LIBRO “ASSOCIAZIONE CALCIO DUE TORRI – ROVIGO 1965 – 2005 “; 40 ANNI DI CALCIO GIOVANILE A ROVIGO/ Introduzione di Roberto Magaraggia

LIBRO “ASSOCIAZIONE CALCIO DUE TORRI – ROVIGO 1965 – 2005 “; 40 ANNI DI CALCIO GIOVANILE A ROVIGO/ Introduzione di Roberto Magaraggia

(di Sergio Sottovia e Massimo Gnan) / Pubblicato marzo 2006, by EDICOM – Casa Editrice ) 

 

PRESENTAZIONE / PAGINE DI STORIA ( di Roberto Magaraggia, Direttore “AREA SPORT” ) 

<< Un libro viene stampato per festeggiare i quarant’anni di attività dell’Associazione Calcio Due Torri. Si tratta di un lavoro certosino, in cui al memoria del collega Sergio Sottovia rappresenta una specie di soffitta gremita e ordinatissima. In queste pagine traspaiono ricordi lontani nel tempo, ma precisi e non sfumati dalla distanza. Tanti sono i nomi e altrettanti gli aneddoti che si sovrappongono , si intrecciano e si imprimono in questa pubblicazione, come nella grafia di tante pagine asciugate tutte sullo stesso foglio di carta assorbente. Dove trova spazio una cronaca direi essenziale e indispensabilmente colorita con aneddoti personali che ripropone parole, fatti, impegni che ritraggono ragazzi, oggi uomini, figli di un Polesine fatto perlopiù di gente di razza contadina. Nulla è più difficile , con il passare del tempo, che esprimere o definire un giudizio su questo libro che deve essere visto nella prospettiva della storia.

Quello che un “esterno” , come il sottoscritto, può capire leggendolo è che il Due Torri ha rappresentato e rappresenta un’oasi di insegnamento che ha dato agli innumerevoli giovani che hanno indossato i suoi colori sociali non solo le più elementari nozioni calcistiche, , ma soprattutto quei riferimenti morali che sono elementi insostituibili nella formazione di una persona. 

Valori che hanno caratterizzato tante generazioni che hanno avuto sempre il pregio e il merito di non montare mai in cattedra, proprio perché allenatori e dirigenti hanno sempre posto al primo punto di questa scuola calcio il verbo : educare ( ex-ducere, tirar fuori)  i giovani, gli atleti di oggi e futuri cittadini di domani , alla vita. 

Il grimaldello usato è sempre stato lo stesso : impegno, fatica, aggregazione e soprattutto rispetto , superando la logica del dare e dell’avere.

Ecco perché mi auguro che questo impegno editoriale sia ricondotto attraverso i fatti e le testimonianze inedite fuori dell’ordinario nello straordinario.

E la forza di questa Società calcistica possa perpetuarsi e tradursi in quei rapporti famigliari tra dirigenti e ragazzi dove, dopo “soli” quarant’anni, come dal centro di una vita senza tempo , ci si danno nuovi appuntamenti di dieci anni in dieci anni.

 

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PER LA CRONACA E PER LA STORIA / Segnaliamo che subito dopo la PRESENTAZIONE di Roberto Magaraggia ci sono stati i significativi “SALUTI DELLE AUTORITA” a firma di Federico Saccardin ( Presidente della Provincia di Rovigo),  Paolo Avezzù ( Sindaco di Rovigo) Enzo Bacchiega ( Assessore allo Sport, del Comune di Rovigo), Tizian Virgili ( Assessore provinciale allo Sport), Clelio mazzo ( Presidente F.I.G.C. ) 

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01_PREFAZIONE DEGLI AUTORI ( Massimo Gnan, Vice presidente A.C. DUE TOTRRI ) 

Nel 1965, al Centro Giovanile San Giovanni Bosco di Rovigo, allora sede del C.S.I ( Centro Sportivo Italiano) nasceva, per iniziativa di alcuni personaggi del mondo sportivo dilettantistico, una nuova società cui fu dato ip nime di Unione Sportiva Due Torri Rovigo.

Il calcio giovanile di quegli anni viveva all’ombra dei campanili, sui campi degli oratori parrocchiali. Era così anche a Rovigo dove, il Duomo, San Bortolo, la Commenda, aveva le proprie squadre che militavano nei campionati del C.S.I. sotto l’ombrello del mondo cattolico.

