Franco Callegaro il POETA che canta L’Olimpiade, il Calcio di Gianni Morandin e il Tennis di Paolo Bertolucci


04/03/2012  

Franco è ...il poeta sulla cima del mare! Ho avuto la fortuna di ascoltarlo recitare le sue poesie, ho avuto la fortuna di vederlo artista sui campi da tennis. Mai prosaico, sempre POETA. Franco Callegaro sa cantare la bellezza del naturale e dell’assoluto, in viaggio tra metafisica e quotidiano. Dopo avervelo proposto “poeta nelle scuole” adesso ve lo proponiamo “poeta nello sport”.  E con estremo piacere perché oltretutto ‘onora’ un personaggio storico della Grande Adriese, un personaggio che ho visto da vicino in diverse occasioni, sostanziale quanto schivo sia sui campi da tennis che nei vari amarcord calcistici assieme ai suoi compagni della Grande Adriese, fermo restando che ha giocato da protagonista nei Campionati del Nord Italia e che meriterebbe un capitolo a parte.
Ma restiamo in ambito poetico,  e prima di proporvi le sue POESIE, voglio segnalarvi in premessa e in sequenza le seguenti due flash news by Callegaro relative dapprima alla poesia calcistica e poi a quella tennistica, perché mostrato lo ’stile soft e umano’ connaturate all’amico Franco, signore di sensibilità e di riservatezza ( vedi la ‘troppo sintetica’ biografia, cui rimedieremo prossimamente) 

 

 


PRIMA PREMESSA FLASH (by F:C) / << Caro Sergio, ho scritto questa poesia su mio cognato Gianni Morandin che, come ben sai, è stato, per oltre una decina d'anni, più che un buon giocatore e pilastro della nostra Adriese. Ho immaginato che, qualora la poesia… omissis…
Credo che Gianni, con il suo stile asciutto e concreto, abbia rappresentato il prototipo del giocatore di calcio polesano. L'ho informato che te l'avrei mandata e ne è stato contento. Ciao. Franco Callegaro.>>
SECONDA PREMESSA FLASH (by F:C) / <<  Caro Sergio, grazie per … Omissis …
Ti mando, in allegato, il mio curriculum e tre poesie sullo sport. … Omissis …
La poesia sul tennis, che credo tu abbia già, ha avuto un apprezzamento scritto da parte di Paolo Bertolucci. Con busta a parte ti mando una copia di questa lettera assieme ad una mia fotografia.
Ciao, Franco>>.

 

 

PRIMA POESIA by CALLEGARO/  GIANNI
Come giocavi bene col pallone,
che forza nelle gambe muscolose,
i gesti erano quelli del campione,
frutto di prove aspre e faticose.
Da bimbo eri un monello scapestrato,
quante finestre rotte e via a scappare,
scendevi in campo sempre preparato,
non ti piaceva proprio sfigurare.
Avevi un sogno bello e ricorrente,
giocavi con Mazzola e con Rivera,
lanciavi il loro piede intelligente,
la mano ti stringevano sincera.
Scoppiavano gli applausi più scroscianti,
scandivano il tuo nome… Gianni, Gianni…
in ogni corsa, eri sempre avanti
e, stoico, sopportavi i tuoi malanni.
Ma il tuo destino scelse altro sentiero,
era finito il tempo di sognare,
nel cuore ti pulsava amore vero
e le dicesti un dì: “ Mi vuoi sposare? “

Dovevi ormai guardare solo al sodo,
e ti serviva avere un buon lavoro,
le fide scarpe le attaccasti al chiodo,
i sogni, ed i ricordi, accanto a loro.
Saresti stato certo un gran campione,
di quelli che non puoi dimenticare,
non era solamente un’illusione…
ma il destino va, dove gli pare.

