Monini Stefano, dall’Adriese al Cavarzere 1980 vs Milan, poi in Polesine a Guarda Veneta winner 1991-92, Rovigo, Villanovese/ Poi MR Solesinese ‘sua casa’, vincente prima squadra e giovanili


Passano gli anni e …sono lunghi, ma la passione per Stefano Monini, prima giocatore e poi allenatore con ‘predisposizione’ al settore giovanile, è davvero sempre la stessa.
basti pensare che questa Storia l’abbiano fatta praticamente ad inizio Terzo Millennio, quando, già da mister, il nostro Personaggio Story era già stato allenatore vincente prima a Guarda Veneta, poi alle giovanili del Rovigo per 2 stagioni , per esserlo poi sulla panchina della prima squadra della Solesinese, la società che possiamo definire la sua ‘seconda casa’, salvo qualche …escursione ‘fuori porta’ in Polesine, chiamato dalla Villanovese ma poi ritornato alle giovanili della Solesinese da ‘uomo di società’ che ha accettato anche di fare il ‘traghettatore’ nella prima squadra.
Praticamente per 20 anni fino a tuttoggi, a ‘casa’ Solesinese dove tuttora ‘insegna’ calcio nella Juniores regionale, una categoria che conosce quasi a memoria a livello veneto, visto le sue speciali vittorie sia a Rovigo che a Solesino stessa.
Tutto questo preambolo per ‘completare’ la Stefano Monini Story , visto che per altri 20 anni da inizio Terzo Millennio fino ad oggi , l’allenatore che ‘non alza mai la voce ma si fa capire benissimo’ , ha alimentato e trasmesso la sua passione calcistica da tecnico e da educatore pro giovani e con tanta sintonia societaria con “Quelli di Solesinese” che ben conosco fin dagli anni ’90 , partendo dai Sebastiani, Bassan & Company dirigenziale-tecnica che voglio onorare proponendovi in calce anche alcune Appendici Flash Story da ‘casa’ Solesinese.
Rimandandovi in calce ad altre Appendici News e al nostro tradizionale Extratime per ulteriori commenti e segnalazioni sulla Vita Sportiva di Stefano Monini tra  Carriera & Dintorni , anche se la riservatezza del nostro Personaggio è nota anche agli addetti ai lavori, compreso il sottoscritto che l’ho incontrato anche da cronista di Delta Radio, quando già di casa nella Solesinese l’ha seguita anche dalla panchina della prima squadra sui campi del Polesine.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia,  estate 2000) / STEFANO MONINI- PERSONAGGIO STORY ( GIOCATORE: giovanili Adriese, poi Cavarzere, Guarda Veneta anche allenatore-giocatore/ Quindi MISTER giovanili Rovigo, poi Solesinese prima squadra e giovanili, Villanovese prima squadra per 4 anni, ritorno biennio Rovigo inizio Terzo Millennio, quindi ancora Solesinese tanta giovanile ma anche ‘traghettatore’ in prima squadra)

<< Monini Stefano, nato a Rovigo 28.11.1959, tornante destro, col  7 sulla maglia,  non eccessivamente alto, diciamo trottolino. Stefano Monini ha tirato i primi calci nel Borsea, stagione 74/75 categoria Giovanissimi.
Il Grande Osservatore del calcio giovanile, Piero Cavallari ds gli da spazio negli Allievi dell'Adriese, stagione 75/76.

 

 

 

La squadra granata è forte nel Veneto, supera anche il concentramento che la vede opposta al Verona che ha Vignola, al Montebelluna che ha Serena, al Padova che ha Perrone. Quell'Adriese Allievi accede così alla fase nazionale a Civitavecchia. Passerà pure il turno a spese dell'Udinese per 2 a 1. Per l'Adriese aveva segnato Franzoso, ma è stato il gol di Stefano Monini a un minuto dal termine che ha regalato il successo su quell'Udinese. Poi in semifinale gli Allievi granata persero secco 5 a 1 contro il Giulianova dove giocava D'Ottavio autore di una tripletta.

 

 

 

Ad Adria nel 76/77 per Monini c'è la Berretti di mister Piero Carnacina. Per due stagioni quella Berretti dei vari Tumiatti, Lazzarini, Monini, Donin sarà protagonista a livello regionale .  Per Stefano Monini ci sarà anche la soddisfazione di due presenza in prima squadra, Adriese in Serie D : pareggio 1 a 1 contro Pro Tolmezzo e poi nella trasferta a Monfalcone.  Il nostro Stefano sarà ancora nella Berretti allenata da Mario Manfrini, stagione 78/79 , ma Monini resta fuori dal giro della prima squadra granata.

