Elezioni CONI reg.li: rieletti Gianfranco Bardelle (Veneto) e Giorgio Brandolin (Friuli V.G.)/ E Paola Mora (Trento)


06/03/2017

Incroci comparati necessari. E allora oltre al reportage trasmessoci direttamente by Coni Veneto sulla rielezione di Gianfranco Bardelle come presidente del Coni Veneto vi segnaliamo come prologo le seguenti segnalazioni rilevate by Mass Media  triveneto.
Innanzitutto che … “Gianfranco Bardelle e Giorgio Brandolin sono stati confermati presidenti rispettivamente del Coni veneto e di quello del Friuli Venezia Giulia. All’assemblea di Trieste Brandolin si era presentato come candidato unico e ha ricevuto 47 voti a favore, 4 le schede bianche. In Giunta Ermes Canciani, Francesco Cipolla, Francesco Silvestri, Federica Rossi, Matteo Santarossa, Antonio De Benedittis, Enzo De Denaro e Marinella Ambrosio.”
Ma che “ anche Bardelle ha corso da solo ottenendo 41 voti dei 47 disponibili.
Fanno parte della giunta veneta Rossano Galtarossa, in quota atleti, Mauro Gazzero, per le discipline associate, Enrico Boni per gli enti di promozione sportiva, Vladi Vardiero (tecnici), Guido Di Guida, Claudio Toninel e Roberto Maso in rappresentanza delle Federazioni.”
Mentre “ a Trento è stata eletta Paola Mora, prima donna a guidare un Coni regionale.”

MAIN NEWS ( by Coni Veneto, mail Padova, 4.3.2017) / GIANFRANCO BARDELLE RIELETTO PRESIDENTE CONI VENETO
Padova, 4 marzo 2017 - Gianfranco Bardelle riconfermato alla guida del Coni Veneto: il padovano, 76 anni, ha raccolto 41 voti su 47 elettori. La tornata elettorale, che si è svolta  sabato 4 marzo nella sala riunioni della scuola regionale dello sport allo stadio Euganeo, ha visto anche il rinnovo della giunta regionale, composta ora da: Mauro Gazzerro (39 voti su 50 elettori, per le discipline sportive associate), Rossano Galtarossa (49/50, atleti), Vladi Vardiero (41/50, tecnici), Guido Di Guida (20/50, federazioni), Enrico Boni (48/50, enti di promozione sportiva), Claudio Toninel (12/50, federazioni), Roberto Maso (15/50, federazioni). 
“Ricoprire la carica di presidente – ha detto Bardelle nel suo discorso di saluto e ringraziamento ai grandi elettori – è diventato un lavoro molto impegnativo e gli ultimi quattro anni, seppure ricchi di grande attività e meritate soddisfazioni, sono stati faticosi. Pur non avendo intenzione di candidarmi, le sollecitazioni arrivate da molti presidenti ed esponenti del nostro mondo, e la consapevolezza di non poter considerare concluso il mio contributo verso il Coni Veneto, mi hanno spinto a cambiare idea. Dopo aver riorganizzato la struttura di servizio, ora sono convinto di poter arrivare a completare le iniziative e i progetti che porterebbero il Vento a essere maggiormente riconosciuto e rappresentato a livello nazionale”.
“I risultati di questi anni sono stati lusinghieri e possono essere verificati. Solo tra i più recenti, la presenza di 33 atleti veneti alle olimpiadi di Rio 2016 (più del 10 per cento dell’intera delegazione nazionale) e la vittoria del Trofeo Coni 2016. Il nostro movimento sportivo giovanile ha sbaragliato tutte le altre regioni concorrenti, imponendosi con risultati lusinghieri in tutte le discipline sportive. Inoltre tra le attività istituzionali ricordo: sport di classe, una risposta concreta Coni-Miur per diffondere l’educazione fisica e sportiva fin dalla scuola primaria; Centro Coni orientamento e avviamento allo sport; Coni Ragazzi; Luoghi di sport; Sport nelle carceri; Educamp”.
Sotto la lente d’ingrandimento ci sono gli impianti sportivi regionali: “È importante completare prima possibile il censimento dell’impiantistica sportiva veneta – sottolinea Bardelle - : capire a che punto siamo e quali sono le risorse a disposizione della popolazione sportiva è il punto di partenza per sviluppare una programmazione accurata. Per questo procederò alla costituzione di un gruppo di lavoro che si impegni con la Regione per l’aggiornamento del Censimento 2002. Inoltre ritengo prioritario che la Regione ponga maggiore attenzione ed eroghi finanziamenti appositamente per aiutare i Comuni e i privati a mettere a norma gli impianti che hanno bisogno di interventi. Non possiamo pensare di ottenere risultati olimpici se prima non mettiamo le società sportive nelle condizioni di lavorare al meglio”.
“I progetti in sinergia fra il mondo della scuola e quello dello sport sono tanti e di successo, come per esempio la Settimana regionale dello sport, che ha raccolto consensi e risultati. Tutte le figure coinvolte (sport, scuola, assessorato regionale all’istruzione) possono dialogare ancora meglio istituendo la commissione scuola, composta da un membro di giunta, un rappresentante delle federazioni, uno degli enti di promozione sportiva, uno delle discipline sportive associate, un esperto della scuola. Analogo schema porterà all’istituzione di una seconda nuova commissione per rivedere la legge regionale dello sport e renderla più funzionale al ruolo dell’attività sportiva, prendendo come esempio i testi lombardi ed emiliani. Una volta giunti alla stesura di un testo nuovo, lo proporremo alla Regione”.

