Idres ‘Borel’ Natali story by Guerrini, perché CAMPIONE d’Italia “GIL” 1939 con la Rugby Rovigo di Battaglini/ Ma anche Atletica più Calcio Castelmassa con Saul Malatrasi, poi Serie C a Rovigo con Aldo Ballarin e a Sermide con…


Un Personaggio di assoluto valore sportivo , Idres Natali da Castelmassa, per tutti soprannominato ‘Borel’ , con riferimento al noto calciatore della Juventus.
Ma emblematico perché ‘interdisciplinare’ visto che parliamo di un “Campione” nell’atletica protagonista anche nelle gare di livello nazionale, sia nel salto con l’asta che nella staffetta, ma quasi ‘contemporaneamente’ Campione d’Italia con la giovane Rugby Rovigo, stagione 1939 dopo essere stato ‘cooptato’ dall’atletica per giocare le partite decisive per la corsa scudetto. Senza contare la sua passione per il Calcio, tant’è che “Borel” ha giocato nella mitica Dextrosport a Castelmassa , oltre che in Serie C a Rovigo con Aldo Ballarin  sempre nel 1939 e ancora Serie C nel Sermide, prima di tornare nel dopoguerra anche da allenatore ( tra i suoi giocatori il ‘grande’ Saul Malatrasi) e colonna portante della storia di quel Calcio che ha visto partire da Castelmassa altri ‘Campioni’ come il centrocampista Italo Bonatti e il gran dirigente Iro di Brino a livello nazionale.
Erano i tempi della GIL e di ‘Maci’ Battaglini che cominciava a fare la ‘storia ‘ della Rugby Rovigo, per una disciplina nata nella Città delle Rose grazie alla ‘passione’ e alla intuizione di Davide Lanzoni, il ‘dottore’ allora studente alla Università di Bologna, da dove nel 1935 portò a Rovigo quel ‘pallone ovale’ e quella prima maglia rossoblù che ancora oggi, sabato 28 maggio 2022, è la “Capitale del Rugby in Italia, visto che…fra poche ore anche il sottoscritto andrà a vederla disputare a Parma la finale scudetto contro i tradizionali nemici ‘tuttineri’ del Petrarca Padova.

 

 

 

Insomma , Idres ‘Borel’ Natali è stato un Campione a tutto tondo, e che per di più è stato Campione d’Italia con la Rugby Rovigo, motivo principale per il quale l’amico Alberto Guerrini , presidente della storica Associazione “Mondovale” di Rovigo, dopo esserne stato per tanti anni anche segretario, ha voluto ‘onorarlo’ in modo speciale tra i Personaggi che hanno fatto la storia dei Bersaglieri della Rugby Rovigo.

 

 

 

Un ‘lavoro’ di tanta ricerca e tanta passione, quella di Alberto Guerrini, che oltre ad avere una ‘sua’ storia personale sportiva, si dedica a fare ‘memoria’ mixando strumenti storici della comunicazione con moderne tecnologie, come ha già fatto con altre ‘promozioni’ sportive e i particolare col Mondo della palla ovale, la vera ‘memoria storica’ della Rugby Rovigo di cui ho visitate diverse mostre , andando a salutare la presidente Goggia e appunto Alberto Guerrini.

 

 

Appunto l’Alberto che mi ha chiamato e ricontattato in questi giorni perché ‘partecipassi’ al suo incontro promosso a Castelmassa , per una serata su Idris Natali, con racconti e video al bar “VentiDieci” guarda caso gestito da Marco Natali figlio di Alberto Natali a sua volta figlio di Idres Natali, praticamente tutti Borel di generazione in generazione.

 

 

 

Tralasciando tutti i discorso organizzativi, ci sono andato volentieri ed ho coinvolto anche l’amico Emiliano Milani da Taglio di Po ( ormai storico collaboratore de Il Gazzettino) perché sapevo il valore ‘storico’ della serata anche se non era un Evento in stile ‘orgoglio cittadino’ come sicuramente la Comunità di Castelmassa saprà organizzare visto il ‘valore’ di Idres Natali e le sue ‘interconnessioni’ con altri storici ‘Campioni’ come Saul Malatrasi , Campione ‘intercontinentale' sia con l’Inter del Mago Herrera che col Milan di paron Rocco.