Questi ragazzi giocavano a callcio fino a 18 anni, dopo di che il Settore giovanile parrocchiale si fermava e i più bravi venivano tesserati dalle squadre che militavano nelle varie categorie della F.I:G.C. . Le classi del dopoguerra, 1946, 1947, 1949 etc avevano sfornato alcuni giocatori nelle varie squadre del Duomo, San Francesco etc che giocavano bene ed era un peccato , per vari motivi, non coltivarli nel seguito. 

Così nacque l’idea di fondare una nuova società sportiva a Rovigo, diversa dal calcio Rovigo che militava in serie superiori, a cui fu dato il nome “Due Torri”.

Fra i soci fondatori si ricordano il Dr Domenico Vettori, il Dr. Mario Gasparetto, il Maestro Mario Polli che darà Presidente per il primo ventennio, il Geom Bruno Osti presidente della Polisportiva Robur S. Francesco.

Quasi subito entrerà nelle fila una bandiera del calcio rodigino come Nini Costantini che per motivi di infortunio aveva smesso di giocare in Serie A.

Da ciò nasce un’avventura che dura da quarant’anni , che ha visto e interessato molte persone di Rovigo che hanno dedicato molto tempo ed energie per passione o per seguire i propri figli nel gioco del pallone. 

Poiché il Due Torri è considerato, a ragione, una parte della storia della città del dopoguerra, abbiamo ritenuto, orgogliosamente, di raccogliere in questa pubblicazione la sua storia.  Sottolineando l’importanza che essenzialmente ha il calcio giovanile, perché questa è stata la sua peculiarità.

Come ho detto in altre occasioni , migliaia di ragazzi dai 7/8 anni fino all’età matura hanno giocato e sono stati tesserati dal Due Torri, venendosi così a creare tutto un intreccio  di rapporti personali e di amicizia che ognuno porta con sé, come bagaglio umano oltre che di ricordi giovanili gioiosi.

Vogliamo inoltre onorare la memoria di quanti non ci sono più e tanto hanno fatto per questa società , probabilmente animati da passione, ma soprattutto di altruismo e bontà.

Perché dedicare il proprio tempo ai ragazzi affinché giochino a calcio e imparino, attraverso le regole del gioco e dello sport, le regole della vita, vuol dire essere uomini probi.

02_PREFAZIONE DEGLI AUTORI ( Sergio Sottovia) /

L’invito fattomi dal Due Torri ha sfondato una porta aperta , per spirito di servizio sportivo in generale e in particolare al Due Torri, nella cui ‘casa’ avevo potuto registrare la specifica attenzione formativa ai giovani nei vari incontri avuti prima col maestro Polli e poi con Luciano Meneghello e Milan, oltre che la conoscenza diretta con i suoi protagonisti principali sul campo, dai Costantini a Nabiuzzi, da Boniolo a Braghin.

Ma il piacere speciale è quello di aver visto ‘crescere’ in sinergia a più mani, questo libro-storia per tracciare un tra l’amarcord e la progettualità sportiva futura.

Praticamente un Libro ancora aperto, perché ovviamente imperfetto, ma perché il Due Torri nella sua storia ha investito sì sul campo, ma ancor più sulle persone che hanno travasato nella società civile, a Rovigo e in Italia, quei valori del ‘grande prato verde’ delle speranze del CSI Due Torri.

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“ I QUARANTANNI DEL DUE TORRI ROVIGO ( di Sergio Sottovia) / INTROZUZIONE AL LIBRO STORY

Anno di fondazione: 1965. Primo presidente e per due anni Domenico Vettori. In seguito  per 8 anni Giovanni Marcusa, poi per tre Cesare Camozza e , dal 1978 per 16 anni Mario Polli.

Tra i fondatori va ricordato il giovanissimo segretario Alberto Brigo, Mario Casetta, Mario Meneghini, Cecchetto di Villadose, Pino Cavallaro, Milo Raimondi. Inoltre ha prestato la propria opera come medico sociale e direttore tecnico il Dr. Mario Gasparetto per una decina di anni.

