La FESTA DELLA LIBERAZIONE 2023 a Castelnovo Bariano/ Celebrata da don Giuriati e v.s. Masini la libertà nella Costituzione frutto della Resistenza, nel centenario di Ravagnani ucciso dai fascisti all’Arella sul Po verso Bergantino


26/04/2023

Quando si parla della Festa della Liberazione , con riferimento a quel XXV Aprile del 1945, si parla soprattutto di libertà per l’Italia , al termine di una Seconda Guerra, dopo che il regime fascista per tanti anni aveva ‘oscurato’ la libertà degli italiani. 

Però Liberazione non è soltanto una Festa da ‘cerimoniare’ di anno in anno; è anche un dovere morale; quello di ricordare che Liberazione non è una situazione, ma una LiberAzione e comune tale la nostra Costituzione è frutto della Resistenza dei Partigiani e degli italiani antifascisti che, assieme agli Alleati americani, si è liberato del regime nazifascista.

 

 

 

 

Per questo ha particolare significato la Festa della Liberazione che in questo XXV Aprile 2023 è stato ‘ufficialmente’ celebrato a Castelnovo Bariano come segno di libertà civile e religiosa da parte di Don Graziano Giuriati e del vice sindaco vicario Francesco Masini, anche perché proprio a Castelnovo Bariano , nelle case sull’Argine Arella che va verso Bergantino, era stato ucciso nel 1921 dal regime fascista  il povero Stefano Ravagnani , mentre diceva “sono un uomo libero e onesto’.

Ecco perché abbiniamo in reportage e in sequenza news  la Festa della Liberazione e la storia dell’ARGINE ARELLA, trasmesseci da Franco Rizzi cantastorie dell’Altopolesine, proprio perché si racconta, oltre che il significato del toponimo Arella e la vita storica di quel ‘gruppo di case tra Castelnovo Bariano e Bergantino, anche l’omicidio di Stefano Ravagnani, peraltro da noi ampiamente raccontato qui su questo sito in occasione della pubblicazione del relativo Libro storico edito by Associazione Culturale Padusia.

 

 

 

 

PRIMA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 20.04.2023)/  CASTELNOVO BARIANO E  BERGANTINO:. LA FRAZIONE ARELLA UN TOPONIMO TRANSPADANO RICCO DI STORIA.

Arella etimologicamente vuol dire graticcio costituito da fascetti di canne palustri legate da trecce di pave.

Detto graticcio proteggeva i soffitti delle povere case bracciantili, debitamente intonacato, facendo da isolante contro il caldo e il freddo.

Via Arella è una lunga e rurale strada arginale di 4 km. a segnare il confine tra Bergantino e Castelnovo Bariano (Rovigo), partendo (Canton Arella) dall’argine del Tartaro Fossile e terminando nell’odierna strada regionale 482 altopolesana Mantova- Badia Polesine. Il toponimo si riferisce, allora, alle case povere in passato ricche di arelle! Un toponimo transpadano.

 

 

 

 

Storicamente si parla di Argine Arella dal 1603, quando cominciò la storica Bonificazione Bentivoglio, che portò prosperità alla Transpadana Ferrarese, compresa fra Po e Tartaro, dominio papale con il cardinal legato (1598-1815, non considerando la parentesi napoleonica). Argine Arella una via di comunicazione in zona di bonifica, terminata solo ai primi del ‘900.

Nel 1815 arrivò l’Austria sino al 1866, quando la zona di Arella passò all’Italia.

Area rurale di abitazioni sparse, bracciantile e povera, terra di emigrazione transoceanica dopo l’alluvione dell’Adige del 1882, tradizione socialista alla Badaloni e alla Matteotti (1880-1924), tante lotte bracciantili e operaie, soffocate dal manganello fascista (Io sono un uomo libero e onesto. Stefano Ravagnani 1921-2021 nel centenario dell’omicidio. Documenti e atti giudiziari, 2021 Associazione Culturale Padusia, Castelnovo Bariano (Ro), Quaderno Padusiano VI°, edizione di dicembre 2021, Tipografia Pixartprinting.

 

 

 

 

Strada di confine l’Arella, molto importante nel settore castelnovese, dal cui municipio dista 5 km., meno la bergantinese. Dialetto ferrarese venato di cadenze mantovane e veronesi a causa della geografia di confine interregionale.

