuti un emozionantissimo  Rino Santin, all’epoca allenatore  della Cavese, Nunzio Siani, giornalista e direttore del periodico sportivo Aquilotti, Claudio Volpe, acceso tifoso della squadra e in particolare di Costante Tivelli, Antonio Di Martino, cronista sportivo, Pasquale Falcone, tifoso della Cavese e presente, con i seimila  supporters  arrivati a Milano  dalla città metelliana, alla storica partita in cui la Cavese  vinse 2-1 contro il Milan.
Tutti hanno ricordato con grande entusiasmo quei momenti, esprimendo al tempo stesso il vivo desiderio di rivedere Tivelli a Cava dei Tirreni, se non più sull’erba dello stadio  Simonetta Lamberti, almeno nella sede del club a lui intitolato e  su cui campeggia una maxifoto del bomber.

 

 

La serata, tra ricordi e aneddoti calcistici, sciorinati  senza soluzione di continuità dal simpatico e irrefrenabile Costante, è giunta a conclusione, non senza, però, l’impegno dei presenti a voler visitare la splendida città di Cava dei Tirreni. 
“E anche il suo stadio –aggiungeva Tivelli- dove assistere a una partita fra il suo caloroso pubblico vi entusiasmerà. Ho ancora nelle orecchie il boato della folla quando gonfiavo la rete con un goal!! Non dimenticherò mai quei tifosi e i loro cori a me indirizzati, e saranno sempre nel mio cuore!”.
Una serata, dunque, vissuta e gustata in tutti i suoi momenti, che ha lasciato nei presenti la piacevole sensazione  di aver partecipato ad un caleidoscopico ed originale evento, un vero puzzle d’autore. >>

 

 

APPENDICE FLASH STORY ( di Emmanuele Michela, by @LeleMichela - Seguici su Tempi Sport - 7 novembre 2012) / TRENT’ANNI FA L’IMPRESA DELLA CAVESE SUL MILAN : <<SEMBRAVA IL REAL>>/
Era il 1982 e i campani vinsero 2-1 un match storico contro i rossoneri, di fronte a 6 mila tifosi ospiti: «Erano venuti da tutto il nord per vederci». Riviviamo quella partita insieme a Costante Tivelli, uno degli eroi di giornata.
Stadio di San Siro, autunno dell’82. A sfidare la fredda nebbiolina milanese ci sono 6 mila tifosi ospiti, venuti a Milano per seguire la squadra della loro città: la Cavese. C’è da stare certi di una cosa: quello che accadrà quel pomeriggio lo ricorderanno per tutta la loro vita. Sì, perché vedere la propria squadra del cuore battere il Milan sul sacro terreno della Scala del calcio non è roba che capita spesso, ancor di più se il club in questione ha una storia giovane e di rado ha trovato spazio nelle prime pagine dei massimi quotidiani sportivi. Ma sarà difficile dimenticare la sera del 7 novembre 1982. In tv non si parla d’altro: «Qualcuno oggi mi ha detto che la Cavese sembrava il Real Madrid», è il verdetto di Novantesimo minuto. Oggi ricorrono i trent’anni di quella strana impresa, tre decenni da quel “Milan 1-2 Cavese” emblema di un calcio italiano, quello degli anni Ottanta, gagliardo, appassionato e imprevedibile.

 

 

TIFOSI DAL SUD E DAL NORD. Non se lo può certo scordare Costante Tivelli, ex-attaccante di Serie B e C ora sessantenne. Sul suo cellulare fa da sfondo l’immagine col tabellone di San Siro, inchiodato su quel risultato magico. «Eravamo abituati a giocare in casa davanti a 10 mila persone. Lì ce ne trovammo 50 mila. Ti lascio immaginare l’emozione che avevo addosso. Oltretutto affrontavamo una squadra di blasone, e comunque molto forte: a fine campionato il Milan tornò in A, con solo una sconfitta in campionato». Quel pomeriggio però a Milano gli Aquilotti non arrivano da soli: migliaia di tifosi sono saliti dalla Campania al seguito della squadra, con treni e autobus, tanti altri sono emigrati al nord già da anni, e a Milano ci vanno di corsa, per poter vedere quel piccolo club di scena in un grande stadio. «Il mattino della partita ci svegliammo e ne trovammo qualcuno in albergo: erano venuti a salutarci e farci il loro “in bocca al lupo”. Ci credevano in tanti, l’entusiasmo era grande: quell’anno la Cavese era partita bene in campionato, fece un bella stagione e la promozione in A sfumò per poco. Ricordo bene il nostro presidente Violante prima della partita: scese negli spogliatoi e ci promise un premio partita triplicato se ci fosse riuscita l’impresa».

