Gol alla Piola E’ lui, Costante Tivelli, l’autore del più bel gol 'Reggina forever'! E certe notti col Milan e Ligabue...


12/06/2010  

Da domenica sarò a Sybaris, un polesano in Calabria sui campi da tennis, da amatore. Come l’adriese Costante Tivelli nella Reggina 74/75 sui campi di calcio, però da professionista. Là dove ha segnato appunto ‘il più bel gol amaranto di tutti i tempi’.
A dirlo è una mail di Giuseppe Cantarella. E se lo dice lui, il prof. che quel gol l’ha visto praticamente da dietro la porta del Crotone, beh ai ragazzi 14enni bisogna crederci. Tanto più che l’interpretazione è autentica, da parte di un reggino doc, e per capirlo basta cliccare su “peppecantarella61.wordpress.com” .

Era il 6 aprile 1975 e quella domenica la Reggina vinse 3-1 sul Crotone. E Costante Tivelli segnò alla sua maniera, metà pirata metà artista, in sforbiciata. Uno dei tanti gol che lo farannop diventare quel ‘Re del Gol’ di cui abbiamo raccontato la storia nella rubrica ‘Campioni & Signori” , praticamente una sintesi della Tivelli – Story che abbiamo raccontato in Polesine Gol, la trilogia dei Personaggi Made in Polesine che hanno onorato il nostro territorio …in tutti i campi, in tutti i mari e in tutti i laghi del ‘Pianeta Calcio’ , dal Nord al sud Italia. Però per quanto riguarda Costante Tivelli, più al Sud che al Nord.

E allora lasciamo la parola al professore Giuseppe Cantarella ringraziandolo con la foto della Reggina 74/75 e la relativa didascalia che  mostra (da sx a dx) questi titolari: Castellini, Spinelli, D'Astoli, Beluzzi, Spadaro, Balestro, Sorace, Pianta, Tivelli, Campagna, Magara. E nel contempo onoriamo l’amico Costante Tivelli con una intervista di Gianfranco Coppola pubblicata sulla prestigiosa La Gazzetta del Mezzogiorno e alcune della ‘innumerevoli’ foto …di sua proprietà.
MAIL BY PROFESSOR GIUSEPPE CANTARELLA/ DOPPIA SFORBICIATA E TIVELLI  SEGNA UN “GOL ALLA PIOLA”

<<Spett.le Redazione, Gentile Sig. Sergio Sottovia,
credo di fare cosa gradita alla redazione del vostro portale online, ma soprattutto al grande campione Costante Tivelli, nell'aggiungere qualche particolare relativo all'incontro di calcio Reggina - Crotone che si disputò il 6 aprile del 1975 al Comunale di Reggio Calabria, concluso con il risultato di 3 - 1 per la Reggina.
Le notizie sono tratte da una mia pubblicazione: Dall'Itria al campo di via Mantova, 1 parte su Calabria Sconosciuta n. 104, ott/dic 2004; 2 parte su Calabria Sconosciuta n. 105, gen/mar 2005: …il 6 aprile 1975 Costante Tivelli ha segnato "...quello che, all’unanimità, viene considerato il più bel goal mai segnato da un calciatore della Reggina e, probabilmente uno tra i più bei goals mai realizzati nella storia mondiale del calcio: mi riferisco al goal realizzato da Costante Tivelli il 6 aprile 1975, al 42’ dell’incontro Reggina – Crotone terminato 3 – 1 in favore degli amaranto. Io ho avuto la fortuna di assistere a questo goal, possiedo un ricordo nitido di quella spettacolare, strepitosa azione (...)

