Crespino & Chiesa da 100 anni nella Storia con la Scuola Materna (PRIMA PARTE)/ Partendo da Don Secondo Porta con Suore & Asilo nel 1920. Poi il Fascio, la Guerra e l’Alluvione finché Cardinal Siri ha benedetto nel 1953 la nuova Scuola Materna Pio XII


Questa è una storia prototipo, una Story che trascende i grandi e piccoli numeri , se consideriamo tali il fatto che Crespino dal 1934 al 1951 aveva una media di 6000 abitanti mentre oggi che tanti se ne sono andati si assesta soltanto attorno ai 2000 abitanti.
Già, la Grande Alluvione pochi anni dopo cha la Seconda Guerra Mondiale aveva già messo in crisi quel sistema Italia che stava ripartendo.
Anche per questo la Storia dell’Asilo e poi della Scuola materna assume e assumerà importanza speciale anche in relazione alla evoluzione demografica di Crespino, ben certificata dal fatto che nel 1934 furono ultimate le Scuole di Selva ( ben 100 alunni) , così come le Scuole di San Cassiano ( 70 alunni), mentre negli Scuole dislocate nel Palazzo Municipale c’erano ben 800 ragazzi.
Anche per questo abbiamo messo nel titolo “Crespino & Chiesa” , perché ...per fare un titolo ci vuole un fiore, sempre e comunque visto che con questa Storia  in due puntate ( e comunque incompiuta) avremmo anche potuto scrivere e ‘considerare’ altri passaggi storici che comunque abbiamo voluto proporvi in ‘parallelo’ alla Storia che parte dall’Asilo 1920 e arriva, dopo ben 100 anni, ai giorni nostri, quelli della Scuola materna Pio XII & Nido Integrato.

 

 

Tutto questo giusto per memorizzare e per sensibilizzare, perché la Scuola materna a Crespino è sempre stata al servizio dei bambini e della Comunità, visto che …per fare un bambino ci vuole una famiglia e ci vuole una comunità, che altro non è che una Grande Famiglia in una Società di riferimento in cui i Bambini sono il futuro da ‘coltivare sempre come un fiore’ mettendo a loro disposizione un habitat socio-culturale di riferimento.

 

 

Se poi questa Story insegnerà qualcosa a qualcuno o ad altre location demograficamente di ‘nuova generazione’ , questo …dipende da noi, ma internet può essere un aiuto come lo sono stati i buoni libri di Storia.
O come lo sono state nel 1939 a Crespino le Scuole di Avviamento Professionale aperte nella Villa Toso , quella coi famosi Due Leoni all’ingresso delle attuali Scuole , sia Elementari che Medie.
Insomma una Storia nella Storia, quella dell’Asilo e della Scuola Materna Pio XII di Crespino che valeva la pena di raccontarla partendo dall’inizio.

 

 

Anche se ogni ‘nascita ufficiale’ ha la sua gestazione.
Anche per questo , in anteprima rispetto alla Main News con la Story written by Don Mario Qualdi, nonché all’Excursus Story scritto personalmente anche per introdurre la prossima Seconda Parte Story, voglio proporvi le seguenti Note significative pregresse.
Tanto più che ci ha pensato la sensibilità di Don Graziano Secchiero, attuale parroco della Vicaria di Crespino, a fare le opportuna ricerche, di cui vi diamo conto.

 

 

ANTEPRIMA MAIN NEWS STORY ( di Sergio Sottovia) / EXCURSUS STORY BY RICERCHE DI DON GRAZIANO SECCHIERO “SULL’ARRIVO DELLE PRIME SUORE” A CRESPINO ( fin dal 1914)

NOTE – PRIMI TEMPI SUORE
5 agosto 1914 / prime nella storia di Crespino entravano le Suore a dirigere e governare l’Ospizio Comunale. ( Superiora Suor Catterina Dei Cas. ; aiutanti Suor Rosa Tettamanzi e Anna Angelini
29 settembre 1915  - 21 maggio 1916   sul .N.B. 
13/09/16 …. Suor Caterina Dei Cas , superiora del Ns Ospizio Comunale questa mattina va a Trecenta sua nuova destinazione.
16/9 / 16   Suor Rosina  Camusso venne al ns ospizio in luogo di Suor Caterina Dei Cas
2 luglio 17 … Suor Caterina Dei Cas ritorna Superiora al Ns Ospizio Comunale e Suor Camusso oggi stesso ritorna a Fratta e fu sostituita da Suor Maria Villani.

