Daniele Simeoni player dalla Spal al Rovigo di Tomeazzi e globetrotter in Serie C tra Cosenza, Ternana, Prato, Chieti, Rimini, Vastese/ Poi Mr nelle giovanili Ravenna e Spal + Rovigo in C2 + Mr & Ds in Emilia-Romagna
Quasi un passaggio di testimone dal pigmalione Cazzanti al più giovane Daniele Simeoni che nella Spal ha vissuto a lungo, prima da giocatore e poi anche da allenatore e Ds.
Ma quella che vi presentiamo è un’altra Storia infinita dal punto di vista calcistico, perché Simeoni è stato globetrotter da giocatore per tanti anni lungo tutto lo ‘stivale’ dell’Italia, giocando in Serie C tra Cosenza, Ternana, Prato, Chieti, Rimini, Vastese prima di chiudere da giocatore allenatore vicino a casa a Massalombarda.
Si chiude lì la sa carriera da calciatore, ma riparte subito quella da allenatore fino al Terzo Millennio, protagonista anche a Rovigo ( ma é stato anche a Rende) dove l’ho conosciuto ed è nata questa Story datata Maggio 2007 , prima che Daniele ritornasse protagonista da DS e fino a tutt’oggi nella sua Emilia Romagna.
E allora come ‘aggiornamento’ a questa Daniele Simeoni Story vale la pena di ricordare le sue successive esperienze prima come DS con la Imolese 2011/12 e poi addirittura con la Spal nel luglio 2013.
Preludio alle due successive stagioni da allenatore in Eccellenza con l’Argentana del presidente Eugenio Bruschi , dove sarà anche responsabile del Settore Giovanile.
Un rapporto che si interrompe a febbraio 2016 , ma che vedrà Daniele Simeoni tornare da Ds quest’anno in Eccellenza con l’Alfonsine 2017/18.
Fermo restando che la ‘credibilità’ di Simeoni è sempre stata alta in Emilia Romagna visto che il suo nome è stato più volte ‘cercato’ o agganciato anche ad altre società importanti, compresa la Giacomense di Mattioli & Colombarini che poi hanno cambiato pelle e hanno rilanciato la Spal dalla Serie D alle Lega Pro , quindi in sequenza Serie B preludio alla straordinaria Spal appena approdata in Serie A.
Fermo restando che l’ho poi incontrato anche recentemente come osservatore interessato sia al Bettinazzi di Adria che allo stadio Gabrielli di Rovigo, vi rimando all’Appendice News ( è stato relatore in casa AIA ad Imola) e all’Extratime per gli ulteriori recenti aggiornamenti su Daniele Simeoni ‘Personaggio Story’ anche recentemente tra Emilia Romagna e dintorni.
MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, 02.05. 2007 ) , QUARANTATREESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE : DANIELE SIMEONI DA CALCIATORE GLOBETROTTER AL SUD A TECNICO-& DS PROTAGONISTA TRA SPAL , ROVIGO E DI NUOVO EMILIA ROMAGNA
Un romagnolo purosangue, nella parlata e nella professionalità. Daniele Simeoni, nato a Lugo di Romagna ( RA) 21.2.1964, sul suo pentagramma suona una musica ritmica da beat generation maturata sulle strade della California calcistica italiana. Vale a dire quella specie di autostrada che da Ferrara - Spal aveva già visto tanti calciatori del Nord fare il viaggio andata-ritorno verso i campi caldi del Sud, nella Sicilia, in Calabria, in Campania, nelle Puglie. Uno che va veloce, Simoni; me l'avevano già detto alcuni amici, l'avevo visto direttamente anche quando avevo fatto approfondimenti col Nicola Visentini - Personaggio. Uno che però ha capito presto che 'il ritmo del mondo calcistico' impone scelte precise e istantanee, ma funzionali a progetti il più possibile importanti, da attuarsi con professionalità e spirito di squadra.
E' stato così fin dall'inizio per Daniele, tant'è che dopo essersi fatto onore nelle 'elementari calcistiche' delle giovanili del Fusignano e dell'Argentana, approda alla 'scuola media' della Spal, chiamato dal suo primo pigmalione Luciano Cazzanti per giocare negli Allievi allenati da Ottavio Ferraresi. E si sa che il settore giovanile della Spal è un habitat da wwf per quanto riguarda la qualità dei giocatori; perciò non a caso anche quegli Allievi Nazionali furono vincenti. E non a caso Simeoni centrocampista di quantità e qualità ebbe soddisfazioni anche nella Berretti e per due anni nella Primavera, con gli allenatori Bozzao, Pereni e Tomeazzi, tant'è che con la Primavera della Spal vinse il campionato 1980/81. Davvero un bel gruppo quello della Primavera spallina che macinava 'calcio & zona' con Tomeazzi anche nell'81/82. Erano i tempi della Spal del presidente Mazzanti che in serie C1 era allenata da 'nasone' Salvemini quando Daniele fece il suo esordio segnando contro la Sanremese.
