”Club Barriera & Sandro Taccoli” story: dal 1968 al Terzo Millennio ‘tifo organizzato’ pro Calcio Rovigo/ Amarcord 7 corriere a Giulianova, poi veglioni con orchestre e Gran Festa 1993 per il 25° del Club con tanti campioni
La storia del Calcio Rovigo ha tante facce; soprattutto quella che va dagli anni Settanta al Terzo Millennio e di cui vi abbiamo già raccontato come principali protagonisti, oltre ai vari tecnici e giocatori, anche una serie di dirigenti preferenti speciali’ come lo sono stati l’avvocato Mario Mantero, Egidio Donolato, Vani Patrese.
Ma il Calcio Rovigo in quei 50 anni fino al Terzo Millennio ha vissuto anche altre ‘vite parallele’, come quella della tifoseria e del mondo della carta stampata, in un periodo in cui allo stadio c’era tanto pubblico e di calcio si parlava tanto anche nei bar.
Perciò , riaprendo il vaso dei ricordi e del nostro ‘recuperato’ archivio storico frutto di tanti incontri-interviste pro www.polesinesport.it , vi proponiamo ‘intanto’ la seguente Sandro Taccoli & Club Barriera Story datata fine anni ’90, perché particolarmente significativa dei rapporti tra tifoseria organizzata e società Calcio Rovigo, compresi dirigenti, tecnici e rosa giocatori.
Rimandandovi in calce a due specifiche Appendici News sulle Tifoserie e sul Calcio Rovigo degli anni ’70, vi rimandiamo altresì al nostro tradizionale Extratime per ulteriori nostri commenti agganciati anche alla fotogallery , con focus su Calcio Rovigo e Club Bar Barriera che va inteso come ‘trittico’ abbinato alle storie precedenti su Donolato e Patrese anche per i tanti flash fotografici collegati anche per evitare troppe sovrapposizioni.
MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, per www.polesinesport, estate 1999)/// SANDRO TACCOLI & CLUB BAR BARRIERA, PER 40 ANNI MELLA STORIA DEL CALCIO ROVIGO
Taccoli Alessandro ( nato 28.03.1943 ) , Gran Segretario deus ex machina del CLUB BARRIERA – la tifoseria organizzata pro CALCIO ROVIGO
Da sempre nel calcio si gioca in 11 contro 11, ma da sempre nel calcio si è detto che la < tifoseria > è il 12esimo uomo in campo.
Il Club Barriera per il Calcio Rovigo è stato il 12esimo uomo in campo per oltre 25 anni.
Quella maglia n.12 il Club se l'è guadagnata nella stagione 67/68, quando i biancazzurri del Rovigo erano allenati in Serie D da Guido Testolina e il presidente era l'avvocato Mario Mantero.
L'anima di quella tifoseria organizzata è sempre stato Alessandro Taccoli, che seguiva il calcio Rovigo già da alcuni anni, da quando nel 1965 in Prima categoria l'allenatore era Romolo Camuffo e il suo vice Mariuccio Vigna.
Allora i bar erano il ritrovo degli sportivi, il posto dove parlando di calcio si tirava tardi.
Al Bar Barriera di Carlo Schenato la tifoseria biancazzurra , che viveva appassionatamente le sorti dei suoi beniamini, voleva diventare protagonista, sostenere e aiutare i suoi giocatori.
E il tifo organizzato a partire dal febbraio 1968 ha cominciato a stare accanto alla sua squadra , i biancazzurri del Rovigo. Con le bandiere fatte con le stoffe cucite dalle mogli e dalle fidanzate dei tifosi del Bar Barriera che hanno avuto dall'inizio Alessandro < Sandro> Taccoli come anima e segretario, e tra i primi dirigenti Gianni Lucchin, Enzo Pace, Bruno Bonfà, Adriano Sgualivato e Giuseppe Scipioni.
Da allora il Club Barriera è sempre stato fianco a fianco al Rovigo Calcio.
Folkloristicamente visibile al Tre Martiri ma anche in trasferta. Sandro Taccoli parla di come il Club si organizzava per fare il tifo sul campo, ma come anche stava vicino ai giocatori e alla società fuori organizzando cene e incontri, a Natale o a fine stagione, con i propri beniamini.