 

 

 

La sua dimensione calciatore lo porta al  Cavarzere , stagione 79/80 in Seconda categoria. Anno di transizione, poi nell'80/81 il Cavarzere allenato da Costante Mantoan fa campionato strepitoso, resta imbattuto ma è secondo ad un punto dal più strepitoso Bottrighe. Quel Cavarzere con Monini è comunque ammesso alla Prima Categoria. Una stagione che Stefano ricorda anche per l' amichevole contro il Milan, col gol della bandiera segnato da Gilioli. Nella stagione successiva, Stefano Monini è militare a Redipuglia, gioca a scartamento ridotto in quel Cavarzere di Prima categoria , ancora allenato da Mantoan. Dall'82/83 e per otto lunghi anni il nostro Monini sarà calciatore a Guarda Veneta in Seconda categoria, tra tanti amici guidati da Paolo Brunello.

 

 

 

E' stato il Guarda  del piccolo grande segretario Antonio Braiato e dei presidenti Gabrielli, Ferrarollo, Flavio Ongaro ex arbitro Serie A. Tra gli allenatori in quegli anni ci sono stati Masiero, Sergio Rossi, Giolo e Dalmazio Zanetti.

Il passaggio da giocatore ad allenatore avviene per Monini nell'aprile del '90 quando un male incurabile toglie Paolo Brunello dal mondo del calcio.
Stefano  ricorda così il lavoro di Brunello:" E' stato quello che ha messo il primo mattone di quello che sarà un grande Guarda."
E Monini  nel finale di campionato sarà giocatore e allenatore in coppia con Crivellari, per un Guarda Veneta che finirà quinto in classifica. Le amicizie di Stefano servono per completare l'opera di Brunello e il Guarda Veneta si ritrova ad avere una squadra che può avere delle ambizioni. Soldi pochi ma libertà tanta e il gruppo cresce. Nel 90/91 sarà ancora quinto il Guarda, mentre Stefano prende il patentino di allenatore.
Come in un film c'è il seguito, l'annata 91/92 sarà la stagione storica per il Guarda Veneta e per Monini.

 

 

 

I protagonisti furono Guerra, Gregnanin, Zompo, Brancalion, Pierantoni, Nalin, Fusaro, Frigato, Paolo Monini il fratello, Sichirollo, Francesco e Nicola Rossetto, Ferracin, Tescaro e Cipriani. Quel grintosissimo Guarda vinse il campionato di Seconda categoria davanti alla fortissima Tagliolese, peraltro battuta in casa per 1 a 0 gol di Francesco Rossetto davanti al così detto pubblico delle grandi occasioni.  In quel Guarda di tanto cuore e pochi soldi, il "premio " delle maglie nuove - ricorda Monini - era una cosa straordinaria.
Come i festeggiamenti che vediamo assieme riproposti dalla videocassetta: colori e suoni di una annata storica. Bandiere e clacson e carosello di macchine, come a una festa di matrimonio. Con le interviste dei protagonisti e dei tifosi e le premiazioni dal Sindaco Gaetano Buratto, in municipio a Guarda.
Ma quella famiglia, quella squadra, quel Guarda di Monini non può riproporsi tale e quale in Prima categoria. A partire dalla nuova stagione i Regolamenti federali impongono la presenza massima di 5 fuori quota;  una regola capestro che poi sarà subito cambiata la stagione successiva , mitigata dalla concessione dei fedelissimi.
Ma tant'è per il Guarda di Monini è la fine, bisognerebbe cambiare tanto e - soprattutto per  Monini  - fare delle scelte, tra chi tenere e chi lasciare andare.
" Non me la sono sentita di scegliere, mi sembrava di scartare delle amicizie e non me la sono sentita - si ripete senza rimpianti Monini - .Così accettai l'invito di Germano Miani che al Rovigo mi affidò gli Allievi."  
Parte dalla stagione 92/93 , per Stefano Monini, l'attività di allenatore alle giovanili del Rovigo. Due anni , due vittorie di gironi regionali. Il primo anno con gli Allievi, il secondo con gli Juniores, mentre alla prima squadra di quel Calcio Rovigo sulla panchina si sono succeduti Pulin, Sabbadin, Meneghini poi Tanello.
Due annate che sono servite da trampolino di lancio per Stefano, che dalla stagione 94/95 sederà sulla panchina del Solesino, chiamato dal ds Paolo Bassan e dal presidente Luca Sebastiani. Dirigenti giovani che iniziavano un nuovo corso, anche ridimensionando le spese. L'anno prima il Solesino allenato dal piovese Paolocci era giunto terzo. Da Monini il presidente non pretendeva la vittoria. Però Monini conosce Fincato del Padova e ottiene in prestito De Gordes, purosangue da valorizzare che il nostro Stefano aveva avuto negli Allievi a Rovigo.  Sempre da Rovigo mister Monini si porta il centrocampista Cagnoni.