Tempi maturi per fare volare fuori dal nido quella 'nidiata di campioncini della Primavera'. E l'occasione viene loro offerta da mister Tomeazzi chiamato sulla panchina del Rovigo 83/84 a praticare in Interregionale il suo calcio giovane e spettacolare.
Una stagione che Simeoni ricorda di getto:<< Una stagione speciale sia dal punto di vista tecnico che umanamente, di giocava ottimo calcio, la città e la tifoseria ci seguiva con passione speciale>>. Un ricordo anche millesimale quello di Daniele che cita la signora Lavezzo come tifosa speciale , supportato da Vanni Patrese che, presente all'intervista, ne ricorda il nome: Bruna.
Una stagione vinta dal Sassuolo a quota 43 ma col Rovigo a soli due punti, in corsa fino all'ultimo. E Daniele sviluppa una considerazione snocciolando i nomi di quella squadra quasi disegnandone la formazione sulla lavagna:<< Tomeazzi ha trapiantato nel Rovigo praticamente quasi tutto il gruppo della Primavera, mentre Beppe Pregnolato è rimasto in casa Spal. Così in porta c'era Bognin ( Paganin - Fe riserva), difesa a quattro con Caselli ( Mantovani), Mauri, Pietro Vitello e Turola, centrocampo a tre col sottoscritto, Sambugaro e Veronesi ( Setti), in attacco Cappotti, Brandolini e Pavani. Oltre a questi hanno giocato alcune partite Alberto Vitiello e Zanaga.>>
Una stagione che è valsa come certificato di qualità per quei giocatori, visto che tanti di loro hanno poi fatto strada calcistica. Come Simeoni che è stato chiamato dal ds Roberto Ranzani, altro ferrarese, al Cosenza 84/85 del presidente Morelli allenato da Montefusco in C1. Là nel Sud , tra l'altro avendo al fianco il polesano Tivelli arrivato dalla Reggiana, manterrà le aspettative Simeoni che spiega:<< E' stata una buona stagione per quel Cosenza e ottima per me. Tra l'altro ho disputato 31 partite da titolare, sono stato chiamato nella Nazionale di serie C e anche convocato nell'Under 21 nazionale dove tra gli altri c'era Schillaci. Ho avuto anche la soddisfazione di giocare il Viareggio nelle file del Napoli. Ho solo un rammarico: oltre al Napoli c'erano richieste anche da Cagliari e Genova, ma la società, che aveva già incassato tanto dalla vendita di Marulla, ha fatto richieste troppo alte per il sottoscritto>>.
Così il curriculum di Simeoni viaggia ancora in parallelo col Cosenza del ds Ranzani in serie C1 per altre due stagioni da titolare.
Sempre con Montefusco allenatore nell'85/86 quando tra l'altro Simeoni va in gol a Messina davanti a quel mister Zeman che lo voleva. Campionati onorevoli, come quello 86/87 che Simeoni spiega così:<< Quell'anno c'era Di Marzio allenatore, e tra i compagni avevo anche Padovano e Gigi Simoni e Castagnini poi ds del Piacenza. Era un girone con 'piazze' importanti come Taranto, Foggia, Palermo, era bello giocare su quei palcoscenici da 20-30mila spettatori. Sul campo bisognava metterci tanta grinta cattiveria e mentalità agonistica>>.
In un certo senso il suo passaggio al Prato 87/88 dell'eterno presidente Toccafondi in C1, per Daniele è un ritorno alle origini, a quella scuola Tomeazzi che privilegiava la tecnica e la zona.
Spiega Daniele:<< Prato da questo punto di vista è una piazza che punta sui programmi, c'era segretario Callisti che adesso è dg a Empoli, l'allenatore Orrico con le sue idee giovani e come giocatori c'era gente brava come Berti (ora procuratore di Vieri) e Biffi>>.
