Mario Pinotti, già 10 anni da sindaco a Ceneselli, ricorda l’art 32 della Costituzione e le attuali carenze ospedaliere e punti sanità in Altopolesine/ E ‘stimola’ sindaci, politici, sindacati …pro Anziani e ‘sanità territoriale e sociale’


Se la spending review la fai a spese dei poveri…non ci siamo. Se gli investimenti li fai pro ‘sanità territoriale e sociale’ è …cosa e buon e giusta. Ma CHI deve fare COSA pare proprio che di questi tempo interessa a pochi, in un mondo sempre più virtuale e sociale e troppo poco …sociale e/o cristiano.
Solidarietà, diritto naturale, certo …ma è CHI di dovere che potrebbe fare qualcosa di più al servizio del Territorio  di chi ha bisogni nuovi su una ‘pelle vecchia’.
Certo il ‘grido di dolore’ che ci arriva da Mario Pinotti  è solo una goccia d’acqua nel deserto dei tempi nostri. Ma è un fiore da cui può nascere una pianta e poi un albero da frutto. Me ne aveva parlato un mese fa in una lunga telefonata ‘stimolante’ , anche perché avvamo amici comuni, da ‘tao’ Bulgarelli a Franco Rizzi. E allora eccovi tout court il reportage intervista by prof. Franco Rizzi, cantastorie dell’enclave altopolesano, anche perché il ‘problema punti sanità‘ è un problema prototipo.
Sono lontani i tempi in cui bisognava portare …luce, gas, acqua, ferrovie, scuole, dove non c’erano ma c’erano piccole comunità estremamente bisognose delle necessità primarie.
Già, quel Diritto Naturale che è stato alla base della nostra Costituzione, dei padri Fondatori della Patria, e delle successive Riforme che si ‘cercavano ‘ di fare perché sociali o cristiane ( a seconda dei punti di vista comunque convergenti).
Insomma, Mario Pinotti  ‘vecchio sindaco di stampo sociale ’ e il suo grido di dolore , trova ospitalità qui su questo Sito proprio perché poco partitico e tanto politico, nel senso sostanziale del termine pro ‘Polis’ inteso come Città, ma anche Comuni e piccole Comunità come quelel tra Adige e Po, perché è sempre l’Uomo Universale il nostro punto di riferimento.

 

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 02.03.2019) / CENESELLI / L’EX SINDACO MARIO PINOTTI : “ SANITA’ ALLO SFASCIO”

Mario Pinotti, classe 1943, pensionato Cargill ("sono stato membro del consiglio di fabbrica"), uomo della sinistra classica da sempre, è stato sindaco di Ceneselli dal 1995 al 2004, essendosi, fra l'altro, sempre interessato di problemi sanitari. Si rivolge oggi alla stampa locale onde denunciare le difficili condizioni della sanità altopolesana in particolare, quando tra Adige e Po c'è il record veneto di anziani ("io compreso").
Com'era la sanità in passato?
"La riforma sanitaria nasce nel 1978 e porta la firma dell'allora ministra competente Tina Anselmi, detta rivoluzione fu definita una delle più avanzate al mondo, basandosi su tre pilastri: prevenzione, cura, riabilitazione, attuando compiutamente l'articolo 32 della Costituzione ("tutela della salute come diritto fondamentale del cittadino"). Furono chiusi quattro ospedali e nacque quello di Trecenta, insieme ai servizi specialistici sul territorio. Nel tempo si è assistito ad un progressivo impoverimento ospedaliero e dei punti sanità, sino ad arrivare alla drammatica situazione odierna"
Sanità malata quindi!
"Indubbiamente!  Per un ricovero od una visita occorre fare troppi km verso Rovigo, Adria, Porto Viro, Santa Maria e gli anziani sono i protagonisti in negativo. Adesso i medici di base pensionati non vengono sostituiti in quanto la Regione risparmia su tutto. A Ceneselli a fine 2018 è andato in pensione il dottor Ferrigato ed  ora io per programmare una visita in paese devo aspettare una settimana, non ci siamo... In questi giorni ad Arquà Polesine il medico pensionato è stato sostituito dopo la netta presa di posizione di quell'amministrazione comunale, così a Corbola. A Fiesso addirittura i mutuati devono andare nei paesi vicini, questo il consiglio del punto sanità. E potrei continuare all'infinito".

 

Cosa propone allora?
"Mi rivolgo ai sindaci, ai politici tutti, ai sindacati. Alzate la testa assumendo in pieno le responsabilità per cui i cittadini vi hanno eletto, oppure tramite la delega sindacale vi hanno scelto e fatevi sentire in Regione ma con forza e unità d'intenti senza pensare all'opportunismo di parte. Troppi anziani oggi vivono con difficoltà a fronte di pensioni basse e patologie gravi, tanti non possono permettersi una badante, difficile entrare nelle case di riposo anche per le rette elevate, cui devono in molti casi far fronte i parenti. I pensionati di oggi che soffrono in silenzio e con dignità situazioni in troppi casi critiche sono quelli  che da giovani con tanti sacrifici, partendo da posizioni pauperistiche, hanno fatto l'Italia del boom economico, portandola ai massimi livelli mondiali. Certo oggi non meritano tale trattamento in un contesto in cui se ti vuoi curare bene devi essere ricco. Ma i troppi poveri odierni devono morire prima?".

EXTRATIME by SS/ In cover e in fotogallery Mario Pinotti promoter sociale pro …Anziani e Punti sanità, binomio sempre più necessario anche se i tempi non sono più quelli che si intravvedono nel quadro alle sue spalle “cavallo-calesse- civiltà contadina”

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it