Lauro Pomaro terzino in A e in B, tra Spal e Lecco. Mister Lendinara, Tagliolese, Este, Chioggia, Lonigo, Cologna...


13/07/2011

Dopo questa storia datata 05.06.2006 Lauro Pomaro è approdato nel finale di stagione sulla panchina del Due Carrare 2006/07 e due anni dopo, sempre sul padovano, su quella della Bassa Padovana. Come si vede “Una vita per lo sport”, oppure Lo Sport, Scuola di Vita, come recita la targa – premio che gli è stata consegnata pochi mesi fa, primavera 2011, a Palazzo Celio, da parte della Provincia di Rovigo con l’assessore Leonardo Raito, suo concittadino.
Una vita che peraltro il sottoscritto ha raccontato, in modo più ampio, nel secondo libro della trilogia POLESINE GOL, dove Lauro Pomaro è un Personaggio Story di rilievo tra gli oltre 100 che ho onorato per aver dato lustro calcisticamente al nostro Polesine.
ECCO PERTANTO LA CITATA “LAURO POMARO STORY ” 
<< A 15 anni era già in Promozione nel Polesella allenato dal ferrarese Sivieri. Non fu salvezza per quel Polesella, ma fu ….promozione per Lauro Pomaro (classe 1945) che approdò alla Spal di Mazza.
A Ferrara fa due stagioni giovanili, campione d'Italia con la De Martino e con la Primavera,
allenatore Mari e compagni Zannier (portiere), poi Stanzial, Pasetti, Reja, Bosdaves, Pezzato, Capello, gente da serie A.
Quando poi Mari passò al Siracusa 63/64 in Serie C, si portò il suo terzino Pomaro, che giocò ben 30 partite.

Maturato al sole di Sicilia, Pomaro rientrò a casa Spal 64/65 ( in foto, in piedi primo a dx con Capello secondo a sx), debuttando in Serie A contro il Lecco. Sarà salvezza, ma alla seconda stagione Spal un errore contro il Varese gli costa il posto da titolare.>
E così l'anno dopo Pomaro è al Lecco, in Serie B, dove resterà per Cinque-anni-Cinque, scendendo anche in C e risalendo, giocando assieme a Mereghetti poi all'Inter.

Poi sarà praticamente un globetrotter.
Dopo Lecco è stato un anno in Serie C con la Triestina, poi un anno ancora in C col Mestre. Finché Pomaro si è stabilizzato per 3 anni in Serie D al Dolo, allenato da Romolo Camuffo.
Ma Lauro ormai è un …uomo e, oltre al calcio, guarda al lavoro. Perciò sceglie la combinata ad Este, pur se in Seconda categoria, dov'è allenatore-giocatore.

Poi però farà solo l'allenatore, alla Lendinarese 79/80 in Promozione. La sua storia e le sue qualità 'da campo' lo portano al Chioggia 80/81 del presidente De Paolis, forte in Promozione col tandem d'attacco Cleto e Menegatti.
L'anno dopo però in laguna arriva Bozzato, ma Pomaro continua il suo viaggio col Megliadino San Vitale, sempre in Promozione. Però dopo due mesi 'sentendo di non poter creare il suo gioco' rinuncia perché - dice Lauro- 'non volevo fare spendere soldi per niente'.
Nel frattempo a Chioggia non c'è più Bozzato, così …Lauro aiuta la squadra da dietro la rete, come "voce fuori campo". Vincerà il Bassano di Gasparin, ma il Chioggia riaffidato a Pomaro sarà buon terzo.

Siamo nel calcio degli anni '80, quello degli insegnamenti della Scuola di Coverciano.
Quelli che Pomaro assimila, quando poi ritorna in Polesine, alla Tagliolese 84/85 del presidente Pregnolato, per una tranquilla salvezza.
Viene riconfermato mister Pomaro, ma a metà marzo subentra Vecchi.
Comunque si sposta di poco, perché passa al Donada 86/87del presidente Giacometti, in Prima. Saranno promosse Adriese, Fiessese e Legnaro, mentre il suo Donada farà 33 punti, con Nordio in cabina di regia, e con Jimmy Rossetti 11 volte goleador.
Dopo Donada, emigra ancora Pomaro, andando al Nova Gens (ripescato dalla Prima) del presidente Spiandore, per un quarto posto di prestigio.
Ormai Lauro è una garanzia per quelle società che vogliono obiettivi di prestigio pur puntando sui giovani. Perciò per la stagione 88/89 in estate lo contatta il San Bonifacio, ma …accetta il Lonigo giovane in Promozione. Sarà salvezza ed è come scudetto.
Però poi col Lonigo 89/90 Pomaro è primo e vince.

