Formenton Maurizio, nel Beverare fin dagli anni ’70 del cavalier Pellegrini
Formenton è entrato automaticamente della storia del Beverare. Pensate, Maurizio la sua prima volta...l'ha saputo leggendo i tabulati della Figc. Da sempre il suo incarico ufficiale é segretario, ma é sempre stato la lunga mano del cavaliere Luigi Pellegrini. Logico il gancio familiare per le funzioni di Formenton (classe 1955) in seno alla società:<<Praticamente una specie di amministratore delegato. Nella più chiara trasparenza il rapporto con tutti i presidenti che si sono succeduti>>. Potremmo fare il paragone con Boniperti e Agnelli alla Juve, perché c'era un nesso inscindibile tra Formenton e suo suocero, il cavalier Pellegrini ( perciò eccoli ‘assieme’ col Beverare 1990/91), da sempre sostenitore del Beverare. Fin da quando la società fondata nel 1969 si é affiliata alla Figc. Nel suo piccolo il Beverare, località di S.Martino con vocazione sportiva autonoma, si era guadagnata stima speciale sull'onda del cavaliere Pellegrini. Personaggio al quale bastava ...la parola. Come quando restituì l'assegno già avuto, perché un giocatore da Baricetta, appena tornato a casa, decise di smettere di giocare. Detto fatto il cavalier Pellegrini restituì l'assegno a semplice richiesta telefonica. Prima che arrivasse Formenton il Beverare era già stato in Seconda nel 79/80 però retrocesse. Quindi fu sempre Terza Categoria col presidente Narciso Bregolin e con gli allenatori, tra gli altri, Natale Mori e Franco Gobbato. Tante sono le storie che Maurizio può 'desecretare dal suo mentale archivio di stato Beverare'. Splendida, con l'arrivo di Angelo Dall'Aglio, la conquista nell'86/87 della Seconda Categoria dove rimase fino al 91/92, registrando il cambio presidente nell'89/90 da Bregolin al Pellegrini predetto. <<Poi è stato altrettanto bello vedere il Beverare 95-96 allenato da Luciano Visentin vincere lo spareggio col Costa di Brunello e risalire in Seconda. La squadra non era costruita per vincere, però il gruppo si amalgamò presto e la vittoria fu una conseguenza. E da allora siamo sempre rimasti in Seconda con onore>>.
Una piazza tranquilla,Beverare per gli allenatori, per stesso Visentin come lo sarà per Vanni Brunello che ci rimarrà dal 98/99 al 2001/02 dopo aver sostituito Terrentin.
Ma al di là dei risultati, Maurizio Formenton parla di un'altra soddisfazione:<< Quella di aver fatto diventare Beverare un nome nel Polesine, alla pari delle società blasonate. Un tempo i giocatori aspettavano altre offerte, poi accettavano di venire a Beverare. Da diversi anni chiudiamo presto le trattative, non siamo più una seconda scelta, ma una società dove é noto che si sta bene>>. Sempre in Seconda, dicevamo, il Beverare sia del presidente Pellegrini che del suo successore Giuliano Neodo, e sia che gli allenatori fossero Taschin, Moretti o Rizzo Alessando. Però l'anno scorso, 2003-04, sfioraste il colpaccio...Ha una venatura speciale il rammarico di Maurizio:<< Siamo arrivati a fare lo spareggio a Pegolotte col Bagnoli. Nei supplementari abbiamo sbagliato un rigore. Così...c'é stata la lotteria dei rigori: noi ne abbiamo segnati 8 su 9, il Bagnoli segnò anche il nono. Che delusione per i giocatori, che volevano regalare quella vittoria a mio suocero, perché sapevano che ...non ci sarebbe stata un'altra occasione>>. Un'annata speciale, quella 2003-04, anche per un altro motivo:<< Abbiamo vinto la Coppa Disciplina nel nostro Girone e siamo arrivati secondi a livello Veneto>>. E detto da Maurizio, già delegato Figc a Venezia e Roma, é motivo d'orgoglio (perciò nella foto-testina, abbiamo messo Formenton premio Coni 2006, con Italo Cucci, Clelio Mazzo presidente Figc, Esofago del Coni e Beppe Nasti dell’ Aiac) Ma i tempi attuali come sono? Formenton (come Settimo Borella allenatore) spera nei playoff, ma pensa ai giovani:<<Nel 2002-03 col Pettorazza e il S.Martino é nata l'Union Destra Adige. Così abbiamo iscritto i Pulcini, Giovanissimi, Esordienti e , quest'anno anche gli Allievi. Curando anche il più scarso perché é quello che ...fa giocare il più bravo>>. Perché lo sport unisce.
26.04.2005
Sergio Sottovia
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