 

 

 

1.12.20 – Arrivo di Suor Zaina Teresa venuta oggi e Suor Amalia Menti qui già da alcuni giorni , si completa l’Istituto di Educazione Femminile . con Asilo di cui alla Direzione Suor Clementina Bassano e Scuola di lavoro con Suor Teresa. 

1 ottobre 1923 – Le suore lasciano l’Asilo che continua con l’opera della Figlie di Maria Lavinia Turolla.
2/12/29 – Suor Angela Cantossi che da 9 anni dirige l’Ospizio vien sostituita da Suor Rosina.
17 dicembre 1932 – Ritornano le suore  S.M.R. all’ospizio con Superiora Suor Maria Cherubina; cuciniera Suor Maria Onorina ; giardiniera Suor Maria Margherita; infermiera : arrivata in seguito
Tutte  e tre delle Figlie di S. Maria della Provvidenza , istituite dal m.v. Don Luigi Gianella , canonico di Como.

 

 

 

CRESPINO & CHIESA STORY – PRIMA PARTE ( di Sergio Sottovia) / Insomma , questa non è una storia nata perché …a portata di mano, ma perché in un mondo sempre più virtuale abbiamo la necessità di fare riferimento a Storie Reali, che ci hanno accompagnato nella nostra vita quotidiana. Perché si fa presto a dire che “nella vita si è prima Bambini, poi Adulti  e infine Uomini” . Lo si dice troppo spesso  e per certi versi ci sono più Convegni che …Fatti reali. Ecco, da questo punto di vista la Scuola Materna e Nido Integrato “Papa Pio XII” di Crespino è una …testimonianza vivente di quanto l’Uomo abbia saputo fare nel nome di quei valori che sono al tempo stesso Cristiani & Universali , tanto più quando nel caso specifico possiamo dire che sono stati messi a disposizione della ‘formazione e della educazione’ del …Bambino del Futuro e da 100 anni a questa parte.

 

 

Insomma uno di quei ‘prototipi’ di cui abbiamo sempre più bisogno nei tempi attuali , così come nel Medio Evo sono nate le Universitas nel suo senso più popolare ed etimologico del termine.
Certo la vita sociale è fatta di rivoluzioni e di evoluzioni , da quelle ideali a quelle possibili, ma la promozione della Educazione ne ha fatto di strada fin dai tempi della lotta contro l’analfabetismo.

 

 

Problemi di cui si sono fatti carico le Istituzioni del Secolo scorso, sia Statali che Religiose, specialmente queste in una società ‘diseguale’ in cui non si era certo passati indenni dalle Signorie all’Italia dei tanti stati all’Italia Unita, senza contare la Rivoluzione Industriale e le due Guerre Mondiali che hanno ‘stravolto’ il Mondo e un’Italia che si è ritrovata  a partire da zero.

 

 

Insomma, c’era bisogno di Stato ma c’è stato bisogno anche di chi nel nome della solidarietà e dei valori cristiani, ha penato che fosse giusto ‘fare scuola materna’ accompagnando fin da piccolo il Bambino per diventare Uomo.
Giorno per giorno come hanno fatto , specie nel Veneto, le tante Scuole Materne che sono state dapprima Asilo e poi si sono dedicate ad ‘assistere’ con amore , passione e professionalità i bambini di Comunità piccole e disagiate.

 

 

Praticamente come ha fatto per ormai 100 anni la Scuola Materna di Crespino, che affonda le sue radici nel 1920 e che può considerarsi un ‘prototipo’ per come nel tempo abbia saputo  ‘evolversi’ al passo dei tempi , anche se a tutt’oggi è sempre più difficile tenere accesa la fiaccola della ‘Educazione Materna’ laddove come a Crespino tante cose sono cambiate, a partire dall’habitat socio-economico di riferimento.

 

 

Anche per questo vale la pena di raccontare questa Story , citando anche alcuni suoi ‘passaggi’ essenziali, perché al di là dei vari Personaggi che si sono succeduti/attivati nei vari ‘periodi’ , ciò che conta è riconoscerne i meriti che si sono ‘patrimonializzati’ all’interno dell’Asilo nato nel 1920 e in sequenza con la Scuola Materna Pio XII , dando linfa per 100 anni al territorio di riferimento, evolvendosi con le necessità storiche dei tempi, senza perderne le radici di base.
Tra l’altro in situazioni storiche  e situazioni contingenti davvero stabilizzanti.

