Here to you “Finale di Serie A Federale 2012" tra la Ilcea Bsc Rovigo di Marino Salas Ortega e la Palfinger Reggio Emilia di Gustavo Martinez
“Gentilissimi Colleghi, invio in allegato il Media Guide di Presentazione della serie di Finale del Campionato di Serie A Federale 2012”. Introduce così , Raffaello Franco, la finale scudetto, ‘regalando’ ai Mass Media tutta una serie di ‘dati sensibili’ che , nello specifico, fanno praticamente diventare Raffaello il ‘quinto evangelista’ della Bibbia del baseball.
E allora, per parte nostra, in premessa aggiungiamo soltanto ciò che è scritto, sempre sulla sua Media Guide ma sotto la foto d’apertura che fa riferimento a chi può regalare un sogno alla Ilcea Baseball , la seguente relativa didascalia beneaugurante:<< Marino Salas Ortega, con i suoi 240 lanci in nemmeno 24 ore, è stato il protagonista della serie di semifinale guidando i compagni al “Sacco di Roma” che è valsa la finale scudetto, la seconda consecutiva>>.
Per tutto questo, eccovi senza usurpare nulla al titolare della cattedra, ciò che Raffaello racconta e disserta sulla base delle sue ‘documentate’ aspettative e previsioni sulla finale scudetto, fermo restando che la ‘completa’ Media Guide di riferimento, in quanto documento speciale, lo conserverò a futura memoria storica.
GRANDE BASEBALL TRA ILCEA ROVIGO E PALFINGER REGGIO EMILIA ( di Raffaello Franco, addetto stampa Bsc Rovigo)
LA MAGIA DELLA "BASEBALL NIGHT” APRE LA SFIDA SCUDETTO
<< Adesso viene il bello! Dopo il “Sacco di Roma” dello scorso week end che ha spianato la strada della finale scudetto agli uomini di Reinoso, sabato scatterà la sfida che assegnerà il campionato 2012.
Le protagoniste di questo scontro lo furono già anche nei play off dello scorso anno quando, provenienti allora da due diversi gironi, incrociarono le mazze nella semifinale che vide proprio i rossoblu staccare il biglietto per la finale contro l’Arezzo che poi conquistò il tricolore.
Quest’anno però è tutta un’altra storia: i toscani hanno abdicato in semifinale contro gli emiliani in una serie combattuta che era iniziata con il piede giusto per i campioni d’Italia in carica che poi invece hanno dovuto subire l’orgoglioso ritorno della Palfinger Reggio Emilia.
Stessa sorte toccata alla corazzata Urbe Roma, forte della vittoria per “manifesta” ottenuta in gara 1, ha dovuto invece subire le fiammate d’orgoglio dei rodigini che proprio non ci stavano a buttare i sacrifici di un’intera stagione, giocata in rimonta, in un week end d’inizio settembre.
Così, con umiltà, i rossoblu hanno ritrovato se stessi, hanno fatto quadrato e guidati dal solito Super Marino Salas Ortega hanno superato un team composto da giocatori quasi tutti cresciuti alla scuola del Nettuno Baseball espugnando, in gara 2 ed in gara 3, il diamante dell’Acqua Acetosa e superando il team capitolino forte di un budget sostanzioso messo a disposizione dal colosso della telefonia Acotel, società main sponsor dei “lupi” quotata in Borsa, che finanzierà anche il progetto del probabile sbarco nell’IBL 2013 della franchigia giallorossa.
E così si è giunti alla resa dei conti. Una sfida che promette scintille e che vedrà il primo atto svilupparsi al New Field di Rovigo nel week end del 8 e 9 settembre prossimo.
Sarà la tradizionale festa del “Baseball Night”, giunta alla sua 6ª edizione, a fare da preludio a questa lunga finale che si preannuncia equilibrata anche se, sulla carta, la Palfinger Reggio Emilia parte con i favori del pronostico.
Eravamo stati facili profeti alla vigilia di questa appassionante stagione che sta per concludersi. Se andate a rispolverare il Media Guide presentato alla conferenza stampa d’inizio campionato vedrete che l’unica squadra del lotto del girone B alla quale avevamo assegnato “5 stelle” era proprio la squadra che sarà avversaria dei rossoblu nella finalissima scudetto.
Il team emiliano ha letteralmente dominato la scena fino a questo momento. Ha vinto il girone con otto partite di vantaggio sulle seconde conducendo il Torneo dall’inizio alla fine ed inanellando una lunga serie di vittorie; ha subito solo 5 sconfitte nei 36 incontri disputati; ha conquistato la Coppa Italia asfaltando la Farma Crocetta e controllando l’orgoglioso ritorno dell’Acotel Urbe Roma nel match decisivo.
Insomma una squadra quasi perfetta forte di un parco lanciatori che ha come leader un certo Gustavo Martinez, un pitcher che ha la vittoria scritta nel suo DNA.
Il trentasettenne di Santo Domingo cominciò la sua carriera da professionista negli States nel 2000 dove militò nella Rookie league di Seattle.
Gli bastò un anno per convincere l'organizzazione che valeva molto di più e nel 2001, dopo aver cominciato la stagione in singolo A, chiuse l’anno in triplo A. Dal 2002 al 2005 si divise tra doppio e triplo A, lanciando comunque sempre ad altissimi livelli, mentre nel 2007 lancia in Indipendent con i Lancaster Barnstormers dell'Atlantic League vincendo 8 partite e chiudendo con 4.30 di media ERA.
