”Gold Rush” …alla ricerca dell’ORO sul fiume Ticino/ Guidati dai campioni del mondo Luca e Armando Pasqualini & Associazione Cercatori d’Oro Valle Ticino Pavese


27/09/2013

Flash back al PS estivo by Tina De Stefani Bertizzolo:” … la medaglia d’oro 2014 sarà proprio meritata, lui è Armando Pasqualini di Canaro, Presidente Associazione nazionale Cercatori d’oro Pluricampione del Mondo. È il signore in maglietta arancione nelle foto che vi ho inviato”.
Poi una mail che segnalava l’appuntamento “Gold Rush”  lo stesso che sempre Tina appena ieri mi ha ricordato così:<< … Forse ti è sfuggito   GOLD  RUSH   l’appuntamento di domenica 29 è rimandato per il maltempo però guarda l’iniziativa che è interessantissima. I miei due Campioni sono originari di Canaro e praticano la ricerca dell’oro è disciplina sportiva.>>.

E allora eccoci qui a baipassare la News per confezionare una Story partendo dal “Programma” dell’evento “Gold Rush”, ma soprattutto per onorare la Pasqualini Family e la relativa Associazione Cercatori d’Oro Valle Ticino Pavese , pregandovi altresì di fare ulteriore approfondimento come peraltro abbiamo fatto noi.

Vale a dire un piccolo viaggio by internet giusto per saperne di più sia sul tandem Pasqualini partiti da Canaro per … diventare Campioni del Mondo come cercatori d’oro.
Praticamente come aveva fatto tantissimi anni fa quello straordinario pittore che risponde al nome di GAROFOLO, giusto per essere pittore di livello internazionale.

Insomma, il sottoscritto che a Canaro ci ha lavorato per diversi anni, che per alcuni anni ha raccontato per Delta Radio le imprese della locale squadra di calcio, che  ha conosciuto le famiglie più autoctone, dai Cirella ai Garbellini, dai Breda ai  Pagliarini, beh adesso eccoci qui a parlarvi dei Pasqualini “Golden Boys” sulla strada dell’Eldorado, pardon sulle acque del Ticino River.
Anche perché la “Associazione Cercatori d’Oro Valle Ticino Pavese” e lo stesso Comitato Turismo Italia oltre a promuovere le attività per le quali si sono costituiti, svolgono altresì una importante funzione didattica e formativa, sia sul piano operativo che culturale, per quanto riguarda le tradizioni e il patrimonio naturale, anche come valore storico dal quale l’uomo moderno non può prescindere.
Perciò , per tutto questo e per una maggior conoscenza soprattutto della  Associazione Cercatori d’Oro di cui sono per tanti versi ‘anima’ i Pasqualini Made in Polesine, vi proponiamo in Appendice News alcuni flash & blow up che ne sottolineano alcune caratteristiche fondamentali attraverso la loro ‘presenza’ attiva e didattica tra i giovani e sul territorio di riferimento, ma anche in the world come associazione prototipo.

GOLD RUSH ( by Tina De Stefani Bertizzolo, mail ‘ripetuta’ in data odierna) / TRA TECNICA E RICERCA SULLE ACQUE DEL TICINO, GUIDATI DA LUCA E ARMANDO PASQUALINI E DAL TEAM “ASSOCIAZIONE CERCATORI D’ORO VALLE TICINO PAVESE”

<< RIPARTE LA CORSA ALL’ORO/
PROGRAMMA Domenica 29 Settembre 2013 - Domenica 27 Ottobre 2013 Ritrovo alle ore 8.30 in piazza della chiesa a Castelnovate (Fraz. di Vizzola Ticino) Durante l’intera giornata sarete guidati dai campioni del mondo Luca e Armando Pasqualini, supportati da esperti del team Associazione Cercatori d’Oro Valle Ticino Pavese e dall’accompagnatore di Comitato Turismo Italia. La quota di partecipazione comprende: - Accompagnatori
- Lezione introduttiva a cura dell’Associazione
- Utilizzo dell’attrezzatura tecnica di ricerca
- Manuale d’informazione
- Cappellino e spilla del cercatore
- Merenda della salute
- Picnic del cercatore
- Attestato di partecipazione con pesatura dell’oro trovato per i bambini La località scelta è facilmente accessibile con un breve percorso a piedi. Si consiglia un abbigliamento pratico; sono necessari stivali di gomma e kway. Pagamento all’iscrizione entro 2 giorni dall’evento:
- Adulti € 38,00
- Bambini da 6 a 12 anni € 25,00 Iniziativa riservata ai soci di Comitato Turismo Italia. È possibile iscriversi con quota annuale di € 2,00 che dà diritto a tessera socio, prelazione su tutti gli eventi di Comitato Turismo Italia e inserimento nel database per ricevere la newsletter.
Iniziativa promossa da:
Comitato Turismo Italia e
Associazione Cercatori D’Oro Valle Ticino – Studi e Ricerche>>