 

 

SECONDA POESIA by CALLEGARO/  IL TENNIS E’ COME LA VITA
a)Io credo si possa affermare           
che il tennis è come la vita,               
entrambi ti fanno sudare                   
finché la partita è finita.                         .   
b)Nel tennis non si può sapere        
il tempo di una contesa,                   
ma anche la vita non dice                
il giorno che chiede la resa.          

c)Nel tennis si batte la palla            
soltanto con una racchetta                
e certo, nel gioco, si falla                   
a fare un’azione diretta…                              
d)ma pur nella vita, da soli,            
invano possiamo lottare                  
e solo assieme alla gente                 
il meglio ci è dato di dare.              
           
e)Nel tennis c’è sempre una rete
che occorre saper superare,
ma pure nella vita ci sono
gli ostacoli da scavalcare.

f)Nel tennis accade, talvolta,
che tutto ci vada un po’ storto
e par che la stolta sfortuna
ci faccia subire un gran torto…

g) ma pur nella vita succede
che avversa ci sia la fortuna
e che si trasformi in montagna
quel ch’era un piccola duna.   
h)Nel tennis possiamo cadere
magari per troppo furore,   
possiamo sporcarci di terra
ed anche di caldo sudore…

i) ma pur nella vita possiamo
cadere in pensieri ed azioni,
scambiare l’onore coi soldi
seguendo le nostre ambizioni.               
l)A tennis possiamo giocare
da bimbi e per tutta la vita,
ma anche la vita è una sfida
che dura fin quando è finita!



TERZA POESIA by CALLEGARO/  L’OLIMPIADE

Gioventù, d’ogni terra e paese,
sciogli al vento la sacra bandiera,
mostra al mondo, nel tempio di Olympia,
quanto é bella la tua primavera.

Quella fiamma, che brucia là in alto,
tiene accesa la sfida più antica
e la folla, che sta sugli spalti,
vuol vedere sudore e fatica.

Vuol vedere se l’uomo è davvero
la creatura che ha fatto il Divino,
se il volere che tiene nel cuore
sa sconfiggere anche il destino.

Uno solo, sul podio più alto,
cingerà la sua fronte d’alloro
ed udrà quella folla cantare
l’inno sacro in un unico coro.

Salirà lentamente il vessillo,
fino in cima all’alto pennone
e negli occhi, una goccia di pianto,
svelerà la straziante emozione.

Quando, infine, la fiamma di Olympia
morirà dentro il grande braciere,
voleranno, nell’immensa arena,
le parole più vere e sincere.

Ogni abbraccio sarà una promessa,
ogni stretta di mano un magone
e la terra, per qualche momento…
sarà un’unica, grande nazione.

 

 

 

QUARTA POESIA by CALLEGARO/  LA SCALATA

LA SCALATA
Uno sguardo alla cima inviolata,
mentre il sole la rende sublime,
una sfida è già stata lanciata
per veder, da lassù, l’altre cime.
Un pensiero al Fattor del creato,
un ricordo affettuoso ai suoi cari,
un auspicio al destino bendato,
un comando ai pensieri più amari.
Ora è là sulla cima innevata,
un’ebbrezza davvero speciale,
l’emozione sognata e cercata,
l’esistenza che trova il suo sale.
Nel suo petto c’è tanta fierezza,
uno sguardo ai monti d’intorno,
un singhiozzo per tanta bellezza…
un sospiro per fare ritorno.

 

 

QUINTA POESIA by CALLEGARO/  LO SCALATORE

Montagne, sorelle del cielo,
udite, vi devo parlare,
ho perso un amico, un fratello…
vi era venuto a cercare.
Diceva che su, dalle cime,
si vede il profondo del mare…
diceva che i vostri silenzi
han voci che sanno parlare…
diceva che era stupendo
sentire il soffiare del vento…
che anche le mani piagate
non danno che un lieve tormento…
diceva che era un incanto
vedere una cima al tramonto…
che solo un fiore di campo
può reggere questo confronto.
Montagne, sorelle del cielo,
verrò per piantare una croce
e i giorni che sibila il vento,
potrete udir la sua voce.

Saprete, che quella passione,
gli nacque quand’era bambino,
che i chiodi li aveva piantati,
soltanto per starvi vicino.
Se un giorno, salendo la cima,
vedrò, sulla roccia, un bel fiore,
saprò che l’avrete capito…
che il suo…era un atto d’amore!

