Miari Tullio bomber tra Costa, Lendinara, Taglio di Po, Canaro. E mister Arquà, Polesella e ‘casa Fulgor’


13/06/2012

Scatto e tiro alla ‘Gigirriva’. Perciò è stato capocannoniere e bomber tout court. Ci sono giocatori ‘non specifici’ che sono fortissimi in Seconda ma non in Prima o Promozione, altri che sono ‘specialisti’ e come tali sono necessari in tante categorie. Questo è stato come bomber, Tullio Miari. Scatto ‘in progressione’ e tiro secco/bruciante.
Bomber da adrenalina pura, in quanto ‘giocatore specifico ’, Tullio Miari appartiene alla categoria dei ‘giocatori da quadre forti’ più che da squadre ‘normali’ dove è più impellente la necessità di fare ‘collante’ con la squadra che soffre.
Un leit motiv che evince da tutta la sua carriera calcistica, che poteva prendere strade migliori, ma che la vita ha fatto sì che restasse ni canoni della normalità.
Ma una normalità di lunga durata, visto che proprio quest’anno Tullio Miari rientra nel ‘giro’ del ‘calcio vissuto direttamente sui campi’, perché è stato chiamato nella Fulgor Crespino del presidente Guidorzi e del ds Napoli come ‘allenatore dei portieri’.
Sì, perché ritengo sia questa la terminologia giusta, piuttosto che ‘preparatore’dei portieri’, in quanto Tullio Miari per le sue competenze ‘da bomber’ saprà migliorare sicuramente la ‘lettura’ e il ‘visus’ dei portieri della Fulgor di mister Luca Fabbri, garantendo magari qualche punto in più in classifica per un pronto ritorno in Prima categoria.
Detto questo, quasi come fosse un aggiornamento, eccovi , come succede per tanti Personaggio Story ‘raccontati’ su questa rubrica, la Tullio Miari Story ‘datata’ 23.04.2007, convinto che il viaggio calcistico del sempre giovane mister Tullio Miari sulle panchine polesane possa trovare altre ‘perle’ per il suo ‘rosario’ da allenatore.

 

 

MIARI TULLIO STORY/ Goleador vincente in Seconda, Prima e Promozione. Una vita nel calcio, da capocannoniere e allenatore/
<<Giocava a 12 anni nei Giovanissimi della Fulgor. Ricorda Tullio che quell'anno giocò da terzino. Poi fu subito attaccante, con il vizio del gol. Praticamente ala sinistra alla Riva, cioè si accentrava per andare al tiro, più che allargarsi per andare al cross. Nella stagione 80/81 allenato da Luigi Dentello, vince con gli Allievi il titolo provinciale. Quanto basta per esordire nella Fulgor 81/82 del presidente Giovanni Andreolli in Terza categoria con allenatore Segradin, poi per due anni Luigi Dentello.

 

 

E' anche l'epoca dei tornei estivi e quello di Gavello mette in mostra le qualità di Tullio. Fa al caso del Costa che lo acquista dalla Fulgor, doppio uso, nella Juniores e riserva in prima squadra del tandem d'attacco Zurma - Fantinato.
E' la stagione 84/85 e gradatamente  prima l'allenatore Pastorello poi Granziero gli danno più spazio in quel Costa che in Prima arriverà a centroclassifica. Nella annata 85/86 a Costa allenerà Masotti e Miari farà coppia in attacco con Gilioli ex Papozze, però sarà salvezza sul filo di lana. Ormai però Tullio é consacrato goleador. Nella stagione 86/87 Giuliano Costa allenerà il Costa e sarà un buon campionato, con Miari ( capocannoniere con 15 gol) a far coppia con Rossetto, sfruttando i cross millimetrici di Catozzo turbo di fascia.

 

 

Per questo in estate il ds Bertucci brucia sul tempo la Fiessese e lo ingaggia per la Tagliolese 87/88 del presidente Pregnolato, allenata prima da Gino Bovolenta poi da Edoardo Duò.  Ricordo i suoi 10 gol segnati e la voglia del Donada di averlo. Però Miari ( classe 1964) preferisce combinare  la Seconda categoria nella Fulgor 88/89 del presidente Zambelli con il posto di lavoro a due passi da casa. Purtroppo per la Fulgor allenata da Biasiolo sarà retrocessione in Terza, ma gli addetti ai lavori sanno il valore di Miari. Così il ds Roberto Dalla Villa della Lendinarese di mister Pomaro lo prende in prestito col diritto di riscatto.