Di recente, proprio per avere conferma e per dare forza ai miei ricordi, ho voluto ritrovare alla Biblioteca Comunale di Reggio Calabria la copia di “Gazzetta del Sud” del 7 aprile 1975 dove la cronaca dell’incontro era stata affidata alla felice, piacevole penna di Manlio Galimi, il quale scriveva, ad un certo punto del pezzo, che si giungeva al 42’ per assistere “al più strabiliante raddoppio che ci sia mai capitato di ammirare. Costante Tivelli, goleador del girone, ha firmato infatti una rete di eccezionale, irripetibile bellezza. Qualcosa che può riallacciarsi al ricordo del più grande Piola e che i settemila oggi accorsi al <<Comunale>> non dimenticheranno mai.” (...) Quel giorno mi ero accomodato, come al solito, in Gradinata, in corrispondenza dell’area di rigore lato Sud, in alto.  La Reggina aveva la maglietta bianca quel giorno, e Tivelli indossava il numero 9. Fra i calciatori del Crotone, spiccava la pelata bianca di Gualandri. Al 34’ la squadra amaranto era passata in vantaggio con un bel diagonale da sinistra di Michele Sorace, nella porta dove mi ero sistemato io, dunque sotto i miei occhi! Ma poi, al 42’: “L’azione si è svolta con la velocità di un <<uno – due>> quale un pugile può sferrare nel ring. E’ nata da un angolo battuto da Sorace da destra, sotto la tribuna coperta. Pianca, nel lunotto dell’area, ha corretto la traiettoria con un pallonetto verticale che ha pescato Tivelli, spalle al portiere, un paio di metri più a sinistra del dischetto del rigore. Qui il centravanti reggino ha realizzato la prima prodezza elevandosi in acrobazia ed effettuando una sforbiciata <<a seguire>> di splendido effetto spettacolare ma anche di terrificante efficacia. Il pallone è partito come un razzo dal suo piede sinistro per incocciare la confluenza dei legni più distanti rimbalzando in campo. Il pubblico, in piedi, stava ancora applaudendo l’azione allorché Sorace, riprendendo la respinta, ha di nuovo crossato da destra ma questa volta direttamente verso Tivelli che nel frattempo si era ritrovato ancora in piedi. La traiettoria del cuoio è risultata tesa e trasversale, ad almeno due metri da terra. Ma per Tivelli, dal momento davvero magico, non c’è stato niente di difficile o di arduo. Con un senso del tempo mirabile ed un gesto acrobatico di rara precisione, il goleador amaranto ha ripetuto la sforbiciata eccezionale facendo sibilare il proietto come un fulmine nell’angolino opposto al primo, dunque imprendibile per il raggelato Bianchi.” Più avanti, nell’altro pezzo in cui Galimi parla degli episodi più salienti del derby, il bravo giornalista rimarca che si tratta di un gol favoloso ed indimenticabile che viene sottolineato per diversi minuti dagli applausi dei settemila spettatori del <<Comunale>>; ed ancora, nelle pagelle, Galimi assegna a Tivelli il massimo e la lode per una magistrale, favolosa prodezza che denota il gran talento di goleador virtuoso ed acrobatico. Il gol del due a zero resterà a lungo impresso nella memoria dei tifosi amaranto. "
Rimango a vostra disposizione per ulteriori informazioni riguardanti il felice campionato 1974/75 disputato da Tivelli a Reggio Calabria.
Cordialmente
Giuseppe Cantarella >>

RISPOSTA by Sergio Sottovia/  Ho dato un’occhiata a …chi ci scrivi. E le news ci parlano del giornalista pubblicista Giuseppe Cantarella, professore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Facoltà di Giurisprudenza, Dipartimento di Scienze Storiche, Giuridiche, Economiche e Sociali. Ordinario di Geografia Economica all’I.T.C. Einaudi - Palmi (RC)
Il resto ce lo comunica in testo/foto/video il suo sito ufficiale, a cui Vi rimandiamo e nel quale , sotto la foto di Edy Pianca c’è la foto che noi mettiamo in kit Tivelli – Cantarella con questo testuale sottotitolo:<< …al 42’ Sorace batte un calcio d’angolo dalla bandierina fra la Tribuna e la Curva Sud, la palla spiove al centro, Pianca la corregge al volo verso Tivelli che si alza per una prima rovesciata, la palla colpisce la traversa e torna in campo. Pianca gliela ripassa, nel frattempo Tivelli si è già rialzato e ripropone la medesima rovesciata, questa volta infilando la porta del Crotone>> .
Aggiungiamo anche ciò che lo stesso prof. Cantarella dice di sé stesso e cioè:<<Amo La vita serena, da prendere con filosofia o, come diciamo a Reggio Calabria, alla ‘cappeddara’ come in questo video>>. E i video lo propongono coi figli Fabrizio e Lorenzo, in una sua ‘dichiarata’ ZINGARIATA tra Venezia – Cortina – Lago Misurina.
Magari sarà un po’ anche per questo che ci ha mandato la sua mail GRADITISSIMA su Tivelli, e allora noi ricambiamo e ricambieremo la sua disponibilità ‘scambiando le nostre storie come fossero ‘figurine panini’ , di quelle che regalano gioie ai bambini.