 

 

 LA BESTIA NERA DEL MILAN. La carriera di Tivelli è stata quella di un attaccante girovago, in peregrinazione costante attraverso tante città del sud: Reggina, Bari, Messina, Salernitana, Foggia… Ma a San Siro il suo nome era destinato a non sfigurare di fronte ai campioni del Diavolo da Serie B: Tassotti, Baresi, Evani, Serena, Damiani… Suo infatti fu uno dei due gol degli Aquilotti, quello del pareggio. La rete del rossonero Jordan al 22’ sembrava il preambolo di un pomeriggio amaro per la compagine ospite, invece pochi minuti dopo il sinistro pungente di Tivelli punì un errore difensivo di Baresi: «Fu un momento straordinario, anche se ci tengo a precisare che non ero nuovo ai gol al Milan: nella mia carriera ne ho fatti ben 4. Due anni prima giocavo nel Foggia, e ai rossoneri avevo fatto due reti».

 

 

NELLA RIPRESA IL 2-1. La gioia dei tifosi cavesi è grande, nulla però a quanto deve succedere nel secondo tempo, quando al 10’ Bartolomeo Di Michele inzucca il bel cross di Pavone dal fondo e batte il portiere Piotti, superando in elevazione niente meno che Tassotti. «Devo bere assolutamente qualcosa, altrimenti non mi riprendo. Una grande Cavese, dite la verità», è il commento del presidente Violante, riportato da alcuni giornali. Inutile il forcing del Milan, che si getta in avanti cercando il gol del 2-2: il fortino Cavese resiste, e al triplice fischio può esplodere la gioia per quella vittoria così particolare. «Fu un’impresa davvero singolare: non pensavamo di vincere, sebbene conoscevamo il nostro valore. Il Milan forse affrontò un po’ sottotono la gara, ma meritava comunque il massimo rispetto».

 

 

DALLA B ALL’ECCELLENZA. Trent’anni sono passati da quella partita: il Milan ora fa fatica sì, ma ieri sera giocava in Champions League, e da tempo è tornato in Serie A. Una spiaggia sconosciuta alla Cavese, che dopo aver lottato a lungo in Lega Pro negli scorsi anni, nell’estate 2011 si è ritrovata in Eccellenza per inadempienze finanziarie. La risalita è ricominciata la scorsa stagione, con la promozione in Dilettanti. E per quanto la Serie B sia sempre più lontana, domenica allo stadio è stata ricordato quel match storico col Milan. Non c’era Tivelli, ormai lontano centinaia di chilometri da Cava: sebbene a quella terra è legatissimo, ormai è tornato a vivere nel Polesine, dove è nato. Qui fa il team manager del Loreo, un club dilettantistico. «Di ricordi certo non si vive, ma è bello goderseli una volta ogni tanto. Io non voglio vivere di emozioni passate, ma è piacevole ogni tanto vedersi con qualche amico e rivedere le videocassette di quelle imprese. Anche solo per rivedermi con un fisico più asciutto di quello che ho adesso!»

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per Anna Volpe & Costante Tivelli che …vestono “Cavese”, ovviamente con tanto di maglia numero 11 e come si usa oggi, col nome Tivelli stampato per esigenze video.
Poi per quanto riguarda la fotogallery, tutto è palesemente evidente.
Nella prima parte ecco Tivelli ‘onorato’ dalla ‘Lettera della Cavese”  e quindi dalle ‘telefonate’ dei suoi compagni storici della Cavese compreso mr Santin emozionato.

 

 

 

A seguire ecco in forma ‘disaggregata’ ( lato sx e lato dx) la foto poster trasmessaci , giusto per onorare con maggior risoluzione-visibilità tutti i ‘presenti’ all’Evento Story di Taglio di Po.
Per quanto riguarda invece i ‘bei tempi ‘ di Tivelli nella Cavese, ecco innanzitutto il noto plexiglas di San Siro che onora il ‘bomber Costante’ anche in azione tra i milanisti Maldera e Collovati e nel team Cavese Top 11 che fece il miracolo vs il Grande Milan di capitan Rivera.
Ma che , vedi altre foto, si fece onore ( vedi maglia bianca) anche allo stadio Dall’Ara vs il Bologna e poi in maglia blu in …tante altre occasioni.

 

Per questo , ecco ancora Anna Volpe & Costante Tivelli con la maglia “Blu 11 targata Tivelli”; per questo ecco infine in kit “Quelli della serata di Taglio di Po” in kit con la Cavese 1982 in formato poster allenata da Rino Santin ( al centro in tuta da ‘Mister coi baffi’).
Se poi pensiamo che anche oggi su questo sito ci sono stati oltre 300 contatti e oltre 500 pagine viste ‘in the world’ , beh siamo contenti di aver onorato nel titolo e insieme Anna Volpe & Costante Tivelli in tandem … Cavese forever.

Anna Volpe & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it