Lella Donà & “ L' Isola della Eterna Primavera “/ Pittrice forever by Delta del Po e restauratrice in Brianza


07/12/2013

Nobile come la triade del suo lungo nome Rosa Maria Camilla Donà , piccola e grande artista ma alla mano come il suo breve nome Lella, dal nobile sapore veneziano.
Sarà stata la magia dell’azzurro cielo come il suo …mare là nel Delta del Po, tra Bonelli e Barricata, tra gli “Amici del barcon” , sarà che suo nonno era il custode del Faro di Porto Levante e che suo padre era falegname…
Sta di fatto che la Brianza è diventata la casa del matrimonio felice , ma la sua infanzia a Porto Tolle tra Delta del Po e Mare Adriatico è rimasta quella che la Lella definisce tuttora la sua “Isola dell’eterna Primavera”.
Perciò eccovi questa Lella Story griffata “Polesani nel Mondo” anche perché nata in estate grazie ad una mail trasmessami by Tina De Stefani Bertizzolo, non a caso originaria da Scardovari/Porto Tolle e attualmente coordinatrice dei “Polesani nel Mondo” in Lombardia.
Un Story che si è perfezionata un mese fa quando, su segnalazione della stessa Tina De Stefani, la piccola grande Lella è stata premiata by CCIAA di Rovigo per aver “Onorato il Polesine nel Mondo”.
Tutto merito della sua passione per la pittura Made in Delta del Po e della sua passione di arredatrice restauratrice Made in Brianza ( per le foto, aspettando la relativa certificazione, intanto …immagina, puoi).
Così ‘quel sabato mattina’ sono andato a salutare la Lella Donà e ho visto il ‘volto nobile’ dell’artista legata in maniera indissolubile ai luoghi della sia infanzia.

Ma come si fa a descrivere “mondo & anima”  di una pittrice se non si vedono i suoi quadri, l’essenza stessa del suo ‘essere’?
Semplice: basta proporvi in sequenza kit il Personaggio Story ‘presented’ by Tina De Stefani in abbinata alla personalissima ‘biografia’ griffata proprio by Lella Donà, e alla recentissima fotogallery trasmessaci by Giordano Tinozzi.
Praticamente il completamento di una trilogia, visto la specifica segnalazione by Giordano che recitava:<< Vi scrivo per conto della signora Donà, allegando la scansione delle fotografie d'epoca relative alle zone del Polesine. Le foto sono inerenti al concorso "Polesani nel mondo" - "Il Polesine di Rosa Maria Camilla Donà" >>.

Davvero un bel ‘gioco di squadra’ quello dei “Polesani nel Mondo” in Lombardia, che tra l’altro in questi giorni hanno partecipato al tradizionale “incontro” col Cardinale Angelo Scola, d cui poi Lady Tina ( pur impegnata con l’Expo e il Comitato Turismo Italia ) ci farà avere puntuale reportage.
Perciò eccovi al Lella Donà Story nella speciale sequenza kit news tra ‘presentazione’ by Tina De Stefani e ‘autobiografia’ by Lella Donà praticamente ‘pittrice’ Barricata tra i suoi Amici del Barcon, dove l’azzurro mare è un tutt’uno con l’azzurro cielo nella realtà e nei suoi quadri.

Come nei luoghi dell’anima del grande Dino Buzzati, innamorato degli stesso i colori e sapori.

Per la cronaca , accompagnando la ‘Biografia’ by Lella, la stessa Lady Tina (Coordinatrice dei “Polesani nel Mondo” lombardi ) ci aveva precisato quanto segue:<< Non c’è nulla da aggiungere a questa poesia d’amore di Lella per la sua terra. Grazie Lella di esserci, di essere polesana.  Credo che nessuno più di te meriti questo riconoscimento che la CCIAA di Rovigo dedica ai suoi “ polesani illustri”>>.