INTERVISTA A TIVELLI by Gianfranco Coppola ( La Gazzetta del Mezzogiorno)
<<CAVA DEI TIRRENI: L’ORA DELLA RIVINCITA -
E' un napoletano nato al Nord, a Corbola, in Provincia di Rovigo. La sua casa, accerchiata dagli alberi. Quando parla Costante Tivelli, intorno si forma il crocchio. Battute a ripetizione, con quella parlantina a mitraglia, tutta scatti Come se avesse il... pallone sulla lingua.

GLI INIZI   Mamma e papà mandano avanti un panificio. Ben presto, anche il fratello seguì le orme dei sacrifici dei genitori. Per un po' toccò anche a lui. Infornava pagnottelle sognando gli sberleffi da fare ai compagni d'infanzia, con la palla al piede, in occasione delle rituali ed accesissime partitelle in cui ci si giocava «pizza e birra». Piccolo e sgusciante (m. 1,72), Tivelli faceva «marameo» a «Scazzetta» bianca in testa e mani infarinate non lo rendevano felice. Meglio il pallone. Tivelli volle diventare calciatore. I genitori non opposero resistenza. Del resto, piaceva anche a loro di tanto in tanto andare a vedere una partita, sentirsi dire dagli altri: «però, Costantino è davvero il più forte». Orgoglio giustificato. Così, il primo cartellino glielo offri l'Adriese, campionato dilettanti: 25 presenze, 8 goi. Poi in D, al 4° campionato ufficiale, il titolo di capocannoniere, sempre con la maglia dell'Adriese: 34 partite, 16 goi. A Reggio Calabria, l'anno dopo, in C, 17 goi in 33 partite. Lo comprò il Bari: fu un trasferimento record: 220 milioni. Ululati dappertutto. 6 gol in 26 partite. Poi, a Messina: 3 gol in 30 partite.

DA INCORNICIARE   Lo comprò la Salernitana. La curva nuova ha capacità magiche, a Salerno. Grazie a quel tifo, molti bomber hanno scoperto la via del goi. Tivelli realizzò 8 reti in 36 partite. A Salerno ancora oggi c'è un Salernitana Club

Tivelli, pensate un po'. ritornò a Bari ma divenne «re» a Foggia, per due anni. L’anno scorso, la macchia grigia. La Spal retrocesse, nonostante i suoi 9 gol.
LO     SCATTO   Tivelli una stagione da riscattare, o cos'altro?  Gli occhietti neri lanciano fiamme.
<<Per un bomber, parlare di riscatto è come chiedere ad un rugbista di uscire per infortunio.
Macché riscatto. Anzi, se in una squadra da retrocessione sono riuscito a fare 9 gol significa che la porta la vedo ancora, e come».

LA CONFIDENZA   8 maglie in dodici anni di carriera, Tivelli zingaro del gol fa come i marinai: ogni porto una donna.