Ma se Prato è stata positiva tecnicamente, poi per Daniele è stata stupenda la Ternana 88/89 allenata in serie C2 da Tobia. << Un grande pubblico, sempre 25000 persone allo stadio e poi abbiamo vinto. A Terni ho passato due anni favolosi, perché anche in C1 sempre con Tobia allenatore siamo stati sostenuti da un pubblico appassionato per un campionato onorevole>>. Evidentemente Daniele ha la caratteristica del vincente, perché lo chiama il Chieti 90/91 ( dove gioca con Pagliari mister allenatore del Foligno attuale) che allenato da Cavezzi guarda caso vince in C2.
Ma evidentemente è questa la categoria ideale per il nostro Simeoni. Così passa al Rimini 91/92 allenato da Spimi, altra piazza da grande pubblico, dove c'è un bel terzo posto finale. Una stagione da protagonista, come sostanzialmente sarà quella che Daniele disputa nel Vasto 92/93 allenato in C2 da De Biasi e dove sarà quinto posto. Non sarà parimenti fortunato invece il suo ritorno a Rimini in C2 , sempre allenato da Spimi, visto che quel Rimini poi farà 'fallimento' e per i primi 6 mesi della stagione 94/95 per Simeoni ci penserà la Cocife a stipendiarlo, finché Daniele sceglie di fare il giocatore - allenatore vicino a casa , nel Massalombarda del presidente Aresu in Eccellenza.
Ma per il centrocampista Simeoni, buon destro e qualche gol in ogni stagione, purtroppo c'è un grave infortunio a bloccarlo come calciatore: colpa della rottura dei due tendini d'Achille, anzi di Daniele. E così la stagione 95/96 sarà vissuta da Simeoni solo come allenatore, ancora sulla panchina del Massalombarda in Eccellenza.
A questo punto, Simeoni vuole percorrere a fondo la sua fase due, quella di allenatore , per mettere a frutto tutte le sua esperienza e le sua capacità di rapportarsi in un mondo in cui si è fatto molti amici. Così va benissimo la chiamata del ds Ranzani , il ferrarese ex Cosenza adesso al Ravenna 96/97 allenato in B da Novellino e dove gioca il polesano Pregnolato.
Così Simeoni è sulla panchina dei Giovanissimi Nazionali sperimentando le sue idee. Un rapporto di stima quello col ds Ranzani, che rientrato alla Spal di Donigaglia chiama subito Daniele alla Berretti 97/98 affidandogli quindi la Responsabilità del Settore giovanile. E siccome 'la fiducia è una cosa seria' , il fidato Simeoni fa anche l'osservatore per la prima squadra della Spal di De Biasi. Tre anni importanti quelli di Simeoni che spiega:<< Abbiamo vinto 3 campionati con la Berretti nazionali e abbiamo visto nascere giocatori che hanno fatto strada , da Manfredini (Udine e Bologna) a Marchini ( Cagliari ) oltre a Macchia che adesso ho qui a Rovigo. Tra i polesani? Erano bravi Vendemmiati e Bertagnon>>.
A questo punto però la professionalità tecnica di Simeoni è ritornata ad esprimersi direttamente dalla panchina, quella del Sassuolo 2000/01 in C2 del presidente Baldelli. Un campionato contro blasonate tipo Padova, Triestina e Mantova. << Un campionato strepitoso per la situazione difficile - spiega Daniele , esonerato quand'era ottavo in classifica>>. D'altra parte si sa che nel calcio bisogna avere i nervi saldi. Può succedere di tutto. Lo dimostra in questo senso la successiva stagione 2001/02 in cui Simeoni, allenatore in serie D col Castel San Pietro, è stato esonerato in una situazione speciale:<< Eravamo primi in classifica, con quel San Pietro dove avevo Cicioni in porta e anche Macchia - spiega Daniele senza nominare mai il presidente - . Peccato, volevo lavorare per un progetto, invece poi …rischiò la retrocessione>>.
E' a questo punto che la strada di Simeoni si incrocia con quella del Rovigo del presidente Francsco Scerra che lo chiama sulla panchina dei biancazzurri, campionato 2002-03 in serie D per effetto della vittoria in Eccellenza con mister Rocchi.
La squadra viene rifatta, frutto dei contatti del ds Contarin ma anche di quelli di Simeoni.
E' è ottimo campionato nel girone del 'lungo Adriatico'. Vincerà il Ravenna di Gadda, mentre il Rovigo di Simeoni uscirà ai play off:< Stagione ottima, miglior difesa, ma abbiamo segnato poco, perché mancava qualcosa là davanti. Anche in casa con Ravenna abbiamo costruito di più ed abbiamo perso. Dico solo che qualcuno che mi stava accanto doveva avere più voglia di lavorare per vincere , e non sarebbe andata così…>>.