MAIN APPENDICE NEWS/ (by  www.cercatoridorovalleticinopavese.org ) / CARTA D’IDENTITA’  DELL’ORO

<< Classe: elementi nativi
Sistema di Cristalizazione: cubico
Formula Chimica: Au
Durezza: 2,5-3
Densità: 15,5-19,3
Colore: da giallo oro a giallo ottone
Caratteristiche: L'Oro è tenero,è pesantissimo (  pesa il doppio dell'Argento ) ed è molto duttile e malleabile.

Con un grammo di oro si può ottenere ben 2000 metri quadrati di foglio sottilissimo un decimillesimo di millimetro.

L'Oro e un buon conduttore di calore e di elettricità, insolubile negli acidi, tranne che in ACQUA REGIA,un concentrato di acido nitrico e cloridrico.

I cristalli d'Oro sono molto rari e piccoli,di forma CUBICA,OTTAEDRICA o ROMBODODECAEDRICA.

Normalmente si presenta sotto forma di LAMELLE,masse irregolari compatte o spugnose.

L'Oro Nativo non è quasi mai puro,forma leghe con altri minerali:Argento,Rame,il Mercurio e i più rari Palladio e Radio.

Il titolo dell'Oro,( cioè la sua purezza ) tradizionalmente viene misurata in CARATI,oggi viene espressa in MILLESIMI.

L'Oro da gioielleria è sempre in lega con Argento o Rame,il titolo deve essere almeno 750/1000 ( la lega deve contenere almeno il 75% d'Oro ).

GLI USI: 

Oltre gli impieghi in gioielleria e nel sistema monetario,l'Oro è utilizzato nell'industria,in medicina sotto forma si sali e in odontotecnica.

 COME RICONOSCERLO:
L'Oro si distingue dalla Pirite e dalla Calcopirite,che hanno il colore simile,perchè,essendo molto malleabile,si schiaccia e si piega molto facilmente e non si frantuma pestandolo.

Si distingue dalle pagliuzze di Mica che si trovano nelle Sabbie ( la Mica si trova facilmente ovunque )hanno riflessi dorati perché queste si sfaldano con facilità e sono leggerissime.>>



PENSIERINO FINALE & CURIOSITA’ / QUALCHE FLASH BY INTERNET CHE SPIEGA CHI SONO ARMANDO E LUCA PASQUALINI/

PRIMO FLASH (by www.nazioneindiana.com)
<< Un primo flash ‘significativo’ ve lo proponiamo by sito www.nazioneindiana.com perché , datato già 4 novembre 2009 ( testo di Thomas Pololi, foto di Giovanni Hänninen e pubblicato da Jan Reister ) parlava così dei CERCATORI D’ORO IN LOMBARDIA: <<
Gruppetti di pensionati che si incontrano, nei fine settimana, sul Ticino, sull’Elvo, sull’Orco. Anni di fatica per raccogliere i pochi grammi di materiale rimasto. E il sogno di una grande alluvione. Ecco cosa rimane, oggi, della prima (e unica) corsa all’oro italiana.

…Li incontro al Bar Centrale di Bereguardo, a pochi chilometri dal centro di Pavia, davanti a un bicchiere di Crodino. Sono Armando Pasqualini e suo figlio, cercatori d’oro, il padre nel 2001 è stato Campione del Mondo di Ricerca dell’Oro. “Come ha fatto?”, gli chiedo. “Ho vinto una gara”, dice Pasqualini, e mi spiega come funziona una gara di ricerca dell’oro. Anzi, mi porta direttamente sul luogo dove, domani, si svolgerà un’altra gara, questa organizzata da lui. Non siamo in mezzo a una foresta, e nemmeno sul bordo di un fiume: l’erba, ben tagliata, è quella del prato interno del Castello di Bereguardo, l’acqua arriva da un tubo attaccato a un rubinetto. E l’oro dov’è? E’ in delle provette, diviso in gruppi di pagliuzze numerate. Domani i giurati lo “semineranno” in dei secchi di sabbia. E’ da quelli che i partecipanti dovranno estrarlo. Intanto, il pubblico potrà mangiare salsicce alla brace e bere tè freddo sotto l’ombrellone.
E’ in posti come questo che si riuniscono i cercatori d’oro, oggi. A volte, solo quelli della zona. Altre, come durante il Campionato Italiano dei Cercatori d’Oro, anche tedeschi, belgi, francesi. Con la partecipazione speciale di qualche gruppo locale di cover di musica country.