Sandro ricorda i primi soci, quando la quota era di 200 lire al mese per i 10 mesi di attività.
I cerimoniali, ma anche il vivere quotidiano, quando ad esempio giocatori come Ruffilli, distanti da casa, trovavano compagnia al Bar Barriera giocando a biliardo.
Sempre accanto al Rovigo e vivendone gli anni d'oro e i giorni bui.
Come nei primi anni 70, quando in Serie D il Rovigo di Romolo Camuffo mordeva il freno dietro la capolista Giulianova. Bandiere e striscioni del Club Barriera al Tre Martiri a spegnere il tifo dei 500 tifosi marchigiani arrivati in treno. In una partita bis perché nella prima la nebbia aveva mandato tutti a casa. E' stato un tripudio biancazzurro con clacson, striscioni e bandiere biancazzurre a sventolare quando Lazzaretto segnò il gol della vittoria dell'1 a 0. Nel ritorno, a poche giornate dalla fine, il Rovigo poteva riaprire il campionato andando a Giulianova per vincere.
" Ci fu un gran seguito di tifosi rodigini - ricorda Sandro -; andammo a Giulianova con ben 7 pullman carichi di speranza. Segnò Beciani, ma il gol fu annullato e il risultato di 0 a 0 servì al Giulianova per andare a vincere il campionato con un solo punto sul Bellaria e i nostri del Rovigo".
A quei tempi la gente seguiva il calcio dilettantistico molto più di adesso. Basti pensare che solo di abbonamenti il Club Barriera riusciva a farne attorno ai 200. Con una tifoseria tanto <vicina> il Rovigo in Serie D è stato nei primi posti, poi il Club Barriera ha avuto un calo naturale fino alla malaugurata stagione 74/75, quando il doppio scontro salvezza contro il Lignano non ha salvato il Rovigo dalla retrocessione in Promozione.
Grandi soddisfazioni quindi, ma anche amarezze per la tifoseria del Club Barriera.
Un certo orgoglio ha portato nella stagione 78/79 alla <reinaugurazione> del Club alla presenza del presidente Tosi. La maggior vicinanza del Club alla propria squadra è coinciso col ritorno del sole sui colori biancazzurri, culminato con la storica vittoria nel campionato di Promozione 80/81 hanno ottenuto con l'allenatore Spolaore il passaggio nell'Interregionale.
Nei primi anni del Club Barriera il Rovigo era grande, adesso con Spolaore è ritornato grande. Lo dimostra il fatto che Taccoli mi recita la prima storica formazione snocciolando Cugola in porta e i vari Boni, Beciani , Spolaore e gli altri, poi la seconda partendo da Bognin in porta, e i vari Brunello, Vitiello, Marangon, Rodighiero, Poli stavolta con Spolaore appunto in panchina.
" Marangon era un istrione , gran goleador esultava sotto la tribuna dei tifosi e i tamburi sottolineavano la sua e la nostra festa - spiega Sandro Taccoli. Anche Bari all'epoca di Rocchi sapeva caricare la tifoseria. A volte coi giocatori si creava un feeling particolare, come con Fiorenzo Bognin calorosamente sostenuto perché battesse il record di imbattibilità".
I tifosi del Club Barriera andavano a seguire anche i tornei esterni, come il < Morbile> ad Adria, mentre al Tre Martiri stagione 82/83 gli abbonati , oltre 150, rappresentavano ancora degnamente il Club Barriera.
Nella stagione 83/84, quella del Rovigo di Tomeazzi secondo, Sandro Taccoli ricorda ancora i 3 pullman organizzati per la trasferta in casa della capolista Sassuolo.
Ma a metà degli anni 80 le presidenze del padovano Antonio Stivanello e poi dei ferraresi Cardi e Maritan rallentano il feeling del Club Barriera con la dirigenza del Rovigo Calcio.
