Osti Giuseppe, presidente Coni Rovigo (16 anni). Che "eventi" con la Gioli, Bartali, Rivera, Yuri Chechi, V_Rossi


12/02/2012

Ha lasciato in dote al Polesine un patrimonio di Eventi Sportivi fatto di Grandi Protagonisti del mondo dello Sport e dello Spettacolo. E perciò ho preso spunto dal “Beppe Osti tra i Mirabiles” raccontato da Cristiano Aggio nel suo book by Coni Rovigo, e, parafrasando il blow up di Michelangelo Antonioni,  per riferire qualcos’altro del presidente/promotore che per tanti anni è stato sulla tolda di comando del Coni di Rovigo.
Quante volte Osti ha buttato il cuore ‘oltre l’ostacolo’ per organizzare eventi apparentemente insostenibili dal tessuto sociale/economico del Polesine? Catalizzando interesse e sostegno nelle istituzioni di riferimento ma anche nel mondo imprenditoriale, sia polesano che nazionale. Carattere progettuale, spesso in viaggio verso una nuova ‘stella cometa’ che potesse diventare di interesse speciale in campo nazionale, tanto da agganciare in diverse occasioni la ‘presenza’ di Rai Sport per le manifestazioni organizzate dal ‘suo’ Coni di Rovigo. Sia che fossero a Rovigo che a Rosolina, sia ad Ariano che nel Delta del Po o in altri centri del Polesine.
Sempre cercando di presentare come ‘ciliegina sulla torta’ la partecipazione di qualche ‘prestigioso’ personaggio del mondo sportivo italiano.
Personaggi di ‘grande impatto nell’immaginario collettivo’ , ma anche riconoscimento e promozione del ‘valore sportivo’ dei Campioni Made in Polesine o di quelli emergenti ‘pronti a diventare famosi’.

 

 

Un capitano di lungo corso, per quanto riguarda la sua ‘interpretazione’ del ruolo di Presidente del Coni Rovigo (sulla tolda di comando per 16 anni vale a dire “quattro quadrienni olimpici”), anche quando l’impegno Coni coincideva con altri contemporanei impegni politici.
Ma noi con siamo commentatori politici, anche se dobbiamo prendere atto che Beppe Osti culturalmente era agganciato ‘radicalmente’ ai valori classici dello sport , tant’è che spesso erano naturali in lui le citazioni latine, come alcune ‘libere esternazioni’ a controbattere opinioni e personaggi non sempre in linea con le sue idee innovative.

Ma la storia è un qualcosa di più ‘certificato’ rispetto alle idee della filosofia politica, così noi , senza sbandare su percorsi alternativi, ci apprestiamo a proporvi in sequenza kit news la Beppe Osti Sport/Story parendo dalla ‘scheda Osti tra i Mirabiles’ (by Aggio) con in Appendice il pensiero concreto e progettuale ‘autentico’ by Beppe Osti, così come il ‘nostro personaggio’ l’ha raccontato come ‘pensiero nobile’ in occasione della Festa del Coni 2003, e che non a caso Osti l’ha titolato “I have a dream”.
Insomma, Beppe Osti è stato un Presidente del Coni che, parafrasando Sant’Agostino, ha lasciato il ‘segno’ per ciò che ha fatto e che per parte mia ‘correva l’obbligo di ‘rappresentarvi’ perché su questa terra quantomeno i fatti non vivono di ‘pregiudizi’ ma di amicizie complementari al di là delle contrapposizioni personali.
Quelle che purtroppo a volte la vita quotidiana, dal sottoscritto a Beppe Osti, fa fatica  a prescindere, sopra tutto quando le persone rivestono ‘certi ruoli istituzionali’ .

 

 

Come lo è stato quello di Beppe Osti presidente del Coni Rovigo nonché in contemporaneo ‘assessore/rappresentante politico’ nel capoluogo polesano e in provincia, in un società peraltro sempre in movimento e sempre in evoluzione.
Per tutto quanto sopra è giusto raccontare la Beppe Osti Sport Story perché sia appunto patrimonio del Polesine & Dintorni, e che nessun pregiudizio personale può avere il diritto di ‘stoppare’ per non rubarlo al ‘cuore e alla testa’ della Gente che ha bisogno di sapere per adattare quantomeno i sogni alla realtà che per avere un futuro migliore non può prescindere dalla sua Storia e dalla sua Memoria. Vale per il Coni, come per tutte le Associazioni Sportive e Istituzionali.

 

 

PRIMA NEWS/ MIRABILES ( by Cristiano Aggio, 2009) OSTI GIUSEPPE_CONI_n. Rovigo 21 marzo 1942 /
( Stella al Merito Sportivo _ORO_ Brevetto n. 2382 rif to anno 2005)

<< Una vita dedicata allo sport. Giuseppe Osti nel 2006 ha ricevuto la stella d’oro al merito
sportivo. Classe 1942, a diciotto anni è arbitro federale (fino al 1975), risultando, dopo i grandi arbitri Umberto Terrestri, Sisinio Bassan, Emilio Zilio, Ersilio Saladini, Giulio Orlandi che hanno arbitrato a livello nazionale, la prima giacchetta nera polesana a calcare i campi di serie D, in Interregionale.
Dal 1975 al 1980 diventa presidente provinciale della Federazione di Tennistavolo.