 

 

Per questo va considerato davvero un ‘gigante’ la Scuola Materna di Crespino, di cui possiamo raccontare la Storytelling innanzitutto grazie a quanto raccontato da don Mario Qualdi nel suo libro “Crespino , pagine di storia”,  ma anche alla volontà  e disponibilità di persone che …mi hanno coinvolto e di Don Graziano Secchiero che ha aperto il vaso di pandora dei suoi ricordi e delle sue ricerche , rassegnandoci alcuni straordinari dati significativi oltre che con tutta una serie di immagini che in fotogallery ci permettono di documentare alcuni momenti storici sia dell’Asilo che della Scuola Materna e del Nido Integrato.

 

 

Una Story che vi proponiamo perché da ‘prototipo’ qual è , possa trovare in un mondo sempre più virtuale , adeguata considerazione  e sostegno anche in una ‘progettualità di scala’ oltre che nel territorio di riferimento, peraltro in forte calo demografico.
Per questo possiamo parlare di prototipo e di …vestali, per una qualità e una passione certificato dalla Storia, quella che noi vogliamo raccontarvi in stile Storytelling  partendo innanzitutto col proporvi in sequenza Main News una speciale Flash Story agli atti della FISM provinciale.

 

 

Speciale anche perché basata su ‘Dati Sensibili’ in quanto trasmessi by Don Mario Qualdi, storico scrittore e ‘caposaldo’ della Scuola Materna Papa Pio XII di Crespino, visto che nella Parrocchia è stato parroco nel post Don Armando Tenani e nel pre Don Graziano Secchiero , tuttora titolare della Vicaria di Crespino in un Terzo Millennio che … ha bisogno sempre più di sostegno e misericordia.

 

 

Come dimostra nel caso specifico anche l’ulteriore Excursus che vi proponiamo come Appendice Flash Story raccontando alcuni ‘interventi’ significativi che hanno caratterizzato l’evolversi strutturale, dalla gestione immobiliare a quella del personale, per soddisfare e adeguarsi anche in modo straordinario alle nuove necessità scolastiche, visto che dal Terzo Millennio stiamo parlando di Scuola dell’Infanzia e dei Nido Integrato.

 

 

PRIMA MAIN NEWS -FLASH STORY ( by FISM, su dati by Don Mario Qualdi ) / SCUOLA MATERNA E NIDO INTEGRATO “PAPA PIO XII” – CRESPINO – STORIA
Inizialmente “Asilo” ha avuto origine nel 1920. Riconoscimento della parità scolastica: anno 2000-2001. Rapporti con il Comune: esiste una convenzione
( Composizione Comitato di Gestione: n.5 soci di diritto: parroco pro-tempore, direttore della Scuola, rappresentante consiglio pastorale, rappresentante dei beni ecclesiastici, rappresentante della Fism, N.4 soci aggregati: genitori dei bambini  iscritti, N.1 rappresentante del Comune.

 


 

“INSIEME DAI DODICI MESI AI SEI ANNI”
Inizialmente “Asilo” ha avuto origine nel 1920.
Un vecchio edificio situato vicino alla Chiesa Parrocchiale, ha ospitato tanti bambini sotto la custodia delle Suore “Serve di Maria Riparatrice”.
Nel 1952 veniva inaugurato il nuovo “Asilo Pio XII” – dono della nobilissima Città di Genova e particolarmente del suo Arcivescovo Card. Giuseppe Siri, che con questa grande opera ha voluto gettare tra i Crespinesi e i Genovesi un ponte ideale a perenne testimonianza della solidarietà cristiana verso la popolazione colpita dalla tragica alluvione del 1951.

 

 

L’”Asilo” iniziava la sua attività con circa 80 bambini sotto la direzione delle Suore fino al 1986, anno in cui veniva il ritiro delle Rev. Suore da parte della Madre Generale.
Nel 1987, l’”Asilo” diventa Associazione denominata “Scuola Materna Papa Pio XII” , scuola di ispirazione cristiana che ancor oggi opera con personale laico, senza finalità di lucro al servizio dei bambini/e e delle loro famiglie della Comunità di Crespino.

