LIBRI/ “Il percorso interrotto della democrazia” di Livio Zerbinati. Cioè “Rovigo e il Polesine, 1898 – 1919”


Gentilissimi, Mi permetto di informarvi che la mia ricerca su "Rovigo e il Polesine, 1898-1919" portata a termine prima dell'estate è diventata un libro. Vi allego la presentazione editoriale.
Questo ci scrive Livio Zerbinati, segnalando che , per chi fosse interessato il volume si trova nella Cartolibreria Zago (Badia Polesine), Libreria Feltrinelli (Padova), Libreria Apogeo (Adria) e a Rovigo nella Libreria Pavanello e nella Libreria Spazio Libri.
Ma chi è Livio Zerbinati?

<<Livio Zerbinati (1953) si occupa di sistemi informativi per biblioteche e archivi. E’ stato tra i fondatori dell’Istituto di Studi e ricerche storiche e sociali (ISERS) e si occupa si storia contemporanea. Ha scritto “L’Archivio storico del Comune di Badia Polesine” in “Rovigo e il Polesine tra rivoluzione giacobina ed età napoleonica, 1797-1815” a cura di Filiberto Agostini (1999), “La fabbrica del grano. Storia della Società polesana produttori sementi” (2002), “Tempo della storia, tempo della memoria. L’eccidio della famiglia Rossi” (2005), con Rino Coneglian “Da Badia al Don e ritorno” (2008).>>
PRESENTAZIONE EDITORIALE DEL LIBRO “ROVIGO E IL POLESINE, 1898-1919”
<<Questa ricerca, originale esercizio di storia comparata, intesa come stretta relazione tra storia locale e storia nazionale, ricostruisce il percorso che la classe dirigente polesana compie in un ventennio: 1898-1919, che è fondamentale per capire il periodo successivo che informerà tutta la storia del Novecento italiano. L’età giolittiana proietta l’Italia nel novero delle maggiori nazioni europee. Il paese, coinvolto in una rapida, anche se loca-lizzata industrializzazione, si apre alla modernità. La recente unificazione – nel 1911 ricorre il 50° del regno – costringe la classe dirigente liberale a misurarsi con vasti processi economici e sociali che mettono a dura prova la sua capacità politica e la sua egemonia culturale che l’esito del Risorgimento ha certificato come «moderato e monarchico».
Dalla crisi di fine secolo esce sconfitta l’involuzione autoritaria che aveva portato a usare i cannoni contro i dimostranti. Come conseguenza i movimenti e le culture estranee o successive al processo risorgimentale, come i cattolici e il socialismo, conoscono un’impetuosa affermazione. La stessa borghesia, accresciuta da un ceto medio d’incerta collocazione sociale, esprime sentimenti e obiettivi che si compenetrano con l’imperialismo e il colonialismo prodotti dall’espansione industriale e finanziaria del capitalismo italiano a cui il nazionalismo for-nisce il naturale retroterra culturale. Il Polesine, e il suo capoluogo in particolare, sembrerebbero a prima vista estranei a questi processi, ma non è così. La connotazione prettamente agricola – per scelta della sua classe dirigente – della provincia non la esclude dal misurarsi con gli eventi nazionali che percorrono i primi lustri del Novecento, fino al suo epilogo: la Grande guerra. Sono gli anni in cui si afferma la partecipazione del proletariato agricolo, che, guidato dai socialisti, si propone di dirigere il cambiamento in direzione di una maggiore giu-stizia sociale. L’affermarsi prepotente della «Vandea degli abbrutiti» attraverso la lotta politica e sociale si scontra con una concezione paternalistica ed elitaria della politica, comune sia alla «Democrazia» radicale e repubblicana, che all’esclusivo egoismo dei liberali. La frattura provocata dalla diversa posizione nei confronti della guerra di Libia, tra il socialismo e la «Democrazia», si allargherà ancora di più con l’inizio della guerra, e complice la legge elettorale a suffragio universale, le elezioni politiche del novembre 1919 la renderanno definitiva.

La ricerca analizza i processi sociali, politici e culturali di un percorso che coinvolge élite e masse durante un periodo di grandi sussulti economici e sociali che si conclude con il trauma della Grande guerra. Un testo documentato e puntuale nella ricostruzione degli eventi locali e del loro intreccio con quelli nazionali, che si sofferma non solo sui fatti, ma anche sugli uomini di questa provincia e sui cambiamenti di cui sono protagonisti durante il periodo preso in esame, dando conto di «come erano» e di «come sono diventati».
EXTRATIME by SS / Perché ci ha scritto Livio Zerbinati? Quali argomento avrà letto Livio Zerbinati su questo sito? Il “Polesine del XX Secolo attraverso lo sport?”. Che c’entra www.polesinesport.it con un libro di storia? L’abbiamo detto:Polesine Sport è by Sergio Sottovia & Friends, e come tali intendiamo quelli che senza essere sollecitati scrivono ‘storie’ perché siano pubblicate su questo sito. E poiché sono FRIENDS ne hanno automaticamente pieno diritto,  perché ‘polesine’ significa terra emersa dalle acque. E ‘sport’ è …il resto, cioè l’altra metà del cielo e a livello polesano / nazionale. Perciò la cover è per il LIBRO e nella fotogallery ecco la novità ‘Cierre Edizioni’ datata dicembre 2010. appunto il titolo del libro.



Livio Zerbinati
www.polesinesport.it