La Scuola di Pontecchio Polesine, dalla “Storia di Ponticulus” by G.A. Cibotto” a quella “Sicuramente in bici” by FCI, Massimo Ghirotto & Bosaro Emic. Mixando cultura, sport, educazione.


Come la tv col Giro d’Italia, noi cogliamo l’occasione per promuovere la location sede di tappa. E così se il “Campione” Massimo Ghirotto stavolta fa tappa a Pontecchio Polesine, noi vi facciamo conoscere meglio Pontecchio Polesine, la sua storia e ciò che lo caratterizza al giorno d’oggi. Insomma lo mostriamo per così dire nella nostra Home Page perché poi possa diventarlo ( perfezionato naturalmente da chi di dovere) per chi lo volesse cercare , direttamente come è giusto che sia, nella stessa Home Page del sito del Comune “Pontecchio Polesine”. Ecco allora che per quanto riguarda il “Progetto Pinocchio” e “Sicuramente in Bici” proposto dalla FCI ( in primis con Arturo Faedo per il Veneto)  in sinergia col Ministero della Istruzione, ci limitiamo a sottolinearlo nelle sue motivazioni, avendone già precisato le caratteristiche essenziali nelle prececenti rubriche.


Quelle relative al “tour” griffato Bosaro Emic del presidente Vittorino Gasparetto nelle scuole primarie del Distretto Scolastico Comprensivo di Polesella, con la collaborazione della Polizia Stradale  ( in primis Sandro Baracco) e del Campione di ciclismo professionista Massimo Ghirotto, per la parte dimostrativa sulla ‘manutenzione/educazione alla bicicletta.
Perciò ecco innanzitutto la Pontecchio Story così come è stata pubblicata by Unione dei Comuni dell’Eridano con relative segnalazioni sui principali servizi ‘contemporanei’ presenti nel paese. Ma questa è anche l’occasione per onorare la Storia di Pontecchio Polesine così come è stata raccontata (ad inizio del Terzo Millennio in uno ‘speciale’ Supplemento a IL Gazzettino che ‘raccontava’ tutti i Comuni del Polesine) l su da quel grande scrittore polesano che è Gian Antonio Cibotto dal titolo “Quel Piccolo Ponte nella terra dei canali”.


Tanto più che in rappresentanza della SCUOLA PRIMARIA  DI PONTECCHIO POLESINE, la insegnante Michele Pasquin , oltre a dare appuntamento al prossimo incontro con il simpatico “arrivederci al 18 aprile”, ha trasmesso la seguente mail- COMUNICATO a Vittorino Gasparetto /presidente Bosaro Emic.
<< Giovedì 23 febbraio ha avuto luogo il secondo incontro relativo al progetto “Sicuri in bicicletta”, organizzato dalla società ciclistica EMIC di Bosaro. Tale progetto ha l’approvazione del MIUR: Ministero Istruzione, Università, Ricerca.


Gli alunni di tutte le classi hanno incontrato il campione di ciclismo Massimo Ghirotto, professionista dal 1983 al 1995, direttore sportivo e attualmente commentatore tecnico per la RAI al Giro d’Italia.
Un caloroso applauso ha accolto il campione che è stato seguito con interesse ed entusiasmo sia dagli alunni che dalle insegnanti presenti.
Particolarmente gradito è stato il video con gli spezzoni delle vittorie del campione.
Altro momento di grande interesse è stato quando Ghirotto ha mostrato ai bambini le nuove tecnologie impiegate per il montaggio e lo smontaggio di una bicicletta da competizione. In questa fase il campione è stato coadiuvato dagli amici dell’EMIC Bosaro: Vittorino Gasparetto e Arturo Faedo, infaticabili sostenitori della pregevole iniziativa.
Il prossimo appuntamento sarà per mercoledì 18 aprile, quando si svolgerà la gimcana in piazza a Pontecchio Polesine.>>




PONTECCHIO STORY/ by Depliant 2005 , edito dalla Unione dei Comuni dell’Eridano.
<<PONTECCHIO, da latino “Ponticulus” ponte a bastioni, che serviva a passare il fiume Tartaro nell’attuale località “passo”, in epoca romana.
Pontecchio Polesine dista sei chilometri da Rovigo, ricopre una superficie di 11 kmq con 1602 abitanti al 31.12.2004 è il paese con l’indice di crescita demografica maggiore della provincia.
Le scelte amministrative dell’ultimo decennio hanno favorito lo sviluppo residenziale del paese.