 

 

 

Senza contare che “Borel” Natali è stato protagonista da Calciatore in Serie C prima a Rovigo giocando assieme ad Aldo Ballarin e poi anche nell’OltrePo mantovano a Sermide.
Ecco allora che , da cantastorie del Calcio Polesano prima ancora di ‘aprire’ nel 2009 questo sito www.polesinesport.it dedicato a tutti gli Sport e alla Storie di Vita, sono andato volentieri a Castelmassa , al di là del fatto che in mattinata lo stesso Alberto Guerrini mi abbia segnalato che alla serata avrebbe partecipato anche Saul Malatrasi, oltre che altri amici di Castelmassa e Altopolesine , compreso Andrea Trombin ‘club manager’ della attuale Rugby Rovigo Delta.

 

 

 

A questo punto, rimandandovi in calce al nostro tradizionale Extratime per ulteriori nostri commenti agganciati alla fotogallery, ma anche ai ‘discorsi liberi’ che abbiamo fatto con Saul Malatrasi ( lo conosco dal Corso Allenatori fatto assieme a  Rovigo nel 1971), vi propongo in sequenza News quanto ‘raccontato’ da Alberto Guerrini come ‘antipasto’ della Idres ‘Borel’ Natali che racconterà assieme a tanti altri “Bersaglieri” sul suo prossimo libro story sulla Rugby Rovigo, compreso altri ‘speciali’ Campioni meno conosciuti ma sicuramente importanti e determinanti come il nostro “Borel” dal triplete interdisciplinare.

 

 


PRIMA MAIN NEWS ( di Alberto Guerrini, mail 28.05.2022)/ IDRES “BOREL” NATALI  DA CASTELMASSA: LA SUA VERA STORIA INTERDISCIPLINARE DA “CAMPIONE & SIGNORE” NELLA ATLETICA, NEL RUGBY, NEL CALCIO…
Nato a Massa superiore (l'attuale Castelmassa, provincia di Rovigo) il 28 giugno 1918 da Narciso e Ines Podetti. Natali praticò atletica leggera, nei concorsi dei salti in lungo, in alto e con l’asta, ma anche calcio e rugby.

 

 

Appassionato soprattutto di calcio, giocò mezzala, e anche se in possesso di temperamento deciso, venne soprannominato ‘Borel II’ o ‘farfallino’ per l’eleganza nelle movenze in campo, che ricordavano l’attaccante juventino. Si mise in luce non ancora 17enne alle finali provinciali del Gran premio dei giovani con il 2° posto nel salto con l’asta (m 2,70) e il 2° posto del quartetto di Castelmassa nella staffetta 4 x 100 piani, alle spalle del Rovigo di Mario Lanzoni e Umberto Cecchetto.

 

 

Nel 1936 partecipò ai campionati veneti di atletica leggera e l’anno seguente vinse il salto con l’asta (m 3) e la staffetta veloce al Gran premio giovani. Dal 4 al 8 maggio 1937 partecipò ai Giochi del Littorio di Torino con il salto con l’asta e in giugno, insieme a Giordano Campice, fu l’unico rodigino ai campionati di atletica dei Fgc. In quella stagione vinse il cmpionato regionale emiliano di Seconda Divisione con la maglia del Sermide. Nel 1938 giunse terzo sia nel lancio del disco che nel salto in lungo nella sfida tra Gil Rovigo e Gil Padova di atletica.

 

 

 

Si avvicinò al rugby nella primavera 1939, esordendo a Padova il 12 marzo (Gil Padova-Gil Rovigo 3-8, quarto di finale). Giocò quindi altre quattro partite, tutte importantissime: la gara di ritorno con la Gil Padova, vinta 24-0, l’amichevole con la Gil Venezia, vinta 28-0 con la prima e unica meta realizzata in carriera, la semifinale del campionato giovanile con la Gil Torino e la finale con la Gil Milano, del 23 aprile 1939 che gli permise la conquista del titolo italiano Gil. Natali fu in campo anche nell’amichevole prestigiosa del 7 maggio contro i campioni assoluti dell’Amatori Milano. Un mese dopo, insieme a Primo Bonamico, futuro rugbysta e a Giordano Campice, partecipò alla fase regionale dei campionati italiani di atletica leggera.

