Essere “Giornalista Oggi” tra Legge, Deontologia e Realtà/ Intanto Il Gazzettino decide per i collaboratori compensi inaccettabili per ODG & SGV


20/04/2018  

Il 1 Maggio è la Festa dei lavoratori, ma il 1 maggio è anche il giorno a far tempo dal quale partono i nuovi compensi per i collaboratori de Il Gazzettino. Anche per questo  oggi pomeriggio il sottoscritto Sergio Sottovia, pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Veneto, in merito al problema di cui al titolo in oggetto ( anche se non ‘toccato’ direttamente) , ha scritto quanto segue alla Segreteria del Sindacato Giornalisti del Veneto :<< Spettabile Segreteria, ritenendo tutto giusto quanto da Voi espresso in merito al 'problema' ..cronisti ... Gazzettino ... vorrei pubblicare la Vs segnalazione 'pari pari ' citando Segreteria Vostra...sul sito www.polesinesport.it . Chiedo se sia possibile… e se ritenete utile ...allora lo faccio ...altrimenti ...rispetto Vs decisione ... e non pubblico
Cordialità e con tutta la stima possibile ai 'cronisti ' che fanno un lavoro speciale e sottopagato ...
Sergio Sottovia>>.

A tal proposito eccovi la pronta risposta ricevuta:<< Buongiorno, ringraziandola per la sensibilità dimostrata all'attuale problema dei collaboratori de "Il Gazzettino", la autorizziamo a pubblicare la nostra segnalazione sul sito www.polesinesport.t.
Cordialmente.
La Segreteria>>.

Pertanto, avendo il sottoscritto Sergio Sottovia, classe 1946 partecipato con orgoglio ai vari Corsi Aggiornamento obbligatori, compresi quelli ‘Deontologici’ sui Diritti e Doveri del Giornalista , …procedo come da sequenza Main News senza ulteriore commenti ( salvo il flash in Extratime) .
Anche perché con riferimento all’oggetto del contendere e all’equo compenso, vi propongo altresì , quanto pubblicato sul sito dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto a firma del CDR de Il Gazzettino di per sé stesso esaustivo anche in termini analitici sui ‘nuovi compensi’ messi in atto da Il Gazzettino a partire dal prossimo 1 maggio.

 

Dico anche che qualche relatore-giornalista ( peraltro ormai pensionato) ai recenti incontri a Ferrara ha spiegato che nell’equo compenso …va considerato al di là della esiguità stessa, anche la ‘stima e la considerazione’.
Certo posso capire i problemi del cosi detto Editore ( sia Carta Stampata che TV e Radio, ma anche On line )  , ma io dico che un conto è fare ‘volontariato’ (come può farlo un ‘pensionato’ come il sottoscritto o una che abbia fatto un altro lavoro’ ) e un conto è fare il Giornalista come ‘professione’ dove l’equo compenso dovrebbe far parte del patrimonio culturale della categoria e del ‘senso di giustizia' di una professione ritenuta fondamentale dalle Istituzioni per il suo attinente valore democratico e di giustizia sociale.

Anche perché in tempi attuali i ‘problemi’ sono davvero tanti e possiamo capire anche l’Editore che deve far quadrare il Bilancio, ma non può farlo scaricando il problema sui suoi ‘collaboratori’ pagandoli addirittura ‘sottocosto’ , visto i costi stessi di chi è praticamente ‘giornalista on the road’.

 

A questo punto , eccovi le varie problematiche espresse sia dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto che dal Sindacato dei Giornalisti del Veneto, fermo restando che di situazioni analoghe se n’è parlato anche in questo mese di aprile nei seguenti due ‘Corsi Aggiornamento’ cui ho partecipato a Ferrara tra Palazzo Vescovile e Palazzo Municipale dove la statua eloquente di Fra Girolamo Savonarola era equidistante …senza equo compenso.

PRIMO CORSO AGGIORNAMENTO/  “ FERRARA 07.04.2018 / Presso il Palazzo Arcivescovile - Comunicare il disagio. L’informazione e le povertà  (Deontologico) / DOCENTI : Gian Carlo Perego, Claudio Santini, Franca Silvestri”.
SECONDO CORSO AGGIORNAMENTO/ “FERRARA : 14/04/2018 ( in Municipio) / Cronisti nel pallone: l'informazione giornalistica tra sport, business ed etica / DOCENTI:Alessandro Zangara, Alberto Lazzarini, Riccardo Forni, Antonio Farnè, Riccardo Cervellati, Matteo Spaziante, Massimiliano Castellani, Luce Tommasi, Franco Antolini, Francesco e Simone Colombarini >>.