" La nostra presenza ha ritrovato la giusta e piena considerazione dall'87/88 in concomitanza con la scalata alla presidenza del < gruppo dei rodigini>, da Mantero a Brigo, a Zuolo e Donolato e Zannato. Era anche il tempo delle sport nelle televisioni locali- precisa Taccoli- quando Gianni Miotto ci chiamava in Atr, prima di Telestense."
Non è comunque detto che poi siano sempre state <rose e fiori> i rapporti con la dirigenza.
Ad esempio a dicembre del 1988 si parlava di dissidio permanente, di Natale senza armonia tra Rovigo e tifosi e i giornali registravano le lamentele di Alessandro Taccoli per la reazione di Carlo Brigo dopo che il Club contestava la conduzione tecnica. Allora neppure i saluti di Natale avevano stemperato la freddezza tra Club e Società. Per una divergenza che si riproponeva nel giugno del 1989 quando Donolato annunciava di non aver provveduto alla riconferma di Carlo Spolaore e per il Rovigo iniziava l'era Rocchi.
Negli ultimo 10 anni dell'attività del Club Barriera è stato Riccardo Cattarin la grande spalla del segretario Sandro Taccoli, per un Club che a gennaio 1991 ha organizzato alla Rotonda di Casa Serena il Veglione Biancazzurro con l'orchestra Le Idee.
E' l'epoca del Rovigo in Interregionale, ma è anche l'epoca in cui cambia di più l'approccio sportivo degli italiani. I valori rimangono sempre , ma le famiglie e gli sportivi subiscono il fascino dei grandi happenings e di una televisione sempre più ammiccante.
Per mantenere vivi e tramandare quei valori sportivi per i quali tanto si è prodigato il Club Barriera, l'anima del Club Sandro Taccoli con l'aiuto di alcune <bandiere> biancazzurre ha chiamato a raccolta tutti i calciatori del Rovigo , dal campionato 67/68 al 70/71 , per festeggiare assieme il 25° Anniversario della fondazione del Club Barriera. Alla serata di quel venerdì 11 giugno 1993 all'Hotel Petrarca di Boara Pisani c'era il clima dell'amarcord con tanti campioni biancazzurri e la dirigenza del Rovigo Calcio.
E' stata una cena omaggio che il Club ha completato con la consegna dello speciale gagliardetto biancazzurro e altri premi e targhe. Serata emozionante in cui la presenza dei Brunello la bandiera, Campolonghi, Spolaore, Beciani, Lazzaretto, Bertuzzi, Fongaro, Cugola, Piero Penzo, Gianesella, Bertoldo, Scucciari, Taschin, Busato, Gambini, Bergamini, Veronese, Marzola, Sambugaro,Campi, Marangon, Bolletta, Ircando, Naletto, Trevisan, Braga, Vigna, Alvoni, Trimurti, Zurma, Meneghini erano solo la punta dell'iceberg del Rovigo Calcio che ancora oggi è nel cuore di tanti. Da mister Testolina a Don Mario Bisaglia l'amico di tutti.
Da quella serata ci si aspettava che nella stagione successiva il così detto <12° uomo in campo> sarebbe stato ancor più protagonista, magari a rivitalizzare un Rovigo appena retrocesso.
Invece accadde l'inimmaginabile. E cioè che da settembre il Rovigo Calcio rimase praticamente orfano del < tifo> biancazzurro del Club Barriera.
Quali le cause? Sandro Taccoli segretario e anima del Club Barriera parla di una serie di concause, parla di uno stop <travagliato>, del suo stop per impegni familiari. Lui non poteva più continuare anima e corpo e lasciò … spazio ad altri.
Quegli altri che di fatto non esistevano e se c'erano in embrione, non furono mai nati.
E così quegli impegni ormai prevalentemente concentrati su Taccoli e sulla spalla di Cattarin, determinarono lo stop del Club Barriera; evidentemente uno stop ormai frutto dei tempi e solo accelerato dagli impegni personali di Taccoli.
Il fatto poi che nessuno abbia continuato sulla <strada di Taccoli> vuol dire che anche il mondo della tifoseria, a Rovigo come dalle altre parti è cambiato.
Adesso Sandro Taccoli è segretario alla Rovigo Nuoto dove bazzicava già dall'aprile del 1985.