 

 

 

E la frittata è fatta. Soprattutto saporita : il Solesino dei Merlo, Cavallaro e Polato va oltre ogni previsione. In classifica è secondo , dietro il Cologna, e si guadagna il diritto allo spareggio. Lo giocherà ad Adria contro lo stratosferico Chioggia allenato da Cerilli. Sorpresa tra le sorprese, davanti ad un pubblico che al Bettinazzi è un gran colpo d'occhio, arrivano i gol di Merlo e Polato che regalano il 2 a 0 al Solesino che sale in Promozione. Nel 95/96 Monini si porta a Solesino un'altra sua conoscenza dalle giovanili del Rovigo, Coltro, e finisce ottavo senza patemi. Vincerà quel campionato il Monselice, che in quella stagione patirà soltanto una sconfitta. Guarda caso a Solesino.
Ricorda Monini:" Fu 2 a 1da festa grande per il mio Solesino, vittoria in un derby sentito e caratteriale, perché quel Solesino aveva tanti giocatori locali, quali Dione, Rubello, Cavallaro, Celio, Polato, Merlo e Rizzo."
Solesino è piazza calda, ma Stefano Monini è stato sempre saldo in panchina, non per niente è un allenatore che finora non è stato mai licenziato. Sarà stagione da onorevole sesto posto, quella di Monini nel 96/97, sua terza e ultima stagione a Solesino in Promozione.
Per  il l 97/98 Adelmo Capovilla lo chiama a dirigere i neroverdi della  Villanovese, che nella stagione precedente era stata ben diretta da Corrado Rodighiero ma che si accasa alla Lendinarese.
In Prima categoria la Villanovese del presidente Vigna e del ds Tono arriverà 5^ e Monini che si è portato Cagnoni e Coltro dal Solesino, può dirsi soddisfatto.
Nella stagione successiva la vocazione alla linea giovane, nella Villanovese, si accentua di più: Vason, Schiesaro, Amodio, Gregnanin, Mazzuccato, De Gortes tra i giovani a disposizione di mister Monini.
"Un rinnovamento quasi totale della rosa -  precisa Stefano senza  lamentarsene."
D'altra parte in casa Villanovese è prassi normale dare spazio ai giovani e con Monini potevano esserci meno rischi che con altri allenatori.
Per approccio mentale Stefano è uno che dei giovani convive in serenità, ne conosce e ne accetta pregi e difetti. Una condizione ottimale perché una squadra come la Villanovese possa far crescere più velocemente il "gruppo".

 

 

 