 

 

Attenta ai cambiamenti in corso , la scuola basa la propria attività didattica sulla pedagogia dell’ascolto allo scopo di rispettare e valorizzare le diversità, di interpretare i bisogni e gli interessi di tutti potenziando le capacità di ciascuno.
L’attività didattica, strutturata mediante curriculi aperti che tengono conto anche delle attese delle famiglie, si sviluppa sulla base di modelli organizzativi flessibili che favoriscono la relazione tra tutti i soggetti coinvolti, compresi i genitori che collaborano attivamente non solo per la gestione economica ma  a tutti i livelli.

 

 

Dall’anno scolastico 2001/2002, annesso alla scuola materna, funziona anche il nido integrato istituito, con il concorso della Regione Veneto, ai sensi della L.R. 32/90.
Accoglie 10 bambini di età compresa tra dodici e trentasei mesi ai quali vengono proposte specifiche attività ludiche e gesti di cura che mirano ad un equilibrato e armonico sviluppo psicofisico.
La partecipazione dei genitori è assicurata dal corretto funzionamento degli organi collegiali previsti dalle vigenti disposizioni: l’assemblea generale dei genitori, il consiglio scolastico; il collegio dei docenti di scuola e di zona.
Entrambe le strutture , nel rispetto dell’idoneità e delle caratteristiche di ciascuna, aderiscono alla proposta di coordinamento pedagogico didattico espressamente predisposta e gestita a cura della Fism provinciale.
La scuola è riconosciuta “paritaria” in base alla legge 62/2000.

 

 

SECONDA MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia ) / EXCURSUS STORY BY LIBRO “PAGINE DI STORIA” DI DON MARIO QUALDI
Poi per la cronaca e per la storia ci rifacciamo al Libro di Don Mario Qualdi giusto per ricordare che se lo “Asilo” ha avuto origine nel 1920, in un periodo in cui in Polesine come in Italia la battaglia politica aveva toni e comportamenti che dire ‘accesi’ significa usare un eufemismo. Sono i tempi del Fascio  e del Commissario prefettizio Omero Marchesi  a Crespino in carica dal 30 aprile 1921 anche perché sul Diario parrocchiale si annotava così:<< 3 aprile: gli Amministratori del Comune, vistisi incapaci di reggere le sorti del paese e più spaventati delle intimidazioni dei fascisti, si sono ritirati rinunciando alle loro cariche>>.

 



 

E nel mentre in Italia era anche l’epoca del Partito Socialista e della nascita del Partito Comunista , del delitto Matteotti e di tante lotte agrarie anche in Polesine, ecco che a Crespino bisogna aspettare diciotto mesi per avere di nuovo il sindaco, cioè il ragioniere Vincenzo Chiarioni eletto in data 23 ottobre 1922.
Si chiude così anche il Capitolo X del Libro di Don Mario Qualdi intitolato “Crespino Pagine di Storia” che a questo punto titola “Regime Fascista” il successivo Capitolo XI, dando subite peraltro ampio spazio alla ‘importanza storica’ di Monsignor Secondo Porta, nominato parroco di Crespino fin dal maggio 1919.

 

 

Infatti, dopo averne spiegato la personalità e le sue opere realizzate a Villanova del Ghebbo ( aveva creato una Cassa Rurale, una Cassa Operaia, una Società di Previdenza, un’altra di Mutuo Soccorso, una Mutualità scolastica, una fornace di laterizi…) ecco che Don Mario Qualdi ne racconta testualmente così l’arrivo di Don Secondo Porta a Crespino:<< Lo si vide arrivare a piedi sul far della sera. Proveniva da Sant’Apollinare dove aveva fatto una sosta presso il fratello Don Aser , perché a Villanova del Ghebbo non aveva potuto rimanere più oltre. Sembrava l’arrivo di uno sconfitto dopo il crollo delle sue opere sociali intese a trattenere colà l’esodo dei mattonari verso il ferrarese dove di guadagnava soldi ma si perdeva la fede>>.