Le soddisfazioni dei nuotatori Dal Vecchio e Goldin sono le sue, quelle di Sandro Taccoli.
Adesso a organizzare il tifo rodigino ci sono altri sostenitori organizzati.
Nella vita il presente prende sempre il posto del passato, ma certi valori come il Club Barriera di Taccoli e il tifo per il Rovigo Calcio saranno sempre patrimonio del cuore sportivo rodigino.
APPENDICE FLASH “CALCIO ROVIGO STORY ( di Stefano Casalicchio) / LA CITTA’ E LA SQUADRA: GLI ANNI 70
(dal libro story” Oltre un secolo di calcio a Rovigo – 1893 -2006 – di Stefano Casalicchio e Carlo Fontanelli)
Il periodo è contraddistinto dall’austerity, segnale inequivocabile che i tempi stanno cambiando. L’espansione della città accusa gradualmente un calo. Il numero dei residenti , invece, cresce, orientato verso quota 50.000.
Durante questo decennio trovano comunque compimento le nuove sedi del Seminario e dell’Ospedale e vengono aperte al traffico la tangenziale est e l’autostrada, due importanti arterie che sgravano la città dall’imponente traffico esistente sulla direttrice Bologna – Padova. Per ciò che concerne gli impianti sportivi , da segnalare l’inaugurazione del palazzetto dello sport, avvenuta nel 1979, mentre importanti novità giungono anche dallo stadio Tre martiri, dal quale , nel 1971, sono sfrattati i cavalli e dove , sempre nello stesso anno , viene eretta una gradinata per far fronte al crescente numero di spettatori.
La squadra di calcio continua ad inseguire la Serie C . Credendo di raggiungere più agevolmente l’obiettivo, la società, nel 1970 si “allea” con il Lanerossi Vicenza, sodalizio che diviene socio di maggioranza del Rovigo che si trasforma in S.p.a. .
Il club rodigino non ha niente da invidiare ad un club professionistico con i giocatori che sostengono la preparazione estiva nei ritiri montani e Ferrari che scende al Gallia e poi all’Hilton di Milano per frequentare il calciomercato. I tifosi seguono la squadra ovunque, al Tre martiri il loro numero è quasi sempre a quattro cifre con il picco toccato il 26 novembre 1972, allorché per assistere al derby con l’Adriese erano presenti oltre 5000 tifosi, secondo miglior risultato di sempre.
Sul campo la squadra ha un unico acuto, nel campionato 1970-71, allorché con Romolo Camuffo , il “mago” in panchina , sfiora la promozione chiudendo al secondo posto ad un punto dal Giulianova.
E’ il canto del cigno. La società , travolta dall’esito dell’infruttuoso rapporto con il Lanerossi Vicenza , si vede costretta a ridimensionare i programmi. Inizia inevitabilmente una parabola discendente che conduce il Rovigo prima in Promozione e poi in 1^ categoria, campionati cui, ad ogni modo, non partecipa grazie ad un provvidenziale ripescaggio. Il tonfo costituisce forse la molla che dà origine alla rinascita. I nuovi vertici societari, che nel frattempo hanno avvicendato uno stanco e solo Ferrari, allestiscono una squadra in grado di risalire la china.
SECONDA APPENDICE NEWS “TIFOSERIE DEL CALCIO ROVIGO” STORY ( di Stefano Casalicchio) / I CLUB DEL TIFO BIANCAZZURRO
(dal libro story” Oltre un secolo di calcio a Rovigo – 1893 -2006 – di Stefano Casalicchio e Carlo Fontanelli)
Il primo club biancazzurro nasce nel 1967 al BAR BARRIERA, dal quale prende il nome. L’iniziativa parte da Alessandro Taccoli , primo segretario del sodalizio del quale diviene presidente Gianfranco Frigato. Il Rovigo vive giorni indimenticabili. I tifosi si avvicinano alla squadra come non mai. I club , negli anni a seguire , nascono come funghi : al Merlo , Granzette, bar Casonato, bar Rosina, bar Catena, bar Luce. L’attività della tifoseria organizzata ha una flessione dopo la retrocessione dei biancazzurri in Promozione: molti club, inevitabilmente, si sciolgono.