 

 

CURRICULUM DI FRANCO CALLEGARO

Franco Callegaro nasce, come poeta, all’indomani del suo pensionamento.
I primi versi furono ispirati da un rosso tramonto che vide tornando dal lavoro, da una strada di campagna.
A tutt’oggi, ha dato alle stampe:
nel 2004 Come panni stesi al sole,
nel 2005 Fra noi, assieme,
nel 2006 I nidi d’inverno,
nel 2007 Un silenzio soltanto apparente.
Nel 2009 ha inciso un CD dal titolo L’extraterrestre con la collaborazione della Sig.ra Nadia Poletti.
Gli sono stati riconosciuti, a tutt’oggi, trentuno premi letterari (vedi 'estratto' in Appendice).
Franco Callegaro scrive, prevalentemente, in rima con cadenza metrica di endecasillabi , decasillabi ecc… e, di tanto in tanto, anche in verso libero.
Scrive della natura, dell’amore, del dolore, dei ricordi e della fede, ma predilige le riflessioni filosofiche ed i grandi temi della condizione umana.
Ha recitato le sue poesie in molteplici occasioni (a tutt’oggi oltre 40 recite ) in particolare presso le scuole ( licei e scuole medie ).
Fa parte del Gruppo degli Autori Polesani.

 

 

 

APPENDICE “CURRICULUM & PREMI” DI CALLEGARO FRANCO
NATO AD ADRIA) IL 19/10/1942 ED IVI RESIDENTE IN VIA UMBERTO I N. 24 –TEL.O426/23198

Dicembre 2004 – Primo premio al Concorso nazionale
“ Ermete Marangoni ” di Taglio di Po (Ro) con la poesia: IL DELTA DEL PO;
Giugno 2005 – Terzo premio al Concorso nazionale di poesia “ L’irraggiungibile altrove “ di Trieste con la poesia: FRA NOI, ASSIEME;
Ottobre 2005 – Secondo premio nel Concorso Internazionale di Poesia “ Ripa Grande “ di Roma  con la poesia: SAN FRANCESCO;
Ottobre 2005 –Premio speciale nel Concorso Nazionale di Poesia di Costa di Rovigo con la poesia: LA DISCOTECA;
Lendinara(Ro) con una silloge di 15 poesie;
Febbraio 2006 – Primo premio ex equo nel Concorso Nazionale di poesia “ TOTUS TUUS “ di Patti ( Messina ) nella Sezione: Poesia di ispirazione religiosa con la poesia: IL GABBIANO KAROL;
Marzo 2006 – Premio speciale della Giuria del Premio Daniela Cairoli di Rovello Porro ( Como ) con la poesia: MISERIA ;
Marzo 2006 – Premio speciale: “ Il Convivio “ nel Premio Internazionale di poesia:  S.Maria della Luce di Mattinata (FG)
Con la poesia : L’URLO DEL CUORE ;
Aprile 2006 – Secondo premio al Concorso Nazionale di Poesia :  “ Una poesia per il Papa “ – S.Margherita Ligure – con la poesia : MUCHO MAS ;
Maggio 2006 – Terzo premio ex equo al Concorso nazionale di Poesia “ Andrea da Pontedera “ – Pontedera ( Pisa ) - con la mini silloge a tema misto ;
Maggio 2006 – Terzo premio al Concorso Nazionale di Poesia
“ S. Leonardo Murialdo “ di Roma con la poesia : LA NUOVA FRONTIERA ;
Maggio 2006 – Primo premio al Concorso Nazionale di Poesia
“ Ottavio Nipoti “ di Ferrera Erbognone ( PV ) con la poesia : IL BAMBINO SOLDATO ;
Agosto 2006 – I classificato al Concorso “ Poesia in Tassina “ di Rovigo, con la poesia : LO SCALATORE;
Ottobre 2006 – Secondo premio al Concorso Letterario Internazionale “ Giovanni Gronchi “ di Pontedera ( Pisa )
per una silloge nella Sezione: Opere di alto contenuto sociale ed umano;

