Maurizio Antonelli regista per la 3^ volta a Venezia/ Col film “Frammenti di vita” su Polesani emigrati in Brasile


12/08/2022

Per la terza volta alla Mosta del Cinema a Venezia: così il regista altopolesano Maurizio Antonelli, dopo esserci prima con “Ferny”, poi con “Terra Nostra” adeso ci va col film “Frammenti di vita” con focus su una storia di emigrazione dall’Altopolesine in Brasile. Una storia prototipo di tanti italiani emigrati alla ricerca di ..una miglior vita, rispetto alla miserie che rendeva poveri tanta gente senza lavoro.
Come è successo anche da Arnaldo Porta, figlio di genitori emigrati da Castelmassa e di cui abbiamo raccontato la sua Story qui su www.polesinesport.it ( basta chiedere a Google e vi rimanda direttamente su questo sito alle pagine interessate ) anche perché come calciatore è stato il “best score” e capitano del Verona agli albori del calcio in Italia.
Tornando al regista Maurizio Antonelli, e la sua ‘terza volta a Venezia, il reportage-intervista by Franco Rizzi cantastorie dell’enclave altopolesano è quindi uno speciale focus prototipo, anche perché il regista racconta alcuni passaggi essenziali  del suo percorso artistico, tra passione e professionalità attenta a valori socio-ambientali basati su ‘radici’ profonde come gli affetti familiari e quella solidarietà tra ‘fratelli del mondo’ che ancor oggi è salvifica in situazioni di povertà e di emergenza sociale.

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 12.08.2022)/ CASTELNOVO BARIANO. PER LA TERZA VOLTA IL REGISTA METALMECCANICO ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA,
Maurizio Antonelli un metalmeccanico diventato regista. Originario di Trecenta, classe 1959, residente castelnovese da alcuni decenni per aver sposato Emanuela Gurzoni. Dalla loro unione è nata l'unica figlia Sara, che li ha resi nonni in grazia di Milena e Irene. In pensione dal 2017.
Il sindaco Massimo Biancardi lo considera "un vero appassionato di filmica amatoriale ma ad alto livello! In pochi anni come regista e sceneggiatore, oltre che impareggiabile nella logistica, ha coinvolto a vario titolo per le sue cinque opere sinora un'intera comunità ma non solo. Ha partecipato già due volte al festival del cinema di Venezia e la sua produzione ha  sempre avuto, oltre che il nostro, il patrocinio provinciale e regionale. Ha appena terminato l'ultimo film, Frammenti di vita (FOTO ALLEGATE: UNA FASE DELLA RELATIVA LAVORAZIONE IN ESTERNI), purtroppo la dilagante pandemia ne ha rinviato la presentazione ufficiale. So per certo che Maurizio Antonelli sta già pensando ad un ennesimo ciak e tutti gli diciamo buon lavoro".

 

INTERVISTA AL REGISTA / Come hai scoperto la settima arte?
"Ho sempre amato la fotografia e, dopo il matrimonio nel 1985, ho cominciato a riprendere da amatore feste e location di amici e parenti. La svolta è stata nel 2006 il motoraduno trecentano quando sono passato alla telecamera, trovandomi istintivamente bene. Appassionato di agonismo motoristico, è stato naturale immortalare in video gare e personaggi del settore e da allora non ho più abbandonato la cinepresa, producendo e diffondendo cassette e nastri ad hoc".

Il primo film?
"In collaborazione stretta con Italo Verzola nel 2012 è nato “Cent'anni ancora”, girato con una Canon Excellent per un lavoro collettivo durato 8 mesi... Correva l'anno 1913. Castelnovo Bariano... Abbiamo coinvolto il nostro paese, tanto entusiasmo e sorprendente gioco di squadra. Un film rappresentato in varie occasioni e sempre gradito. Ciò mi ha spinto a continuare incoraggiato da molti, collaboratori e non".
Poi?
"Nel 2016 l'attore Fernando Cova mi propose un soggetto originale, “Ferny”. Un uomo senza memoria del proprio passato, disorientato e spaventato dai suoi stessi confusi e dolorosi ricordi, catapultato in un paese come tanti altri. Saranno le persone incontrate a fargli riscoprire l'amicizia, l'amore, la solidarietà, dandogli così la forza di ritrovare la strada onde dare una svolta alla propria esistenza. Curai la regia (Canon Excellent 1) e la produzione fu della locale compagnia teatrale Magic'Attori. La sceneggiatura fu mia e della compianta Valeria Chieregatti. Un lavoro complesso durato 30 mesi con una trentina fra attori e comparse, un salto di qualità collettivo". La prima partecipazione a Venezia Lido.

 

 

La tua evoluzione sino al 2021?
"Nel 2018 il docufilm “Terra Nostra”, nato da un'idea del fotografo naturalista Germano Sprocatti. Un messaggio ecologista positivo partendo da varie riprese in luoghi diversi dell'Italia. Ancora a Venezia. L'anno dopo abbiamo cominciato a girare il 3° film, “Frammenti di vita”, nato da un'idea di Marco Wozz Bottoni, che ci ha narrato la vita del nonno Wilmer: storia vera di una famiglia castelnovese emigrata in Brasile nel 1913 e ritornata a casa nel 1925. Le riprese sono state ad alta definizione in 4 k, dovevamo finire a metà 2020 e tornare a Venezia Lido per la 77a Mostra lo scorso settembre ma il covid ha bloccato tutto. Ho terminato il montaggio solo poco tempo fa. Quest'anno speriamo di presentare l'opera nei nostri ormai affezionati circuiti. E' stato uno sforzo tecnico-organizzativo senza pari con oltre un centinaio di persone impegnate ai vari livelli, costumi d'epoca e la sensazione comune di essere cresciuti tutti noi, migliorando sempre.  Ho già in mente un soggetto storico calato nella nostra realtà ma dovremmo andare al 2022".
Il 2022 e il post covid
"Nelle more biennali del Covid ho già presentato con successo varie volte Frammenti di vita ma intanto in questi giorni è arrivata la notizia che andrò alla 79a  Mostra del cinema di Venezia, ciò martedì 6 settembre prossimo, saremo in tanti, quelli che a vario titolo hanno partecipato alla realizzazione del film. Saremo ospiti in merito dell'Hotel Excelsior a Venezia Lido. Per questo ringrazio la Regione Veneto, la Polesine Film Commission, e, per Castelnovo Bariano, l'amministrazione comunale e la Pro Loco. Intanto sto preparando a livello di regia e sceneggiatura un nuovo soggetto filmico".

 

EXTRATIME by SS/ In cover il regista Maurizio Antonelli impegnato sul set del suo film, di cui vi proponiamo in fotogallery alcune immagini di scena con fotografie panoramiche di tutto il cast-attori ingterregionale, rappresentativi della povertà e delle emigrazione italiana in Brasile e in altre parti del mondo.

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it