Alla Villanovese il nostro Monini è confermato anche per la stagione 99/2000.
E' campionato da medio alta classifica, fermo restando che l'infortunio a Menardo ha tolto per un certo tempo peso, potenzialità e riferimento all'attacco, dove i De Gortes e Zanaga mancano di una solida sponda alla loro velocità leggera.
In definitiva un calcio dallo "spaccato" giovane quello visto e gestito dal nostro Monini.
Quello vissuto da calciatore alle giovanili dell'Adriese lo ha visto giocare con quelli che hanno poi inciso nella storia granata e polesana, vedi Garbin, Augusti, Franzoso, Ferro, Donin, Turra, Sarto, Toffano, Lazzarini, Tumiatti.
Ma soprattutto gli ha dato modo di "assaggiare" modi e mentalità diverse dagli allenatori dai quali è stato diretto.
Tanto per gradire, sollecitato, Monini fa alcune puntualizzazioni:" Carnacina, Manfrini e Paolo Brunello sono allenatori che hanno insegnato il calcio, Piero Cavallari ha grande acume e capacità nel saper mettere  in campo i giocatori, Costante Mantoan ha dimostrato conoscenza e saggezza."
A loro e alle loro innovazioni, il nostro Stefano si è rifatto per far calcio con i suoi giovani, peraltro più disponibili alle novità calcistiche, zona o altro che sia.
Che il finora mai licenziato Monini ci abbia messo del suo, come computerizzare i dati dei giocatori e tecniche e casistiche di allenamento, è fuor di dubbio.
Anche nel modo di tenere i rapporti con i giocatori. Ne è una conferma il fatto che anche durante la nostra intervista ( un sabato mattina) risponda a chiamate telefoniche di suoi giocatori toccando anche temi e aspetti di non strettamente riconducibili all'allenatore, quanto piuttosto inerenti ai rapporti con la società.
Fa parte del calcio d'oggi, è comunque il modo di stare in campo e nel calcio che fa parte di Monini e del suo carattere, quello che per non discriminare le amicizie aveva rinunciato ad accompagnare il suo Guarda nella categoria superiore.
E' comunque lui, Stefano il soft & software, che si ritaglia la sua dimensione uomo e allenatore.

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH STORY (by R.S., Campionato Juniores 1993-94;  ) / CALCIO ROVIGO: UNA JUNIORES CON IL TURBO / MISTER MONINI ALLENATORE VINCENTE NELLE GIOVANILI DEL CALCIO ROVIGO, PRIMA CON GLI ALLIEVI 1992-93, ADESSO CON LA JUNIORES 1993-94
A diversi anni di distanza dall'ultimo successo, la formazione Juniores regionale del Vivo Rovigo ha vinto il proprio girone conquistando l’accesso alle finali venete. La partita d'andata dei quarti e stata disputata ieri al "GabrieIli” e i biancazzurri hanno pareggiato 1-1 con il San Massimo, gol di Braiato nel primo tempo. Martedì il ritorno a S. Massimo; la vincente in semifinale affronterà lo Schio o Reschighano.
La vittoria del girone è un risultato esaltante per i ragazzi di Stefano Monini, gli stessi che nella stagione ‘92-93 hanno vinto il proprio girone negli Allievi regionali.
La Juniores biancazzurra ha concluso il girone con 42 punti, 18 vittorie, 6 pareggi,
2 sole sconfitte e un +3 in media inglese. L'attacco ha funzionato a mitraglia: 70 reti segnate (38 in casa e 32 in trasferta) con Belloni (22 gol) Degortes (13), St. Colombo (8) e Lupi (8). 22 i gol subiti.
Il tecnico ha utilizzato: i portieri Al. Colombo, Lazzarini e Pedrazzi; i difensori Bacchetti, Braiato, Chiarion, Maniezzo, Paltanin, Sussi; i centrocampisti Bellettato, Cagnoni, St. Colombo, Crimi, Cuccu, Fogagnolo, Leotta, Zamboni; gli attaccanti Belloni, Degortes e Lupi.
La giovane squadra biancazzurra ha dato anche un notevole supporto alla formazione di Tanello che tra campionato, Coppa ed Amichevoli ha utilizzato: Bacchetti, Belloni, Braiato, Cagnoni, Chiarion, Lazzarini, Maniezzo, St. Colombo, Leotta, Degortes. Chiarion è stato selezionato anche nella Rappresentativa regionale Juniores, Cagnoni, Colombo, Fredini, Moro e Sussi sono i dirigenti accompagnatori.

 