 

PRIMA MAIN NEWS ( by ordinedeigiornalistidelveneto.it) / GAZZETTINO: TAGLIO DRASTICO AI COMPENSI DEI COLLABORATORI . SINDACATO E ORDINE : “INACCETTABILE”

VENEZIA, 13 APRILE 2018 – Sindacato e Ordine giornalisti del Veneto sono stati informati dal Cdr del Gazzettino della decisione assunta unilateralmente dall’editore di tagliare i compensi dei collaboratori. Una scelta comunicata oggi dall’azienda con una lettera nella quale viene spiegato che dal 1. maggio sarà alzato il rigaggio dei pezzi, lasciando inalterato il compenso, già in precedenza esiguo.

La griglia di riferimento, imposta senza alcuna contrattazione, va da un minimo di 4 euro a un massimo di 19 euro lordi, senza alcun rimborso delle spese sostenute. Per 19 euro lordi sono richiesti i servizi superiori alle 68 righe.

Si tratta di compensi inaccettabili: uno sfruttamento del lavoro giornalistico, di cui viene calpestata ogni dignità in una fase in cui sarebbe invece necessario investire sulla qualità professionale.

Sindacato e Ordine si attiveranno in tutte le sedi, ad iniziare dalla magistratura, per tutelare gli interessi dei colleghi e per perseguire eventuali responsabilità individuali.

 

 
IL COMUNICATO DEL CDR DEL GAZZETTINO

Care colleghe, cari colleghi,

questa mattina ai collaboratori è stata inviata una comunicazione che li informa, prendere o lasciare, che dal  1. Maggio subiranno un taglio unilaterale dei compensi già di per sé esigui. Ovviamente senza preoccuparsi in minima parte che così facendo si va a incidere nella carne viva delle persone, molte delle quali hanno nel Gazzettino l’unica fonte di reddito fornendo la loro prestazione quotidiana in regime di monocommittenza.

La giustificazione? Testuale “abbiamo rilevato che il nuovo Gazzettino presenta una sostanziale e significativa variazione dei volumi interni, determinatasi principalmente come conseguenza dell’ampliamento del format e delle modifiche intervenute sulla grafica”.

Tradotto: i pezzi imposti dal grafico sono più lunghi, ergo, si scrive di più, ergo risultano più pezzi con rigaggi maggiori e relativi compensi e quindi la spesa cresce.

E dove sta l’anomalia? Anche un bambino si rendeva conto fin dall’inizio vista la nuova grafica – che non è stata decisa certo dai collaboratori – avrebbe comportato una “variazione dei volumi interni”.

Da che mondo è mondo – per lo meno quello civile e democratico – se uno lavora di più guadagna di più.

Non al Gazzettino: non hanno nemmeno avuto il coraggio di firmarla con nome e cognome la lettera!  E nemmeno di riportare nero su bianco i nuovi compensi, che, sia chiaro, non cambiano negli importi ma “solo” nelle griglie.

Tradotto: resta lo stesso prezzo ma devi scrivere di più.

 

Eccole le nuove tariffe, sia chiaro a scanso di equivoci “comprensive di ogni spesa eventualmente sostenuta e al lordo delle trattenute contributive e fiscali”:

7-20 righe: euro 4 lordi

21-43 righe: euro 9,5 lordi

44-68 righe: euro 15 lordi

dalle 69 righe in su: euro 19 lordi

Una decisione che, da quanto consta al cdr, è stata illustrata dal direttore a tutti i capi delle redazioni in una riunione che si è svolta questa settimana, e che ci fa desumere che lo stesso direttore quindi abbia avvallato.

Ma chi di noi farebbe lavorare i propri figli a queste condizioni? Nessuno, ne siamo sicuri. Anzi gli diremmo lascia stare. Ed è quello che noi diciamo ai collaboratori: non firmate.

Abbiamo contattato Sindacato e Ordine e stiamo valutando tutte le iniziative da intraprendere dal punto di vista legale, politico, mediatico.

 

Care colleghe, cari colleghi

vi chiediamo e ci chiediamo: con che coraggio si può proporre un trattamento economico così umiliante, lesivo della dignità prima ancora umana che professionale; con che coraggio ci si osa incazzare se il “pezzo” non è scritto in maniera tale da essere inserito in pagina senza doverlo “passare”?  Con che coraggio?