L’entusiasmo si riaccende nel 1980. Artefice ancora Alessandro Taccoli , il club bar Barriera risorge divenendo un punto di riferimento per squadra e tifosi: organizza i pullman per le trasferte, il veglione biancazzurro a carnevale, la cena di fine campionato con omaggi a giocatori, tecnici e dirigenti. Nello stesso anno rinasce anche il club Bar Luce che negli anni a seguire muta denominazione a seconda dei bar che il suo presidente , Lino Romagnolo, gestisce in città: bar Trieste e poi bar Stadio che prende a collaborare col bar barriera per le trasferte. Negli anni Ottanta vedono la luce due nuovi Club, il Sant’Apollinare ( 83) e il san Bortolo ( 84) grazie a Marino pastorello per il primo e a Gemano Miani e Fabrizio Davì pe ril secondo. Una nuova crisi della squadra comporta ancora un assopimento dei tifosi.
Nel 1995, ad ogni modo, dalle ceneri del club bar barriera nasco Rovigo Biancazzurra ( retto prima da Davide Sergio Rossi, poi da Sabrina Magon, Sergio Marzolla e Massimo Borgato), quindi vedono la luce, nel 1997, San Pio X e nel 2000 “Amici del Calcio Rovigo” con sede nel bar all’interno dello stadio Gabrielli. Sulla scorta di quanto accade già in parecchie società , alo scopo di promuovere insieme il sostegno alla squadra, nel settembre 2001 è sorto il Centro Coordinamento Club Biancazzurri.
Nel 2002 in occasione della promozione del Rovigo dall’Eccellenza alla Serie D, nasce il gruppo degli “Ultras” , i quali, l’anno seguente, riportano in vita Alta Tensione, club esistente ma praticamente inattivo.
Da quest’ultimo sodalizio , sul finire della stagione 2005-06, si staccano alcuni elementi per dar vita ai Commenderos, dal nome del quartiere ( al Commenda) dal quale provengono.
EXTRATIME by SS/ In cover Sandro Taccoli (con gli occhiali e microfono) mentre intervista il premiato Pietro Vitiello all’epoca giocatore del Calcio Rovigo, di cui poi è stato medico sociale anche nel Terzo Millennio, mentre di questi tempi lo è dell’Adriese.
Quindi in apertura di fotogallery partiamo dal Rovigo 1968/69 (con tanto di didascalia incorporata) annata in cui è Sandro Taccoli fondò il “Club Barriera” di cui fu primo presidente Gianfranco Frigato.
A seguire tutta una serie di foto scattate durante la cerimonia datata 11 giugno 1993 per la Festa del 25° della fondazione del Club Barriera, partendo dallo storico presidente Mario Mantero premiato tra Sandro Taccoli e Riccardo Cattarin.
A seguire la premiazione di Alberto Brigo che ha rilevato la società dai ferraresi Cardi e Maritan, facendo squadra col baffuto Alberto Zuolo , vice di Mantero e premiato al centro del trio successivo.
In una serata speciale che certifichiamo con le altre foto kit, la prima con a sx Carlo Spolaore e a destra il trio con Vani Brunello, Magnan e altra vecchia gloria.
Nella successiva foto kit vediamo premiato a sx il maturo Mariuccio Vigna e a dx il giovane Stefano Monini, quindi proponiamo in foto kit i mitici attaccanti Marangon ( biondo , premiato da Davide Rossi) e Campi ( capelli bruni, premiato da Sandro Taccoli).
Quindi nell’ultima foto-kit proponiamo premiato a sx Bruno Dall’Aglio ( già vice presidente e premiato da Taccoli) e a dx il premiato Vani Patrese.
Invece nelle foto singole mostriamo premiati in sequenza Mario & Lorenzo Meneghini (padre segretario e figlio allenatore) , poi la premiazioni di Cattarin e Taccoli al grande “campione e allenatore” Eraldo Mancin ( in giacca scura) , infine ancora Alberto Brino nel suo discorso di saluto appunto nella Festa 1993.
