Natale Calesella ‘architetto-scultore’ altopolesano con la consulenza di padre Bertazzo ha realizzato in cotto 34 formelle su vita e miracoli di Sant’Antonio/ E le dona per ‘fissarle’ nel colonnato verso la chiesa in piazza a Castelnovo Bariano
05/09/2020
Se guardi l’architetto Calesella…è già Natale, per certi versi uno e trino come i Re Magi ( non vogliamo scomodare la ‘Trinità Divina’) , visto che dalle sue mani e dalla sua mente ‘nascono’ le sculture in terracotta che onorano l’Uomo e i suoi principali Personaggi storici, che poi dona principalmente alle Istituzioni e Associazioni perché ‘trasmettano’ valori da metabolizzare e da …coltivare come un fiore.
In questi giorni infatti Natale Calesella, dopo aver prodotto ben 34 formelle sulla vita, opere e miracoli di Sant’Antonio, dedicandoci tanto tempo, passione e professionalità, li ha messe in mostra a Castelnovo Bariano donandole poi alla relativa Comunità , che ha pensato bene di fissarle nel colonnato in piazza Municipale quasi un nuoco cammino di Sant’Antonio verso la chiesa parrocchiale di cui è patrono( ci sarà anche il vescovo Pavanello).
Tutto questo spiega by heart e mind Franco Rizzi, cantastorie dell’enclave , eche vi proponiamo tout cort circondando che basta chiedere a Google e…del ‘Siognor’ Natale Calesella troverete tutto e di più sempre qui su www.polesinesport, dove potrete direttamente approfondire su quanto l’architetto di Castelmassa sia stato anche in precedenza un promotore di valori con le sue sculture socio-culturale poi donate anche in Francia oltre che in Italia ad Istituzioni ed Associazioni
Per essere come il lievito per il pane dell’anima, nel nome di Natale Calesella, evergreen e signore coi baffi from Altopolesine in the world.
MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 05.09.2020) / ALTOPOLESINE: I MIRACOLI ANTONIANI NELLE 34 FORMELLE DI NATALE CALESELLA
L'architetto massese Natale Calesella, in pensione da anni, si dedica a tempo pieno alla scultura in cotto, ispirandosi alla storia nel senso più generale, avendo come fonte di ispirazione il suo Polesine tra sacro e profano: formelle, busti, altorilievi, bassorilievi Da ciò mostre in Italia e all'estero di indiscusso successo. L'artista massese è solito offrire le sue creazioni a Comuni, personalità e amici, un segno tangibile della sua arte in senso sociale.
L'ultimo successo la mostra Le terre cotte ispirate alla vita e ai miracoli di San Antonio di Padova ospitata a Castelnovo Bariano nell'ambito della 151a fiera di S. Rocco, ciò in sala consiliare da venerdì 28 a domenica 30 agosto scorsi.
Nella serata inaugurale, presenti molte persone, il sindaco Massimo Biancardi ha ringraziato l'"amico Calesella per questa ennesima dimostrazione artistica, 34 formelle antoniane, dono al Comune, che verranno fissate singole al colonnato in piazza Municipale la prossima primavera tramite una cerimonia alla presenza del vescovo Pierantonio Pavanello, un omaggio al nostro santo patrono".
La sindaca dei ragazzi, Sara Montagnana, accompagnata dalla collaboratrice Noah Natali, s'è detta "felice per la bella iniziativa, un momento di storia sacra passata tanto attuale oggi".
Natale Calesella ha brevemente illustrato la ratio dell'opera.
"Nata da un'idea dell'amico Paolo Brenzan, incoraggiato dal sindaco castelnovese Massimo Biancardi, seguendo i minuziosi suggerimenti di padre Luciano Bertazzo massimo esperto italiano antoniano, ho creato in cotto 34 formelle a sintetizzare la vita e i miracoli dl Santo, il tutto nel primo '200. Certo l'architettura alto medievale mi ha ispirato ma il il disegno è nettamente realistico, fatto per essere compreso subito. Un naturalismo espressione di figure in medio e alto rilievo, o schiacciato a motivo delle decorazioni parietali. Ho cominciato a lavorare lo scorso gennaio per 6 ore quotidiane, avendo impiegato circa 6 quintali di creta".
Il prof. Paolo Brenzan ha spiegato con dovizia di particolari la complessa storia antoniana mixata in 34 episodi.
"Le formelle 1-7 illustrano la giovinezza di Antonio (a scuola a Coimbra; l'incontro con i frati minori; la vocazione francescana...). Le 2-8 la scoperta francescana. Le 2-21 la maturazione (l'eremo di Monte Paolo; la predica davanti a papa Gregorio 9°; la predica in Francia dopo l'apparizione di S. Francesco...); le 22-34 la santità trionfa (la benedizione alla città di Padova, il ritiro a Camposampiero...). la 34a e ultima formella fa riferimento alla ricognizione sui resti del Santo nel 1981".
La prof. Natalia Zaghini, moglie di Natale Calesella, ha osservato che "S. Antonio ha coinvolto assai mio marito. Non metto mai naso nel suo lavoro ovviamente ma l'interesse per questa mostra sta a significare che la sua arte è stata premiata una volta di più".
EXTRATIME by SS/ In apertura di fotogallery la foto istituzionale in Municipio a Castelnovo Bariano con da sx Natale Calesella, il sindaco Massimo BIancardi con l’omologa sindaca dei Ragazzi, , la sindaca dei ragazzi
Quindi in primo piano lo scultore Natale Calesella col citato sindaco Biancardi; a seguire Paolo Brenzan e poi due flash dedicati alle sculture-formelle sulla vita di Sant’Antonio sia in primo piano che in versione panoramica.
E dulcis in fundo la significativa foto di gruppo in Municipio a Castelnovo Bariano con tutti i principali protagonisti dell’evento ( compreso padre Bertazzo) e che ha visto l’architetto-scultore Natale Calesella mettere in mostra durante la Fiera di San Rocco tutte le 34 formelle che poi, donale alla Comunità, saranno ‘fissate’ nel colonnato verso la Chiesa parrocchiale dedicata al patrono Sant’Antonio nella piazza Municipale.
Franco Rizzi & Sergio Sottovia
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