 

 

 

Il 27 settembre 1939 partecipò ai Campionati Italiani Gil di atletica leggera classificandosi 5° nel salto con l’asta superando la quota di m.3,40 (il bronzo a 3,50), il suo miglior risultato nella specialità. Passato al calcio disputò 19 partite e realizzò 3 reti con la maglia del Rovigo in qualità di attaccante, in serie C nel campionato 1939-1940, giocando anche il campionato 1940-41 (insieme ad Aldo Ballarin). Il 27 gennaio 1942 venne trasferito in servizio militare a Gorizia (il 24 febbraio verrà raggiunto da Ottorino Verzaro), riuscendo a disputare alcune partite con la maglia della Pro Gorizia.

 

 

Artigliere nei Balcani, dopo l'armistizio aderì alla brigata partigiana "Garibaldi" rimanendovi fino al rientro in famiglia, a Castelmassa, nel marzo 1945. Terminata la guerra, Idres Natali non tornò al rugby, rimase un calciatore vestendo le maglie del Castelmassa, del Sermide e dell'Ostiglia: una volta appese le scarpe al chiodo intraprese la carriera di allenatore.

 

 

 

Tra i suoi allievi più illustri, con la maglia gialloverde del Castelmassa, stagione 1957-58, Saul Malatrasi, originario di Calto (Rovigo), in seguito calciatore di Spal, Fiorentina, Roma, ma soprattutto vincitore di due Coppe dei Campioni con Milan e Inter.

NB: tratto dal libro scritto da Alberto Guerrini, intitolato "Li chiamarono Bersaglieri", di prossima pubblicazione.

 

 

 

 

APPENDICE FLASH STORY – IDRES NATALI “CAMPIONE” CON LA SERMIDESE 1937-38 ( articolo a cura di I. Moi, pubblicato sul giornalino “L’Ort ad Pierantoni”  ( rassegna fotografica e scritta della Storia Sportiva Sermidese )
ANNI TRENTA ( dall’articolo di un giornale dell’epoca)
“Ecco la squadra di calcio del Fascio Giovanile di Combattimento di Sermide vincitrice del Campionato emiliano di Seconda Divisione, dell’anno 1937/38, conteso fra 20 squadre.

 

 

 

Dopo aver vinto il proprio girone, staccando nettamente le avversarie, ha superato in modo brillante anche le finali, nonostante alcuni seri incidenti di gioco occorsi ai propri giocatori.
E’ passata vittoriosa sopra difficilissimi campi dove nessuna altra squadra era riuscita ad affermarsi; ha imposto sempre il suo gioco velocissimo e di alta levatura tecnica ed ha chiuso il proprio bilancio con 77 reti all’attivo su 22 partite .
Nella foto da sx in piedi : segala ( pres.), Berzuini ( segr.), Malagò, Patuzzi, Silvestri I., Natali, Meneghini, Viviani, Bonfà ( cap), Rampionesi; seduti : longo, Atti, Remelli, Ferrari.

 

 

 

Altri giocatori che hanno contribuito alla conquista della ambita vittoria sono: Gherardi, Balestra, Travaini, Cappi, Ottaviani, Chiozzini, Marangoni, Bonini, Silvestri II, Lui.
Tutti i giocatori meritano i migliori elogi per lo spirito combattivo e la disciplina dimostrati durante la lunga contesa; ma il plauso maggiore spetta al loro presidente camerata Luigi Segala ed all’allenatore Reggiani chi li hanno assistiti continuamente , guidati e condotti al raggiungimento della meta più alta”.
In questo periodo la stessa squadra disputa un incontro amichevole sul campo comunale di Sermide , contro una formazione del Bologna, vincitrice degli ultimi due scudetti e forte di giocatori come Corsi, Maini, Gasperi, Busoni ecc.