 

 

Luglio 2007- Secondo premio al Concorso nazionale   “Fanfulla da Lodi “ con la poesia: TURISMO PERVERSO;
Settembre 2007 – Secondo premio al Concorso Nazionale
“ Luigi di Liegro “ – ROMA- con la poesia: SAN FRANCESCO;
Marzo 2008 – Premio speciale della Giuria nel concorso internazionale di poesia di Arona con la poesia: L’extraterrestre;
Maggio 2008 – Menzione d’onore nel Concorso Nazionale
“ Racconta  il tuo sport “ di Roma con la poesia: Il tennis è come la vita;
Giugno 2010 – Premio speciale nel Concorso del CONI di Roma con la poesia: l’Olimpiade;
Febbraio 2011- III premio nel concorso Nazionale “ Ketty Daneo “ di Trieste con la poesia: La cava di zolfo;
Settembre 2011 – Primo premio nel Concorso” Massa, città fiabesca “ sul tema: I 150 anni dell’unità d’Italia, con la poesia: Per voi, fratelli;
Ottobre 2011- Finalista ( primi cinque ) nel Concorso di Massa con la poesia San Francesco;>>

 EXTRATIME by SS/ La cover è per Franco Callegaro, il poeta che declama le sue poesie, in classe e con classe. Poi nella fotogallery apriamo il vaso di pandora della poesia by Franco Callegaro agganciandola al mondo poetico di Francesco Petrarca con la foto che ho scattato al sarcofago là nella piazza del paese sui Colli Euganei dove appunto è morto il ‘Poeta di Laura’. Storie tra il quotidiano e la metafisica, anche per questo proponiamo Franco Callegaro ‘gran tennista’ premiato ad Adria in versione ‘casereccia’ da Nicola Martinolli ‘il miglior artista della racchetta polesana serve and volley’ (alle loro spalle Andreotti)  e poi premiato in coppia col sottoscritto by geometra Osti al CT Rovigo, in uno dei soliti tornei amatoriali tra amici.
Con riferimento alla poesia dedicato a Gianni , mostriamo il citato Morandin prima come ‘calciatore coi fiori’ nell’Adriese 70/71 di capitan Callegari e mister Smanio (tra gli altri Costante Tivelli l’anno dopo alla Reggina) e poi come amarcord verso il Terzo Millennio (primo accosciato da sx, al fianco di Sacchetto) assieme  agli amici delle Vecchie Glorie Adriesi ( in piedi da sx Martinolli, Marotto, Tivelli, Chiereghin, Bertuzzi, Mainardi, Pellegrinelli, Pizzo, Pezzolato, Monti).
Con riferimento alle poesie dedicate alla montagna e agli scalatori, vi proponiamo l’immagine del ‘matematico polesano’ prof M.M. appassionato di scalate/cordate fino a toccare il cielo col ‘monodito’  e riposare sotto quella ‘croce’ citata dal nostro poeta.
Lo stesso che ha trasmesso il suo dna tennistico ai figli Stefano e Massimo in particolare, che perciò proponiamo premiato come 'maestro' dal Panathlon Adria di Alberto Doni dove ha spiegato ‘risultati e prospettive del tennis’ ( alle loro spalle Nicola Martinolli).
Ritornando al poeta Callegaro eccolo ‘franco’ insieme agli insegnanti della Scuola Media di Crespino dove ha recitato le sue poesia agli studenti ( vedi altra rubrica sempre su questo sito), mentre come dulcis in fundo lo proponiamo datato 30 agosto 2006 in kit con la citata lettera by Paolo Bertolucci ‘il polso d’oro’ del tennis italiano vincitore della mitica Coppa Davis con Adriano Panatta, Corrado Barazzutti e capitan Nicola Pietrangeli.
D’altra parte, come poeta e come tennista, si sa che Franco/player ‘gioca’ sul velluto.



Franco Callegaro & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it