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH STORY ( di Rudi Simonetti, by Il Mattino di Padova, 5.6.1995)/ SOLESINESE DA EXPORT/ IL GIOVANE TECNICO STEFANO MONINI E’ ALLA SECONDA PROMOZIONE IN QUATTRO ANNI: IN TRASFERTA HA OTTENUTO PIU’ PUNTI E L’IMBATTIBILITA’
SOLESINO - 21 maggio 1995: è una data che verrà ricordata a lungo dai tifosi solesinesi per il raggiungimento della storica Promozione. Al termine di un ottimo campionato che li ha visti finire al secondo posto alle spalle dei Cologna Veneta, i granata si sono imposti nettamente nella supersfida con veneziani del Chioggia Sottomarina, portando il paese della Bassa padovana nel calcio che conta. Per parlare di ottima stagione basta guardare il ruolino di marcia: 44 punti finali (1 in meno della capolista), 23 punti ottenuti fuori dalle mura amiche, 51 gol messi a segno c solo 17 subiti, 3 sconfitte di cui 2 tra le mura amiche. Un tabellino che dimostra come il diritto a disputare il prossimo campionato di Promozione spettasse di diritto alla squadra allenata da mister Monini, giunto, quest'anno sulla panchina in cui l’anno scorso Paolocci, oggi trionfante con la Piovese, mancò l’ascesa a due giornate dalla fine. A detta di dirigenti e allenatore, la squadra era partita per disputare un buon campionato  anche se c'era chi, con un filo di voce, cominciava già a parlare di promozione ai primi di febbraio. Gli otto mesi di campionato hanno mostrato una bella squadra, ben disposta in campo e con un ottimo livello di gioco. L’organico poi si è dimostrato di assoluto rilievo, con giocatori dotati tecnicamente e soprattutto disposti a sacrificarsi uno per l’altro. L’arma, in più è stata l'invincibilità fuori dalle mura amiche, riuscendo a cogliere un punto in più della stessa capolista. Uno dei protagonisti di questa promozione è l'allenatore Stefano Monini, classe '59, cresciuto nelle giovanili dell'Adriese dove ha disputato alcuni campionati in Interregionale passando poi al Cavarzere e al Guarda Veneta da Veneta. E' al quarto anno da allenatore e ha già colto due promozioni: la prima con il Guarda Veneta e quella di quest’anno con la Solesinese. Ricorda volentieri lo spareggio:<< C'era in ballo una promozione storica e tutti i giocatori si sono dimostrati intelligenti e maturi dal punto di vista psicologico. Il clima di assoluta tranquillità e la presenza di moltissimi tifosi ha giovato alla squadra>>.

 

 

 

Parlando del campionato appena trascorso il mister puntualizza: Abbiamo dovuto lottare fino in fondo per la seconda piazza ma il salto di categoria è arrivato>>. La sua filosofia di calcio è molto semplice e, visti i risultati, molto redditizia. <<Punto moltissimo sul collettivo sia per l’organizzazione in campo e sia per il tipo di gioco. La squadra si é dimostrata un gruppo compatto che ha saputo superare anche i momenti difficili. Quest’anno i ragazzi hanno cercato di sfruttare al meglio la voglia di rivincita dell'anno scorso e hanno sempre avuto la mentalità vincente>>.
Una parola poi la spende per i tifosi: <<Ci hanno sostenuto moltissimo sia fuori che in casa. Vederne poi più di 500 nella sfida finale è stato veramente bello, è stata una spinta in più a fare bene>>.

SOLESINESE – ROSA GIOCATORI ( Anno, Ruolo, Presenze, Gol) /
PORTIERI: Massimo Cavallaro ( nato 1971, presenze 30, gol -17) ; Terry Bressan ( 1977, p 2, gol 0); Mauro Guglielmon ( 1977, p 1, gol 0); DIFENSORI: Cristian Lazzarin ( 1973, p 13, gol 0); Alessandro Beccaroli ( 1965, p 28, gol 3);     Paolo    Marcante ( 1966, p    12, gol 1); Davide Cagnoni ( 1974, p 28, gol 1 ), Massimo Rubello ( 1962, p 29, gol 0) ; CENTROCAMPISTI: Sandro Celio ( 1970, p    23 ); Daniele    Polato    ( 1973    , p 17, gol 1); Alessandro Rizzo ( 1968 , p 22, gol 0); Paolo Quaglia     (1961    , p 11, gol 2); Flavio     Dione     ( 1966, p 25, gol 1); Matteo    Biasiolo ( 1974, p 13, 5); ATTACCANTI: Pietro Polato ( 1968 , p 26 ) ; Nicola Polato ( 1975    , p  7 ); Alessio Merlo ( 1971, p 28, gol 16 ), Alberto DeGortes ( 1977, p 17, gol 8) ; Andrea Molon ( nato 1975, p 1, gol 0).
DIRIGENTI & STAFF TECNICO (Campo sportivo: Comunale di Solesino; Colori sociali Granata )/
Presidente: Luca Sebastiani ; Vice Presidente: Pierluigi Tamiazzo; Segretario: Fabio Molon; Cassiere. Pierino Rizzo; Direttore sportivo: Paolo Bassan; Allenatore 1^  squadra: Stefano Monini; Allenatore juniores. Armando Polato; Allenatore allievi: Massimo Bertazzo.