“Di fronte alla classe superiore di uomini che militano in Divisione Nazionale A e che hanno disputato gare internazionali, la squadra sermidese ha opposto uno slancio maggiore , tanto da reggere bene all’urto dei “maestri” e mettere spesso in serio pericolo la loro rete”.
Il risultato di 1-1 è esaltante e contribuisce ancora di più a rafforzare l’immagine di una compagine vincente e, come si dice oggi “mitica”.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover, con riferimento al fatto che Idres Natali da giovane era stato un “campione” nell’atletica, e uno specialista del ‘salto con l’alto’, eccovi il suo speciale ‘attrezzo’ in …canna di bambù, peraltro orgogliosamente presentata da suo figlio Alberto nella sua casa di Castelmassa.
Quindi in apertura di fotogallery partiamo da Idres Natali impegnato nel salto in lungo, un’altra disciplina che nell’Atletica gli ha regalato soddisfazioni anche a livello nazionale.
Come peraltro è successo col Rugby , una disciplina ‘importata’ da Dino Lanzoni studente di medicina che ha fondato a Rovigo la squadra della Rugby Rovigo iscrivendola al Campionato della GIL 1935-36.
Giusto per ricordare l’habitat della ‘palla ovale’ dove Idres è stato catapultato dall’atletica , partiamo dal segnalare che come ‘riserva’ del quartetto ai campionati regionali c’è Giordano Campice che poi sarebbe stato un grande giocatore e grande allenatore della Rugby Rovigo.
Un mondo povero , quello della palla ovale, basti sapere che anche su wikipedia è riportato così quegli inizi:<< Tra i "pionieri" troviamo già quello che diventerà uno dei più grandi rugbisti italiani, Mario "Maci" Battaglini. In questa stessa stagione agonistica nella partita contro il Bologna (persa per 10-6), il Rovigo indossa per la prima volta i colori rossoblù, che non abbandonerà più. La leggenda vuole che la scelta del rosso e del blu siano dovuti più alla necessità che alla libera scelta: Lanzoni trascorreva le vacanze estive a Cesenatico, città frequentata anche dal grosso dei giocatori del Bologna Calcio, e i pochi mezzi della squadra rodigina avrebbero indotto Lanzoni a chiedere un piccolo aiuto alla forte società calcistica felsinea. Così, le maglie di seconda mano del Bologna sarebbero diventate le prime della Rugby Rovigo.>>..

 

 

 

 

Questo preambolo è doveroso ( oltre al fatto che nel campionato GIL 1936-37 Rovigo arrivò alle semifinali era stato battuto dal Torino dopo 16 vittorie consecutive) per segnalarvi la foto con Idres Natali  ( secondo da sx accosciato) con la squadra della Rugby Rovigo vincente Campionato GIL 1938-39 e quindi “Campione d’Italia” dove il ‘ragazzo’ di Castelmassa era arrivato in corso d’opera ma poi è stato protagonista nelle fasi finali.
Come ha ricordato con dovizia di particolari Alberto Guerrini nella sopracitata serata dedicata ad Idres Natali mentre anche Marco Pastonesi nel suo libro “La leggenda di Maci” ( vita , morte e miracoli di Battaglini, il Maciste del Rugby) raccontò così quello speciale successo:<< Il Rovigo si rifece nel campionato 1938-39 della GIL . Concentramento finale a Forlì, con Milano, Torino e L’Aquila. Stavolta nella semifinale ancora contro il Torino, Rovigo riuscì a spuntarla 12-11 ( con una trasformazione d un piazzato di Maci).

Finale contro il Milano, che aveva superato L’Aquila 6-0. In campo: Golinelli, Turcato, Nallio; Tommasini- Silvestri , Vicariotto; Vignaga, destro, Maci Battaglini, Costantini, Umberto “Spol” Cecchetto, Vallin, Zanon, Dall’Ara, IDRIS NATALI, Campice,. Due drop di Maci e Schiesari ( che si faceva chiamare Tommasini perché quel giorno era in…incognito), una meta di Destro, un piazzato di Maci. Risultato finale 14-0 e Rovigo Campione d’Italia. Premiazione con tanto di medaglia-ricordo e pergamena firmata da Achille Starace, segretario del Partito Fascista, a Roma, il 28 ottobre 1939, anniversario della marcia. Al federale Pizzirani, che voleva offrire qualcosa per festeggiare una vittoria, Maci rispose :” Federale, el ne daga na bea feta de bistoca”. Che sarebbe a dire : ci dia una bella fetta di farina di castagnaccio>>.
Premesso che nel 1939 non ci fu un campionato regolare della GIL, ma solo amichevoli,
ecco che la vita sportiva di Idris Natali è diventata , oltre che legata all’Atletica, soprattutto dedicala al Mondo del Calcio.. 