 

 

Poi però per Don Secondo Porta a Crespino parlano i fatti, cioè quelli che Don Mario Qualdi descrive così:<< Nei primi tre anni del suo ministero mons. Porta aveva creato a Crespino una Cassa Rurale, un Asilo infantile, una Cooperativa di consumo, una Scuola di lavoro per le giovani e un Circolo tra i più fiorenti della Diocesi: la gioventù, una scelta pastorale>>.
Così viene ricordato che il 21 luglio 1919 45 giovani si sono radunati in Parrocchia hanno dato vita al Circolo della Gioventù Cattolica e 2 anni dopo saranno 120.
Nel mentre la gioventù femminile ( Figlie di Maria) risponde ancor pù generosamente all’appello e –sottolinea Don Qualdi –‘saranno tutti questi giovani a scrivere le più belle pagine della vita religiosa del tempo’.

 

 

Tra queste appunto il citato ASILO che ebbe origine nel 1920, tra l’altro in tempi notoriamente ‘difficili’ col Regime fascista anche a livello nazionale, finché non avvenne la famosa ‘conciliazione’ tra Stato e Chiesa l’11 febbraio 1929.
Un evento storico che fu celebrato a Crespino soltanto il 28 di quel febbraio 1929, a causa di un freddo talmente intenso che ‘gelò’ persino le acque del Po. E in quella celebrazione finalmente lo stesso Don Secondo Porta parlò pubblicamente dopo il Podestà e senza alcuna contestazione.

 

 

Ma al di là degli elogi trasmessi anche con una ‘lunga lettera’ da parte della direttrice delle scuole elementare, la maestra Olga Ferretti, giova ricordare che anche dopo la Conciliazione la conflittualità tra Canonica e Municipio non accennò a diminuire.
Tant’è che nel 1927, dopo la nomina del primo Podestà con Decreto Governativo 10.4.1927), Don Secondo Porta fu incriminato per idee antifasciste, venne sciolto il Circolo cattolico e furono inquisiti i ragazzi che frequentavano la canonica proprio alla ricerca di accuse contro il parroco.

 

 

E poi c’è anche stato chi attentò alla sua vita, ma Monsignor Porta , che ebbe sempre parole di perdono, morì di morte naturale nel giugno 1934 a Pesaro presso il fratello Vescovo Bonaventura dove era andato a riposare.
Per la storia si racconta che i funerali furono un vero plebiscito d’amore di onore” e l’elogio funebre fu di Don Fortunato Giavarini , presente il vescovo Anselmo Rizzi e del clero polesano. Ma per sottolineare la vitalità religiosa di questo tempo è doveroso ricordare anche i seguenti altri sacerdoti che hanno caratterizzato la storia di Crespino: Mons. Carlo Libanori, Padovan Dott. Ettore, Don Luigi Palmieri, Don Giuseppe Navarro, Don Afro Borgato.

 

 

Ma per farvi capire l’importanza dell’habitat di riferimento sia scolastico che religioso in cui operava l’ASILO vi segnaliamo la seguente nota by Diario Parrocchiale citato Libro Story con riferimento alla data 20 ottobre 1925:<< Oggi alle ore 9, condotte dalla superiora M. Caterina Menegatti e da altre consorelle le suore prendono possesso del piccolo convento costruito nel locale Frattina per dirigere l’Asilo e la scuola di lavoro femminile>>.
Poi la storia dell’Asilo assume importanza speciale anche in relazione alla situazione demografica di Crespino ( Vedi tabelle in fotogallery) tant’è che nel 1934 furono ultimate le Scuole di Selva ( ben 100 alunni) , peraltro iniziate nel 1931 come i fabbricati scolastici di San Cassiano ( 70 alunni).

 

 

Ma se pensiamo che nel 1934, epoca del Podestà Luigi Zadra,  la popolazione delle elementari contava ben 800 ragazzi dislocati persino negli uffici del palazzo comunale, diventa logico considerare l’importanza stesso del citato ASILO , mentre nel 1939 nella Villa Toso ( quella coi famosi Due Leoni) viene aperta la Scuola d’Avviamento professionale.
Poi anche il bronzo delle campane , requisite dalle autorità civili nel 1943, serviranno per fabbricare nuovi cannoni per quella Seconda Guerra Mondiale che …finirà quando il 25 aprile gli inglesi traghettano il Po senza incontrare resistenza ( i tedeschi se ne sono già andati in ritirata)  e il giorno dopo la gente di Crespino affolla la piazza di Crespino dove sventola il tricolore.

