Ghedina, Gambero Rosso, Gino Paoli: il cielo in una stanza.


Si scarica da internet una scheda e la si legge. Questione di velocità , questione di certezze e di rettifiche che poi si susseguono per effetto, quando è possibile, di interpretazioni autentiche. Così è successo più volte in questo fine settimana, dove Tommy ha cercato di essere il più ‘fedele’ possibile, commettendo per forza di cose qualche errore.

Così nella famosa guida ‘Gambero Rosso’ è sttao segnalato un ristorante speciale nel Comune di San Gallo nel bresciano. Invece era stato chiuso da due anno e la ‘televisione’ lo ha certificato implacabilmente.

Così Cristian Ghedina è stato presentato nella serata del Gran Galà del Panathlon di Adria previa lettura del suo curriculum scaricato da internet, dove si segnalava che ‘era stato a riposo per quattro anni, mentre lui Cristian ha rettificato che quei quattro anni erano stati soltanto ‘a riposo’ come risultati di prestigio, mentre poi era ritornato a vincere regolarmente.

Così Tommy ha scoperto che la famosa canzone ‘il Cielo in una stanza’ portava come firma d’autore quelle di Mogol e del maestro Angelini, non certo quella di Gino Paoli l’autore autentico. Perché ‘Signori’ ciò succede anche in piccolo dove l’autore scrive ‘qualcosa’ che solo se firmato da una firma autorevole diventa importante in quel momento. Lo è stato ancora per Gino Paoli con la canzone ‘Sassi’ ( che il mare ha consumato…) che tra l’altro in un disco che ho in soffitta risulta cantata da Toang perché quello era uno pseudonimo iniziale di Gino Paoli, all’epoca dei cantautori come Endrigo, di cui ho tanti i dischi. D’altra parte non succede così anche per i …geometri, gli architetti, che firmano per amicizia dei progetti fatti da altri? E non succedeva così per le ‘produzioni artistiche’ dei grandi pittori e allora si diceva ..della scuola del Tiziano, del Veronese, del canaletto ( ma quanti quadri ha fatto !).

Poi TOMMY piano piano riscopre tutto e tutto si rivaluta, come adesso si riscopre anche ‘religiosamente’ padre Ricci, per il quale viene segnalato l’inizio del processo di beatificazione, per lui che è stato precursore di Marco Polo nella lontana Cina del Milione.

Sta a NOI lettori ‘metabolizzare’ la verità. Per parte nostra è perciò giusto riconoscere la ‘paternità’ delle informazioni e limitarci a riproporle in ‘Replay’. Vale anche per il sottoscritto TOMMY, che due settimane ha raccontato sul giornale web FORZASPAL la storia di Saul Malatrasi, gratificato ‘giustamente’ su wikipedia di un palmares con TRE Coppe intercontinentali. Perché gli appartengono tutte ‘comunque’ anche se lui si entusiasmava nel parlarmi delle due finale ( quella con l’Inter e quella con la maglia del Milan) mentre per quella ‘interista’ nella quale non aveva mai giocato ( ho controllato anche le formazioni delle semifinali) non mi ha mai raccontato alcuna confidenza.

D’altra parte anche se la MALATRASI SAUL – Story l’ho raccontata in ben QUATTRO pagine supportate dalle foto storiche ‘spalline ‘ di Sergio Pesci e del polesano Giorgio Achilli ‘piccolo grande uomo’ e amico, la Malatrasi Story , come quelli di TUTTI NOI , sarà sempre imperfetta. E Tommy , il giornalista e l’uomo’, lo sa che la sua verità sarà sempre imperfetta..

Tommy

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