 

 

Farà bene Tullio, così sarà protagonista poi con la Lendinarese di Minardi che nella stagione delle ristrutturazioni, sarà quinta, perdendo lo spareggio col Saonara e il salto in Promozione.
L'obiettivo fu centrato però dalla Lendinarese 91/92 (in foto, Miari terzo da sx), ancora con mister Alvino  Minardi, con Tullio che giocava a memoria con Passarella, Lupato, Chinaglia, Marini, Nalin, Brandolese, Tommasini e Nale.

 

 

Ma la Lendinarese del 92/93 di Minardi in Promozione non avrà più Miari. Sarà un anno di tutto riposo, per Tullio, anche se lo cercano Monselice e Rosolina. Dolori muscolari e poi il matrimonio a novembre bagnano le polveri del bomber Tullio. Cambia  anche lavoro Tullio, che farà il vigile a Canaro. Situazione che farà accettare a Miari il trasferimento in Prima nel Canaro allenato da Breda. Ritroverà anche Menardo, suo compagno alla Lendinarese, e Tullio farà la classica decina di  gol,  ma sarà solo centro classifica.

 

 

L'anno successivo al Canaro ci sarà mister Gino Vaccari, poi rilevato da Luciano Breda, e Miari farà ruoli diversi. Prima tornante poi addirittura il libero, in un Canaro ancora soltanto da metà classifica.

A trent'anni Miari combina ancora lavoro & campo a Crespino, chiamato dal ds Gigi Napoli per una Fulgor che vuol salire in Seconda. Tullio è ancora lui come bomber (25 gol), così regala alla Fulgor 95/96 di mister Giorgio Passarella quel che resta della sua gioventù e i gol che servono per vincere campionato e titolo provinciale.

 

 

Nella Fulgor in Seconda arriva mister Gíanfranco Fiorenzato e la matricola viaggia tranquilla  a centro classifica, con Miari ancora in evidenza. Come in evidenza lo sarà Tullio nel 97/98, favorendo il ritorno storico in Prima. E' stata la stagione del duello col Loreo, fino allo spareggio sul neutro di Adria, perso ai supplementari per 4 a 2, malgrado un suo eurogol praticamente al 90°.Comunque la settimana dopo , nel suppletivo spareggio giocato a San Martino di Venezze, quella Fulgor vinse 4-0 sul Pozzonovo e salì in Prima.

 

 

Purtroppo la matricola Fulgor 98/99 in Prima non si attrezzò, così non servì la girandola di allenatori, da Gino Bovolenta a Luciano Breda e , dal 22 dicembre, proprio Tullio Miari neo patentato allenatore al suo esordio.
La Fulgor prima di Miari aveva soli 5 punti, nelle sue 16 partite di allenatore la Fulgor ha raccolto 17 punti, con 4 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte. Bilancio personale positivo per Tullio, ma non quanto occorreva alla Fulgor per salvarsi.

 

 

In pratica nella stagione della Fulgor in Prima categoria è finita la fase 1, quella di Miari calciatore, mentre é iniziata  la fase 2, quella di Tullio allenatore. Una fase che nel 99/2000 lo vedrà in pista con la Fulgor Crespino in Seconda conquistare un ottimo secondo posto. Purtroppo quella Fulgor perde lo spareggio per salire e Miari passa a provarci sulla panchina dell'Arquà 2000-01 , dove peraltro un rallenty finale gli fa perdere il salto in Prima. Ci riproverà anche nella successiva stagione 2001-02 il tandem Miari & Arquà del presidente Siviero, ma ancora una volta sfuma tutto sul finire.

 

 

A questo punto Tullio resta a riposo, salvo tenersi in forma con gli amici della Fulgor, dove peraltro sarà ancora in campo come giocatore per accontentare alcune esigenze del ds Napoli più che altro nelle situazioni di emergenza. Rientrerà da allenatore sulla panchina del Polesella del presidente Vittorio Noventa, finale di stagione 2004-05 , cercando di centrare quei play off in Terza categoria che non arrivano.
Da allora Miari è a riposo, ma quanto prima è pensabile che Tullio metterà a frutto ancora dalla panchina quello che ha maturato conoscendo presidenti (come Bombonato a Costa, Giacometti alla Lendinarese, Girello a Canaro , Zambelli a Crespino), allenatori esperti e compagni & avversari di grande personalità.