L’età dei cercatori supera, in media, i 50 anni. Sono tutti pensionati, la maggior parte ex- pescatori che un giorno hanno scoperto che nei fiumi italiani non ci sono solo pesci. Tutto è iniziato negli anni ’80, con Pipino, un geologo napoletano laureato con vent’anni di ritardo. E’ stata sua l’idea di far ritornare la gente sui fiumi a cercare l’oro, non con l’illusione di potersi arricchire, ma come semplice passatempo.
Il vero oro stava nei soldi versati dai partecipanti alla sua associazione, la Federazione Italiana Cercatori d’Oro. Non c’è voluto molto, però, prima che qualcuno iniziasse a lamentarsi. Bastano pochi grammi d’oro per accendere l’avidità delle persone, e subito sono cominciati i litigi, la battaglia per la conquista e il mantenimento di una “punta”, il pezzetto di sponda su cui il fiume ha depositato il suo oro. I “falchi” sempre all’erta, per individuare le macchine dei migliori cercatori, e depredare, alle prime luci dell’alba, la zona aurifera. I piccoli gruppi in combutta.

Fino al giorno in cui l’associazione s’è divisa in due, poi in quattro, poi in otto, l’oro forse ha questo potere di dividere le persone. Ora esistono associazioni di sole due persone, padre e figlio, moglie e marito, basta appendere una targa di legno sulla porta di casa e provare a contattare qualche scolaresca o gruppo di boyscout, per poi richiedere dei fondi al Comune. La ricerca dell’oro è nella storia del Ticino, nella storia della Bessa, poco distante da Biella, i Comuni a volte pagano, a volte no.
Ma i veri soldi se li fanno in pochi, in pochissimi, i più furbi. Quelli che, fin dall’inizio, hanno puntato alle cave.
Estrarre industrialmente oro dai fiumi italiani è vietato, ma non c’è nessun divieto sulla ghiaia. E tra le tonnellate di ghiaia si nascondono chili d’oro: basta mettere un “tappetino” nel punto giusto, dove passa il materiale estratto, e quello farà tutto da solo.
Al “cercatore” basterà andare a ritirare il malloppo, una volta la settimana o al mese, e caricarlo su un furgoncino.
Niente tasse, nessuna dichiarazione. Solo un accordo a voce con i proprietari della cava, che vogliono la loro parte.
La favola del Klondike, della California, delle slitte trainati dagli husky e delle pepite è davvero una favola. Lo era anche ai tempi, perché l’oro nel Klondike era esaurito molto prima che arrivassero le cordate dei cercatori. E in California ce n’era davvero poco. Il fiume più ricco d’oro del mondo? Il Ticino.

E’ sulla sua sponda che Pasqualini, per la prima volta, mi mostra l’atto dell’estrazione. E’ semplicissimo: basta centrifugare del materiale aurifero con un piatto, la “batea”.
Una volta si usavano semplici padelle, oggi ce ne sono diversi tipi: la olandese, la conica, e l’ultimo ritrovato, quella piatta, da gara, tra i 200 e i 300 euro, che se manovrata bene in pochi secondi può liberare chili di sabbia di tutto il materiale in eccesso. E’ solo questione di pratica, non serve essere avventurieri, né camminare per ore nella neve. Volendo, basterebbe una vasca da bagno.
I cercatori d’oro non amano la fatica inutile, con la macchina arrivano a pochi metri dal fiume e possono subito iniziare a lavorare.
I posti li conoscono, sono battuti da tutti: il Ticino, l’Elvo, l’Orco, il Sesia. La maggior parte si accontenta di questi, vanno più che bene per passare una giornata tra amici o quasi amici, e raccogliere un paio di grammi, anche cinque o sei quando va bene. Si parla di cibo, di montagne, di distillati, e soprattutto di oro, che ormai sta finendo, non vale più la pena fare tanta fatica a meno che non arrivi una vera piena, un’alluvione che faccia rivoltare le sponde del fiume e rimetta in gioco l’oro sepolto da anni. Tutti ci sperano, e si preparano per quando verrà l’occasione. Intanto, invecchiano.