Nel 1980 diffonde nel Polesine lo sport della pallamano, con una formazione femminile ed una maschile, ricoprendo l'incarico di presidente federale.
E' stato il secondo presidente provinciale della Libertas, ente di Promozione di cui ha ricoperto anche i ruoli di presidente regionale e di componente della giunta nazionale.
E' stato nel consiglio comunale di Rovigo dal 1975 al 2008, dove ha ricoperto il ruolo di assessore per tre legislature (sindaci Gavioli, Bortolami e Merchiori). Dal 2002 al 2005 è stato assessore allo sport, alla caccia ed all'educazione stradale  dell’Amministrazione Provinciale di Rovigo.
Nel 1993 ha sostituito Camillo Norbiato alla presidenza del Coni di Rovigo, incarico che tuttora ricopre.

 

 

Grazie alla sua intraprendenza ha portato a Rovigo campioni come Gianni Rivera, Gino Bartali, Jean Alesi, Ivan Capelli, Paola Pezzo, Moreno Argentin, Alessandro Ballan, Luigi Agnolin, Gino Lacedelli, Achille Compagnoni, Gustavo Thoeni, Silvio Fauner, Marco Albarello, Maurilio De Zolt, Edi Orioli, Nico Cereghini, Alessandro Nannini, Riccardo Patrese, Valentino Rossi, Max Biaggi, Loris Capirossi, ed ha organizzato una decina di incontri di pugilato per il titolo italiano dei rodigini Carlo e Antonio Brancalion. Da tredici anni organizza il trofeo nazionale di pallavolo femminile Delta Tricolore, riservato a squadre di serie C e D e delle Under 16 di serie A, e da quattro anni i Giochi Internazionali del Delta del Po, manifestazione concepita per promuovere lo sport e la conoscenza del nostro Delta.

Sua l'iniziativa del TOP 50, elogiata a Cernobbio ed a Torino dai presidenti dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dell'UPI (Unione Provincie Italiane) e dal Coni Nazionale, che ha permesso, con la collaborazione di 36 Comuni, degli sponsor polesani più significativi e della Provincia di Rovigo, durante il suo mandato di trovare e distribuire più di un miliardo delle vecchie lire.
Il cinema e lo spettacolo, sono i suoi hobby. Grazie al Cineforum per più anni, ha portato a Rovigo attori e registi del calibro di Alberto Sordi, Carlo Verdone, Claudio Bisio, Michele Placido, Gina Lollobrigida, Anita Ekberg, Stefania e Amanda Sandrelli, Asia Argento, i fratelli Taviani, Nanni Loy, Margherita Bui, Sergio Rubini, Sabrina Ferilli e cantanti quali Nilla Pizzi, Bruno Lauzi, Achille Togliani, Fiorella Mannoia, Angelo Branduardi, Luca
Barbarossa.>>

 

 

FESTA PROVINCIALE CONI – FESTA DELLO SPORT 2003 (al cinema Odeon – Domenica 14 dicembre)

I HAVE A DREAM/ “PER UN NUOVO RISORGIMENTO DELLO SPORT” ( by Beppe Osti)/ 

RELAZIONE DEL PRESIDENTE

<< Atleti, Dirigenti, Sportivi, Amministratori ed Autorità civili e militari presenti benvenuti a questa Festa Provinciale dello Sport, promossa dal Coni di Rovigo con il patrocinio e il concorso dell’Amministrazione Provinciale, che vede presenti oggi il suo Presidente ed amico dello Sport Federico Saccardin, che ci dà modo di fare il bilancio dell’anno transeunte e di impostare l’attività dal 2004.

La presenza a questo nostro incontro anche dl Presidente Regionale del Coni Camillo Norbiato è per noi assai significativa perché il suo orizzonte è ben più alto del nostro, essendo l’osservatorio posizionato là dove viene impostata la Politica Sportiva Regionale.
Ma partiamo subito dalle cose più belle: le medaglie ed i podi che i nostri atleti hanno conquistato in Italia, in Europa e nel Mondo, significando con i risultati acquisiti come lo sport, soprattutto quello legato alla fatica, sia ancora assai radicato e diffuso nel nostro territorio.

 

 

Questi in ordine alfabetico i nostri grandi campioni, i nostri messaggeri Polesani in Italia, in Europa e nel Mondo, perché anche queste sono credenziali convincenti e vincenti:
AVANZI SARA / Baseball, Campionessa Europea Cadette
BERTUZZI ELEONORA/ Pattinaggio Artistico, Camp.Italiana Sett.Giovanile
BRANCALEON LUCA / Karate, Campione Italiano ed Europeo Juniores
CASELLATO ADRIANA / Fisd, Campionessa Italiana Salto in lungo da fermo
CORONA PAOLA/ Fisd, Campionesa Italiana 50 piani
GOLDIN RUDY/ Nuoto, Campione Italiano Cadetti
GREGNANIN MARCO / Speedway, Campione Italiano Junior
GUGLIELMO GIANNI / Karate, Campione Italiano Juniores
MAIDA ANDREA, Speedway, Campione Italiano
MARCHETTI MICHELE, Fisd, Campione Italiano 800 metri piani
MASTELLI MASSIMO / Sci Acquatico, Campione Italiano Slalom
MORO ELISABETTA/ Basket, Campionessa Europa
PELA’ DONATELLA / Fisd, Campionessa Italiana 100 e 200 piani
PENOLAZZI ANNALIA / Karate, Podio Mondiale
RIZZO MARCO/ Fisd, Campione Italiano 50 piani e salto in lungo
TOFFOLI CHIARA / Triathlon, Campionessa italiana Duathlon
TROMBETTA TIZIANO / Motonautica, Campione Mondiale Classe F500
ZAGATO WALTER/ Fisd, Campione Italiano Nuoto
ZANCA SARA / Fisd, Campionessa Italiana 25 metri dorso
ZANCANARO FEDERICO / Pattinaggio, Campione Italiano Allievi m.5.000 Inseguimento
ZANFORLIN MARIKA/ Pattinaggio, Campionessa del Mondo Settore Artistico

 

 

Meno brillanti i risultati degli sport di squadra, assai più costosi nel loro insieme con dei budget che risultano essere ormai fuori mercato se commisurati a quegli degli stessi sport di altre provincie.
Ciò dovrebbe portarci ad una seria riflessione sull’impostazione e sull’aiuto futuro da darsi a sport quali il Rugby e il Cacio che, a nostro giudizio, dovrebbero trovare nelle loro massime espressioni polesane il loro punto di riferimento e di coagulo di tutto il mondo giovanile, traendo linfa e stimoli da tale settore che nel tempo, se curato con amore e competenza e passione, può ridare alla nostra Provincia soddisfazioni ben superiori di quelle di uno sport oggi vissuto con vocazione meramente mercenaria.