I primi giocatori tesserati in Terza categoria , per l’annata calcistica 65/66 furono : Braghjin Sergio, Boniolo Aldo, Brigo Alberto, Iardella Antonio, Zanardi Giorgio, Mazzuccato Lino, Scarpati Vittorio, Ercolani Giulio, Mazzetto Gabriele, Callegari Giancarlo, Malin Adriano, Saltarin Francesco, Ziche Bruno, Quaglio Francesco, Costantini Guglielmo ( Nini), Ridolfi Edy, Orfaci Nettuno, Destro Lidio, Sarti Alessandro, Cecchetto Benito, Piasentini Tancredi, 

Allenatori Mario Giubin e Nini Costantini, che lo sarà per quattro anni.

Successivamente come allenatori ci sono stati: Luigi De Thomas, Luciano Martinelli, Archimede Moro, due anni Mario Perazzolo ex serie A e più volte nazionale, Sergio Mulonia, Mario Barbin, Andrea Squarzanti, Dalmazio Zanetti, Sergio Braghin, Luciano Meneghello, Rino Tenan, sei anni Benito Rossi, Vanni Surian, Wolmer Romagnolo, Gianni Taschin.

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Tutto questo fino al 1993, quando alla presidenza Renato Milan è succeduto alo scomparso maestro Polli, per essere tuttora in carica ai nostri giorni.

Tra gli atleti del Due Torri delle prime stagioni si sono messi in evidenza il portiere di 11 stagioni Claudio Sabbieri, Roberto Pizzardo, Sattin, Pellegrini, Zanaga, Pozzato, Cestari, Beltrame, Loro.

In tempi più recenti Dall’Aglio, Fogagnolo, Montanaro, Meneghello, Rossi, De Gaspari, entrati  afar parte delle giovanili della Spal.

Negli ambienti sportivi sta ‘sfumando’ la convinzione che il CSI DUE TORRI sia “antagonista” alla più prestigiosa società calcistica del Rovigo.

Al CSI Due Torri gli si riconosce sempre più una attività e uno spirito prevalentemente rivolto ai giovani. Per i risultati acquisisti e i meriti sportivi ha un palmares infinito per quanto riguarda il Settore giovanile, dove è assunta a simbolo di correttezza per le tante Coppe Disciplina che può esporre in bacheca.

Motore del CSI Due Torri viene riconosciuto il maestro Polli, che per il suo attivismo ha ricevuto benemerenze a livello nazionale.

D’altra parte dal 1985 in poi il Due Torri ha promosso e organizzato attività sportive – culturali che l’hanno visto impegnato con i suoi ragazzi in tornei internazionali in Spagna e in Francia , oltre che in soggiorni montani ed estivi. 

Senza contare i prestigiosi tornei e manifestazioni a carattere giovanile . 

Infatti il Due Torri, dal 28 marzo al 5 aprile ’88 è stato con Esordienti ed Allievi in Spagna a Lloret de Mar – Barcellona. 

L’anno successivo dal 24 al 28 marzo, a Brioude, vicino a Nimes, in Franci con gli Allievi .

Alla partita inaugurale con il Sant’Etienne c’erano 3000 spettatori e al torneo vi hanno aderito anche il Nimes , Maia Porto, Molenbek e Monaco, tutte società professioniste. Nell’occasione il Due Torri è stato ospitato da Roberto capello, imprenditore polesano trasferitosi in Francia, 

Questo per dire che il Due Torri non si è mai accontentato di fare Settore giovanile con la sola ottica del calcio. Un modo di gestire il settore giovanile che è il vero fiore all’occhiello del Due Torri.

Certo oggigiorno diverse società possono imputare il calo degli iscritti ad una minore natalità, al fiorire di altre discipline, ma la funzione educativa-sociale che il Due Torii ha sempre svolto, ha fatto sì che i tesserati siano sempre stati numerosi.

Per la verità negli ambienti sportivi del capoluogo ci si aspettava che fiorisse come fato naturale un accordo tra il Due Torri e il Calcio Rovigo, per integrazioni funzionali, per creare una situazione del tipo Lotario Monti – Rugby Rovigo.

Con il Due Torri serbatoio giovane e poi satellite, magari in Seconda o Prima categoria o per maturare o assorbire giocatori non da prima squadra Calcio Rovigo.. 

In tempi attuali in cui si parla di fusioni anche per abbattere i costi , un binomio del genere può diventare una necessità.

Al Due Torri il factotum di oggi Luciano Meneghello sembra nato da una costola di Mario Polli, ma attorno gli attivisti sono meno di quei tempi, a carattere dirigenziale.