E poi ci scandalizziamo dello sfruttamento del lavoro sui campi, nelle fabbriche, nei ristoranti: questo in casa nostra come lo vogliamo come lo dobbiamo chiamare?

Tagliare: questa è l’unica politica industriale messa in campo dal Gazzettino da anni. Una logica cui il cdr si è sempre opposto, invocando strategie di rilancio concrete e condivise.

Solo chi non ha una visione a lungo termine poteva pensare che nuovo formato e nuova grafica, legati alla rotativa a colori, rappresentassero un reale rilancio: si è colmato un colpevole ritardo – come ribadito dal cdr più volte – condizione necessaria ma non sufficiente.

Manca un progetto editoriale: da quanto lo diciamo?

Manca la qualità e l’agibilità del lavoro: carichi sempre più pesanti, turni compressi, costretti al desk senza il tempo di pensare e pianificare.

Tagliare organico, stipendi, servizi: il risultato? Una impressionante emorragia di copie, aspetto che pare preoccupare solo il cdr e i giornalisti.

Tagliare solo tagliare:  allora perché non tagliare anche i contratti in essere con i colleghi pensionati e con le grandi firme, così magari si può assumere qualche giovane e  pagare meglio i veri collaboratori .

Chi campa grazie al lavoro prestato al Gazzettino siamo noi redattori al pari della gran parte dei collaboratori glebalizzati: ci risultano anche accordi da 100 pezzi all’anno per 10mila euro stipulati con ex colleghi già percettori di pensioni che in media sono più alte dei nostri stipendi medi. Al solito due pesi e due misure: quando fa comodo si invoca la qualità (!) quando fa comodo si invoca la livella sempre in basso… ma quella di Totò ricordiamolo non risparmia nessuno.
( IL CDR )

 

SECONDA MAIN NEWS ( Newsletter SgVIl 19 aprile 2018 alle 15.22 Sindacato giornalisti Veneto ) / TAGLI AI COMPENSI DEI COLLABORATORI , SERVE UNA MOBILITAZIONE GENERALE
 
In CDR, Ordine Giornalisti, Sindacato Giornalisti by SGV Redazione aprile 19, 2018
Tagli ai compensi: la mobilitazione in atto fra i collaboratori del Gazzettino, in sciopero da giorni, seguita a quella dei collaboratori del Corriere del Veneto, ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica una realtà denunciata da tempo dai cdr e dal Sindacato giornalisti, insieme all’Ordine. Il riferimento è all’inaccettabile sfruttamento del lavoro giornalistico di chi – da fuori – concorre ogni giorno alla realizzazione del “prodotto finale”, ovvero di quotidiani radicati saldamente nel territorio, voce e interpreti dell’identità sociale, culturale, politica, storica, economica.
Il valore aggiunto delle testate venete sta proprio in questo: nella presenza capillare nel territorio garantita dai collaboratori, specie in una organizzazione del lavoro che vede i redattori sempre più inchiodati al desk, schiavi di una tecnologia che invece di lasciare tempo da dedicare alla scrittura e alla impostazione delle singole pagine, costringe a incombenze che di giornalistico hanno ben poco.
Ecco che la battaglia dei collaboratori, che noi preferiamo definire “redattori aggiunti”, pone il problema generale della qualità e della dignità del lavoro giornalistico: dentro e fuori le redazioni.

 

Come ci può essere informazione di qualità quando chi è dentro le redazioni è sottoposto a carichi e a turni di lavoro pesantissimi per il taglio continuo dell’organico e per l’aumento di mansioni perfino amministrative e/o impiegatizie, e chi è fuori è sotto il giogo della minaccia del taglio continuo dei compensi, già esigui, senza alcuna tutela, senza alcuna garanzia,  in una condizione di assoluta precarietà?
Sindacato e Ordine hanno aderito al tavolo regionale messo a disposizione dall’assessora al Lavoro, Elena Donazzan, la quale ha compreso che il problema va affrontato nella sua complessità.
Il fronte deve essere compatto: la solidarietà giunta ai collaboratori del Gazzettino, dai collaboratori del Corriere del Veneto, dagli “strategici” di Athesis (L’Arena e il Giornale di Vicenza) e dai collaboratori dei giornali veneti del Gruppo Gedi (Corriere delle Alpi, Mattino di Padova, Tribuna di Treviso e Nuova di Venezia) è un segnale di unità importantissimo, al quale ha aderito anche il cdr della Rai del Veneto.
Gli editori devono fare la propria parte: non possono rispondere alla crisi del settore con la mera logica della riduzione delle spese – organico giornalistico, stipendi, compensi – senza un piano di rilancio complessivo e condiviso.
La sfida si vince con una informazione di qualità,  libera, indipendente, critica e con giornalisti che non devono sentirsi minacciati: né dentro né fuori.
I giornali veneti sono un patrimonio prezioso di tutti i veneti: a confermare tale consapevolezza le numerosissime attestazioni di solidarietà che sono arrivate e continuano ad arrivare in questi giorni, da istituzioni ed esponenti politici di tutti gli schieramenti.
Grazie a tutti per la vicinanza.