 

 

Attorno alla Rugby Rovigo lo scorso anno, dopo la tragica morte di Carlo Bego, si era creato un direttivo da far tremare i polsi per la sua potenziale consistenza sia economica che politica, ma i risultati non sono venuti, e la società è passata da S.p.A. a S.r.l con base di partenza di € 10.000, 00.
La strada imboccata è risultata sempre la stessa, e anche se all’ultimo momento  entrata l’Azienda ARD, la nebbia copre sempre di più il più vicino orizzonte.
Bisogna cambiare strada. 
Arrivare secondi o arrivare penultimi non cambia la realtà delle cose, soprattutto se si buttano al vento centinaia di milioni, perché oggi per vincere un campionato, secondo le coordinate della Benetton, del Parma o del Viadana, non abbiamo i 5/6 miliardi di queste squadre.

 

 

Abbiamo, però, una realtà che da tutti ci è sempr stata invidiata; il settore giovanile, che ha praticamente vinto tutto: il Trofeo Topolino, i Titoli Nazionali dell’Under 14 e 18, risultati che però sembrano essere stati come medaglie di ghiaccio, che si sono sciolte al primo sole.
Perché allora non cambiare politica sportiva, visto che è ritornato l’allenatore Zenato puntando su questi giovani, magari coadiuvati da alcuni, ma bravi, giocatori stranieri, che possono farli maturare?
Ciò permetterebbe anche di risparmiare centinaia di milioni, di impostare una squadra con i nostri giovani che possa durare nel tempo e riportare i tifosi allo stadio, creandoci in casa quei campioni che oggi cerchiamo con scarsi risultati all’estero, perché i migliori si accasano dove c’è più disponibilità. Tale politica potrebbe rivitalizzare i vivai della Monti, del Villadose, del Badia riallacciando la collaborazione con la società madre.

 

 

Anche il Calcio Rovigo non cambi strategie e prospettive. Ci si affanna a rincorrere giocatori bravi, ma anziani, che puntualmente partono a fin stagione, lasciando la Società sempre nelle stesse condizioni.
Con tale strategia, se per caso si dovesse salire di categoria sarebbe il principio della fine perché la statua ha i piedi di argilla.
Ma ai nostri cronisti sognano sempre il cavallo bianco e la spada dell’Islam per entrare nella mitica Alessandria d’Egitto.
Non sono parole mie ma di chi è stato il più profondo conoscitore del mondo del calcio polesano: il compianto Antonio Ricchieri.

Ed è partendo da tali considerazioni che credo che siano da portarsi come esempi contrari e positivi il Baseball di Lucio Taschin, la Pallamano di Gianni Veronese, la scuola di Volley dei F.lli Avanzi, l’Hockey su prato del Presidente Steffenel, l’Ilcea Basket di Paola Bordon, il sacrificio quotidiano del Presidente della Ste.Mi. Basket maschile, la scuola di pattinaggio dello Skating Rovigo e quelle società calcistiche quali l’Arcobaleno, il Delta 2000, la Villa Azzurra, il Canalbianco, il San Vigilio, il Duomo, il Taglio di Po, la Fluminense, il San Giusto sotto i cui colori stanno crescendo centinaia di giovani dei Comuni di operatività delle Società e dei Comuni contermini.

 

 

Per non dire della Lotario Monti, esempio di serietà, di risultati ed i abnegazione che ha pochissimi riscontri nel Rugby Italiano e che meriterebbe bene altra considerazione da parte delle autorità e del mondo del Rugby cittadino, sperando che nel contempo non sorgano problemi logistici.
Aggregarsi, unire gli sforzi è, data la contingenza, la soluzione più idonea per superare il gelido inverno che è calato sui campi delle Società Sportive, il cui unico sostegno è ormai legato alla capacità dei singoli di essere credibili dagli Sponsor e di intrattenere rapporti operativi con le istituzioni locali.
Dallo Stato, infatti, per lo sprt dilettantistico solo e sempre tante promesse, ancora dai tempi della proposta di Legge Veltroni, sempre pronto però a promulgare leggi spalma debiti a favore del calcio per coprire buchi di scialacquatori che in tale sport hanno visto solo un business, perché il loro intervento non è più ormai a sostegno di una squadra, ma di più squadre contemporaneamente, quali fossero padroni di una vera e propria Holding.

 

 

Ieri è saltata la Cirio, la Roma naviga a vista, la Lazio imbarca acqua, oggi è in difficoltà la Parmalat, domani saremo tutti “Parmacotti”, perché tutto il calcio è oggi una Fiorentina.
E per lo sport dilettantistico una Finanziaria il cui registro per le Società Sportive altro non risulta essere che un microchip per nuove entrate fiscali. Naturalmente NO PROFIT.
Quanto sia sbagliata questa politica sportiva dello Stato già è stato denunciato dalle Federazioni Sportive Nazionali, costrette a non investire più nei giovani, a limitare i momenti di formazione e di interscambi sportivi, allargando così sempre più la forbice dei non praticanti dello sport, con catastrofiche conseguenze fra 5 o 10 anni.