Nel 1990, per i festeggiamenti del 25° dalla fondazione, sotto la presidenza Polli, al Gabrielli di Rovigo si sono concentrate  16 squadre del Veneto , categoria Pulcini ed Esordienti ed è stata una manifestazione che ha impegnato energie economiche, tecniche, amministrative ed organizzative eccezionali, come eccezionale è stato il calcio promozionale per il calcio polesano.

Anche nel trentennale, nei giorni 23 e 24 giugno 95, sotto la presidenza Milan c’è stato un concentramento al Gabrielli, cui hanno partecipato le giovanili del S. Martino, Calcio Rovigo, Pol. Marzana, Cavazzana, Badia Polesine, Villanovese, Duomo.

Nella sua storia calcistica il Due Torri , come prima squadra , è stato anche in Prima categoria, era la stagione 75/76 ma è stata un’avventura di un solo anno.

Di più lunga durata e più prestigiosa è stata la presenza del Due Torri in Seconda categoria, finché la società del maestro Polli si è assestata in Terza praticamente senza troppe pretese.

C’è stato un sussulto d’orgoglio, con una richiesta di iscrizione alla Seconda categoria, accettata dalla FIGC per i meriti sportivi del Due Torri.

E’ stata la nerissima stagione 85/86 , quelle delle oltre 100 reti al passivo e la maglia nera in campionato con neppure 10 reti segnate. Una stagione da record negativi.

Ci disse il maestro Polli: “ abbiamo chiesto il ripescaggio perché contavamo sull’apporto di uno sponsor che all’ultimo non è stato più disponibile. Ho dovuto cedere i pezzi migliori e con il gruppo di giovani rimasti abbiamo giocato in una categoria che sapevamo essere oltre le nostre possibilità tecniche; diciamo che a quel punto l’importante era partecipare”.

Ma sulla faccia del presidente Polli e del suo inseparabile borsello a tracolla appariva una venatura di tristezza.

Come quella che gli deve essere toccata quando era entrato nel Calcio Rovigo per costruire quella combinazione strategica che doveva fare da ponte per l’inserimento dei settori giovanili. Durò il classico spazio di un mattino e le dimissioni di Poli dal Calcio Rovigo certificavano quel naufragio.  Quasi come un matrimonio che non s’ha da fare.

Da allora il maestro polli e il suo Due Torri hanno percorso la propria strada, quella 

Che lo ha visto giocare con la prima squadra prevalentemente in Seconda categoria, quella che ha visto ampliare l’attenzione societaria verso il settore giovanile, per un’etica sportiva che ha regalato alla società tanti titoli provinciali e tante Coppe Disciplina, di cui diamo adeguata elencazione a parte.

Cambiano le persone, cambiano le ambientazioni economiche di riferimento.  Così da una decina d’anni, per il Due Torri sono i tempi in cui non può pagare i giocatori e vive con le quote degli associati , mini atleti compresi. 

Sono così i tempi in cui il Due Torri si stabilizza definitivamente in Terza con la prima squadra, fa gli Juniores, gli Allievi che vince nel 90/91, i Giovanissimi che vince sia nel 90/91 che nel 91/92.

Tra l’altro nel giugno del ’91, quel Due Torri allenato da Braghin sconfisse i Giovanissimi del Deltalat Rovigo allenati  da Borella per 1-0 con incornata di Cobianco sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Per la cronaca queste erano le due formazioni...

DUE TORRI: Focarini, Rossin, Signorin, Magon, Cobianco, Migliorini, Taschin, Marchetti, Monesi, Zerbinati, Crimì. A disp. Benà, Patria, Ghirardello.

DELTALAT ROVIGO: Pedrazzi, Chiarion, Sussi, Leotta, Daddato, Previato M:, Benetti, Bacchetti, Degortes, Platanin, Cuccu. A disp: Bellinello, Bellettato, Franceschetti, Previato Matteo, Monti.

Con gli Esordienti il Due Torri che vince nell’87/88 e l’anno seguente e nel 91/92 , mentre vince il titolo provinciale coi Pulcini nell’86/87 e nell’89/90.

Tutto questo è accaduto in casa Due Torri, col maestro Polli e la sua filosofia, con Luciano Meneghello e la sua spada di passione.