Arrivò per la prima volta in Italia nel 2008 per vestire la casacca dei “pirati” di Rimini dove rimase anche nella stagione successiva. Nel 2010 Martinez si spostò a Parma, e dopo un inizio altalenante, anche a causa di un brutto infortunio, diede il suo apporto
fondamentale alla squadra “ducale” per vincere lo scudetto della stella. Lo scorso inverno Martinez ha lanciato nella lega nicaraguense vincendo il campionato con la squadra dei Boer in cui militano altri giocatori che sono stati impegnati quest’anno nel campionato italiano di IBL come Vasquez, Camilo e Cooper. Il forte pitcher dominicano ha chiuso la regular season con 1.67 di media ERA, 6 vittorie, 1 sconfitta e la bellezza di 142 strike out. In stagione regolare non ha sfigurato nemmeno Filippo Bertolini. Per il ventitreenne lanciatore della Palfinger che fino alla Gara 1 di semifinale con l’Arezzo risultava ancora imbattuto, sono state ben 14 le vittorie in stagione regolare, 92 gli strike out messi a segno che gli hanno permesso di chiudere la prima fase della stagione con 2.37 di media ERA. Sul mound buone prestazioni sono state fornite anche da Mattia Salsi. Per lui 3 salvezze, 2 vittorie ed 1 sola sconfitta ed Espinoza, 6 vittorie, 2 sconfitte ed una salvezza. Un monte così competitivo è poi supportato da una solida difesa che ha fatto registrare in stagione regolare 965 millesimi di media.
Ma se la difesa della Palfinger fa paura, è l’attacco che potrà fare la differenza potendo contare su uomini del calibro di Ramada, Biagini, Sciacca , tutti abbondantemente sopra i 300 millesimi di media battuta, e da quel Paul Macaluso che ha pienamente recuperato dopo l’operazione resasi necessaria per risolvere un grave infortunio al ginocchio che l’aveva messo KO per quasi tutta la scorsa stagione. A questi, negli ultimi giorni, si è aggiunta una vecchia conoscenza degli emiliani che risponde al nome dell’esterno statunitense Scott Petterman, altro elemento di valore assoluto che conosce molto bene il nostro campionato avendo giocato molti anni nella categoria anche tra le fila del Baseball Piacenza.
Queste le punte di diamante del roster messo a disposizione dell’esperto manager venezuelano Leonel Carrion, arrivato quest’anno in casa “Reggio” con l’obiettivo dichiarato di vincere il campionato, un roster che conta comunque su molti altri ottimi elementi in grado di fare la differenza in qualsiasi momento del match.
A questa corazzata l’ILCEA BSC Rovigo potrà contrapporre il leggendario “cuore rossoblu” che anima da sempre gli uomini di Fidel Gutierrez Reinoso, lo stesso cuore che ha permesso lo straordinario recupero in campionato; quello stesso cuore che ha permesso ai rossoblu espugnare Roma e che adesso dovrà fare gli straordinari per superare anche la difficoltà di dover giocare una finale scudetto senza un terza base di ruolo, dopo il ritorno non autorizzato in Patria di Martin Mondino, “fuga” che ha lasciato strascichi polemici e tanta amarezza. Nonostante queste difficoltà comunque il “Mago” Fidel riuscirà a ridisegnare l’assetto della squadra studiando nuove soluzioni. L’esperienza del tecnico cubano la conosciamo da molti anni ed abbiamo imparato ad apprezzare proprio questa sua dote di riuscire a preparare a tavolino i match, soprattutto quelli più importanti e difficili, studiando tattiche e strategie adeguate adattando il gioco della sua squadra alle caratteristiche degli avversari.
“Cuore e Testa” dunque. Elementi che potranno far pendere l’ago della bilancia dalla parte dei rodigini. A questi però non dobbiamo dimenticarci di aggiungere l’orgoglio dei polesani, ragazzi che sono cresciuti in questa Società e che fin da bambini ne hanno indossato i colori rossoblu. Ragazzi che giocano ancora per la maglia che indossano fieri, fieri di essere riusciti in sole 4 stagioni a conquistare una promozione in serie A e due finali scudetto consecutive, unica squadra ad esservi riuscita da quando è nata la serie A Federale e questo anche alla faccia di chi diceva che il BSC Rovigo era forte solo perché giocava nel campo dei “Puffi”. Adesso c’è la nuova struttura, ancora incompleta e nella quale giocare è un disagio, ma almeno regolamentare nelle misure. In questo nuovo impianto, sabato e domenica prossimi, verrà lanciata la corsa verso il tricolore, un tricolore che i rossoblu lo scorso anno hanno solo sfiorato e che adesso vogliono a tutti i costi, e lo meriterebbero, vincere per la città ma soprattutto per loro! Sarebbe una maniera straordinaria per festeggiare i 40 anni di “batti e corri” nella “Città delle rose” e scrivere un’altra pagina della straordinaria storia di questo sport!>>.
EXTRATIME by SS/ Sia in cover che in fotogallery ho voluto mettere soltanto certificazioni di per sé stesse eloquenti e lapalissiane.
Proprio perché una finale scudetto, tra l’altro dipinta da friend Raffaello, vale come un prestigioso quadro d’autore ‘artisticamente’ catalogato ‘senza titolo’.
Raffaello Franco
www.polesinesport,it