SECONDO FLASH  (di Sara Pezzati,  by www.miapavia.com ) / CERCATORI D’ORO AL CASTELLO VISCONTEO DI BEREGUARDO/

<< Ai cinefili verrà in mente La febbre dell’oro, il famoso film diretto, interpretato e prodotto da Charlie Chaplin nel ‘25, agli amanti dei fumetti la “mitica” pepita uovo d’anatra trovata da Paperon de' Paperoni, mentre ai più “la ricerca dell’oro” evocherà l’omonima “corsa” che segnò la storia, non solo economica, di territori americani come California, Colorado, Nevada, Montana e Klondike… D’ora innanzi, per i pavesi che ancora non lo sanno, l’associazione immediata sarà con il nostro Ticino.

Perché? No, il motivo non si nasconde nel fatto che quella dei “Cava or’” sia un’attività antichissima sulle acque del Fiume Azzurro, bensì perché, guarda caso, il fiume più ricco d’oro al mondo è proprio il Ticino!

Ce lo racconta il signor Pasqualini Armando, due volte Campione del Mondo dei cercatori d’oro (una con il figlio Luca secondo classificato) e presidente della Federazione Nazionale, specificando che, se dalle miniere d’oro del Sud Africa si ottengono dai 4 ai 5,5 grammi di minerale per tonnellata di terra esaminata, da una tonnellata di sabbia del Ticino i grammi che si possono rinvenire vanno dai 6 agli 8.
Da Motta Visconti a Sesto Calende, batte da anni tutte le rive del nostro fiume e i ritrovamenti di piccole pepite da 15/20 grammi nella sua carriera non sono mancati…

Come Associazione Cercatori d’Oro Valle Ticino Pavese, e in collaborazione con il Comune di Bereguardo e la Federazione Italiana Cercatori d’Oro, è sempre Pasqualini ad organizzare per domenica prossima nel suo Comune il Campionato Lombardo dei Cercatori d’Oro, che si svolgerà nel cortile interno del Castello Visconteo.

Ciascuno con la propria batea (il piatto dei cercatori), i concorrenti – divisi nelle categorie “Professionisti”, “Uomini e Donne”, “Veterani”, “Coppie” – riceveranno un secchio di sabbia nel quale sono state nascoste dalla giuria, da un minimo di 5 a un massimo di 12 di scagliette d’oro, che devono avere un diametro uguale o superiore a 1 mm.

Il numero delle scagliette è uguale per tutti i concorrenti e sino al termine di ogni prova nessuno, al di fuori del “seminatore”, conosce il numero delle pagliuzze nascoste nel secchio.

Il tempo massimo concesso è di 15 minuti, anche se mediamente un abile cercatore conclude la sua prova entro i 4 minuti.

La classifica tiene conto del tempo impiegato per eliminare tutta la sabbia arrivando a raccogliere e depositare in una provetta le scagliette ritrovate. A questo tempo viene sommata una pesante penalità (3 min.) per ogni pagliuzza eventualmente persa.
 Bisogna essere veloci quindi, ma anche fare molta attenzione a non lasciarsi sfuggire nessuna pagliuzza.

La gara è quindi una vera prova di abilità dove la componente “fortuna” conta relativamente poco.

Una chicca per concludere Felix Pedro, all’anagrafe di Modena Felice Pedroni, ad aprire la corsa all’oro in Alaska. Nel 1896, anno della scoperta nel Klondike, questo emigrante italiano che si trovava poco lontano dal luogo, invece di accorrere per accaparrarsi le concessioni minerarie migliori, decise di tentare a Ovest, nell’interno dell’Alaska, appunto, un zona pressoché inesplorata…

EXTRATIME by SS/ La cover è per il capostipite Armando Pasqualini “Gold Rush & Cercatore d’Oro” sul Ticino.
Poi per unto riguarda la fotogallery ecco in sequenza kit “Gold Rush” onorato insieme al  Comitato Turismo Italia & Associazione Cercatori d’Oro Valle Ticino, anche con relativo “Programma Speciale per Bambini e ragazzi”.
A seguire un trittico di immagini by stand , con Armando e Luca Pasqualini ‘operativi’ e promoter istruttori sul come utilizzare l’attrezzatura da Cercatori d’Oro.
E poi Armando Pasqualini medagliato in tandem e  a seguire Luca Pasqualini premiato in trio.
Quindi come dulcis in fundo il tandem Luca & Armando Pasqualini in gruppo con Tina De Stefani Bertizzolo prima by stand ed infine in un recente incontro all’Antico Albergo Madonna a Legnago, dove proprio Tina é di casa.


Tina De Stefani Bertizzolo & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it