 

APPENDICE FLASH STORY  ( by  www.ordinedeigiornalistidelveneto.it ) / FORMAZIONE: L´ODG NON PUO´ VIOLARE LA LEGGE

La legge148/2011 obbliga TUTTI gli iscritti agli Ordini professionali a seguire corsi di formazione.

Il D.P.R. attuativo (137/2012) prevede che i corsi di formazione possano essere organizzati anche da soggetti terzi. L´Ordine, in base alle norme, deve solo accertare che l´ente abbia i requisiti documentali idonei allo svolgimento di attivitá formative. Non puó fare altro.

Gli enti autorizzati sono legittimati a proporre corsi di formazione, anche a pagamento. Se la materia é di interesse professionale, l´Odg non puó - se non violando la legge - opporsi a che vengano organizzati.

Nulla obbliga a seguire i corsi a pagamento, anche in considerazione del crescente numero di corsi gratuiti e on line che vengono offerti ai colleghi. Sinora le statistiche testimoniano che meno del 10% degli eventi formativi é stato realizzato da enti terzi.

Nel triennio occorre conseguire 60 crediti, con un minimo di 15 per anno. Sono, invece, esonerati quanti sono in pensione e non svolgono attivitá giornalistica. Gli iscritti da oltre 30 anni devono invece conseguire soltanto 20 crediti deontologici nel triennio.

L´offerta dei corsi é divisa tra quelli organizzati dagli Ordini regionali e quelli promossi da enti formatori terzi, accreditati nel rispetto della legge. I colleghi potranno cosí meglio orientarsi, approfittando anche dell´opportunitá di verificare, grazie ad un accesso separato, se esistono corsi on line tramite i quali possono conseguire integralmente l´obiettivo del completamento dell´iter formativo.

 

EXTRATIME by SS/In cover il Logo del Sindacato Giornalisti Veneto.
Quindi in fotogallery tutta una serie di Corsi Formazione by Ordine dei Giornalisti cui ho partecipato.
Perciò partiamo  dal tavolo relatori a Palazzo Celio, sede della Provincia di Rovigfo, con da sx Zarbo, Romanato, Trombini ( pres Provincia RO) e Paglialunga.
Quindi la Top Five datata ottobre 2017 con da sx Canazza, Montin, Dainese, Romanato, Campi.
E dopo la certificazione by www.polesinesport.it del Corso Giornalista a Ferrara raccontato sul sito, ecco da Palazzo Vescovile , con riferimento all’incontro datato aprile 2018 dal titolo “ Conoscere disagio e povertà…” ecco da sx  i relatori Franca Silvestri, Giorgio Lazzarini, Gandini, Rossi, con a seguire in trio Mons Perego ( Arcivescovo di Ferrara e Comacchio) , Lazzarini, Santini.
Ma posso anche proporvi tutto quanto riguarda by ODG la mia partecipazione e certificazione crediti del triennio 1914/16 e attuale in corso 1917/19… giusto per sapere tutte le ‘tematiche’ relativa alla formazione interessante al di là di ogni  costo e del ..bene e del male connessa alla mia attività ormai prevalentemente connessa a questo sito www.polesinesport.it giusto per lasciare ai poster quel che …ho già regalato su questa terra ma non ‘sottocosto’ pro Editori vari, fermo restando il mio impegno trentennale e ormai sempre più rivolto alle Story che mi fanno ‘perdere’ contati ma che mi lasciano la soddisfazione di fare approfondimenti pro Testimonianze di vita senza essere legato al numero delle battute e ai vari sponsor che…non voglio.
Infine , a ribadire l’importanza dei Corsi, anche sotto il profilo Deontologico e Formativo vi propongo dulcis in fundo da Rovigo  ( datato novembre 2017) il tavolo dei relatori con da sx Pittalis , Carubba, Romanato, in poker col ‘quarto potere’ che …non c’è , se non sullo sfondo che ride sotto i baffi con Adolfo Rossi, il grande giornalista lendinarese.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it