 

 

Tra i giocatori, Tullio però mette davanti a tutti Lupato, centravanti che definisce alla Borgonovo: " Aveva tempestività, anticipo, doppio piede , proponeva l'uno - due. Faceva grandi cose Lupato anche se non era grandissimo di statura. Assieme , alla Lendinarese, facevamo girare l'attacco sui 40 gol a stagione".
Poi Miari cita il portiere Biasio per una potenzialità da categoria superiore, quindi Passarella, Dosso e Catozzo per qualità tecniche, continuità e determinazione.
Tutte esperienze che saranno utili al Tullio Miari della fase due, quella di allenatore.
Quello diligente, che prende nota, scrive e trascrive, che schematizza quello che vede sul campo, ma anche quello che propone. Anche per questo il riposo di Tullio non può durare a lungo.>>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per Tullio Miari bomber della Lendinarese.
Poi in fotogallery partiamo dal Tullio giovanissimo, primo a sx in piedi, al fianco di Fabrizio Gozzo dirigente di quella ‘giallorossa’ Fulgor Crespino datata 1974. Poi dopo la trafila nella giovanili, Miari è ‘esplosa’ ed è stato altresì bomber determinante per la vittoria della squadra (un mix tra crespinesi e canarini) , che il sottoscritto ha avuto la fortuna di ‘costruire e dirigere’ per la vittoria nel Torneo Notturno di Gavello, senza promettere niente se non la spartizione degli eventuali premi finali.
Anche per questo ecco quella foto – winner in maglia gialla ‘Bar Gigin’: da sx in piedi Sergio Sottovia, Sussi, Previati, Zacconella, Biasiolo, Bollato, Andreotti, Sivieri, Dall’Occo, Miari, Dentello (dir) ; accosciati Cabassa ( dir), Carravieri, Previato, Girotti, Dal Ben, Ferracin, Crepaldi, Visentin (dir).
E fu osì he Tullio Miari fu acquistato ‘in prestito con diritto di riscatto’ dal Costa.
Là dove Tullio rimase a lungo e che noi vi certifichiamo in maglia biancorossa nel Costa 1984 di mister Pastorello e poi in maglia neroverde nel Costa 1986 di mister Giuliano Costa ( primo a sx).

L’anno dopo ecco Tullio in maglia giallorosso nella Tagliolese 1987 che mostriamo in questa formazione:  in piedi da sx, Vianello, Bedeschi, Miari, Azzalin, Corrado Ferro, Ferrarese, Nonnato ( dir); accosciati Beltrame, Astolfi, Fabiano Bovolenta, Ferro Massimo, Bagatin.
A seguire ecco Tullio nella Fulgor Crespino 1988/89 che vede in foto, in piedi da sx,  i dirigenti Sardellaro, Pavani, Zambelli, Fantinato, Zacconella, Biasiolo (capitano e allenatore), Dentello, Miari, portiere Cavallaro, Crepaldi Luca, Prando; accosciati
Brazzorotto, Tumiatti, Andreotti, Crepaldi Nicola, Prearo, Stecchi, Cestari, Temporin.
Del successivo periodo di Miari nella Lendinarese eccolo con i biancorossi datati 1990 e allenati da Alvino Minardi ( primo a dx).
Del periodo di Tullio nel Canaro ecco Miari al fianco di capitan Guerra in foto datata 1993 con i gialloblu di mister Breda.
Per quanto riguarda l’ultimo periodo di bomber Miari nella Fulgor Crespino, eccolo da capitano in foto datata 1995 con i giallorossi di mister Giorgio Passarella, del presidente Guidorzi, del ds Napoli e del mitico ‘maestro’ Rossi ( primo a dx).
Passando alla fase ‘Miari’ allenatore’, eccolo (col berretto e al fianco del ds Napoli) con la Fulgor 1999. A seguire Miari allenatore del Polesella con la fianco l’amico Massimo Andreotti ( di cui vi parleremo a breve…) .
E  concludendo il suo viaggio sportivo eccolo in versione podista e in relax estivo, da Tullio yellow, datato giugno 2007, assieme ad Andrea Martello tra l’altro vicepresidente della attuale Fulgor sempre gestione Guidorzi & Napoli. E ad Albarella per la 'maratonina', in versione smile insieme al 'griggato' Cherubin.
In punta di piedi, come si conviene come quando si è tra amici.
Fermo restando che ( banale ma non troppo) …domani è un altro giorno e si vedrà e, soprattutto anche nel calcio, l’appetito vien mangiando.



23.04.2007


Sergio Sottovia
ww.polesinesport.it