Galline pensili-babilonesi story/ Per salvarsi dormono sugli alberi, ballando coi Luppi di San Pietro Polesine


C’è chi fa da chioccia alla …chioccia, e chi balla coi Luppi per…dormire in pace e salvarsi evitando i predatori tipo faine e volpi, esaltando un senso istintivo di libertà peculiare del benessere animale.
Dico questo perché mi è stato mandato un video in cui c’è una casa di campagna con la porta aperta e un ‘poeta mantovano’ che spiega così quei 16 secondi :” Chioccia domestica. Tutte le mattine entra in casa a salutarmi coi pulcini…  aspetta le mie briciole di pane e tenerezza”.
Giusto prologo al seguente reportage trasmessoci da Franco Rizzi , cantastorie dell’enclave altopolesano, che mi ha anche telefonato parlandomi di ‘galline pensili’ speciali. Anche perché vivono sugli alberi a San Pietro Polesine , ballando coi …Luppi , e fotografate oltretutto dall’artista Germano Sprocatti , fotografo naturalista ,responsabile Lipu in Altopolesine, e che pubblicherà prossimamente il suo libro fotografico sulla civiltà contadina e le tradizioni che caratterizzano, appunto in Altopolesine, la vita della Gente tra Po , Adige e Canalbianco.

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 9.03.2021) / SAN PIETRO POLESINE : LAMBERTO LUPPI E LE GALLINE PENSILI
Lamberto Luppi (NELLE 2 FOTO ALLEGATE DI GERMANO SPROCATTI), classe 1950, sampietrese doc, coltivatore diretto da sempre, ha vissuto e vive in modo originale a contatto con la natura in una grande fattoria espressione dell'architettura rurale padana. Il nonno Alfonso Luppi, originario di Crevalcore (Bologna), emigrò qui ai primi del '900 in cerca di lavoro su terre appena bonificate, portando entusiasmo per l'ambiente e gli animali, tradizione familiare perpetuatasi sino ad oggi. Da allora i Luppi sono stati denominati come i "bulugnès".
"Da noi - sottolinea Lamberto Luppi - gli animali domestici l'hanno fatta sempre da padrone: galline, capre, bovini, anatre, oche, in passato in particolare erano privilegiate le mucche da latte. Con la crisi epocale degli anni '80-'90 le stalle sono scomparse ma molti animali sono rimasti.

 

Amo le faraone, le anatre, le galline, i pavoni, le capre, le oche... animali sì domestici ma viventi allo stato semibrado. Hanno i pollai ma vivono sulle piante e nella mia azienda trionfa il verde, abitando io in aperta campagna a sud di San Pietro Polesine tra i vasti spazi rurali delimitati dalle vie Investitura e Canova. Questi animali da cortile conducono vita pensile e di notte, come un tempo, riposano appollaiati sugli alberi onde evitare i predatori tipo faine e volpi, esaltando un senso istintivo di libertà peculiare del benessere animale. Prediligo la quiete, il verde, i linguaggi dei volatili, aborro il caos, il rumore collettivo, l'inquinamento a vario titolo, l'alienazione tipici dei grossi agglomerati urbani".
"In famiglia - continua il coltivatore diretto sampietrese - è stata sempre sovrana la passione per la caccia intesa come etica venatoria e rispetto per l'ambiente. La civiltà contadina considerava la caccia come mezzo per sopravvivere alla ricerca della carne commestibile onde sfamare la famiglia nel quadro del rispetto dell'equilibrio naturale.

 

Detesto il bracconaggio e le doppiette consumistiche, le stragi di animali a titolo gratuito. I veri nembrottiani, o seguaci di Diana, non sono degli sparatori da Far West ma amano respirare il profumo della campagna autunnale e invernale, in compagnia dei propri cani, come faccio da sempre in cerca di lepri, fagiani ed anatre, rispettando le regole di legge ma specie la mia coscienza".
"Altra passione - conclude il cacciatore ambientalista - è quella di conservare attrezzi ed oggetti della civiltà contadina, recuperandoli e in grado di funzionare sempre. Possiedo seminatrici, mezzi per la vinificazione, aratri, carri agricoli e altro, un piccolo museo familiare con cui ho partecipato ad esposizioni varie e che metto a disposizione della scuola".

 

EXTRATIME by SS/ In cover un ‘frame’ del video-poeta mantovano, con le galline che entrano nella sua casa, perché si sentono …a casa.
Quindi al centro della fotogallery due ‘immagini naturalistiche griffate Germano Sprocatti, scattate alla Luppi familiy, in simbiosi tra galline pensili-babilonesi e fauna nembrottiana.
Tutto questo a San Pietro Polesine ( perciò in foto finale verde-speranza) dove gli alberi , ospitano , oltre che il canto degli uccelli, anche il …sonno tranquillo delle galline.

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it