Dal 1945 al 1990 via Arella fu dominata dal Pci operaio e contadino con scioperi e lotte sociali, in un Comune di sinistra. Dal 1880 al 1990 ad Arella c’erano scuola elementare, bar, chiesetta, alimentari, asilo (1960: 250 abitanti) Poi il progressivo spopolamento nell’invecchiamento ed ora la desertificazione sociale e poche case in vendita (FOTO ALLEGATA) nella vasta campagna senz’alberi della speculazione cerealicola.

Questa crisi è stata ampiamente descritta nel volume La campagna tra il Po e il Tartaro. Il crepuscolo della civiltà contadina. Narrazione fotografica di Germano Sprocatti, testi di Franco Rizzi, Edizioni La Carmelina, Ferrara 2023.

 

 

 

 

SECONDA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 25.04.2023)/ SAN PIETRO POLESINE : CELEBRATO IL 78° DELLA LIBERAZIONE

Importante per la frazione dei due campanili martedì mattina 25 aprile scorso in quanto è stato celebrato il 78° della Liberazione. Da notare che ad anni alterni l’evento si celebra nel Comune capoluogo, in questo 2023 è toccato a San Pietro Polesine.

La messa delle 10.30 il primo momento, quando don Graziano Giuriati, all’omelia ha ricordato il santo del giorno, S. Marco, autore del primo vangelo. “La parola del redentore oggi ben si attaglia ad esaltare il XXV aprile, ciò nel segno della libertà civile e religiosa, quando l’Italia è l’Europa sconfissero definitivamente la dittatura nazifascista! Ringrazio le autorità presenti in quanto la Liberazione è festa di tutti”.

 

 

 

 

E’ seguito, poi, il corteo con lo stemma comunale sino al monumento ai caduti di tutte le guerre. Qui (FOTO ALLEGATE) il vice sindaco Francesco Masini ha ricordato “le donne e gli uomini che a migliaia hanno sacrificato la loro vita per la democrazia, valori che furono subito esaltati nel dettato costituzionale, base della legislazione repubblicana. Oggi questi valori sono messi in forse dalla violenza dittatoriale, come la vile aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, ma la forza della Resistenza trionferà sempre”.

Alla fine don Graziano Giuriati ha impartito la benedizione generale, soffermandosi ancora una volta sui valori resistenziali.

 

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover i protagonisti del cerimoniale della Festa della Liberazione 2023 a Castelnovo Bariano attorno a don Graziano Giuriati ( originario di Crespino) e vice sindaco Francesco Masini.

Quindi con riferimento alla storia dell’Argine Arella , vi proponiamo un trittico che certifica ‘arella ...canne palustri’ raccolte sull’argine del PO ( foto dal Libro di Germano Sprocatti) , da dove vi proponiamo anche una casa... attuale.

E dove cent’anni fa è stato ucciso dal regime fascista Stefano Ravagnani che onoriamo con la copertina del Libro story a lui dedicato e già raccontato qui su www.polesinesport.it.

 

 

 

 

Con riferimento invece alla Resistenza raccontata by Altopolesine in the world, vi proponiamo in trio da dx Luigi Ziviani con sua figlia Giulia, insegnate come la professoressa Paola Irace ( insegna Lettere e Storia all’Istituto Munari di Castelmassa) questa relatrice nella serata a tema “Letteratura della Resistenza” tenuta , Università Popolare di Crespino, proprio il venerdì prima della Festa della Liberazione.

Quella ‘ costruita’ anche da Paola Del Cin, la ultracentenaria che è stata la prima donna a lanciarsi da un aereo degli Alleati, per... costruire quell’Italia e quella Costituzione tanto cara a Calamandrei e che nella sua recente visita nel Cuneese, vediamo firmata con autografo da Sergio Mattarella ai bambini di una scuola durante la visita significativa a Boves ( il paese del primo eccidio dei partigiani) , dove è ‘nata’ la Resistenza dei partigiani in Italia poi legittimata nel CNL, Comitato di Liberazione Nazionale.

 

 

 

 

Per la cronaca gli studenti di Boves la richiesta di 'firma sulla Costituzione ' al Presidente Mattarella, l'avevano esposta con...specifica richiesta scritta esponendo un cartello tra le loro mani.

Infine, dulcis in fundo dall'Altopolesine, vi riproponiamo un’altra versione panoramica della Festa della Liberazione a Castelnovo Bariano con la partecipazione dei noti rappresentanti religiosi e istituzionali ( da Masini a Fin , a Filippi etc).

 

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia

www.polesinesport.it