“È uno dei pilastri della Scuola regionale dello sport: partendo dagli oltre trenta momenti di formazione sul territorio svoltisi lo scorso anno (Lo sport in parlamento; Dopo Rio: quale futuro per i Giochi; Atleticamente 2016), l’obiettivo è valorizzarla ancora di più e farla riconoscere come ente formativo accreditato dalla Regione Veneto e dalle istituzioni”.
Altri temi caldi ruotano attorno allo stadio Euganeo, sul cui futuro si stanno dando battaglia i possibili candidati alla guida della città. “Attualmente l’Euganeo ospita, in affitto, il Coni veneto, la Scuola regionale dello sport, il Coni Point Padova e 20 federazioni regionali (tra cui volley, ciclismo, atletica, pugilato), a cui se ne potrebbero presto aggiungere altre che hanno fatto richiesta. Quel luogo deve essere rispettato come casa dello sport, non esiste solo il calcio per il quale sono state fatte proposte alternative: quello che finora è mancato, è l’attenzione da parte dell’amministrazione, di considerare questo luogo come la cittadella dello sport, che muove un giro di decine di migliaia di persone solo a Padova, le quali praticano uno sport diverso dal calcio. Per questo motivo è fondamentale che quel luogo sia valorizzato attraverso la biblioteca regionale dello sport e il museo dello sport”.
Infine, obiettivo di Bardelle è aprire uno sportello fiscale e legale per le società sportive: “Bisogna imparare a essere imprenditori della propria società sportiva e a scrollarsi di dosso l’improvvisazione e il “fatto in casa”. Per questo, su appuntamento, apriremo un servizio di consulenza fiscale,  contabile, di gestione amministrativa e di immagine”.
“Il mandato si è concluso con il focus su alimentazione e stili di vita; il nuovo quadriennio inizierà con una serie di convegni dedicati al management sportivo, attraverso incontri dedicati ai dirigenti. Tramite esperti e docenti qualificati intendiamo aiutare le Asd ad adeguarsi alle nuove realtà pensando a nuove forme di autofinanziamento e supportandole nella loro costante azione educativo-sportiva. La formula sarà itinerante e porterà a sviluppare questi temi in tutte le sette province venete. A conclusione, sarà presentata una conferenza di chiusura”.

EXTRATIME by SS/ In cover Gianfranco Bardelle rieletto presidente del Coni Veneto, per il nuovo quadriennio olimpico 2017/2020.

E in fotogallery tutto il Direttivo con da sx Mauro Gazzerro, Rossano Galtarossa, Vladi Vardiero, Guido Di Guida, Gianfranco Bardelle, Enrico Boni, Claudio Toninel e Roberto Maso.

 


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it