 

 

Se un tempo la soluzione è stata il Totocalcio, e quindi ogni impostazione politica sportiva era legata e dipendeva dallo sport del Pallone “superprimus interpares”, oggi tale logica non vale più e lo Stato deve trovare nel suo bilancio una voce a favore dello sport, anche se ciò dovesse comportare una diminuzione della libertà operativa del Governo Sportivo, del resto già in essere perché oggi sono finanziati solo i progetti sportivi del CONI, non le sue libere iniziative.
Ecco quindi che tutto cade sulle spalle dei Dirigenti locali, veri e propri Eroi dello Sport, perché devono essere nel contempo periti contabili, responsabili fiscali e responsabili “in solido” ei bilanci della loro Società.

C’è l’impressione però, che questo mondo sia al tramonto perché se un tempo il passaggio ad una certa età da giocatore a dirigente era automatico, oggi non è più così ed il dirigente appare sempre più come una specie n via di estinzione.
Grazie, quindi,. Amici Presidenti e Dirigenti tutti per il sacrificio che quotidianamente fate.
Tra tanti dirigenti abbiamo voluto segnalare quest’anno quattro persone con la proposta di Assegnazione della Stella del CONI al merito sportivo, di cui anticipiamo il diploma del nostro Comitato Provinciale: RINO BEDENDO, GIUSEPPE BICEGO, SANDRO PASTORELLI e CARLO ZOPPELLARI.

 

 

IL 2004 L’ANNO DEI GIOVANI E DELLA FORMAZIONE SPORTIVA

Lavoro primario del CONI sarà quello di procedere nella strada della formazione dei quadri dirigenti e tecnici, iniziando proprio dai C.A.S. il cui ruolo è fondamentale essendo questo un organico che opera nella rima fascia della piramide giovanile e della Scuola.
Già quest’anno abbiamo iniziato rilasciando il diploma di partec ipazione a ben 47 corsisti: Accardo Federico, Albertin Andrea, Angeloni Pierluigi, Balduini Luciano, Benà Emma, Boccardo Cinzia, Borella Enrico, Bovolenta Silvia, Braggiè Simone, Cadore Giorgianna, Carraretto Gianmarco, Casaro Maurizio, Cavallaro Nicolò, Celegato Luciano, Contiero Ivan, Crema Franco, Da Re Moreno, Diana Nicola, De Marchi Enrico, Donin Elisabetta, Donin Margherita, Ferrari Massimo, Ferrari Mirko, Ferro Guendalina, Galliolo Ermes, Gambalunga Claudio, Garavello Serena, Lionello Camilla, Manfrini Mario, Mattioli Florindo, Mazzuccato Massimo, Montanaro Massimo, Perosa Federico, Raimondi Claudio, Redi Rossano, Riberto Francesco, Rossi Valerio, Saggia Massimiliano, Sandalo Marco, Simonetta Federico, Sisto Barbara, Spazian Elena, Squatrito Antonio, Trentini Ilaria, Trione Natalino, Uccelli Giona, Vianello Natascia, Zanella Matteo, Zilli Enrico, Zatta Gino.

 

 

Tale diploma, che porta la firma del Presidente Regionale del Coni  ed i quella del Presidente Provinciale, attesta tutta la sua validità perché le lezioni sono state tenute da Docenti della Scuola regionale dello Sport. 
E’ quindi una valida credenziale verso quei Comuni che organizzano l’Animazione Estiva, perché chi ne è in possesso  dimostra di avere una preparazione di base, scientifica, indispensabile se si vogliono impartire correttamente i primi rudimenti sportivi, e tutti sappiamo che, se alle Elementari abbiamo avuto un cattivo maestro, le conseguenze durano nel tempo.
La Legge Regionale 12/93 nelle sue voci più importanti: la lettera A e la lettera D, che riguardano la formazione e la promozione sportiva di base, sarà delegata alla Provincia.

 

 

Ciò comporterà non solo il trasferimento ipotizzato in 200 milioni delle vecchie lire, ma anche e soprattutto la possibilità di impostare e di coordinre in loco tutta l’attività promozionale e formativa dei nostri giovani, creando anche in quel settore una stretta sinergia fra CONI Federazioni ed Enti Sportivi, Enti Locali, Provincia e Sponsor.
Poiché non siamo autocrati ma vogliamo lavorare nel e col consenso del Mondo dello Sport, il 2004 si aprirà con una convention in cui i soggetti succitati e il mondo della scuola saranno invitati a presentare dei progetti che indichino percorsi operativi da sottoporre alla Consulta Provinciale dello Sport e alla Giunta Provinciale del CONI.
A tal proposito devo ringraziare l’amico Presidente dell’Uisp Prof. Quaglia per l’ottimo lavoro svolto, nel 2003 nel settore della promozione sportiva, con la Provincia il principale sponsor.

 

 

Lo Sport di base non potrà mai fare però quel salto di qualità se una delle sue maggiori componenti: LA SCUOLA, non cambierà a livello nazionale la sua politica sportiva.
Mentre, infatti, in ogni Paese del mondo civilizzato la scuola è aperta all’esterno ed i colleges diventano la fucina dei futuri campioni, da noi si assiste ad una chiusura totale di ogni rapporto con l’esterno come in quella famosa parabola del vangelo dove i talenti anziché essere valorizzati venivano nascosti, impoverendo di fatto il loro valore, non dando luogo al processo virtuoso della contaminazione.
E per fortuna che i vertici ministeriali non parlano più ella creazione di un Ente di Promozione Sportiva Scolastico: se ciò avvenisse sarebbe la fine dello sport di base.