"Gran signore il presidente Etenli e tra quei giovani - precisa Pomaro - ho avuto Scaggion e Danieli".
Come Cincinnato però Lauro stacca la spina, preferendo le passeggiate in montagna. Dura poco però il riposo di Pomaro, perché a novembre rientra nel giro, al S. Bonifacio in Promozione, a soffrire e a salvarsi solo all'ultima giornata.
Come prima il Lonigo, anche il San Bonifacio del presidente Giusti fa il salto di qualità al secondo tentativo, quando con Pomaro arriva secondo (stavolta però perde lo spareggio con la Giorgiana).
Dopo questo exploit, Pomaro cambia il cavallo e …torna al Lonigo 94/95 del presidente Etenli , in Eccellenza. Sarà un buon quarto.
Pomaro resta a Lonigo un 'altra stagione, ma a gennaio impegni di lavoro lo fanno smettere; gli subentra Alvino Minardi.
Finalmente Pomaro 96/97 resta fermo l'intera stagione.
Fermo però finché va a sedersi sulla panchina del Cologna 97/98, appena salito dalla Prima, chiamato dal presidente Faccioli.
E a Cologna sarà la prima volta che Pomaro resterà alla stessa società per 3 anni consecutivi.
Certo Lauro aveva i suoi punti di riferimento, come Scaggion e Danieli (ex Lonigo), ma …nessuno gli aveva chiesto miracoli.
Invece Pomaro e Cologna è tandem d'oro. Secondi in campionato, ma grazie allo spareggio vinto contro il Tezze sul Brenta, si sale in Eccellenza.

Cambia poco il Cologna 98/99, arrivano il portiere Marsotto, Nalin dal Lendinara e a novembre Beggiato dal Nova Gens. Mister Pomaro guadagna col Cologna il quarto posto finale in Eccellenza ( vincente lo stellare Chioggia).
Dopo che nel fine Millennio si completa la sua terza stagione al Cologna Veneta, Pomaro passa sulla panchina dell'Este. Saranno tre campionati da protagonista in Promozione e in Eccellenza, grazie anche ai polesani Agostini e Gregnanin. Quando l'ho trovato ciclista sul lungo Po aveva accettato in Promozione il ristrutturato Abano 2004-05, da cui si aspettava molto. Invece per Lauro ci fu l'esonero e per l'Abano comunque la retrocessione.  Adesso che è a riposo, Pomaro ha tanti ricordi. Ma una cosa è indimenticabile:" Il pubblico meraviglioso della Spal, il miglior pubblico del mondo".
Intanto per Pomaro c'è sempre il richiamo della montagna, anche se sul lungo Po la 'sirena' panchina per lui è sempre pronta a suonare.
Ovviamente Pomaro è una gemma fulgida del Libro-Story sulla Giovane Italia Polesella, promosso dall'Amm.ne Comunale in primis con Leonardo Raito (Assessore allo Sport) in sinergia con la società stessa e tanti amici sportivi che hanno fornito materiale fotografico e documentale. Un modo speciale, l'uscita  a breve del Libro Story, per collegare l'amarcord coi valori progettuali dello sport come formazione e cultura>>.

EXTRATIME by SS/ La cover è per Lauro Pomaro ‘terzino’ Made in Figurine Panini, con la maglia della Spal 1967/68. La gloriosa società del presidente Mazza, che vi proponiamo in apertura di fotogallery , cioè la Spal del 1964 dove Lauro è primo a dx in piedi mentre Fabio Capello e secondo da sx, in linea con l’accosciato Pasetti. Poi , nel rispetto cronologico, presentiamo Pomaro nel Lecco 1965 e in aula a Coverciano ( in alto a fianco dell’altro polesano Marchiani) tra alcuni grandi futuri allenatori.
Ritornando alle ‘foto da campo’ ecco Lauro Pomaro (a dx) col presidente Schiesari e coi nuovi acquisti dell’Este 2002-03 tra i quali il polesano Agostini secondo da sx). Un mister premiato tanto in casa Polesine, come dimostrano le successive foto. La prima col sottoscritto e Beppe Osti in ‘casa Coni 2006’ e  l’ultima con Pomaro tra l’Assessore della Provincia e l’assessore del Comune di Polesella.
Fermo restando che sul campo Lauro ha sempre ‘tenuto’ la sua speciale posizione ‘accucciata’ (eccolo in foto col Due Carrare 2006/07 nel match di Promozione a Ceregnano).


05.06.2006


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it