 

 

 

D’altra patre Idres era stato già un calciatore speciale come dimostra la foto team con Idris giocatore del Sermide ( OltrePo mantovano)  vincente la Seconda Divisione 1937/38 , di cui vi abbiamo precisato tutto nella sopra specifica news dedicata.
Anche perché, tanti amarcord e aneddoti  mi ha raccontato Saul Malatrasi mentre mi mostrava/spiegava’ alcune sue foto estratte dal cassetto dei ricordi, compreso il fatto che in quella stagione era venuto giocare a Castelmassa il mitico Italo Allodi.
E compreso il fatto che erano tanti i ‘massesi’ in foto col Sermide ,e che poi ritroviamo , quando rinasce la AC Castelmassa, con l’arrivo del modenese maresciallo Bottazzi , diventato nuovo presidente , perché – ha spiegato Saul – “ il vecchio maresciallo era anche il presidente della squadra AC Castelmassa ed era andato in pensione”

Ma della lunga chiacchierata ‘personale’ con Saul Malatrasi  vi parlerò semmai’ in altre occasioni, adesso restiamo in tema Idres Natali, per sottolinea come fosse naturale il passaggio dal Rugby Rovigo al calcio, guarda caso al ROVIGO, anche perché Idres aveva giocato già in Serie C ad Ostiglia e guarda caso il Rovigo allenato da Renato Bottacini giocava in Serie C e ovviamente …i compensi nel calcio erano superiori.
Anche per questo vi propongo due immagini relativi all’habitat Calcio Rovigo , lasciando ai nostri lettori il ‘gusto’ di riconoscere i volti noti dei protagonisti tra i quali alcuni noti Campioni che abbiamo già raccontato qui su www.polesinesport.it come Personaggio Story e con le relative tante foto certificative..

 

 

 

 

Perciò ne proponiamo solo due, la prima consegnatami da Leonardo Pelà ( da Trecenta, primo accosciato a dx) dove sono tutti noti i giocatori di quel Rovigo B 1939 , salvo il …primo in piedi a destra; mentre al seconda più panoramica mi è stata trasmessa dai nipoti dei farteli Ballarin , perché in foto c’è proprio Aldo Ballarin poi entrato nella stori e nella leggenda col Grande Torino per la nota tragedia di Superga.
Tra l’altro nella foto panoramica Rovigo Calcio 1940,  ci sono altri ‘Campioni’ che poi giocheranno in Serie A, a partire da Riccardo Dalla Torre e Giovanni Cattozzi (appunto già qui raccontati) oltre al noto allenatore Renato Bottacini del quale mi ha raccontato tante cose suo figlio.
Con riferimento a Idres Natali e al fatto che nel Rovigo 1938-39 abbia giocato ben 16 partite segnando 4 reti ( doppietta vs Fiumana in casa, più Treviso in trasferta, più vs Sandonà in casa) voglio trascrivere la ‘considerazione’ riportata così sul libro “Oltre un secolo di calcio a  Rovigo” : << Quanto ottenuto , ad ogni modo può dirsi soddisfacente. Tra i giocatori, ha retto bene la vecchia guardia , dove emergono Longo, Alberghini , Ceciliato, Varoli e Lanzone ( gli ultimi due rispettivamente , vice e capocannoniere dei granata) , nonché Andrioli, costretto a lasciare a metà campionato per rimpegni di lavoro. Un plauso va rivolto anche  agli esordienti Marchi ( 24 presenze) , NATALI ( 16), Dalla Torre (13), Polo ( 12), Gregnanin ( 9) e Ballarin ( 9) che, vinti i comprensibili timori iniziali, hannompoi dato un valido contributo alla causa”..

 

 

 

 

Quella dello storico Rovigo del presidente …Ballo Giuseppe e del segretario Molinari, per un sesto posto a pari merito con la Fiumana , mentre vinse il Vicenza sul Mestre, Marzotto Valdagno, CRDA Monfalcone e appunto il ROVIGO con Idres Natali, mentre in quella stagione già problematica per l’incipiente Guerra, si ritirarono sia il Legnago nel finale di campionato, ma ancor prima la Giovinezza Sacile ( febbraio 1940) .
Insomma Natali era un ottimo calciatore, come dimostrano , nella ripartenza post bellica, le foto squadra che vi proponiamo da Castelmassa con relative didascalie ( dal libro “Il calcio a Castelmassa 1908-1998” scritto da Luciano Maragna.