 

 

L’IMPIANTISTICA SPORTIVA

Molti Comuni, anche Polesani, che erano stati inseriti nei benefici della Legge 80 sui Mondiali di Calcio per la costruzione o il riassetto di impianti Sportivi non hanno presentato in tempo la documentazione prevista, perdendo così contributi per un totale di 37 miliardi delle vecchie lire, che la Regione Veneto ha rimesso in circolo in questi giorni, pubblicando nel BUR un apposito bando (il testo della legge è disponibile all’entrata).
Alla nostra Provincia toccheranno 3.5 miliardi, con una percentuale di contributi del 40/50% per 3 o 4 interventi previsti. Possono accedere agli stanziamenti sia i Comuni che Consorzi fra Comuni e Provincia.
Noi non vedremo male la ripresa dei contatti far il Comune e la Provincia di Rovigo per la realizzazione di una Palestra Polivalente, come del resto già previsto dal vecchio PRUSST, perché sport quali la scherma e la ginnastica non trovano più una locazione docente e salubre in Rovigo ed il Palasport del resto aperto solo dietro responsabilità diretta del Sindaco per certe manifestazioni ed agibile per qualche centinaia di persone, è ormai impraticabile.

 

 

E sì che è deputato ad ospitare incontri nazionali ed internazionali ed i Campionati elle serie maggiori di Basket e Volley; ed un interesse di quei Comuni quali Adria, Badia, Castelmassa, Porto Viro ed Occhiobello, per citare i maggiori, che hanno in cantiere la realizzazione di vere e proprie Cittadelle dello Sport, che sorgeranno, come è avvenuto ed avviene nei Comuni sportivamente più evoluti, alla periferia della città concentrando in un unico contenitore salubre, spazioso e funzionale la pratica sportiva.
Solo Rovigo va contro corrente. E sì che c’erano e ci sono un progetto già fatto e una cordata di Sponsor già disponibile! E’, però, mancata la volontà politica, e mi auguro non volutamente.
Anche il Centro Remiero di Bosaro, che è stato inaugurato pochi giorni fa grazie alla tenacia del presidente Sandro Ceciliato e alla sensibilità della Fondazione della CARIPARO, dei Comuni di Rovigo, Pontecchio, Bosaro, Arquà e della Provincia di Rovigo, potrebbe trovare il suo completamento, magari con un progetto definitivo dei Comuni consorziali.
Andatevelo a vedere! E’ un’opera che fa onore al Polesine. Grazie, Ceciliato!

 

 

AGENDA DELLO SPORTIVO POLESANO 2004

All’entrata vi è stata consegnata l’Agenda dello Sportivo Polesano 2004. E’ questa uno strumento di divulgazione dell’immagine di Rovigo e della sua Provincia non solo nel Veneto, ma anche in Italia, perché sarà spedita gratuitamente a tutti gli Assessori Provinciali allo Sport e al Turismo ed ai Presidenti Provinciali del CONI, dando così la possibilità di conoscere il meglio del nostro Sport.
Ciò rende un servizio promozionale ai nostri Sponsor, soprattutto a quelli le cui dimensioni hanno carattere nazionale ed internazionale.

Abbiamo voluto ricordarli tutti questa mattina con una pagina acquistata dal CONI sul Gazzettino. E già stiamo lavorando per l’individuazione dei nuovi amici del 2004.

 

 

Tutte le società ormai sanno che solo attraverso l’aiuto del mondo economico possono vivere e continuare nella loro azione di promozione sportiva.
Stiamo quindi particolarmente attenti a curarne l’immagine, perché ciò è fondamentale nella prosecuzione dei rapporti e a non dimenticare mai che il beneficio che ci è stato fatto spesso e volentieri è motivato non da interessi contingenti (soprattutto se la valenza del loro marchio è nazionale ed internazionale), ma dalla volontà di far crescere anche nello Sport il territorio in cui operano e sono radicati.

Il nostro Polesine, per le sue caratteristiche sportive, ad eccezione di alcune squadre, basa la sua attività nel dilettantismo, quello più puro, più vicino alla formazione ed alla mentalità dei nostri Dirigenti, vedendo nello Sport, come detto prima, l’aspetto sociale-formativo, e in tale agire mi sento di ringraziare anche tutti gli Enti di Promozione Sportiva, per l’opera educativa che portano avanti.
Il CONI si offre come garante di questi rapporti ed il TOP 50 dà questa garanzia a tutte le parti interessate.

 

 

TOP 50 2004: LA FORZA DEL CONSENSO

Anche quest’anno l Finanziaria ha posto in seria difficoltà gli Enti Locali togliendo ulteriori trasferimenti in nome del mantenimento delle regole del Patto di stabilità, gettando nello sconforto i Sindaci e gli Amministratori, soprattutto quelli dei piccoli Comuni che si sono visti decurtare cifre anche nella misura del 30%, vanificando così ogni seria possibilità di intervento a sostegno del sociale, fra cui anche lo Sport. 