Per una trasformazione societaria fino alla stagione attuale , quelle del presidente Renato Milan e del suo vice Giorgio Casotto, con Luciano Meneghello ancora factotum coadiuvato da Enrico Pirani. 

La solita passione sotto le Due Torri, una simbologia dalle radici lontane. Adesso con Dalmazio Zanetti allenatore della Terza categoria, Enrico Veronese mister della Juniores, Sergio Braghiin sempre con i più piccoli.

Per tutto quello che abbiamo raccontato 

E per quello che è finora accaduto, la sede societaria, nei vecchi spogliatoi del glorioso Tre Martiri è piena di coppe, targhe e gagliardetti.

I ricordi sono l’orgoglio , come le 10 Coppe Disciplina, come le tante facce delle fotografie, delle squadre o delle cerimonie o degli avvenimenti nei quali i dirigenti o le squadre sono stati protagonisti.

Meneghello è stato ed è mentalmente allenatore, che poi faccia di tutto, dal magazziniere al vivandiere, questo non ne dequalifica affatto il personaggio.

Bisogna tener conto che questi sono tempi che fanno di necessità virtù. Non ci sono più i tempi calorosi del pubblico e della tifoseria.

“ Alla domenica diventa impiccio amministrativo il borderò SIAE – quasi prende atto Meneghello - ; per questo lo abbiamo restituito e alla partita della prima squadra non facciamo pagare l’ingresso”.

Poi la lingua batte dove il dente duole :” Tanto più che gli spettatori e gli appassionati dei campi minori sono in calo, causa anche le partite delle grandi squadre in pay-tv in contemporanea alla domenica”.

E’ questo un leitmotiv sentito da tante altre società:” Sarà la forza del Totocalcio e delle schedine a far girare – dice Meneghello - , certo che il Dilettantismo ne sta pagando le spese”.

Si cercano rimedi come da altre parti. Non si esclude poi la possibilità di fusione. Per questo ci sono stati anche contatti tra Due Torri e San Bortolo.

“ Ma dopo una fase embrionale – ammette Meneghello – l’accordo è rimasto solo nelle intenzioni”. 

La forza del Due Torri sono le giovanili, obiettivo irrinunciabile per la società del presidente Milan che nell’anno del Giubileo ha organizzato i festeggiamenti per il 35° anniversario della fondazione presentando la solita vetrina sul calcio giovanile.

L’apertura del Terzo Millennio ha visto il CSI Due Torri di mr Resini disputare nel 2000-01 il suo ultimo campionato in Terza categoria.

 

Poi ci sono state le stagioni sofferte in Seconda categoria, senza peraltro trovare soluzioni definitive dalla fusione col Villadose. 

Tant’è che la stessa è durata solo due campionati. Dal campionato 2002-03 è iniziata la gestione tecnica del tandem Meneghello – Malaman. 

Purtroppo la scomparsa di Luciano Meneghello ha lasciato un vuoto d’esperienza, ma ha anche lasciato dei valori di riferimento. 

Smaltita la salvezza-spareggio , i problemi restano gli stessi. 

Ma il patrimonio di valori da trasmettere rende meno pesante lo sforzo organizzativo che grava sulle spalle e sulle menti di un ristretto numero di dirigenti , per un movimento che va  a coinvolgere il presidente Milan, i suoi vice Casotto, Gnan e Ghirardello, oltre che l’intero staff tecnico.

Per quella sensibilità verso una maturazione dei giovani che, come sempre, va al di là dei risultati sul campo, come dimostra il fatto che sono tanti i giovani usciti dalle fila del Due Torri e che occupano posti chiave e di prestigio in diversi settori ed organismi della società civile del capoluogo e dintorni.

ELENCO DEI PERSONAGGI “RACCONTATI “ NEL LIBRO STORY – DUE TORRI ROVIGO.

( Tanti dei quali ‘raccontati’ anche specificatamente qui su www.polesinesport.it, basta chiedere a Google  e vi rimanda direttamente alle pagine interessate) 

Mario Polli, Luciano Meneghello, Guglielmo “Nini” Costantini, Carlo Gasperotto, Alberto Andriotto, Giovanni Mercuisa, Nazareno Piva, Quelli della Compagnia del Campo, Giovanni Nabiuzzi, Mario Meneghini, Pino Cavallaro, Sergio Braghin, Luciano Martinelli, Enrico Pirani.

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Sergio Sottovia

www.polesinesport.it