Ma anche le importanti immagini senza didascalia perché mostrano Idres Natali  ‘terzo accosciato da sx in maglia a ‘strisce’ , nell’Ostiglia 1947-48 vincente 1-0 a Finale Emilia, campionato di Serie C di cui citiamo la relativa formazione titolare: Betelli, Toffali, Gasperini, Corradi, Frinzi, Negri, Bassi, Galeotti, Zamperlini, NATALI, Bettoni.
Invece la successiva foto  senza didascalia è…‘tutti in piedi’ datata 3.4 1949 è relativa all’Ostiglia nel campionato di Prima Divisione 1948-49,  
A seguire , dopo alcune foto con didascalia, riproponiamo Idrea Natali giocatore nella A.C Castelmassa 1953 , a maglia a strisce, con da sx appunto Natali, Alvino Minardi ( anche per lui vedi relativa Story su questo sito) , Albarello, Mazzali, Bodini, Giorgi, l’allenatore Fugagnoli; accosciati da sx Perelli, Rossi, Tosi, Bettini ( Vico), Rizzini.

 

 

 

 

E dopo alcune altre foto con didascalia, eccovi Idres Natali in versione allenatore a fainco del maresciallo prsidente Bottazzi, nella A.C Dextrosport Castelmassa 1956, con da sx in piedi Rossi, Bettini I, Boninsegna, Marchesini, Natali ( suo fratello) , Vasirani; quindi accosciati da sx il giovane SAUL MALATRASI, Buraschi, Zanforlin, Bettini II, Albarello.
Infine, sempre da casa Castelmassa , tra le altre foto con didascalia incorporata, precisiamo questi protagonisti per quanto riguarda l’ultima foto senza didascalia e targata Dextrosport 1958/59 di cui primo a dx , tra i volti noti , è come allenatore Idris “Borel” Natali, per cui ci basta segnalare che in abiti ‘civili’ primo a dx è l’ormai professionista  Saul Malatrasi, all’epoca giocatore della Spal , prima del grande salto nelle ‘grandi squadre della Serie A.

Delle quali ogni volta mi racconta ‘qualcosa di nuovo e di speciale’ , come l’incontro con paron Rocco a Castelmassa, come i ‘silenzi’ sulla malattia che aveva convolto il grande Picchi in casa Inter quando il Mago Herrera lo chiamò a sera tarda per dirgli…; oppure il ‘perché del suo passaggio al Lecco e poi il suo arrivo al Milan su segnalazione di Italo Allodi a paron Rocco mentre  pareva già fatta sia col Bologna e poi col Vicenza ( era alla Fieara di Ficarolo con sua moglie Bianca quando alcuni suoi compaesani di Calto glielo dissero perché …l’avevano appena detto per televisione..

 

 

 

 

Aneddoti e confidenze sempre nuove, quelle di Saul Malatrasi, come quelle a Ferrara con Paolo Mazza ( poi anche CT della Nazionale che andò in Cile, ma non Malatrasi che si infortunò prima di ricevere la convocazione già preannunciatagli dal ‘Commendatore’ perché “Saul era un ‘pluriruolo’ e giocava sia da mediano che in difesa in un’epoca dove in panchina non c’erano troppi giocatori come di questi tempi”.
A questo punto, senza entrare su altri discorsi relativi a Saul Malatrasi “Campione dei Due Mondi sia con l’Inter del mago Herrera ( faceva sempre pesare i giocatori nerazzurri sulla bilancia per il ‘controllo peso) che col Milan di paro in Rocco, vi proponiamo un poker di immagini della serata dedicata a Idres “Borel” Natali a Castelmassa.
Ovviamente a colori, partendo da Alberto Guerrini ( autore del libro intitolato "Li chiamarono Bersaglieri", di prossima pubblicazione) con Saul Malatrasi,  poi in trio col sottoscritto Sergio Sottovia.

 

 

 

 

Quindi la foto poker con la consegna da parte di Andrea Trombini ( Clun Manager della Rugby Rovigo Delta) di una speciale maglia rossoblù autografata da tutti i giocatori , a Matteo e Alberto Natali , nel nome e ad onore del padre “ Campion d’Italia GIL 1938-39”
E dulcis in fundo per la storia della serata pro “Borel” Natali a Castelmassa ecco il ‘sestetto’ di fine serata al bar “Venti-Dieci” ( è sotto i portici di fronte alla Chiesa immortalata nella copertina del primo libro della saga “Peppone e Don Camillo” scritto da Guareschi anche lui ‘giornalista’ di casa a Castelmassa) , a questo punto senza alcuna didascalia necessaria.

 

Alberto Guerrini & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it