<<Stupidaggini   replica   resta il fatto che non sono sposato né fidanzato. Ma di qui a parlare di Tivelli latin lover ce ne passa. Scusa, ma rido; se uno ogni anno fa la sua stagione vuoi dire che certe licenze non se le permette, o no?» Vero, Tra sorrisi e pacche sulle spalle, la chiaccherata è diventata una sorta di conversazione. Sentite questa, conoscendo il personaggio é una «bomba».
«Sai pensavo di chiudere la carriera a Ferrara, naso e bocca, come a casa mia. Anzi, avevo persino pensato di sposarmi. Poi, la retrocessione in C, 1>>
…omissis…(perché è la famosa storia in ‘casa Spal’, del Costante che fa rima …col dribbling ubriacante etc etc… appunto già pubblicata su www.polesinesport.it).
Tutto in rima.>>

NB: Era la stessa Gazzetta del Mezzogiorno che titolò “GOL PRODEZZA DI TIVELLI”. E poi spiegava così ciò che Tivelli mi ha addirittura mimato più volte ( l’ho scritto a pag. 57 di Polesine Gol):<< 42’, è il raddoppio della Reggina, strabiliante uno-due di Tivelli. Spettacolare rovesciata di Tivelli il quale fulmina con un tiro imprendibile Bianchi e questa volta alla sua destra. E’ certamente un gol favoloso ed indimenticabile che viene sottolineato per diversi minuti dagli applausi dei 7000 spettatori del comunale>>.
Insomma l’oscar per il ‘gol più bello in casa Reggina’ è davvero stato ‘assegnato’ all’unanimità.

EXTRATIME / Quante confidenze mi ha fatto Costante Tivelli , da istrione qual’è le sue storie sono davvero accattivanti. Come le ‘Storie dei Mari del Sud’ , come le sue ‘fotografie raccontate e commentate dentro l’album della vita’ facendo rewind sulla sua storia sportiva da globetrotter del campo tra palcoscenico e dintorni. E perciò, dopo la foto ‘testina’ con Ligabue a Reggio Emilia ( nel giorno dell’ultima partita disputata al Mirabello prima della sua demolizione) abbiamo onorato entrambi i nostri ‘Campioni & Signori” , cioè Tivelli e Cantarella, mettendoli assieme nel kit fotografico. Poi di Tivelli , in sequenza a scalare, abbiamo messo alcune foto significative del suo viaggio tra sport e vita. Cioè la foto della sua Adriese anni ’70 ( Costante è il primo a sx, accosciato) , base di lancio per il Sud e perciò eccolo nella Reggina 74/75 ( in maglia bianca, al centro tra gli accosciati). E poi la foto ‘pugliese’ in amichevole coi brasiliani del Botafogo, quindi quella con la Cavese allo stadio Dall’Ara di Bologna. Una vita da bomber, quella di Tivelli.

Come dimostra il plexiglass di San Siro dove lui fu match winner contro il Milan. Personaggio semplice e disponibile, ecco quindi Costante Tivelli ‘guest star’ alla presentazione del mio-suo libro Polesine Gol ad Ariano Polesine ( con Sergio Cattin presidente locale, Olivo Frizzarin presidente dell’Adriese, e Fabiano Bovolenta della Figc) . E poi , con Massimo Albiero (l’altro Grande Adriese) in occasione delle finale dei Giochi Studenteschi nello storico stadio Bettinazzi , con Tivelli tra Frizzarin e Rossi – Cester rappresentanti il Panathlon Adria. Ma per la serie ‘teachers for children’ però vogliamo rinsaldare il feeling polesano/veneto/calabro proponendo prima la foto del professor Luca Gotti mister della Primavera della Reggina 2005 ( chissà se i  due figli del prof. calabrese…), quindi la foto di Giuseppe Cantarella & Son in visita a Venezia ‘near’ Ponte dei Sospiri. Infine, per onorare infine il ‘professionista del gol che ha segnato più di tutti’ ( certificato da La Gazzetta dello Sport) abbiamo ‘chiuso la nostra carrellata con Tivelli bomber esultante per la gioia sua e della sua tifoseria. Spesso di color granata o amaranto, come l’Adriese dell’esordio o la Reggina dello strepitoso gol definito dal professore Cantarella ‘favoloso ed indimenticabile’ .


  
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it