Poi la storia racconta che il Rovigo 2003/04 affidato ancora a Simeoni ci ha riprovato, andando bene in Coppa e iniziando con tre pareggi in campionato. La storia racconta che il ds Contarin a questo punto chiamò Pulin al posto di Simoni e percorso una stagione da play off, perdendo a maggio l'ultimo treno a Cento. Tempi moderni e di vicissitudini a questo punto per il Rovigo 2004-05 di Scerra & Visentini, mentre Simeoni va ad allenare a Rende ( provincia di Cosenza) in serie D. Però dopo il valzer biancazzurro Pulin & Contarin dimissionari, quindi Rocchi - Simonato - Angelini il presidente Scerra riallaccia i feeling con Daniele consulente ( nel frattempo esonerato) costruendo le basi per la stagione futura.
<<Per costruire una squadra - ha detto Simeoni - con un occhio al bilancio e uno allo spettacolo, per appassionare la città e la tifoseria e portarla via da Sky per portarla al gusto del Campo>> . Così è nato il Rovigo di Scerra - Simeoni dg - Parlato mister, per un lavoro in staff, dal preparatore Ori ( non ho mai avuto un giocatore stirato - dirà Daniele), a quelli della segreteria e del settore giovanile. Anche per questo Daniele ha citato nome per nome altre pedine importanti del mosaico, da Belella a Sannia, da Meneghini a Vanni Patrese che è lì con noi, in tribuna al Gabrielli mentre sul campo stanno sudando mister Parlato e 'Quelli del Rovigo 2006/07' .
Quelli che le stanno "provando tutte per appassionarci ed appassionare la città e la tifoseria e - dal Vangelo secondo Daniele - portarli via da Sky per apprezzare il gusto del Campo". Sarà perché il romagnolo Daniele ha fatto le giovanili a Fusignano, sta di fatto che del Come, Quando e Perché, col Simeoni che crede nel 'gioco di squadra', ne abbiamo parlato con la stessa 'scioltezza & ritmo' con cui ne avevo parlato più di un anno fa con l'Arrigo Sacchi nel backstage tra Comune e Panathlon di Adria nei '90 minuti fuori campo' promossi da Germano Bovolenta.
APPENDICE FLASH ( by aia-figc-it di Antonio Gaddoni, 4.10.2011 ) / Sezione di Imola: A scuola di tattiche di gioco (con Daniele Simeoni DS Imola )
Capita anche questo: che a sedere dietro la cattedra sia una società di calcio mentre ad ascoltare siano gli arbitri, soprattutto i più giovani, molti dei quali prima di indossare la casacca, sempre meno nera e sempre più colorata, si sono cimentati sui campi di calcio anche con una maglietta numerata. E’ accaduto infatti che a parlare di tattiche di gioco, degli aspetti collegati alla struttura fisica dei calciatori, del presunto ruolo svolto in campo dal cosiddetto “guastatore” e delle tecniche utilizzate per il “fallo tattico”, sia stato il direttore tecnico dell’Imolese Calcio 1919, Daniele Simeoni.
Un approccio, quello del dirigente rossoblu , che risente dei molteplici corsi svolti in quel di Coverciano e mirante, non tanto a tutelare il ruolo dei calciatori, quanto ad agevolare il compito degli arbitri chiamati a far rispettare sui campi le regole del gioco. E non è neppure mancato lo scambio di opinioni, la messa a nudo di alcune situazioni critiche in tema di fuorigioco (“una tattica sempre meno utilizzata dagli allenatori”) con non poche domande che hanno ravvivato una serata all’insegna del rispetto reciproco dei ruoli. A fare da traino alle domande dei più giovani è stato il nostro ex Presidente Pier Francesco Maria Cenni, mentre utili contributi sono giunti anche dal d.g. Mauro Lelli, dal mister Dario Di Donato e dal preparatore atletico Christian Lollini che affianca giornalmente il referente atletico degli arbitri imolesi Marco Guidi. Da parte sua l’Imolese si è resa disponibile a far da megafono all’appello della sezione di Imola per raccogliere, soprattutto tra i giovani, il massimo di adesioni al corso gratuito per arbitri che partirà entro ottobre.