 

 

Praticamente liberi nel giorno della Madonna del Buon Consiglio, come aveva ‘predetto’ Maria Bolognesi e riportato da Padre Tito Sartore il ‘postulatore’ della causa di beatificazione della Serva di Dio, vissuta tra Crespino, Rovigo e Bosaro dove adesso è sepolta nella Chiesa Parrocchiale.
Poi l’Italia riparte nel periodo post bellico, perché è comunque il tempo della riappacificazione;  a Crespino ne è un esempio il sindaco Fortunato Alfonso Pozzati anche se nella Sede del Fascio ( ora trattoria Da Aligi) non tutti volevano fare la nuova Scuola Media.

 

 

Ma poi …Crespino è nel Polesine e nel novembre del 1951 ci pensa la Grande Alluvione a determinare lo spopolamento e l’esodo verso il triangolo industriale Milano – Torino – Genova.
Scrive sempre Don Mario Qualdi:<< Si chiusero le porte di molte case che non si sarebbero più riaperte….Capitò un giorno, sull’argine del Po, Giacomo Lercaro di Ravenna, poi cardinale di Bologna. Incontrato un ragazzo, gli domandò se avesse piacere d’andare a Ravenna ad abitare con lui. Non sembrava vero al ragazzino che subito partì e poi con lui altri ancora per far parte della Famiglia del Cardinale>>

 

 

Così ricordo i loro nomi di persone che poi avrei rincontrato nella vita. Come Gianni Andreotti che quando poi si sposò in chiesa a Crespino …e vidi scendere dalla macchina proprio il Cardinal Lercaro da Bologna arrivato appositamente per quel matrimonio.
E Sandro Formenton con cui poi ho lavorato per diversi anni assieme. Ma anche gli altri  di Crespino e di Villanova Marchesana che vi ripropongo in foto assieme al Cardinal Lercaro e alla sua Famiglia.

 

 

Storie di vita e di miseria quotidiana, così ….”anche il cardinale Giuseppe Siri venne in paese a benedire l’Asilo parrocchiale , dono della Diocesi di Genova, mentre il parroco Don Armando Tenani , per l’acquisto del terreno occorrente, non esitò a mettere le mani su cose di valore altamente artistico appartenenti alla chiesa, meritandosi con tale gesto aspre critiche e una regolare denuncia presso le autorità competenti”.

 

 

E la Scuola Materna? Ecco sempre l’autorevole spiegazione di Don Qualdi: << Non poteva mancare un nuovo edificio per la scuola materna e a questa ci pensò la Diocesi di Genova subito dopo l’alluvione. Il cardinal Siri benediceva l’opera nel 1953 e la donava alla comunità. Il vecchio edificio , situato dove oggi sorge il Centro Sociale, e che tanti bambini aveva ospitato fin dal 1920 sotto la custodia di bravissime suore , veniva chiuso senza rimpianti.>>
E poi …ero già ragazzo quando quella domenica Mons. Tenani morì il 19 marzo 1961 in sagrestia, “ancor vestito dei paramenti sacri con i quali aveva celebrato la sua ultima messa” .

 

 

Lo ricordo bene perché  anch’io insieme a tanti altri andai a porgergli l’ultimo saluto in canonica.
Il resto , per quanto riguarda la Parrocchia di Crespino, è storia legata direttamente a Don Mario Qualdi , fino alle dimissioni da parroco in data 30.08.1994 dopo 33 anni di presenza pastorale.
Una lunga storia insieme alla Comunità Crespinese , di cui la Scuola Materna San Pio XII è sempre stata punto di riferimento per l’educazione dei bambini. Con tanti presidenti che in sequenza hanno affiancato Don Mario nella gestione della Scuola Materna, in tutte le sue evoluzioni, compreso il passaggio da una gestione prettamente religiosa con le Suore insegnanti fin quando le Suore “Serve di Maria Riparatrice” hanno potuto farlo in forma diretta.

 

 

Tutto questo praticamente fino al 1983, quando, pur restando responsabile Suor Agata  durante la presidenza di Alberto Fogagnolo trovò inserimento la prima insegnante laica, che poi dal 1986 ne assunse anche il ruolo di Direttrice in una Scuola Materna Pio XII gestita totalmente da insegnanti laiche.
Fermo restando ovviamente quell’indirizzo cattolico che è sempre stato nel dna delle Scuole Materne parrocchiali del Polesine che hanno sempre trovato nella F.I:S.M. ( Federazione Italiana Scuole Materne ) il suo punto naturale di riferimento sia dal punto di vista didattico che organizzativo-legislativo per restare al passo coi tempi.