Molti Sindaci, fra cui anche il nostro caro amico Oscar Tosini che ci ha comunicato l’adesione del Consorzio Eridano: BOSARO – GUARDA VENETA – POLESELLA – CRESPINO – PONTECCHIO, per protesta si sono simbolicamente incatenati a Roma davanti al Parlamento.
Sembra che la corale protesta abbia trovato un po’ di ossigeno attraverso la nicotina con un nuovo stanziamento i cui introiti deriveranno dall’aumento di 20 centesimi (quattrocento lire) dl pacchetto di sigarette, i cui prezzi sono ormai alle stelle, con il pericolo (benefico pericolo) che la gente smetta di fumare, fatto però che il Governo no  si augura perché si aprirebbe un nuovo grande buco sul Bilancio Statale.
Questi interventi sono purtroppo dei palliativi che non risolvono il problema del finanziamento degli Enti Locali, autonomi solo a parole perché sudditi ancora del potere romano fatto di bilanci.

E’ da questa situazione di estremo disagio che è nato il TOP 50, iniziativa che ha anticipato di alcuni anni la stessa volontà della Regione Veneto, idea vincente portata oggi ad esempio in tutta Italia. Questa la fantastica progressione di partecipazione, di manifestazioni e contributi distribuiti.

 

 

OBBIETTIVO DEL 2004: 1.000.000.000 DELLE VECCHIE LIRE

Questa la progressione del TOP 50 dal 2001 al 2003:
 nel 2001: 12 Manifestazioni, 12 Comuni, 50 milioni erogati;
 nel 2002: 47 Manifestazioni, 27 Comuni, 220 milioni erogati;
 nel 2003: 100 Manifestazioni, 36 Comuni, 440 milioni erogati.

Mai, dico mai, le Società Polesane che organizzano manifestazioni sportive hanno ricevuto i contributi di quest’anno.
Il marketing che abbiamo fatto è stato martellante: lo stesso prodotto è apparso in 5.000 manifesti, 5.000 cartelline, pagine di giornali e sopratutto negli opuscoli, nei manifesti e nei depliant delle singole Società per un totale di 100.000 messaggi pubblicitari, che sono entrati in tutte le case della nostra Provincia, raggiungendo anche ogni parte del Veneto e d’Italia.

Poiché è il marketing che favorisce la diffusione del prodotto, nel 2004 la pubblicità sarà anche itinerante, perché il camper che avete visto fuori dal Cinema seguirà tutte le manifestazioni, posizionandosi all’arrivo, nei campi sportivi od all’ingresso delle varie palestre della nostra Provincia, mentre un bilico, grazie ad un accordo con la De Design sarà al seguito ei Campionati italiani ed Europei di Motocross.
Gli amici Sponsor avranno così un motivo in più per riconfermare la loro fiducia nei nostri confronti, magari aumentando il budget concessoci nel 2003.

 

 

L’INDOTTO ECONOMICO E LA PROMOZIONE TURISTICA

Delle tre zone in cui è diviso il Polesine, quella che ha tratto il maggior beneficio è stata l’area del Delta del Po, grazie anche e soprattutto alla sensibilità degli Enti locali bassopolesani ( hanno aderito tutti ad eccezione del Comune di Porto Viro) e di realtà locali quali la Comunità di Albarella, l’Ente Parco Regionale del Po, l’Enel, i Frat.lli Avanzi, l’ILCEV, Vianello Inox  la Cooperativa Pescatori di Scardovari.
Nella conviviale dl Delta tricolore tenutasi a Rosolina Mare, presenti 300 ospiti, ove è stato consegnato il Trofeo in memoria di Gianni Dondi, nostro Amico Industriale illuminato che da sempre ha aiutato il mondo dello sport, facendo presente agli Amministratori convenuti come nei due ultimi week-end abbiano soggiornato più di mille persone provenienti da tutta Italia che, in un periodo di bassa stagione, sono state una vera manna per gli albergatori, il commercio locale e per la promozione del turismo del nostro Delta.

 

 

ATLETI E SPETTATORI: UN ESERCITO IN MOVIMENTO

Calcolando una media di 300 atleti per ogni singola manifestazione (qualcuna ha visto anche più di 2.000 partecipanti), si può a ragione parlare di un movimento di 30.000 atleti, cifra che aumenta a 60.000 se si aggiungono i genitori e gli amici al seguito, che sale a 200.000 persone se si comprendono anche gli spettatori negli stadi e nelle palestre.
Non c’è, tanto per citare le società più titolate, Calcio Rovigo o Rugby Rovigo, che possano reggere il confronto con tali cifre, perché nelle loro partite interne complessivamente non si superano le 8.000 unità nell’arco di tutto il Campionato.
Agli Amici Sponsor, ai nostri Sindaci, alla Provincia il TOP 50 offre quindi visibilità, partecipazione e consenso: tre validi motivi che gratificano i loro investimenti.

UN MILIARDO DELLE VECCHIE LIRE NEL 2004

Il 2003 ha portato alla distribuzione di uais mezzo miliardo delle vecchie lire: se rimarra nel 2004 l’impostazione attuale ( doppio incarico CONI – Assessorato) mi sento di poter garantire alle Società Sportive Polesane ed ai loro Presidenti la certezza di poter tagliare il traguardo del miliardo delle vecchie lire.

Ciò per i seguenti motivi:
-    La Legge regionale 12/93, comporta una previsione di trasferimento di 200 milioni delle vecchie lire;
-    Le domande, per legge, dovranno essere inoltrate alle Provincie con il visto ed il concorso dei singoli Comuni;
-    Ciò, quindi, comporterà l’adesione dei 14 Comuni che nel 2003 sono rimasti alla finestra, con l’apporto dei relativi contributi, se non vorranno ‘orbare’ le loro Società degli aiuti degli Sponsor del CONI e della Provincia;
-    Sulla scota dei risultati quest’anno conseguiti, sarà chiesto agli Sponsor tradizionali di aumentare il loro contributo e si cercheranno nuove adesioni, portando a testimonianza i vantaggi di immagine ed i sostanza sopra descritti.

