MIRABILES/ Veronese Giovanni “gran presidente” della Pallamano Tassina dal 1987 alla storica A1 e oltre


13/02/2011

Merito di Dragan Rajic e dei ‘campioni’ Sirotic, Rizzo, Dainese Maurizio, Giacomel, Bassani, Sigolo, Vosca, Radovic, Marcello, Margiotta, Kuze, Bellinazzi , cioè i giocatori del Tassina nella prima giornata d'A1 nella stagione 2000/01.
Una lunga storia dirigenziale, quella di Giovanni Veronese,  che Cristiano Aggio ha raccontato nel suo Book intitolato “Mirabiles” col quale il Coni del presidente Osti (a gennaio 2009) ha voluto onorare in maniera ‘universale’ tutti quei PROTAGONISTI DELLO SPORT POLESANO che erano stati premiati dal Coni con la STELLA AL MERITO SPORTIVO.
Tutte storie che proprio la ‘sensibilità’ di Aggio ci ha già mandato (completo di kit fotografico) perché il Mondo Web conosca i “Gentlemen” dello Sport polesano peraltro protagonisti a livello nazionale/internazionale.

GIOVANNI VERONESE (nato a Rovigo 11 luglio 1948) / STELLA AL MERITO SPORTIVO (Bronzo 2004, Brevetto n.8789)
<< Giovanni Veronese, classe 1948 nel 2004 è stato insignito della stella al bronzo dal Coni. Un cognome quello di Veronese legato ad una disciplina in città: la pallamano, che sotto la sua presidenza ha toccato picchi elevatissimi, come la disputa, nella stagione 1999/2000 dei play-off scudetto contro il Trieste pluriscudettato.
Presidente ininterrottamente dalla stagione 1987/88, quando assieme a Bruno Raimondi e altri consiglieri, strutturò la società dalla costola sportiva del Comitato Tassina.
Una sola cosa può spingere una persona a dedicare tanto tempo ad una disciplina: amore. Amore per lo sport, passione per una disciplina “non comune”, che spinse tanti giovani rodigini ad avvicinarsi alla pallamano. Una passione che Giovanni Veronese ha sempre fortunatamente diviso e condiviso con la moglie Paola.
Dal 1992 al 1996 Giovanni Veronese è stato consigliere regionale della federazione Italiana Giuoco Handball, per poi ricoprire, dal 1996 al 2000 l’incarico di presidente del comitato regionale: dal 2000 ad oggi è presidente del collegio dei revisori dei conti della federazione nazionale.

Sono molti i ricordi di Veronese, che ripercorre la storia della pallamano.
“Il primo risultato di prestigio venne dalla squadra Allievi che, nella primavera del 1990, si aggiudicò il titolo regionale ottenendo la qualificazione alle finali nazionali di categoria, svoltesi a Catanzaro, dove i giovani rodigini, allenati dalla coppia Stefano Raimondi e Alberto Monini, conquistarono un quarto posto mettendo in mostra le doti dei vari Bellinazzi, Lotto, Santato, Soldà, dei fratelli Dainese e di tutti gli altri componenti della giovane squadra che diventeranno, in seguito, l'ossatura della squadra seniores”.
Alla fine del campionato 89/90, arriva la promozione in serie C: protagonista è Mauro Turch, tecnico triestino, che centra l'obiettivo alla prima occasione.
Nella stagione 91/92 la squadra Juniores si aggiudica il titolo regionale e si qualifica alle finali nazionali di categoria, dove, a Vasto, la giovane squadra della Pallamano Tassina conquista un secondo posto.
Nella stagione 1991/92 arriva la promozione in serie B. Dopo due anni d'ambientamento nella serie B arriva l'exploit della Pallamano Tassina Rovigo che raggiunge l'obiettivo dell'A2. Alla fine del campionato 94/95 la pallamano Rovigo guadagna la promozione nel campionato nazionale, insperabile categoria solo nove anni prima, grazie ad una
formazione giovane ma tecnicamente molto valida con Margiotta, Sigolo, Lotto, Bellinazzi e Giacomel che, guidati dal tecnico Gianni Cenzi, realizzano il sogno della serie A.
I ricordi si fanno vivissimi per il presidente. “Nella stagione 1999/2000 con alla guida il tecnico croato Dragan Rajic, arrivato nella stagione 97/98, arriva la serie A1, unica rappresentante veneta a raggiungerla dopo i pionieri del Verona negli anni 70.
Il nome di Rovigo e dalla pallamano si diffonde in tutta Italia, il sogno è diventato realtà.”
Sirotic, Rizzo, Dainese Maurizio, Giacomel, Bassani, Sigolo, Vosca, Radovic, Marcello, Margiotta, Kuze, Bellinazzi sono i nomi dei giocatori del Tassina nella prima giornata d'A1 nella stagione 2000/01.
“Come dimenticare la salvezza dopo i play-out a Mazara del Vallo, in un palazzetto infuocato??, ricorda Veronese.
Poi, si sa, determinati livelli, comportano determinati costi, e nella stagione 2002/03 il sodalizio del presidente Veronese ridimensiona roster e di conseguenza obiettivi e dopo tre stagioni passate in A1 arriva la retrocessione.
“Con una decisione sofferta e derivata da problemi economici, il Tassina Handball riparte dalla B regionale.
Amareggiato il presidente del sodalizio Gianni Veronese: «Dopo tre stagioni in serie A1 si
sarebbe voluto giocare in A2, ma le “casse” ci hanno indotto a compiere questa scelta che tuttavia tiene vivo il movimento della pallamano rodigina».
Questi i titoli di alcuni giornali locali. Nella stagione 2004/05, la squadra del presidente
Veronese torna protagonista della serie B sfiorando la promozione, poi nella stagione 2005/06 è di nuovo serie A2, ma di nuovo i costi di gestione sono troppo elevati per la società rodigina e così altro ridimensionamento che vede i migliori giocatori accasarsi in altre squadre ma non la voglia, da parte di Veronese e C., di mollare.
La Pallamano Tassina ora partecipa al campionato di serie C regionale con 15 ragazzi rodigini allenati da Giacomel e con tanta voglia di continuare, proprio come il suo presidente Veronese che ha un sogno che vorrebbe veder realizzato: il Centro Sportivo Tassina, un campo da calcio, una piastra polivalente, spogliatoi con sala riunioni.
“E’ dal 1985 che stiamo cercando di completare il Centro sportivo; vorrei diventasse un centro di aggregazione sociale non solo per i giovani, ma anche per i tanti anziani residenti
nel quartiere Tassina”.>>

EXTRATIME by SS/ La cover è per Giovanni Veronese premiato da Gianfranco Bardelle presidente CONI Veneto. Quindi nelle due fotogallery lo proponiamo premiato come ‘MIRABILES’ prima da Federico Saccardin (presidente Provincia di Rovigo) e poi, a foto intera, sempre da Gianfranco Bardelle (cui vanno le nostre sentite condoglianze per la scomparsa  in questi giorni della sua 'amata  moglie' Katia) sotto lo sguardo di Beppe Osti (a sx), Cattozzi, Frigato, Rondina e Randolo.   




Cristiano Aggio
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