 

 

Per un ruolo che peraltro è empre rimasto ‘centrale’ nella Comuinità di Crespino, tant’è che sotto la presidenza di Alberto Fogagnolo è stata altresì attuata, tra la Scuola e il Comune, una specifica Convenzione che ne riconosceva l’importanza e la funzione trovando adeguato sostegno in rapporto sia alle esigenze di una gestione ordinaria che straordinaria.

 

 

D’altra parte i rapporti della Scuola Materna Papa Pio XII  anche con le altre Istituzioni, dalla Regione al Ministero della Pubblica Istruzione , si è evoluto di tempo in tempo , trovando nel Consiglio dei Genitori un punto constante di riferimento per trovare soluzioni didattiche-educative al passo coi tempi.
Tanto più che anche in ambito nazionale la Scuola Materna Papa Pio XII, come tutte le altre scuole materne parrocchiali, a partire dall’anno scolastico 2000-2001 ha ottenuto dallo Stato il riconoscimento giuridico di “Scuola Paritaria” , con tutti i diritti e doveri connessi e sostanzialmente alla pari delle Scuole pubbliche.

 

 

Riconoscimenti che poi ha avuto ulteriori evoluzioni, portando l’offerta formativa della Scuola Materna fino ad accogliere bambini dai 12 mesi a 3 anni.
Una esigenza che è stata soddisfatta quando nel 2000 sotto la presidenza di Donatella Ghedini la scuola materna si è strutturata anche come Nido Integrato a completamento di una ‘offerta’ di servizi che era già stata ampliata con la mensa - dopo scuola anche per i bambini delle elementari.

 

 

Tutte evoluzioni di cui ci ha già spiegato e ampiamente documentato direttamente Patrizia Romanin, storica presidente e Dirigente impegnata nella Scuola Materna Pio XII di Crespino che in ambito FISM provinciale.
E che peraltro sarà protagonista direttamente nella prossima Seconda Parte Story con suo speciale focus storico, anche perché basato su ‘dati sensibili’ e vissuti direttamente nella sua lunga esperienza maturata , e soprattutto fatta di passione e di spirito di servizio.

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover la bambina ‘icona’ di questa “Prima Parte Story” , dedicata ai primi 50 anni che partono dall’Asilo 1920 fino alla Scuola Materna Papa Pio XII e oltre con fine tappa intermedia 1970.
Poi per quanto riguarda la fotogallery partiamo dalla statua della ‘Madonnina’ che ho fotografato davanti alla citata Scuola Materna prima di raccontarvi questa Story e perché la ritrovate anche come sfondo in altre foto di questa Prima Parte.
Quindi, partendo dagli albori, eccovi in versione poster “Crespino & Asilo” datato 1921 con ben 46 bambini e l’insegnante davanti al Municipio , mentre nella successiva foto dell’Asilo con Don Secondo Porta davanti alla ‘Frattesina’ i bambini sono quasi 70 e col grembiulino.
E a certificare il ‘movimento’ in quegli anni Trenta che ha visto protagonista sia Don Secondo Porta che il mondo dell’associazionismo di Crespino in quei tempi, eccovi alcune immagini con le relative didascalie incorporate, giusto per onorare anche le ‘Figlie di Maria’, quindi il Maestro Scavazzini ( di cui abbiamo già pubblicato una Story qui su www.polesinesport.it) e la sua Banda Musicale, poi in poster la Società Operaia nel 1925 e a seguire la classe quinta della Scuola Elementare datata 1928 con la maestra Margherita Ferretti e la direttrice Olga Ferretti.

 

 

