MANCIN MICHELE - Campione d’Italia ‘cronoscolata’ su Peugeot 205.


02/11/2009

Come Valentino Rossi, la passione gliel’ha trasmessa suo papà Fiorenzo. Storie di gimkane e auto storiche, per papà Fiorenzo; una passione coltivata da Michele fin da piccolo, dentro la loro carrozzeria a Rivà di Ariano nel Polesine ma a due passi da Mesola nel delta ferrarese.

Così Michele seguiva papà Fiorenzo, finché il suo amico Gino Camisotti non lo ha convinto a seguirlo nell’ambiente del rally, per diventare ufficiale di gara nell’Associazione Due Torri di Rovigo. Era il 1992 e Michele aveva conseguito la patente da un anno.

Spiega Michele:<< Era bello fare servizio come ufficiale di gara negli storici Rally di Bassano o di Piancavallo, e poi alla Mille Miglia>>.

Un impegno che ha coinvolto il giovane Michele per sette anni, cioè fino al 1998. Ma le macchine bisogna guidarle per capirle meglio. Così Michele , motori per lavoro e per passione, ha cominciato a disputare gare di regolarità per auto storiche. Gare che Michele disputava in coppia anche con la sua Lara in veste di navigatrice, la donna – feeling con la quale Michele ha viaggiato sia in macchina che nella vita.

Ma anche gare in coppia con altri amici, come nella spettacolare corsa ‘Notturna delle Dolomiti”, che partiva da Cortina e andava su e giù per i Passi del Giau, Falzarego, Sella e San Pellegrino. Oppure nella Eurostorica di San martino di Castrozza.. Esperienze che lo faranno maturare in fretta, tant’è che…

<<M i piace la velocità – spiega Michele – così dal 2004 ho iniziato a correre in Formula Driver, con la mia A 112 Abarth. In una specialità che praticamente era una evoluzione della gimkana, ma molto più veloce.>>. Erano gare giuste per iniziare prima con l’A 112 Abarth e poi con la Peugeot 205 Rally e che si disputavano sopra tutto nel Veneto ( l’esordio di Michele fu nel piazzale antistante lo Stadio Euganeo a Padova) ma anche nell’Emilia – Romagna.

Una evoluzione che Michele, dopo aver ottenuto la licenza sportiva CSAI , ha completato passando alle ‘cronoscalate’…

<< Feci l’esordio il 27 maggio 2006 nella Predappio – Rocca delle Caminate , là in provincia di Forlì, una corsa di 3 km e mezzo ma giusta per iniziare.

La prima di quattro gare disputate in quell’anno, perché poi ci furono le cronoscalate Alpe del Nevegal, poi Castello di Montegiardino e quindi la Cividale – Castelmonte>>.

E Michele Mancin ( gancio Andrea Vianello che l’ha spesso visto correre in gara) si infervora parlando di velocità, traiettorie, frenate e di week end fatti di coraggio e abilità, di preparazione e di percorsi studiati. Stesso impegno sviluppato nel 2007, mentre diminuiva il gap rispetto agli altri piloti più esperti, arrivando infine secondo di classe nella Cividale-Castelmonte. Finché nella primavera del 2008 Michele assapora il gusto del podio, cioè il terzo posto nella Vittorio Veneto - Cansiglio, preludio allo strepitoso primo posto nel Trofeo Valcamonica, una cronoscalata di quasi 7 km sul tracciato che nel bresciano va dal Lago d’Iseo verso le Alpi. Una gara di 6, 8 km che Mancin il portacolori della Scuderia ‘CIEFFE CORSE’ di San Sepolcro (AR) ha corso nel tempo totale di 10’ 24’’ 871 , giusto la sommatoria della prima prova in 5’14’’ 209 e la seconda in 5’ 10’’ 662. In una stagione in crescendo, sempre più in corsa per il titolo tricolore della sua categoria. E così in un campionato dove la classifica finale viene stilata considerando le migliore 7 gare sulle 9 in programma, Michele Mancin polesano da Rivà vince anche a San Marino e trova spazio sul podio nelle altre , salvo nella gara del Nevegal dove purtroppo gli ‘salta’ il motore nuovo e deve ritirarsi. Una sfortuna che si ripete in settembre benché nella Marone – Zone avesse il motore nuovo.

Una stagione in cui è diventata quindi decisiva l’ultima gara Cividale – Castelmonte e qui con la vittoria è arrivato anche il sorpasso su tutti gli avversari, scalando nella classifica generale dal secondo al primo posto. Vale a dire Michele Mancin Campione d’Italia 2008 con la sua Peugeot 205 nella categoria E3 Gruppo A.

Ma se è difficile salire in vetta, beh ancor più difficile è restarci.

Però, per Mancin il pilota delle cronoscalate, la stagione 2009 è partita subito sotto i migliori auspici, cioè nel primo week end di maggio con la vittoria nella Vittorio Veneto – Cansiglio. La racconta così Michele:<< Alla fine ho vinto battendo il bellunese Cattelan che nell’ambiente viene definito l’invincibile. E’ stata una vittoria sui ‘centesimi’ e che gli è rimasta sullo stomaco, tant’è che Cattelan non si è presentato alle premiazioni>>.

Poi , per la serie 7 gare utili su 9 ai fini della conquista del titolo tricolore, il viaggio in cronoscalata di Michele ha registrato la partecipazione alla gara Pieve S.Stefano – Passo dello Spino, quindi il quarto posto ( causa problemi tecnici) nella Alpe Nevegal , poi il secondo posto nel Trofeo Orvieto ( nella gara denominata ‘La Castellana’) , infine la vittoria nell’ultima gara Marone-Zone sul Lago d’Iseo, dove il fiorentino Lapi, un altro avversario pericoloso, si è dovuto accontentare del secondo posto.

A questo punto della stagione Mancin era davanti a tutti e commentava così le sue speranze prima della gara Cividale – Castelmonte:” Attualmente sono primo a quota 26 punti con un buon margine di vantaggio su Riccio che con la sua Honda Civic staziona a quota 17. Ebbene vorrei ancora conquistare il titolo di Campione d’Italia e sventolare sulla mia Peugeot 205 quel tricolore che l’anno scorso mi ha regalato emozioni incredibili”.

Ebbene in quel week end del 10 e 11 ottobre , là nel Friuli il nostro Michele ha condotto una gara perfetta, vincendo e bissando il titolo italiano con una gara di anticipo.

Un tripudio e un risultato per il quale Mancin si è permesso di rinunciare a correre nella Caprino- Spiazzi in programma il 20 ottobre scegliendo invece di completare la sua annata agonistica con la disputa del Rally Città del Palladio, in programma a metà novembre a Vicenza.

Giusto per divertirsi e assaporare per la seconda volta l’avventura nel rally , avendo stavolta al suo fianco come navigatore l’amico Omar da Cavarzere.

Ma il pilota Mancin, ‘DUE VOLTE CAMPIONE ITALIANO’ , cosa si aspetta dal futuro prossimo?

Michele ci ha risposto così:” Spero di poter avere a disposizione una macchina ancor più potente: Mi piacerebbe riuscire a vincere altri campionati anche nelle categorie superiori”.

Una storia , quella di Michele Mancin, fatta di tanti sacrifici e tanta preparazione, per un tricolore senza tanti riflettori ma che, come polesani, dobbiamo andare orgogliosi.

E giustamente premiare perché Michele è ‘uno di noi’ e il suo successo è un messaggio per i nostri giovani.

Sergio Sottovia

www.polesinesport.it