 

 

CONCLUSIONI, RINGRAZIAMENTI E PROSPETTIVE

Avviandomi alla conclusione, mi sento in dovere di ringraziare i Componenti della Commissione TOP 50 2003 che hanno lavorato con me: gli Assessori Migliorini (Adria), Mantovani (Ariano nel Polesine), Stievano (Ceregnano), Diegoli (Occhiobello), Falconi (Rosolina), Donegatti (Salara), Mazzoni (Stienta), Dian (delegato sport di Taglio di Po), Stella (Trecent), Lionello (Villadose), Munari (Villamarzana), Manzolli (Presidente Ente Parco Regionale Delta del Po), Lazzaro (Direttore C.C. La Fattoria), i Componenti della Giunta Provinciale del CONI ed i Presidenti di tutte le Società che hanno dato vita all’edizione 2003 del TOP 50, persone che vediamo istoriate nell’Agenda in distribuzione.

Abbiamo sempre lavorato nella più completa trasparenza, sia nel descrivere le entrate che nel decidere le uscite, perché tutto è stato deliberato dalla Commissione TOP 50 e controllato dalla Giunta Provinciale del Coni.

 

 

Crediamo che questa sia la migliore dimostrazione dell’imparzialità del nostro operare, che può destare solo stima e consenso, contrariamente a quanti attraverso lo sport fanno solo clientela, bassa clientela, ignorando volutamente il confronto, le strutture preposte al controllo ed alle decisioni, svilendo così il senso del significato di “Res publica” , divenuta in certi casi vera e propria “Res mea – Cosa nostra”, sulla falsariga delle repubbliche delle banane Sud Americane, che Voody Allen ha immortalato in un suo celebre film, ghettizzando le Società non allineate ( nessun contributo è stato infatti dato a chi non ha fatto professione di fede)  e questo sarà il più grosso boomerang che colpirà la loro testa, già di ritorno, pericolosamente di ritorno.

Io non so, anche se me lo auguro, se nel 2004 farò squadra con il Presidente della Provincia Federico Saccardin, so solo una cosa: che devo ringraziarlo per essere entrato in Giunta e per il sostegno che ha dato al mondo dello sport, esaudendo sempre le mie richieste e portando il bilancio della voce Sport dai 20 milioni del 2001 ai 200 del 2003.

 


 

Ciò anche perché in lui c’è il DNA dello sportivo. Grazie Federico per quanto hai fatto e farai per questo vitale settore, che è anche formazione, socialità e prevenzione.

Credo che gli amici presenti abbiano capito che non ho mai fato crociate personali contro nessuno, ma che ho sempre agito per il bene comune, perché solo se si è un soggetto politico ( e lo sport lo è) presente nelle istituzioni si possono portare e discutere le nostre istanze, con la certezza che saranno difese, affrontate e risolte.

Ciò perché il mondo dello sport ha una valenza trasversale, senza la distinzione di partito, e ci vede tutti assieme nel momento del perseguimento dei nostri obiettivi, indipendentemente dagli schieramenti.

Siamo dei tecnici prestati alla Politica, non dei Politici di professione prestati allo Sport.

 


 

E’ questa la caratteristica che ci fa forti ed ovunque presenti, perché il nostro credo ed i nostri ideali sono di tutti, non di una parte.

E mi auguro che gli appuntamenti del 2004 segnino questa svolta, potenziando quanto sino ad ora abbiamo ottenuto, portando degli uomini di Sport di 40 Comuni in cui si voterà e presentando, come fatto del Comune di Rovigo, una lista di esponenti del Mondo dello Sport alle prossime Provinciali. 

Il CONI che insieme abbiamo creato è uno dei più forti ed apprezzati nel Veneto ed in Italia: sono i fatti che lo dimostrano, non il frutto della fantasia di chi vi parla. Siamo stati attaccati in mille modi, ma la nostra trasparenza ha sempre trionfato.

I HAVE A DREAM: vedervi seduti sia a destra che al centro che a sinistra nei prossimi Consigli Comunali. Lavoreremo insieme perché siano nomine di Sport ed il nostro Polesine conoscerà un nuovo Risorgimento Sportivo.
Godiamoci ora la meravigliosa avventura di Marika Zanforlin ed il quinto Titolo italiano di Andrea Maida.
Con una stretta di mano. / Dottor Giuseppe Osti / Presidente Prov.le CONI. >>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per Beppe Osti & Simona Gioli, che ho fotografato a Lendinara, durante la presentazione della Festa Provinciale della Pallavolo 2009.
Un binomio che ho messo in cover per un aneddoto che non posso raccontarvi, anche perché non l’ho raccontato neppure nella TOP TEN Made in Polesine relativo agli  “Olimpionici & Gentlemen” che ho scritto in occasione della Festa per i “50 Anni del Panathlon Rovigo” (edito nel 2009 dal Club Service del presidente Bruno Piva, peraltro successore di Beppe Osti alla presidenza del Coni di Rovigo e ora contemporaneamente sindaco di Rovigo).