 

 

 

TERZA APPENDICE NEWS ( by www.ucsolesinese.it )/ SOLESINESE_STORIA DELLA SOCIETA’
L’Ucd. Solesinese nasce nel 1985 in seguito alla fusione tra le due storiche società del paese, Ac. Solesino e Uc. Commercianti. Dopo una serie di campionati con risultati alterni in Prima Categoria, nella stagione 94/95 siamo stati promossi nel Campionato di Promozione Veneta, categoria nella quale tuttora militiamo, senza essere mai retrocessi, risultando la società veneta più longeva di questo campionato.

 

 

 

Dal 2002 inoltre si svolge a Solesino un rinomato Torneo Giovanile Nazionale organizzato dalla nostra società della durata di quaranta giorni circa, riservato alle categorie Esordienti e Giovanissimi Sperimentali, con la partecipazione di squadre professionistiche (Chievo Verona, Bologna, Modena, Mantova, Vicenza, Cittadella, Padova, Ravenna e altre). Con il nostro settore giovanile partecipiamo a tutti i campionati regionali (Juniores, Allievi, Giovanissimi) e siamo impegnati in tutte le categorie giovanili per un totale di 13 squadre, con circa 200 ragazzi tesserati.

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Stefano Monini ‘griffato’ Solesinese, la società dove praticamente è di casa fin prima del Terzo Millennio.
Quindi in apertura di fotogallery partiamo dal giovane Stefano Monini , protagonista nella giovanile dell’Adriese allenata da Piero Carnacina ( sx ) e gestione DS Pietro Cavallari , con tanti ragazzi che poi sono stati protagonisti in diverse squadre del Calcio Veneto.

Perciò ecco Monini in foto squadra Allievi 1975-76 col DS Piero Cavallari ( sx. ma anche tra i giocatori Franzoso, Garbin, Donin…) nella fase finale nazionale a Civitavecchia.
Quindi nell’Adriese “Berretti” 1977-78 ( in maglia granata allenata da Piero Carnacina con tra i protagonisti anche Diego Tumiatti.
Infine nell’Adriese 1977/78 di mr Ardizzon onorata sui ‘giornali’ nel mitico passaggio dalla serie D in C2, dove i due citati ‘allievi’ corrispondono al nome di Monini e Donin.

 

 

 

 


Protagonista Stefano Monini come lo è stato poi per diversi anni al Cavarzere assieme ai fratelli Frazzetto , cioè Remo e anche Flavio (…vedasi loro specifici Personaggio Story sempre qui su www.polesinesport.it , basta chiedere a Google e vi rimanda direttamente su questo sito alle pagine interessate).
Era l’epoca del Cavarzere in escalation con mr Costante Mantoan dalla Seconda alla Promozione, con relativa partita amichevole ad ottobre 1980 contro il Milan in quella sua nota stagione in Serie B.

 

 

 

 

Dopo il buon periodo nel Cavarzere, peraltro Stefano Monini ha messo in campo le sue qualità 'speedy e palleggio' da protagonista nel Calcio a 5 , negli anni d'oro della specialità a Rovigo nel triennio 1985-88, come documentiamo con la foto squadra vincente Torneo calcio a 5 "Citta' di Rovigo" organizzato da Beppe Osti presidente CONI Rovigo, un evento estivo irrinunciabile per tutti presso il Palazzetto dello Sport di Rovigo , col polesano Monini convocato anche per uno stage con la nascente squadra Nazionale del mr. Trombetta. Da segnalare in foto alcuni giocatori come Frigato & friends protagonisti anche nel Guarda Veneta.

La squadra dove Monini è stato poi protagonista per un lungo periodo nel Guarda Veneta del factotum Toni Brajato e di capitan Sichirollo, con Stefano Monini prima giocatore e poi anche allenatore vincente nel campionato 1991/92.
Perciò vi proponiamo una foto del Guarda Veneta 1990/91 con Monini in versione giocatore e poi il Guarda Veneta 1991/92 con ancora Monini giocatore-allenatore ma in tandem tecnico con Crivellari ( dx) nella stagione vincente con promozione in Prima categoria mettendo in scia al secondo posto la ‘corazzata’ Tagliolese.
Tutte grazie ad una gestione che… ho visto spiegare a giugno 1992 dal’ bagnato fradicio’ mister Stefano Monini ( ma di champagne...)  al termine dell’ultima partita vinta e prologo del salto in Prima categoria.