PRIMA NEWS ( by Tina De Stefani Bertizzolo) / “PRESENTAZIONE DI LELLA DONA’ “ PER LA “CANDIDATURA AL PREMIO « POLESANI NEL MONDO CHE HANNO ONORATO LA PROVINCIA DI ROVIGO  2013 »
<< LELLA  DONA’ / Nata per caso a Ferrara da genitori  di Porto Tolle Lella Donà proviene da una nobile famiglia veneziana che ha dato natali a molti artisti.
Respira da subito aria d’arte nella falegnameria del papà e, vivacissima e curiosa già da piccola, traffica con oli, essenze, trementine e impara l’arte del recupero e del restauro.

Molti degli antichi mobili  di famiglia che arredano le sue case di Porto Tolle e di Erba sono frutto del suo paziente lavoro.
Sono però le scorribande col papà, grande esperto e profondo conoscitore del Delta, che le fanno scoprire le atmosfere, i colori, le emozione della natura.
Acque , albe, tramonti, nebbie, gente polesana, tracce di alluvioni, volti di donne bellissime, giochi di luce, le entrano nel sangue e, sotto la guida del maestro Forzato di Adria, impara a dominare e piegare al suo volere pennelli e colori.
E’ cosi i suoi tratti decisi, gli amatissimi rossi, i verdi, i blu, sfumano delicatamente fino a ingentilirsi con una padronanza tecnica e una maestria che avvicinano molto alla tecnica dell’acquarello.

Fra i primi a scoprire il talento di questa giovane istintiva artista che cominciava a mietere successi a tutti i concorsi cui partecipava ci fu il grande Dino Buzzati, altro innamorato frequentatore del Delta.

Il matrimonio porta Lella a Erba, le impone rapporti sociali importanti, la sua casa è fatta apposta per ricevere i numerosi ospiti, non ha problemi anche a improvvisare pranzi  per gruppi numerosi ; è, fra l’altro, un’eccellente cuoca.
A Erba però domina il verde di prati e colline, le acque del lago sono vicine ma  cupe, le manca il Delta, con le sue acque chiare che si confondono a volte col cielo. Le manca la sua gente. E a Erba non riesce a dipingere. E’ solo il Polesine  la ispira, la rianima le guida felicemente  la mano .
Il suo periodo più ricco   è quello che precede il matrimonio ed è un peccato perché la lontananza dalla sua terra sottrae all’arte un grande personaggio.
Adesso,  più libera da impegni sociali e familiari, con più tempo per fermarsi a casa ha ripreso a dipingere. Ci aspettiamo quindi la nuova Lella che porterà nelle opere del nuovo corso una vita  ricca di mille esperienze.>>

SECONDA NEWS ( by Lella Donà) / BIOGRAFIA “AUTENTICA” DI ROSA MARIA CAMILLA DONA’
<< Mi chiamo Rosa Maria Camilla Donà' ma, in arte e per tutti gli amici del Delta,  Lella   Donà, figlia di genitori polesani, Fanny e Guido Dona'.
Mio padre era un gran conoscitore del Delta e mi spiegava  da bambina l' importanza delle paludi e delle golene dove l 'acqua alta portata dal fiume in piena, dalle piogge e dal mare grosso, si espandeva all' interno del terreno paludoso evitando cosi l'allagamento delle zone circostanti;
Spesso mi portava in barca a visitare le splendide valli da pesca di cui conosceva perfettamente  canali, golene e buse, da Porto Tolle  a Porto Levante dove vivevano i suoi fratelli.

Mi raccontava che suo padre era pilota di mare e seguiva quotidianamente il rientro delle navi che arrivavano da Venezia  attraverso il Po di Levante.
Il nonno era invece il guardiano del faro di Porto Levante. A quei  tempi il faro andava a petrolio e  spesso si spegneva, il nonno mori una notte  per salvare le navi che altrimenti nel buio  si sarebbero schiantate sugli scogli.
Sono sempre stata legata al mio paese e nonostante la felicità' del mio matrimonio che mi portò a vivere in Brianza, le belle colline comasche e la bellezza del lago non sono mai riuscite a farmi dimenticare le miei origini e i mie amici del delta.
Ho contagiato di “mal di Polesine” anche mio marito Arialdo Spreafico e ogni estate,  week -end e festivita' si rimpatriava a Porto Tolle  ed io ero la persona più felice del mondo.