Interventi nell’assetto urbano, come la creazione di una pista ciclabile per collegare l’Adige al Po e la sua vicinanza al capoluogo, fanno di Pontecchio un polo di attrazione di nuovi nuclei familiari in un ambiente alle porte della città, ma allo stesso tempo nella quiete di uno scenario tipico delle campagne polesane. Gli impianti sportivi, le attività delle associazioni, i fabbricati importanti e la storia del territorio, propongono opportunità culturali, turistiche e di carattere sociale per chi risiede e per chi intende visitare Pontecchio. >>


PONTECCHIO “UTILITY” ( by depliant edito dalla Unione dei Comuni dell’Eridano)
 
<< SERVIZI E ASSOCIAZIONI, CENTRI SPORTIVI, RISTORAZIONE E BAR, FESTE E MANIFESTAZIONI CULTURALI E SPORTIVE.

SERVIZI E ASSOCIAZIONI

Biblioteca
Medici Condotti: D.ssa Bettega Maria Angela, Dott. Tomain Leonardo
Farmacia Romagnolo, dott Enzo Martinello;
Poste Italiane;
Auser ( Servizio trasporto Anziani; Università Popolare);
Parrocchia di S. Andrea Apostolo;
Pro Loco;
Avis;
Combattenti e Reduci; Noi – Circolo Parrocchiale “Fabio Galli”
Scuola dell’Infanzia San Giuseppe;
Scuola Primaria e Secondaria;
Società Calcio Pontecchio;
Volley Pontecchio e Karate;

CENTRI SPORTIVI

Palestra Comunale
Campo Comunale “G. Zanchetto”;
Campo Polivalente Parrocchiale;


RISTORAZIONE E BAR

Ristorante “Hosteria dei Conti Silvestri”;
Trattoria Pizzeria “La Vecia”;
Pizzeria Birreria “Lux Pub”;
Pizzeria “la Perla”;
Bar al Deghejo;
Bed & Breakfast “ La Borghesina”

FESTE MANIFESTAZIONI CULTURALI E SPORTIVE

Fiera paesana di San Fausto;
Festa de L’Unità;
Memorial “G. Zanchetto”;
Attività del Circolo NOI;
Torno di Beach Volley;
Festa dello Sport;
Giornata della Pace;
Saggi di Karate;
Università Popolare;
Attività della Biblioteca;
Attività della Pro Loco. >>


APPENDICE NEWS STORY (di G.A. Cibotto,by Il Gazzettino, ediz.2001)/ LA STORIA DI PONTECCHIO POLESINE / QUEL PICCOLO PONTE NELLA TERRA DEI CANALI/

<< Il nome del paese, stretto fra Canalbianco e Collettore Padano, vittima nel corso del tempo di rotte a non finire sia del Po ( in un anno trentacinque) , sia dell’Adige, al dire degli esperti deriverebbe da <<Ponticulus>> .
Che tradotto vorrebbe dire <<piccolo ponte>>, utile cioè per la gente a traghettare dalla zona paludosa a quella più asciutta.
Insomma Pontecchio non ha avuto fino ai tempi più recenti una vita facile, nonostante i suoi terreni fossero quanto mai adatti alla coltura della canapa, in passato molto richiesta.


Se le acque hanno sovente resa difficoltosa l’esistenza alla gente del posto, un ruolo non trascurabile nei secoli ha giocato pure la rissa politica, che intorno al 1100 ha visto Guglielmo III Marchesella ordinare la costruzione di un castello del quale oggi rimangono soltanto alcuni tratti di mura.
Sempre in materia di abbattimenti va ricordato che i veneziani, all’incirca tre secoli dopo, riuscirono ad eliminare le fortificazioni volute dai duchi di Ferrara, diventando i padroni incontrastati della zona.