EXTRATIME by SS/ In cover Daniele Simeoni in tandem kit con …sé stesso, gran signore da allenatore griffato Spal e da DS in tante società dell’Emilia Romagna e dintorni.
Compreso appunto Rovigo, dove nell’era del presidente Francesco Scerra è stato determinante per la conquista storica della C2 in Polesine, in quella società da cui ha spiccato il volo nel 1983/84 con mr Tomeazzi verso la Serie C.
Perciò eccolo al fianco di Scerra premiato con targa da Fabrizio Donà presidente del Club Vecchia Guardia.
Quindi nella fotogallery ecco che proponiamo Simeoni nella squadra del Cosenza 1984/85 al fianco del polesano Costante Tivelli in una foto tutta autografata.
Per una carriera ch poi si è sviluppata per una decina di anni sempre in Serie C , come dimostra a questo punto il ‘flash-scheda’ con tutte le squadre in cui Daniele ha giocato nel Mondo Prof, passando attraverso appunto Cosenza, ma anche Ternana, Prato, Chieti, Rimini e Vastese.
A questo punto, passiamo alla fase due, quella di Daniele Simeoni allenatore partito da Massalombarda ( dove era anche giocatore) e poi esploso nelle giovanili della Spal , dove lo documentiamo in foto insieme a Barotti, Righetti e quel grande ‘osservatore’ che è stato Luciano Cazzanti che…mentre scrivo mi ha appena telefonato ricordando le qualità di Daniele come mediano e come allenatore vincente con la Berretti della Spal anche nel torneo di Vignola dove c’erano anche grandi squadre di Serie A compresa l’Inter.
Anche per questo ecco ancora Simeoni nella cena sociale della Spal 1997 ‘Settore giovanile’ tra il Ds Ranzani e Massimo Tassara, mentre Cazzanti è tra Righetti e Ghisellini.
Passando a documentare lo straordinario periodo di Simeoni allenatore e poi DS in casa Rovigo del presidente Scerra, vi proponiamo una serie di immagini iniziando dal Rovigo 2005/06 con didascalie incorporate giusto per ricordare i tanti ‘campioni’ che Daniele ha portato e gestito a Rovigo.
Fino a vincere appunto in Serie D ( vedi anche un flash che gli ho scattato a fine match mentre Daniele esce insieme al dr Vitiello e ad preparatore Ori) e poi giocare col Rovigo 2006/07 in C2 addirittura vincendo nella grande sfida vs la Spal di cui vi propongo due speciali immagini che ho scattato alle due ‘tribune aggiunte’ dove sono tate collocate le rispettive tifoserie in quella domenica 15 dicembre 2006 con lo stadio Gabrielli strapieno.
Il tutto corredato anche dai poster delle foto ufficiali anche del Rovigo 2006/07 e 2007/08 di mr Carmine Parlato e con le presentazioni ufficiali nel giorno del raduno allo stadio e poi anche in Municipio e in Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, oltre che col ‘Trofeo’ in bella mostra per sollecitare l’orgoglio dei giocatori a partire dallo spogliatoio ( da sx Visentini, Scerra, Simeoni, Ori e lo sponsor tecnico con i players biancazzurri tra cui Emanuel Rizzi).
A questo punto la carriera di Daniele Simeoni è ritornata a svilupparsi da globetrotter ( allenatore o ds poco conta) con le squadre della sua Emilia Romagna.
Perciò eccolo in due flash durante la Festa per il Centenario della Spal 1907-2007, prima in poker sol suo amico Ds Ranzani e quindi in trio tecnici con Rossi e De Biasi ( fino al 2016 CT dell’Albania) .
Con riferimento alla Appendice News by AIA Imola ecco Daniele Simeoni relatore al ‘corso’ arbitri nel 2011mentre spiega le sue ‘tattiche di gioco’.
A questo punto, dopo essere stato mister all’Argentana ( vedi kit con Simeoni in tuta e in tv) , per Daniele c’è stato il tempo di ‘osservare’ speciali partite anche in Polesine.
Così lo proponiamo in due speciali escursioni nel campionato Serie D del 2016/17 , prima in flash allo stadio Gabrielli a vedere ( tra Furlanetto e Moretti e con Poalo dal Fiume alle sue spalle) il Derby polesano tra Rovigo e Adriese, infine al Bettinazzi di Adria ‘interessato‘ in tribuna al match dell’Adriese vs Mezzolara.
Giusto per ripartire ‘preparato’ già da quest’anno da DS con l’Alfonsine …voglia di risalire.
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it