Nel 1980  decidemmo di costruire  una meravigliosa casa galleggiante sul Po nell’ isola di Bonelli ( là dove nascono le sirene, secondo Mario Rosestolato).
Allora la  spiaggia era deserta e selvaggia e le nostre estati le passammo tutte lì.
I ricordi che conserviamo sono indimenticabili come quando i pescatori che passavano di notte per il Po si fermavano a salutarci ed insieme osservavamo la luna e la luce delle stelle. Al loro rientro il mattino seguente ci portavano sempre una cassetta di pesce.
Tutte le persone che passavano con le loro barche davanti alla nostra immensa palafitta ci chiedevano se era un ristorante  e io, per la gioia di accoglierli, dicevo sempre di sì e così,  tra una portata e l’altra si mangiava, beveva e  ballava , ma lo stupore più grande nasceva quando, alla fine del pranzo, tra un ballo e una risata mi chiedevano il conto, io sorridendo dicevo che era una casa privata con una grande famiglia piena  di bambini e  persone allegre.
Tutti poi tornavano e la compagnia degli AMICI DEL BARCON  divenne unica in tutto il paese.

Fondatrice e pioniera di  questa vita selvaggia sulle rive del Po in un isola magnifica circondata da fiume e mare contagiai tutto il paese di Porto Tolle e fu così che  tanti iniziarono ad accamparsi con tende e roulotte sulla riva del fiume, venne aperto anche un notevole ristorante sulla spiaggia e,  ogni giorno e  ogni sera, la spiaggia di Barricata cominciò a prendere  vita.
Si  costruì un piccolo porticciolo che  cogli anni divenne uno dei più importanti porti del delta diventato poi molto famoso per le battute di pesca d’altura.
A quei tempi l’ isola era raggiungibile solo via fiume oggi invece c'e un ponte mobile che collega alla spiaggia di Barricata, ristoranti e bagni attrezzati, alla mia casa galleggiante se ne sono affiancate tante altre riempiendo la busa a Po di gente e colore.

Resta l’incanto di scani, bonelli, piccoli atolli e spiagge deserte da raggiungere solo in barca, paludi di fitti canneti dove  tra la vegetazione ogni cosa che vedi è un miscuglio di colori, di acque  blu e  verdi, di profumi salmastri, di voli di gabbiani, aironi cenerini e altri magnifici uccelli.
Ed è solo quando sono li,  a casa, che riesco a esprimere sulla tela colori, sentimenti e amore per il mio Polesine.
Vivo a Erba ma non  dimentico mai la mia gente  semplice,  generosa  e cordiale,  siamo una grande famiglia e non passa giorno che non ci sentiamo telefonicamente.
La mia isola, Porto Tolle, la mia gente, la mia famiglia fanno parte di ciò che definisco “ L' ISOLA DELL' ETERNA PRIMAVERA “.
Sinceramente abbraccio tutti col cuore, chi  viene nel mio paese vive la magia di ringiovanire sorridendo / Ringrazio tutti  /  LELLA>>

EXTRATIME by SS/ La cover è per Lella Donà premiata a Rovigo by Lorenzo Belloni presidente CCIAA, per avere ( Lei pittrice, arredatrice, restauratrice) “onorato il Polesine nel mondo”.
Poi per quanto riguarda la fotogallery il mix è del tutto naturale, a partire …dalla foto di Lady Tina seduta a fianco di Don Valentino Tonin fondatore della Associazione “Polesani nel Mondo”.

Ripartendo quindi dai luoghi azzurro mare e azzurro cielo che rappresentano “L’ISOLA DELLA ETERNA PRIMAVERA” , quella dell’infanzia di Lella ma anche quella (vedi foto tra gli Amici del barcon) dove la stessa Lella si rifugiava con suo marito e friends a gustare i sapori griffati Delta del Po, come faceva l’attore Dino Buzzati o come fa tuttora Roby Baggio il ‘divin codino’ calciatore.



Tina De Stefani Bertizzolo & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it