Passata al termine della folata napoleonica, sotto l’Austria-Ungheria, che sotto la guida dell’imperatore Francesco Giuseppe (in dialetto locale Checo Bepe) riuscì ad imporre il suo stile serioso fino al 1866. Quando per merito forse più delle truffe francesi, che di quelle comandate dai generali del Piemonte, è scoccato il momento dell’annessione al Regno d’Italia.
Detto succintamente delle vicende che hanno fatto cambiare ripetutamente padrone al borgo forse già abitato in epoca romana, che da vari lustri richiama ogni giorno amanti della tavola nelle due note sue trattorie, che di recente hanno cambiato padrone, è tempo di passare a dire qualcosa sulla sua parrocchiale dedicata a sant’Andrea nel seicento, dove è conservata la pala di santo Stefano dipinta sul finire del settecento da Giambattista Canal, sotto l’altare di san Fausto sono conservati i resti del santo, rinvenuti in una catacomba romana. Inoltre su alcuni oratori, da quello di san Rocco costruito dalla nobile famiglia Foscarini, a quello di Sant’Anna, dove sono state rinvenute lettere di Gregorio Barbarigo. Per amor di completezza bisognerebbe ricordare pure l’Oratorio di San Giovanni Battista, che faceva parte di una villa di chiara impronta palladiana, abitata in passato da una nobile famiglia veneziana, che sulla facciata ha voluto il leone di San Marco.


Certo che una volta imboccato il sentiero delle ville, il discorso rischia di divenire piuttosto lungo, dato che da Cà Cappello, a Villa Andreetti, lungo la strada che porta a Crespino (dove il grande Ovidio ha fatto precipitare Fetonte, pianto dalle sorelle trasformate in verdi pioppi) a Villa Pagliarini, i particolari da illustrare sarebbero numerosi.
E più ancora, forse complessi dato che il tempo con loro è stato piuttosto impietoso, con buona pace delle suggestioni palladiane.
Il patrono del dolce paese dove la gente sembra ancora vivere in un tempo antico, lontano dalla nevrosi odierna che sta rendendo l’esistenza DIFFICOLTOSA SOTTO TUTTI I CIELI, è Sant’Andrea, in onore del quale si tiene la sagra annuale, che richiama un gran folla dai dintorni, nonché dal capoluogo della provincia che va sotto il nome di Rovigo, con disappunto del <<nobilomo>> Scarpari di Prà Alto, adriese di … elezione.>>


EXTRATIME by SS/ La cover è per “il campione” Massimo Ghirotto in mix con Sandro Baracco e Arturo Faedo, per sottolineare la sinergia tra le rispettive istituzioni/associazioni rappresentate. Quindi in apertura di fotogallery ecco Massimo Ghirotto alle prese con “l’educazione alla bicicletta” ( la mitica Bianchi) sotto lo sguardo attento di Arturo Faedo.
A seguire una sequenza di foto nella Scuola Primaria di Pontecchio che peraltro non hanno bisogno di didascalia. Perciò poi rendiano onore al ‘poker d’assi’ organizzativo composto ( da sx) da Ghirotto, Gasparetto, Baracco, Faedo davanti alla ‘ammiraglia della Bianchi’ , il team ciclistico nel quale tutt’ora Massimo Ghirotto trasmette la sua grande esperienza sportiva/manageriale.

La stessa che l’ha portato ad essere winner sia nel Giro d’Italia che al Tour de France ( di cui mostriamo un ‘fermo immagine’ dal video che su internet gli scolari potranno gustare anche per la particolarità della vittoria … visto che i due davanti a Ghirotto hanno sbagliato percorso in prossimità del traguardo).
Infine ecco un trittico di foto dedicato al cerimoniale degli autografi by Ghirotto con gli scolari e le insegnati della Scuola di Pontecchio Polesine (in last photo la insegnante Michela Pasquin)


Vittorino Gasparetto & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it