Poi dopo il flash che mostra in Municipio a Crespino nel 1929 tutte le partecipanti del Corso Singer nella classica foto ricordo con i rappresentanti istituzionali, ecco un’altra serie di foto con didascalie incorporate a certificare Crespino & Chiesa negli anni Trenta fino alla morte di Don Secondo Porta di cui vi proponiamo il relativo ‘santino’.
A questo punto andiamo a chiudere il periodo pre Seconda Guerra Mondiale mostrando la fonte più importante delle nostre informazioni, cioè il Libro di Don Mario Qualdi intitolato “Crespino Pagine di Storia” da cui abbiamo estrapolato anche le due “Tabelle” sull’andamento demografico del paese dal 1934 al 1976 oltre a quelle con didascalie incorporate tra …Po ghiacciato nel 1929 e poster coi bambini Asilo Parrocchiale 1948, completate peraltro durante il viaggio da alcune immagini ( vedi Bersaglieri e vedi Soldati d’Italia) tratte dal libro fotografico “Crespinesi”  a cura di Valerio Balzan in collaborazione con Guido Ronconi, anche perché ci sono in foto alunni dei principali personaggi Istituzionali che hanno fatto la storia di Crespino come comunità.
A questo come ‘stacchetto’ tra passato e futuro , onoriamo Maria Bolognesi in uno speciale kit per la vita vissuta tra Crespino e Bosaro ( dal 1924 al 1980 come Serva di Dio, sì ..ho visto che c’è scritto Bolognini) abbinandola al manifesto della Festa di beatificazione by Diocesi di Adria-Rovigo in data 7.9.2013 tra Rovigo e Bosaro,
Riprendendo peraltro il nostro canonico viaggio cronologico, e partendo dal Dopoguerra bisogna ricordare che Crespino & Chiesa hanno dovuto fare i conti anche con la Grande Alluvione del 1951. E riagganciandoci a quando da noi raccontato ecco due significative immagini della presenza del bolognese Cardinal Lercaro a Crespino, tra i giovani che ha ospitato e di cui ha pure celebrato un significativo matrimonio a Crespino. Perciò eccolo nella Chiesa dei SS. Martino e Severo mentre celebra quello di Sandro Formenton , presenti  altri ‘ragazzi’ che lui appunto aveva ospitato nella sua ‘Casa Famiglia’.

 

 

Un trittico che si completa con la foto a colori col Cardinal Lercaro che riceve l’omaggio floreale all’entrata della chiesa , mentre prima a dx con gli occhiali si riconosce Alma Previato che tanta parte ha poi avuto nella educazione cristiana dei ragazzi della Scuola materna Pio XII di Crespino oltre che nella catechesi e nella partecipazione alle ‘processioni’ per la Feste dei vari Santi celebrate nei Borghi e nelle Frazioni di Crespino.
Vedi anche i chierichetti e i paggetti che poi ritroviamo nelle successive foto che tra Chiesa e Scuola Materna Papa Pio XII certificano la presenza benedicente del Cardinal Siri a Crespino, insieme al Vescovo Sartori e a tutti i noti preti della Vicaria di Crespino e che ha avuto il suo importante punto di riferimento in Don Armando Tenani ( morto nel 1961 e di cui proponiamo il relativo ‘santino’) . Fermo restando che con riferimento alla Scuola Materna vi abbiamo proposto anche alcuni suoi ‘passaggi’ significati a valorizzare tutta la comunità ; vedi Suor Fiammetta in Piazza Fetonte, ma anche le “Quattro Bambine” che recitano vestite da angeli ( febbraio 1956) o che cantano per la Rai in Municipio a Crespino ( nel 1958) sulle note del pianoforte suonato da Lino Finotti …una vita e una passione per la musica trasmessa anche ai figli ‘premiati’ musicisti a livello internazionale ( tanto per citare, suo figlio Francesco ‘Premio Liszt’ ).
A questo punto, dopo avervi proposto l’asfaltatura di Piazza Fetonte datata 1964 e il ‘tabellone’ della Festa della Mamma del 12.5.1968 nel Teatro Comunale di Crespino ( in collaborazione con la Scuola Elementare mentre la eccezionale citazione ‘Asilo Papa Pio XII’ , sottolinea a modo suo l’importanza della Scuola Materna tra …memoria e futuro.

 

 

Detto che sono lapalissiane le successive immagini relative ad alcune Feste della Scuola Materna Pio XII ( datate 1968 e 1969 , tra recite di Feste della Mamma e Feste di Carnevale) concludiamo la nostra panoramica proponendovi le “Sette Ragazze” perché anche se più grandicelle, sono comunque davanti alla statua della Madonnina.
Giusto per completare il nostro girotondo intorno all’Asilo & Scuola Materna Pio XII, anche perché la stessa ‘Madonnina’ fa da sfondo in last flash a Don Mario Qualdi per la altrettanto canonica foto col ragazzo delle ‘prima comunione’.

 

Patrizia Romanin & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it