Proprio in estate poi sono cambiate ‘certe regole’ by Figc e allora, ecco Monini che ha rinunciato a condurre il Guarda Veneta nella nuova categoria ( per non decidere di ‘tagliare’ alcuni suoi compagni di viaggio… tra i quali Gregnanin, Brancalion e l'indimenticabile compianto Murizio "Icio" Fantinato ) , scegliendo di accettare la nuova avventura da mister delle giovanili nel calcio Rovigo, subito vincente con gli Allievi ( ecco la foto 1992/93 ) a livello veneto come anche con la Juniores nella stagione successiva.

 

 

 

 

Giusto per meritarsi la  pronta chiamata della Solesinese per condurre dalla panchina la prima squadra, con tanti giovani che lo stesso Monini si portò da Rovigo.
La conseguenza? La pronta vittoria in campionato, come documentiamo sia in Appendice News che in fotogallery con la pagina de Il mattino di Padova ( datato 22.05.1995) dedicata all’impresa della Solesinese di mr Morini vincente 2-0 contro il Chioggia Sottomarina allenato da mister Franco Cerilli.

A seguire certificazione del biennio di Monini mister alla Villanovese eccovi la foto dei polesani datata 1997 col presidente Antonio Vigna ( primo a sx) e tanti noti giocatori già segnalati su questo sito ( da Carlo Cavriani a Eddy Bacchiega , fino a Menardo etc).Erano le buone stagioni della Villanovese che Monini ricorda con affetto anche per il trio dei direttori sportivi Adelmo Capovilla Vigna e Tono nonché il mitico assistente-guardalinee "Fonzie" (annate 1997/98-1998/99-1999/2000-2000/2001 (ultime due stagioni terzo posto).

 

 

Ma è stato un breve interregno in Prima categoria, perché il feeling col Settore Giovanile è sempre stato la ‘sirena’ che ammaliava mister Monini; perciò lo proponiamo in foto con la Juniores del Rovigo 2002-03. Un periodo che lo stesso Monini ricorda per “il sostegno economico e volontario del club Rovigo biancazzurra dei mitici Andy-Gioso-Sussi-Colombo-Fred-Fulvio-Turri annate 2002/2003 e 2003/2004; oltre che per il sostegno sportivo del dirigente compianto Matteo Pavan nelle stagioni di ritorno dopo 10 anni alla società Calcio Rovigo annate 2002/2003 e 2003/2004 terminate con la vittoria nei rispettivi campionati juniores nazionali e allievi regionali; stagioni ben gestite peraltro da Giorgio Giuliano come responsabile di Settore giovanile rodigino”.

Anche per questo , dopo le note problematiche societarie del Calcio Rovigo, ci ha pensato la Solesinese di Paolo Bassan & friends a riportare Stefano Monini sulla panchina della società padovana, dove per scelta ha allenato soprattutto nel Settore giovanile ( vedi foto poster Allievi 2014-15) ovviamente da vincente, come ben spiega la scheda che vi proponiamo.

 

 

 

E come ben spiega la sua continua professionalità in escalation, come documentiamo col Diploma datato aprile 2015 che certifica Stefano Monini come “Video analista tattico”  ‘precursore ‘ in Polesine ma tra i primi anche in Italia a sviluppare un settore sempre più utile nel Calcio moderno anche a livello professionistico.
Questo anche se mister Stefano Monini, per scelta personale e familiare, ha scelto di trasmettere le sue ‘conoscenze dinamiche’ nel pianeta Calcio Giovanile della Solesinese, accettando peraltro di mettersi a disposizione della società padovana anche come “traghettatore” in alcune stagioni, in armonia col presidente Luca Sebastiani e Ds Paolo Bessan.
Una location sportiva, dove peraltro mister Stefano Monini era già ritornato a ‘casa’ Solesinese ancora da vincente , come con la juniores solesinese promossa nel campionato juniores Elite e vincente Coppa disciplina.
Tant'é che vi è tuttora col presidente Paris Bego ( vedi foto staff dirigenziale) e da allenatore della Juniores 2021-22 che proponiamo dulcis in fundo con mr Monini , con tanto di mascherina anti Covid ma sempre ‘piccolo grande mister’.

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it