Da dove vi proponiamo la foto di gruppo con l’ex presidente Gianpaolo Tosi ( vestito azzurro) a fianco di Carlo Spolaore, mentre a completamento della serata proponiamo Sandro Taccoli mentre legge la sua ‘relazione’ ( in prima fila il ds Pietro Cavallari).
Poi il Club Barriera , nel 1995, diventerà Rovigo Biancazzurra e perciò proponiamo il relativo gagliardetto in kit col suo primo presidente Davide Sergio Rossi).
Mentre con riferimento al più recente neonato club “Vecchia Guardia” ecco il suo storico promotore Fabrizio Donà in una serata con il presidente Francesco Scerra e seduto a sx mister Daniele Simeoni.
Che poi vi proponiamo sul campo dello stadio Gabrielli nella panoramica foto del primo raduno del Calcio Rovigo 2007/08 con tra i dirigenti anche Nicola Visentini e quel Vani Patrese ( al centro primo a sx, a fianco del dottor Vitiello) ei cui abbiamo appena raccontato la Story.
Per un periodo in escalation che ha visto il Calcio Rovigo del presidente Scerra approdare anche in Serie C ( storica la vittoria sulla Spal per 2-1 con tantissimo pubblico) , anche una ‘chiusura’ dettata da problematiche aziendali e che nella storia delle tifoserie rodigine ha prodotto anche “striscioni amari”, come quello che ho fotografato prima di una partita casalinga.
Come ho fotografato l’ormai noto trio dirigenziale a fianco della tribuna stampa all’epoca del Calcio Rovigo gestione famiglia portotollese Mario Visentini ( perciò A.C. Delta Calcio Rovigo) , dopo che a Rovigo già c’era stato il Lapecer dopo un vuoto di una stagione post ‘stop’ società del presidente Scerra.
Insomma una lunga storia quella delle tifoserie rodigino con la società Calcio Rovigo , peraltro raccontata in modo speciale e statistico nel Libro story “ Un secolo di calcio a Rovigo” a cura di Carlo Fontanelli ( lo statistico nazionale) e Stefano Casalicchio ( lo storico rodigino che proponiamo in foto-kit a fianco di mister Carmine Parlato).
Ma ci piace sottolineare l’impegno ‘associativo’ di Sandro Taccoli anche nel suo successivo periodo sportivo nella Rovigonuoto di cui vi proponiamo perciò alcune immagini certificative.
Partendo dalla foto datata 2012 con taccoli in trio Rovigonuoto a fianco del suo presidente Bortolami e del nuotatore Pontaldi world champion nei Master.
Quindi il poker con da sx Gianfranco Bardelle ( presidente Coni Veneto) , Sandro Taccoli, Paolo Sasso, Gianni Gross ( presidente Rhodigium Nuoto).
E con riferimento ad alcune significative altre premiazioni pro Sandro Taccoli, eccolo by Coni in trio con Sandro Fioravanti vice presidente vicario della Fondazione Cassa Risparmio Padova e Rovigo e altra Lady Premiata.
Poi promoter con altre realtà sportive del progetto “Sportivamente” sostenuto dal Coni e ancora dalla Fondazione Cariparo nel 2016, epoca Consigliere Flavio Zampieri ( vestito blu) e a dx sempre Gianfranco Bardelle presidente Coni Veneto.
Ma dulcis in fundo vogliamo ritornare ad onorare il Club Barriera Calcio Rovigo, tornando alla splendida Festa datata 11 giugno 1993 , mostrando il tavolo con alcune foto storiche del calcio Rovigo, tra cui anche la storica foto insieme al Milan di Rivera disputata il 1 aprile 1971, con lo stadio Tre Martiri strapieno.
Per uno spettacolo indimenticabile anche per il sottoscritto che l’ha più volte già raccontato su questo sito anche grazie alle storie e alle confidenze dei giocatori del Calcio Rovigo spesso protagonisti qui su www.polesinesport.it, e quel giorno applaudito con calore dal tifo del Club Barriera , prototipo della tifoseria del capoluogo polesano.
Sottovia Sergio
www.polesinesport.it