”CENERE”, la poesia di KosMa per non dimenticare i ‘tatuati’ della Shoah/ Nel Giorno della Memoria “Libero” dall’Olocausto


26/01/2018  

Ciò che conta è il ricordo di tutte le vittime della Shoah, per non dimenticare mai tutti i ‘tatuati col numero’  nei campi di sterminio.
Ecco, questo conta soprattutto, anche perché CHI scrive una poesia come ’Cenere’ e chiede di pubblicarla nel Giorno della Memoria non ha bisogno di pubblicità e di presentazione. Anche se Massimo ( l’autore) è noto per aver partecipato recentemente al Festival dei Due Parchi , classificandosi 17simo su 140 con la poesia ‘LIBERO’ , peraltro come la poesia “CENERE” inserita nella ‘piccola raccolta’ intitolata ‘Impronte’, ovviamente scritta dall’acronimo KosMa , come ha fatto con l’altra raccolta intitolata ‘Pensieri di carta’.
E allora, senza preamboli, eccovi ‘tutta da leggere e da pensare’ la citata poesia “CENERE”  che vogliamo corredare in fotogallery che le ‘immagini parlanti’ scattate  da A.S. un ‘Ragazzo di Oggi’ rimasto particolarmente ‘scosso’ da una recente visita ad Auschwitz, il luogo emblema dell’Olocausto e di cui vi proponiamo una Appendice Flash Story specifica.
Mentre Massimo nasconde timidamente la sua immagine dietro lo pseudonimo Kosma, anche se …si esprime a parole e scritti che vale la pena di leggere e considerare come appunto questa poesia ‘CENERE’ che ha voluto pubblicassi significativamente nel Giorno della Memoria.

 

ECCO LA POESIA “ CENERE” ( scritta by ‘Kosma’ e pubblicata nella raccolta ‘Impronte’)
 
CENERE

Entrare, ammassati,
sapendo, nel profondo,
di non uscire più…
Tatuati, di un numero,
sulla pelle,
tatuando, il proprio nome,
nell’anima…
Vestiti, di rigati stracci
ma nudi, davanti ai nemici occhi inanimati…
umiliati, spirito e corpo,
da chi dell’umiliazione altrui fece la propria vigliacca forza…
Animali, inermi
per le bestie che bestie vi consideravano…
Vittime, innocenti,
di inferiori che inferiori vi credevano…
Soffocata la vita nel petto,
di uomo, donna, infante,
da chi, la vita, pensava di meritarla…
E , finalmente, liberi!
di volare in quel cielo che dall’inferno terreno bramavate…
di tornare verso quel Dio che sentivate avervi abbandonato…
di rivedere, dall’alto, quella terra chiusa in un  groviglio di ferree spine…

Non vi dimenticheremo , perché è l’unica cosa che, purtroppo, vi terrà in
vita, il  ricordo che sempre avremo , nel mondo, di quella inumana cenere…

 

APPENDICE FLASH STORY ( by wikipedia) / AUSCHWITZ (Nel 1979 il sito venne dichiarato patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.)

Per campo di concentramento di Auschwitz (in tedesco Konzentrationslager Auschwitz o anche KL Auschwitz) si intende il vasto complesso di campi di concentramento e di lavoro che formarono un sistema concentrazionario situato nelle vicinanze di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), città della Polonia meridionale.[2]

 

Oltre al campo originario, denominato Auschwitz I, durante il periodo dell'Olocausto, nacquero diversi altri campi del complesso, tra cui il famigerato campo di sterminio di Birkenau (Auschwitz II), situato a Birkenau (in polacco Brzezinka), il campo di lavoro di Monowitz (Auschwitz III), situato a Monowitz, (in polacco Monowice),[3]

 

e altri 45 sotto-campi costruiti durante l'occupazione tedesca della Polonia in cui i deportati venivano utilizzati per lavorare nelle diverse industrie tedesche costruite nei dintorni.[4]

 

Il complesso dei campi di Auschwitz, il più grande[5] mai realizzato dal nazismo, svolse un ruolo fondamentale nel progetto di "soluzione finale della questione ebraica" –

 

Eufemismo con il quale i nazisti indicarono lo sterminio degli ebrei (nel campo, tuttavia, trovarono la morte anche molte altre categorie di internati) – divenendo rapidamente il più efficiente centro di sterminio della Germania nazista.

 

Auschwitz, nell'immaginario collettivo, è diventato il simbolo universale del lager, nonché sinonimo di "fabbrica della morte", realizzato nel cuore dell'Europa orientale del XX secolo.[6]

 

Nel 1947 il parlamento polacco deliberò la creazione di un memoriale-museo che comprese l'area di Auschwitz I e Auschwitz II.[7] Nel 1979 il sito venne dichiarato patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.[8].

 

La denominazione iniziale Auschwitz Concentration Camp verrà ufficialmente cambiata in Auschwitz Birkenau - German Nazi Concentration and Extermination Camp (1940-1945)[9] nel 2007, su richiesta della Polonia.[10]

 

EXTRATIME by Sergio Sottovia/ Una POESIA è di per sé stessa universale, perciò a maggior ragione “CENERE” immaginatela …cosmica , ma non solo perché è stata scritta da Kosma, praticamente il nostro Uomo del Mondo che nel Giorno della Memoria non vuole dimenticare  la Shoah.

Quella dei campi di concentramento di cui AUSCHWITZ è la testimonianza prototipo, a partire dal quel cancello di ingresso al campo di sterminio la cui liberazione avvenne il 27 gennaio del 1945.

Ma …quanta ‘CENERE’ ad AUSCHWITZ; anche per questo nel 1979 il sito venne dichiarato patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.[

 

 

Kosma & Aby
www.polesinesport.it