 

 

 

Per la fotogallery iiniziamo proponendo una curiosa foto del giovane Beppe Osti, nel 1962 arbitro ‘insieme’ alla squadra del Canaro ‘probabilmente’ in trasferta a Frassinelle (vedi argine del Canalbianco). Che Osti fosse un ‘arbitro con prospettive’ lo dimostra la foto che lo vede sempre nel 1962, insieme alle squadre del Cavarzere (maglia bianconera) e del Venezia in una storica amichevole. Poi concludiamo la fase arbitrale presentandolo in due immagini relative al match amichevole del 1967 tra il Contarina (capitano in maglia rossonera) e una formazione by Svizzera, quando Osti era arbitro assistito dai guardalinee Polonio Frezzato e Giancarlo Sturaro (il più alto).
Per quanto riguarda la fase di Osti ‘presidente Coni’ partiamo con la foto in bianconero che lo mostra assieme ai piloti automobilistici Andrea De Adamich e Riccardo Patrese. Poi c’è una triplice full immersion ciclistica. Eccolo nel cerimoniale con il corridore del Velo Club Lendinara assieme al suo presidente Giacometti; quindi nella serata al Rotary nel 1982 per la premiazione di Ugo Manfrin nella conviviale con i corridori amatoriali dell’Audace; infine col mitico Gino Bartali in una speciale ospitata rodigina. Ma di Beppe Osti organizzatori di Eventi con grandi attori cinematografici vi diamo solo un ‘antipasto’ mostrando Beppe Osti in sequenza assieme a Gina Lollobrigida , assieme ad Alberto Sordi, assieme a Carlo Verdone, assieme a Claudio Bisio. Ma di questi Eventi (e di altri grandi attori) vi parleremo semmai in una rubrica speciale dedicata alla “Beppe Osti Eventi Story” . Qui restiamo in chiave sportiva, considerando come benedizione la presenza del vescovo Soravito Lucio De Franceschi a fianco del promoter Osti. A questo punto presentiamo Osti al microfono tra i campioni del motociclismo Capirossi, Biagi e Valentino Rossi ( al suo fianco il ‘promettente’ Alessandro Balzan). Quindi il Beppe ‘presidente Coni’ incamminato in Piazza Vittorio a Rovigo assieme a Jury Chechi, Provino Piva e e Milan.
Ospiti di livello internazionale come il rosolinese Tiziano Trombetta campione mondiale di motonautica assieme a Federico Saccardin (presidente delle Provincia di Rovigo) , O come Rudy Goldin portacolori della Rovigonuoto ( col diploma tra le mani).
Poi Osti è assieme al golden boy Gianni Rivera mentre premia il rugbista Moscardi.
Presentiamo quindi Osti al microfono durante la Festa Coni del 1998, con al suo fianco oltre a Baratella sindaco di Rovigo anche Camillo Norbiato (presidente Coni Veneto) e Clelio Mazzo (presidente Figc Rovigo). Cambiando disciplina ecco Osti sul ring di Rosolina assieme ad Alessio Pozzato in occasione del campionato Italiano di pugilato disputato da Antonio Brancalion. Un campione questo che Osti ha promosso sempre per il titolo italiano anche sui ring delle foto successive. Cioè ad Ariano ( vedi Franco Avanzi sul ring assieme a Saccardin e al sindaco Biolcati, mentre Brancalion è nel suo angolo assieme al suo maestro Donatoni e Pietro Avanzi); nonché a Rovigo dove lo vediamo da superospite.
Per la serie Grandi Eventi segnaliamo anche le “ballerine brasiliane di samba”  fotografate con Osti in Piazza Vittorio a Rovigo davanti al Municipio. Poi sempre Osti con Andrea Maida campione di speedway (premio Carlo Bego)  e con Paola Pezzo campionissima di MTB.  Per la serie ‘campionissimi’ ecco Osti nella sede del ‘Brescia Calcio’’ assieme al divin codino e al suo procuratore Petrone. Grande stima quella di Osti per  Roby Baggio, tanto che gli ha presentato ‘la raccolta firme’ per portare proprio Baggio, che era in formissima, ai mondiali in Giappone. Purtroppo Trapattoni non l’ha convocato, anche perché Roby era entrato ‘religiosamente’ nel cuore degli asiatici che poi lo premieranno con un superpremio/morale  di ‘grande spessore umano’.
Ma di questo parleremo doverosamente a parte, anche per ringraziare Roby Baggio per la dedica che mi ha fatto da ‘Cronista del Polesine’ sul mio terzo libro Polesine Gol, dopo che in precedenza mi aveva già ‘autografato’ i precedenti due. Volete sapere il mio ‘gancio’? Beh, la storia racconta che …’tutte le strade portano a Roma’, mentre noi torniamo doverosamente a Beppe Osti che ha organizzato una Festa per i POlesani in Serie A, chiamando come relatore Italo Cucci ( al tavolo assieme a Nasti/Aiac, al sottoscritto chiamato a sorpresa vista l’assenza di Josè Altafini per altri impegni ‘rimasto’ in Spagna, quindi Clelio Mazzo/Figc Rovigo e Enzo Rossi / AIA Rovigo). E sono stati davvero tanti (vedi foto poster) i Campioni Polesani della Serie A ai quali il sottoscritto ha consegnato la stessa scheda che avevo pubblicato come Campioni & Signori ( vedi rubrica su questo sito) . Tra l’altro era il 2006 e ‘questi ’ NOTI Personaggio Story poi li ho raccontati nella trilogia di Polesine Gol, edito grazie ai patrocini e sponsor che ‘fiancheggiano il precedente autografo di Roby Baggio.
A dimostrazione di quanto Beppe Osti , da presidente del Coni Rovigo, ‘corresse’ su tutto il territorio polesano, mostriamo in conclusione due location certificative. La prima a Badia Polesine in occasione dell’inaugurazione della Cittadella dello Sport ( perciò con Mario Pescante, il sindaco Meneghin e GF Bardelle presidente Coni Veneto).
La seconda e ultima foto a Porto Tolle in occasione del cerimoniale delle ‘intitolazione’ del campo di Scardovari al compianto Moreno De Bei ( perciò con i massimi rappresentanti istituzionali/sportivi calorosamente  al fianco della ‘Signora Marilena’).


Cristiano Aggio & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it